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Cronaca

SEREGNO – MATRIMONIO A2A-AEB : IL TAR BLOCCA TUTTO

SEREGNOIl TAR Lombardia ha accolto la richiesta del M5S Lombardia di azione cautelare per l’operazione societaria tra A2A e AEB. Il TAR ha, infatti, ritenuto sufficienti i presupposti per sospendere la delibera del comune di Seregno che ha dato il via all’operazione (decreto del TAR).
Secondo l’ordinanza del TAR ” in ragione della immediata esecutività della delibera oggetto di impugnazione, la controversia necessita un approfondimento in sede giudiziale da parte del collegio al fine di garantire effettiva tutela alle parti ricorrenti e mantenere la res adhuc integra;  si è reso necessario sospendere provvisoriamente l’esecuzione dei provvedimenti impugnati e inibire l’adozione di atti idonei a determinare il consolidarsi di posizioni incompatibili con la piene ed effettiva tutela delle situazioni soggettive dedotte in giudizio. Il 24 giugno ci sarà, quindi, la prima udienza alla presenza delle parti.  ”
Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia, dichiara: “La nostra è un’azione legale contro i poteri forti e l’arroganza della finanza e l’ignavia della politica brianzola che come al solito subisce decisioni altrui senza pensare a diverse proposte che potrebbero giungere da una gara ad evidenza pubblica, ma soprattutto dal confronto con il territorio. 
Le sedute di consiglio comunali sono state delle mere ratifiche di decisioni altrui senza compensare la gravità della situazione ampiamente invece accolta e dedotta dal TAR. Le motivazioni del TAR suonano come delle martellate per chi non ha compreso il raggiro in cui è stata posta la Brianza. Ora sono fiducioso che il TAR sospenda tutto anche nell’udienza di fine mese e che la politica brianzola riprenda in mano il tema dei servizi pubblici locali a partire da una grande realtà pubblica dei rifiuti che con Gelsia e CEM gestisce anche i rifiuti di Monza”.

La nostra redazione ha raccolto il commento del consigliere comunale Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) da sempre molto critico sull’iniziativa . Ecco cosa ci ha dichiarato :  “Con riferimento al decreto di sospensiva della delibera del Consiglio Comunale di Seregno che dava il via libera alla contestata fusione tra Aeb spa e A2A spa, desidero ringrazioare il professor avv. Antonio Carullo che ha creduto nellla difendesa del patrimonio centenario di tutti i Seregnesi. Certo che senza il consigliere regionale Marco Fumagalli e l’on. Gianmarco Corbetta, che hanno dimostrato attenzione e sensibilità verso il nostro territorio, non si sarebbe arrivati ad accendere un faro nazionale sulla dubbia legittimità di azioni pervicacemente portate avanti senza rispetto istituzionale dei consiglieri comunali che chiedevano approfondimenti e verifica degli atti per essere messi in grado di operare al meglio una decisione. Per ora sta trionfando la scritta nei tribunali che recita “la Legge è uguale per tutti”.

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Cronaca

SEREGNO – LA QUESTIONE “A2A – AEB ” FINISCE DAVANTI AL MINISTRO STEFANO PATUANELLI

SEREGNO – E’ stata depositata dal senatore Gianmarco Corbetta (M5S) una domanda ( leggi ) riguardante il probabile “matrimonio” tra la A2A e la multiutility AEB . La questione è  oggetto da tempo  di discussione nell’ambiente politico locale . Ne hanno parlato il sindaco Alberto Rossi ( vedi ), l’assessore alle Partecipate Giuseppe Borgonovo ( vedi ) e spesso il consigliere di minoranza Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ), che è sempre stato molto critico di fronte all’operazione tra le due società ( vedi ). Nell’ interrogazione presentata dal senatore pentastellato Gianmarco Corbetta al ministro Stefano Patuanelli si chiede di sapere : ”  se il Ministro ritenga di richiedere informazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato in relazione allo stato della propria istruttoria, anche in considerazione del fatto che non è stata effettuata nessuna procedura ad evidenza pubblica per la cessione della quota della società pubblica AEB, al fine di verificare l’eventuale esistenza di comportamenti non coerenti con la normativa vigente. ”

La nostra redazione ha raccolto un commento ” a caldo ” del consigliere Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) dopo la notizia della presentazione dell’interpellanza .

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Cronaca

SEREGNO – VENDITA DI GELSIA AMBIENTE ? IL SINDACO ROSSI RESPINGE L’OFFERTA AL MITTENTE

SEREGNO – Nei giorni scorsi la società BEA ( Brianza Energia Ambiente spa ) di Desio che si occupa  delle attività di recupero di materia e produzione di energia attraverso la valorizzazione dei rifiuti nei propri impianti ha scritto una lettera (*) ad AEB in cui manifestava l’intenzione di voler acquistare l’intero pacchetto quote di Gelsia Ambiente srl , società che gestisce i servizi di igiene ambientale in 26 Comuni del territorio Brianzolo, servendo una popolazione di circa 450.000 abitanti.

Il sindaco Alberto Rossi venuto a conoscenza della lettera ha commentato : “Relativamente alla lettera di Bea ad Aeb, l’amministrazione di Seregno non è mai stata interpellata precedentemente in merito ai contenuti. Ho personalmente saputo della lettera tramite Aeb, e ne sono sinceramente rimasto basito. Ritengo singolare e inopportuna la modalità e lo stile, non essendo mai stata ventilata alcuna segnalazione dei contenuti in precedenti, anche recenti, interlocuzioni. Questo rende inaccettabile, irricevibile e offensiva qualsiasi lettera che, uscendo da percorsi e interlocuzioni condivise, comunica formalmente – in una modalità più competitiva che collaborativa – l’interesse all’acquisizione anche di tutte le quote di Gelsia Ambiente (che non è in vendita), e dunque non può che essere seccamente respinta al mittente. Al netto di questo episodio, rimane la disponibilità più volte dichiarata di questa amministrazione a costruire percorsi sinergici, condivisi e territoriali sul tema ambientale tra le realtà pubbliche della provincia, valutando la possibilità di giungere al completamento del ciclo integrato dei rifiuti, nell’ambito di rapporti, stili e modalità di rispetto e collaborazione, diversi da quanto purtroppo visto in questo episodio.”

Sulla lettera di Bea è intervenuto anche il senatore del M5S, Gianmarco Corbetta :  “Nella gestione dei rifiuti dovrebbe valere una regola aurea: il soggetto che fa la raccolta differenziata deve rimanere distinto e distante dal soggetto che si occupa dello smaltimento.” 

Chi fa la raccolta, come Gelsia Ambiente, – spiega il portavoce pentastellato – ha interesse ad aumentare sempre più il riciclo (e quindi affamare discariche e inceneritori), mentre chi incenerisce, come BEA, ha bisogno di un flusso costante di rifiuti da bruciare. È evidente che i due soggetti hanno obiettivi gestionali non solo opposti ma contrastanti tra loro. Per questa ovvia considerazione è necessario che Gelsia Ambiente stia ben lontana da BEA. Se BEA acquisisse Gelsia Ambiente, a prevalere sarebbe la logica dell’incenerimento: per alimentare l’inceneritore di BEA dovremmo dire addio al proseguimento delle politiche virtuose che Gelsia ha messo in atto negli ultimi anni e che stanno producendo ottimi risultati per l’ambiente e per le tasche dei cittadini. Purtroppo – continua il Senatore – vedo che i sindaci del nostro territorio, seppur con sfumature diverse dovute alle modalità con cui BEA si è fatta avanti, continuano a considerare positiva la prospettiva di una sinergia tra le due società, in nome del cosidetto ciclo integrato dei rifiuti. Non si rendono conto che incenerire materiali post consumo non ha nulla di ciclico né di integrato. Il mondo va verso l’economia circolare, dove non c’è spazio per l’incenerimento. Già oggi solo il 25/30% dei rifiuti bruciati dall’inceneritore di Desio proviene dai comuni soci di Bea, il resto arriva chissà da dove, in una logica di puro business a discapito e non più al servizio del territorio, che subisce l’impatto ambientale e sanitario di questo impianto.

Quello che serve davvero alla Brianza di oggi e di domani – conclude Corbetta – sono gli impianti per il compostaggio dell’umido e il recupero di materia. Ben vengano sinergie per colmare queste mancanze, ma finché BEA – per colpa di una dirigenza incapace di guardare al futuro – continuerà a puntare sul vecchio business dell’incenerimento, è bene che Gelsia se ne stia alla larga.


 

(*) Copia della lettera inviata da BEA a Gelsia è stata richiesta ma non ci è stata inviata . 

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CronacaPolitica

SEREGNO – IL SEN. CORBETTA (M5S) INTERPELLA IL MINISTRO SUL RIPRISTO DELLA SEREGNO-CARNATE

SEREGNO –  In relazione alla soppressione della linea ferroviaria Carnate-Seregno da parte di Trenord, il senatore Gianmarco Corbetta ( M5S ) ha presentato ieri 7 febbraio un’interpellanza per chiedere al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli se intenda accelerare il ripristino della linea e promuovere il rilancio e la valorizzazione del collegamento ferroviario pedemontano Malpensa-Bergamo.
Negli ultimi anni il numero dei pendolari è fortemente cresciuto ma gli investimenti sul trasporto ferroviario sono diminuiti” dichiara Corbetta. “Gli utenti del servizio ferroviario regionale lombardo soffrono pesanti disservizi legati alla mancanza di personale, di treni adeguati, di una buona manutenzione; questi sono i risultati delle scelte sbagliate di Regione Lombardia che ha concentrato le maggiori risorse sulle infrastrutture stradali.
Il rilancio del trasporto ferroviario è fondamentale per offrire ai cittadini un sistema di mobilità efficace, sostenibile e alternativo all’automobile, per ridurre il traffico, l’inquinamento e le emissioni climalteranti.” prosegue Corbetta. “Il collegamento est-ovest reso possibile dalla Seregno-Carnate, se adeguatamente rilanciato e potenziato,  consentirebbe di sviluppare un’importante linea ferroviaria pedemontana per collegare Malpensa a Bergamo senza passare dagli snodi fortemente congestionati dell’area milanese.”

INTERROGAZIONE

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti –

Premesso che: gli utenti del servizio ferroviario regionale lombardo soffrono da anni pesanti disservizi legati alla carenza di personale, alla insufficiente disponibilità e manutenzione del materiale rotabile, alla vetustà dei convogli; con il nuovo orario invernale in vigore dal 9 dicembre 2018, Trenord ha ridotto o soppresso i servizi su ben 18 linee e ha sostituito oltre 80 corse con i bus. Nessun nuovo servizio o miglioramento è stato previsto sulle linee che richiederebbero interventi immediati per alleviare i gravi disagi subiti ogni giorno dai pendolari; la linea Seregno-Carnate è stata soppressa e sostituita con un servizio bus che comporta tempi di percorrenza quadruplicati e assolutamente inadeguati, di conseguenza il numero degli utenti si è pressoché azzerato; i cittadini residenti nei comuni attraversati dalla tratta ferroviaria si sono attivati con una raccolta firme per chiedere il ripristino del servizio e analoga richiesta è stata fatta dal consiglio comunale di Carnate attraverso l’approvazione di un ordine del giorno; il collegamento est-ovest reso possibile dalla Seregno-Carnate, se adeguatamente rilanciato e potenziato, consentirebbe di sviluppare una importante linea ferroviaria pedemontana in grado di collegare Malpensa a Bergamo senza gravare sugli snodi altamente congestionati dell’area milanese. Al contrario, la chiusura della linea e la contemporanea mancanza del collegamento Carnate-Bergamo per la manutenzione del ponte sull’Adda, ha di fatto cancellato il collegamento ferroviario pedemontano; si chiede di sapere: quali azioni di competenza il Ministro in indirizzo intenda avviare nei confronti di Regione Lombardia e Trenord affinché sia accelerato il ripristino della linea SeregnoCarnate nonché promosso il rilancio

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Politica

MONZA – PERSA UNA CARTELLA CLINICA: IL SENATORE CORBETTA (M5S) PRESENTA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO

MONZA – Il senatore Gianmarco Corbetta ha presentato un’interrogazione al Ministro della Salute Giulia Grillo in merito allo smarrimento di una cartella clinica di un paziente che sarebbe avvenuta all’Ospedale san Gerardo . Dice il senatore Gianmarco Corbetta (M5S) (foto sotto ):

Era il mese di agosto 2015 quando il genitore di una ragazza affetta da una patologia rara richiese all’ospedale Nuovo San Gerardo di Monza la copia della cartella clinica della figlia in relazione al ricovero neonatale avvenuto nel 1991.

Nonostante i 24 anni trascorsi dal ricovero, in teoria l’ospedale avrebbe dovuto consegnare la copia senza difficoltà: la legge prescrive che le cartelle cliniche e i relativi referti siano conservati per un tempo illimitato e che il direttore sanitario rilasci le copie della documentazione su richiesta degli aventi diritto. Nei fatti, invece, le cose sono andate diversamente: la cartella non risultava reperibile e l’ospedale non ha adempiuto alla richiesta.

Da allora sono passati tre anni e, nonostante i ripetuti solleciti, la cartella non è stata ritrovata.

Nello scorso mese di marzo il genitore della paziente presentò una richiesta di intervento al difensore civico regionale il quale inoltrò all’ASST di Monza una richiesta di chiarimenti.

In riferimento alla vicenda, il 5 giugno scorso il consigliere regionale della Regione Lombardia del Movimento 5 Stelle Marco Fumagalli ha presentato un’interrogazione a risposta scritta. Pochi giorni dopo e precisamente l’11 giugno, presso il Posto di Polizia dell’ospedale San Gerardo, il Direttore medico ha sporto formale atto di denuncia di smarrimento della cartella clinica in questione.

A seguito della denuncia, il genitore della paziente si è rivolto al Garante per la protezione dei dati personali per denunciare la perdita dei dati supersensibili causata del comportamento negligente del presidio ospedaliero Nuovo San Gerardo di Monza e, a seguito di tale segnalazione, il Garante ha costituito un fascicolo posto a carico del dipartimento sanità e ricerca. Secondo le norme sulla privacy, i dati sanitari sono i dati personali riguardanti lo stato di salute di una persona e, come dati sensibili, devono essere sottoposti a particolari forme di tutela.
Quello che è accaduto al San Gerardo non è un banale disguido e non è certamente un caso isolato nel panorama della sanità nazionale. E’ inaccettabile che le strutture sanitarie smarriscano documenti ufficiali che, per legge, dovrebbero essere conservati senza limiti di tempo. Siamo di fronte a un fatto grave e molto preoccupante perché, oltre al mancato rispetto dell’obbligo legale di conservazione, di protezione dei dati personali e di rilascio delle copie, la negligenza dell’ospedale causa un ulteriore danno al paziente: impedisce ai medici di ricostruire la sua storia clinica e di tenerne conto nella scelta delle cure più adatte.

Per questo, nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione al Ministro della salute per sapere l’entità del fenomeno e gli interventi che il ministero intende mettere in atto per garantire i necessari controlli e l’applicazione delle corrette procedure di vigilanza, detenzione e conservazione delle cartelle cliniche dei pazienti. “

23_01_2019_03

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Politica

BRIANZA – EMENDAMENTO DI M5S E LEGA : 900 MILIONI PER LA METRO A MONZA.

MONZA – Grazie a un emendamento bipartisan, presentato oggi al Senato a prime firme Gianmarco Corbetta (M5S)  e Massimiliano Romeo (Lega) , nella legge di bilancio, che sarà votata la settimana prossima, sarà stanziato il contributo statale di 900 milioni di euro per realizzare il prolungamento della metropolitana fino a Monza, un’opera che i cittadini attendono da decenni.
Di fatto” dichiara Corbettala vecchia politica ha perso oltre mezzo secolo girando attorno a questo progetto senza realizzarlo, nemmeno negli anni delle ‘vacche grasse’  quando c’erano le migliori condizioni economiche per investire seriamente nel trasporto pubblico e rimanere così al passo con le grandi città europee. Oggi, nonostante l’oggettiva difficoltà di realizzare una manovra espansiva a causa dei vincoli europei, il Governo del Cambiamento risponde concretamente alle esigenze del territorio segnando una svolta: è tempo di costruire il futuro della mobilità pubblica, veloce, efficiente e sostenibile a Monza e in Brianza.”
 “Smentiamo con i fatti i tanti che in questi mesi hanno additato il M5S come la forza politica contraria alla metropolitana” conclude Corbetta ribadendo la posizione del MoVimento: “non siamo mai stati la forza politica del NO a tutto; siamo contro le grandi opere inutili e dannose per il territorio, ma diciamo tanti SI, come quello alla mobilità sostenibile della metropolitana a Monza!”
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Cronaca

BRIANZA – PONTI SULLA MI-MEDA : SICURI O A RISCHIO ?

BRIANZA –  Sulla vicenda dei ponti a rischio crollo della Milano Meda, sollevata dal Corriere della Sera, è intervenuto il senatore M5S Gianmarco Corbetta.

Bisogna domandarsi come è possibile che si arrivi ad una situazione limite come questa, con ponti ammalorati che secondo alcuni periti vanno chiusi subito per evitare che crollino sulla testa della gente e secondo altri possono tirare a campare ancora per un po’! Perché non si è intervenuti prima evitando questi surreali confronti tra periti indegni di un Paese civile?” si domanda il portavoce pentastellato che, abitando a Bovisio Masciago, conosce bene la superstrada in questione.

Nel dibattito pubblico di questi giorni – prosegue Corbetta – si è puntato il dito contro i governi precedenti che hanno lasciato vuote le casse delle Province. Ma nel caso specifico di questi ponti sulla Milano-Meda, la verità è un’altra: c’è un unico responsabile ed è individuabile con precisione: si tratta di Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., la società che detiene la concessione per la realizzazione e la gestione dell’autostrada Pedemontana. I vincoli contrattuali della concessione rilasciata ad Autostrada Pedemontana Lombarda parlano chiaro: Apl avrebbe dovuto rifare questi (ed altri) ponti della Milano-Meda ben 5 anni fa e non lo ha fatto. Siamo di fronte a una gravissima inadempienza contrattuale  che giustifica ampiamente la rescissione della concessione da parte del concessionario Cal (società pubblica partecipata alla pari da Regione Lombardia e Anas).”

È notizia recente che sarà Regione Lombardia ha sobbarcarsi gli oneri per la messa in sicurezza di questi ponti con un milione e cinquecento mila euro. Nessuno però si è chiesto per quale stramaledetto motivo deve essere la regione a sopperire alle inadempienze contrattuali di Autostrada Pedemontana Lombarda, utilizzando soldi pubblici che avrebbe ben potuto usare per la messa in sicurezza di altre arterie stradali o ferroviarie! E sa il cielo quanto ce ne sia bisogno nella nostra regione! Il silenzio di destra e sinistra su questa “dimenticanza” di Pedemontana e sulla “copertura” della Regione è semplicemente vergognoso.”

La rescissione della concessione ad Autostrada Pedemontana Lombarda –  conclude Corbetta – porterebbe finalmente verso nuovi scenari, con la possibilità di usare il contributo pubblico non ancora utilizzato per questa grande opera inutile e dannosa, per mettere finalmente in completa sicurezza la Milano-Meda, valutando concretamente la possibilità di allargarla con una terza corsia fino alla tangenziale Nord di Milano all’altezza di Paderno Dugnano.”

La Provincia di Monza e Brianza replica con una nota stampa in cui afferma : ” In relazione alle notizie apparse su numerose testate locali e nazionali, in concomitanza anche della tragedia di Genova che purtroppo ha portato alla luce le gravi problematiche inerenti lo stato di degrado delle infrastrutture del nostro paese, con la presente nota si tiene a precisare che, in seguito alle recentissime ispezioni effettuate sui ponti di attraversamento della Milano-Meda, non sussistono particolari situazioni di imminente pericolo ed insicurezza nel transito.

Sia chiaro che la Provincia con tutti i suoi organi è già da tempo impegnata per garantire sicurezza agli utenti di tutte le strade di propria competenza, in particolare della SP35 Milano-Meda – spiega il Presidente Roberto Invernizzi -. Sono stati e saranno eseguiti interventi, e si sono attivate proficue collaborazioni istituzionali, in particolare con Regione Lombardia che ha messo a disposizione importanti risorse economiche”.

Rimango assolutamente esterrefatto – prosegue il Presidente – dalle esternazioni di alcuni rappresentanti parlamentari che evidentemente non hanno e non vogliono avere neppure un minimo di conoscenza di fatti e situazioni sui quali non sarebbe difficile documentarsi, se l’intento fosse davvero quello di lavorare per i cittadini e non di trovare il modo per avere visibilità. Esprimo altresì un ringraziamento particolare per i dipendenti della Provincia che in questa, come in altre numerose occasioni, dimostrano impegno e competenza.

( foto di archivio )

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Politica

BRIANZA – CORBETTA E FUMAGALLI (M5S): ILLEGITTIMITA’ NEL NUOVO PROGETTO PEDEMONTANA ?

BRIANZA – Il senatore Corbetta (M5S) e il consigliere regionale Fumagalli  (M5S) hanno presentato esposto all’ANAC e interrogazione parlamentare circa la possibile  illegittimità nel nuovo progetto di Pedemontana .
Il senatore Gianmarco Corbetta ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Toninelli e,  insieme al consigliere regionale della Lombardia Marco Fumagalli, un esposto all’ANAC chiedendo di  verificare alcune illegittimità nella revisione del progetto delle tratte mancanti di Pedemontana.
Regione Lombardia, con una sorta di accanimento terapeutico, è riuscita a tenere in vita Autostrada  Pedemontana Lombarda SpA evitando il fallimento” dichiara Fumagallima non ha risolto i problemi che la  società si trascina da anni e che, al contrario, sembrano destinati ad aumentare.
Alle note difficoltà legate al closing finanziario, ai bassi livelli di traffico, agli strascichi giudiziari sulle riserve e alle richieste di risarcimento legate alla risoluzione del contratto con Strabag, ai falliti tentativi di aumento di capitale, agli extra costi di bonifica dovuti alla diossina di Seveso, si aggiungono oggi nuovi forti dubbi di regolarità legati alla revisione del progetto recentemente annunciata da Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (APL).
Difatti le modalità con cui APL ha dichiarato di voler operare sembrano illegittime. La scelta di derogare alle nuove norme tecniche nella redazione del nuovo progetto definitivo, le modifiche  sostanziali al progetto già approvato dal CIPE e la futura gara senza la necessaria copertura finanziaria:  queste sono le tre gravi criticità che Corbetta e Fumagalli hanno denunciato e che consentirebbero ad APL di accelerare in maniera illegittima l’iter della realizzazione.
Capisco che APL abbia interesse a portare avanti l’opera al più presto dato che entro 12 mesi dovrà  chiudere la partita del closing finanziario come previsto dal Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico  Finanziario dell’opera ” prosegue Corbetta, “ma un progetto miliardario ed estremamente problematico  quale è Pedemontana non può prescindere dal pieno rispetto della legge, a garanzia dei cittadini e delle  casse pubbliche sulle quali – di fatto in via quasi esclusiva – si è retta fino ad oggi la sua esistenza.
Se i gravi problemi che affliggono APL non le consentono più di procedere in maniera legittima,”  concludono i due portavoce del M5S, “occorrerà prenderne atto una volta per tutte.”
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