GIORGIO GAROFALO

Politica

SEVESO – COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE POLITICA “SEVESO FUTURA “

SEVESO – Seveso Futura è Associazione politica. Lo è ufficialmente da lunedì 17 dicembre alle 21, da quando i 18 soci fondatori hanno annunciato le proprie scelte in merito al Consiglio direttivo, la presidenza, la vicepresidenza e la tesoreria. Tutte cariche provvisorie, perché, “a partire da gennaio 2019, saranno le persone che aderiranno all’Associazione politica a eleggere gli organismi dirigenti”, hanno fatto sapere ad inizio serata Alessandro Carta, Mauro Barison e Paola Iannuzzo. I tre membri di Seveso Futura hanno fatto gli onori di casa e illustrato i contenuti dello Statuto dell’associazione.
“La nostra associazione è laica e ha scopi di promozione democratica: vogliamo stimolare la discussione pubblica e incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla  Seveso Futura politica locale e sovralocale”, hanno fatto sapere gli aderenti in una sala piena: oltre ai soci fondatori, infatti, all’appuntamento hanno voluto partecipare anche diversi cittadini interessati e diversi rappresentanti di associazioni, partiti e istituzionali.
Per l’Anpi è stata la presidente Giulia Spada a portare i saluti della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per augurare buon lavoro “a una realtà che, come noi, crede fortemente nella partecipazione pubblica”.
Molto interessante anche l’intervento di Pietro Aceti, presidente dell’Osservatorio Astronomico della città: “Spero possiate contribuire a migliorare il clima del dibattito che troppo spesso scade in attacchi personali, c’è bisogno di una nuova cultura politica”.
Ad intervenire per salutare la nascita del nuovo soggetto politico anche il segretario del Partito democratico Gianluigi Malerba: “Vi porto i saluti del circolo che rappresento, i vostri valori si intrecciano con i nostri: sono certo che ci incontreremo”. Presente tra il pubblico anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Antonio Cantore.
A presentare gli obiettivi di Seveso Futura, invece, ci ha pensato Giorgio Garofalo, eletto come presidente pro tempore dell’associazione.
Lunga e articolata la sua relazione, frutto del lavoro condiviso da tutti i membri dell’associazione: “Ci sono sfide enormi che ci attendono: il lavoro, la mobilità pubblica e privata, le crescenti disuguaglianze sociali, la questione ambientale, la capacità di offrire servizi pubblici all’altezza dei bisogni delle famiglie. E non sarà certo una mano salvifica a garantirci un futuro migliore. Non basta una delega in bianco: è necessario maturare una consapevolezza collettiva. Viviamo in un mondo in cui 8 uomini bianchi possiedono la ricchezza di oltre 3 miliardi e mezzo di essere umani. L’attuale sistema economico favorisce l’accumulo di risorse nelle mani di una élite super privilegiata ai danni dei più poveri. E l’Italia non fa eccezione: l’1 per cento della popolazione ha il 25 per cento della ricchezza nazionale. Disuguaglianze che minacciano la stabilità sociale e democratica dei Paesi, anche in Europa, e sono tra
le principali cause – insieme ai cambiamenti climatici – della crescente necessità di migrare da parte di donne, uomini e bambini che abitano porzioni di pianeta più sfortunate e, certamente, più depredate. Tensioni che mettono in discussione anche l’Europa come istituzione unitaria, ma soprattutto come progetto di pace”, hanno dichiarato Garofalo in apertura di dibattito.

“Tutto ciò interessa anche il nostro Paese, la nostra regione, la nostra provincia e, ovviamente, la nostra città; – ha precisato – non ci troviamo in una bolla di vetro. La provincia di Monza e Brianza è tra le prime in Italia per densità abitativa, consumo di suolo e inquinamento da polveri sottili. Tutto questo mentre Regione Lombardia decide di tagliare ancora sul trasporto pubblico, di ridurre le corse dei treni e di sopprimere alcune tratte”. Seveso Futura ha poi ricordato che alcuni sindaci “stanno manifestando contro le scelte di Trenord” e non hanno potuto fare a meno di sottolineare l’assenza del sindaco di Seveso “che su un tema così importante sembra aver perso la parola”.
“Considerata l’importanza della tematica, chiediamo al sindaco Luca Allievi di convocare urgentemente un Consiglio comunale in seduta ‘aperta’ come prescritto dall’articolo 59 del Regolamento del Consiglio comunale, per portare in discussione un Ordine del Giorno sul tema viabilità e trasporti, così che possano intervenire rappresentanti di pendolari, tecnici e rappresentanti istituzionali”, hanno chiesto a gran voce.
Infine, i membri dell’associazione hanno dichiarato aperto il tesseramento 2019: “In un periodo storico in cui cresce l’astensionismo e la sfiducia nei confronti della politica, cresce il disorientamento e mancano forti riferimenti ideologici, vogliamo provare a esercitare in pieno il nostro potenziale di cittadini che partecipano. Siamo dentro un processo di ricerca: rifuggiamo da facili slogan e proviamo ad avviare una elaborazione politica. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini: esprimete il vostro potenziale, partecipate!”

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Cronaca

DESIO – RICCHIUTI ( LeU ) ” LA PEDEMONTANA: UN PROGETTO NATO VECCHIO “

DESIO .-  «Pedemontana, che beffa! Quest’opera rappresenta un vero e proprio supplizio per i lombardi: un progetto nato vecchio, frutto di scelte politiche miopi e anacronistiche, totalmente inadatto alle reali esigenze del territorio. Un’opera faraonica che sacrifica risorse, suolo e salute di chi ci abita» a firmare un giudizio così netto su Autostrada Pedemontana Lombarda sono Lucrezia Ricchiuti e Giorgio Garofalo, la prima Senatrice della Repubblica e candidata per il Parlamento con Liberi e Uguali, il secondo Presidente del Consiglio comunale di Seveso e capolista di Liberi e Uguali in Brianza per la Regione Lombardia.

L’infrastruttura, che si è bloccata a metà, all’inizio della tratta B2, a Lentate sul Seveso, adesso è alle prese con nuove disavventure. Con le dimissioni del presidente Franco D’Andrea, il quinto in pochi anni, e l’annullamento del contratto con Strabag, infatti, non è solo l’autostrada, ma anche la stessa Apl a ritrovarsi ferma a un punto morto.

«Questa è solo una conferma di quanto ho detto più volte – dichiara la senatrice Lucrezia Ricchiuti -: Pedemontana è un disastro, un’opera faraonica che non solo crea danni all’ambiente, al territorio e alla salute dei cittadini, ma che vampirizza risorse economiche enormi, che avrebbero potuto essere utilizzate per ammodernare le linee ferroviarie. Non mi stupisce che Pedemontana abbia rescisso il contratto con Strabag – aggiunge -: mi meraviglia, piuttosto, che ci sia qualcuno, dalla Lega di Fontana al Pd di Gori, ancora convinto che l’opera si farà». «Come se non bastasse, la tratta realizzata è una cattedrale nel deserto! Non è utilizzata da quasi nessuno per i pedaggi spropositati, esattamente come la Brebemi un’altra opera fallimentare che dimostra l’incapacità della destra lombarda», conclude Ricchiuti.  «Non è un caso se i cantieri sono fermi da anni proprio a Lentate: la tratta B2 presenta infiniti problemi di fattibilità, a partire dalla questione diossina – commenta Giorgio Garofalo -. Il terreno, come è stato provato dalle analisi del 2016, è ancora pesantemente contaminato in più punti e, prima di procedere, andrebbe bonificato. Ma le bonifiche fatte bene costano e le risorse finora le ha messe solo il pubblico. Sono cresciuto a Seveso – aggiunge -, ed è forse per questo motivo che mi risulta inaccettabile la superficialità con cui si è affrontato il rischio di contaminazione: questo territorio pretende rispetto per la propria storia, l’ambiente e la salute dei cittadini sono le prime a dover essere tutelate».

«Quest’opera è diventata un supplizio fatto di spreco di risorse pubbliche, promesse di finanziamento che non si realizzano, manager che continuano a cambiare, richieste di fallimento. È giunto il momento che la politica dica una parola chiara sulla vicenda: Pedemontana, nei fatti, è già fallita! Si investa nella riqualificazione della Milano-Meda e sull’ammodernamento delle linee ferroviarie»conclude Garofalo.

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Cronaca

SEREGNO – FIANO: ” IL FASCISMO NON E’ UN IDEA, E’ UN CRIMINE “

SEREGNO – “ Me ne frego, dicevano i fascisti. Me ne curo! diciamo noi. Ci curiamo della libertà, della giustizia e della democrazia. Ci curiamo della Costituzione che disegna una società libera, giusta e democratica. Ci curiamo dell’antifascismo, che non va di moda ma è un lumicino alla base della Costituzione e delle nostre vite. Più questo lumicino si assottiglia, più quelli tornano. E stanno tornando. Da anni Seregno – corresponsabile chi ha amministrato – è per i fascisti un laboratorio. Facciate e facce esteriormente accettabili, iniziative e attività apparentemente benintenzionate: il tutto strumentale alla raccolta di potere, il tutto alternato a momenti in cui invece cade la maschera ed emerge la loro visione di odio, oppressione, violenza e autoritarismo. Con l’aggravante di relazioni sempre più salde con la criminalità organizzata di stampo mafioso.

” Me ne curo “ è il titolo dell’incontro pubblico organizzato da un ampio numero di associazioni ed enti e moderato da Giorgio Garofalo,  che si è svolto ieri 15 gennaio in Sala Gandini .  L’iniziativa  è stata pubblicizzata  sui social con  la frase che è riportata qui sopra in apertura. Numerosi sono stati i relatori intervenuti : l’onorevole Emanuele Fiano “I movimenti legati alla destra crescono dove è meno presente la politica, specie quella progressista “; 


la senatrice Lucrezia Ricchiuti : ” Notiamo rigurgiti di movimenti fascisti sempre più ampi e partiti politici che non prendono le distanze da loro ”


 

Pierfrancesco Majorino ( Assessore Comune di Milano ) : ” Bisogna essere forti nell’antifascsmo sociale perchè la destra è estremamente sociale “; Paolo Berizzi  ( giornalista ) : ” Si è perso molto tempo nel denunciare questi fenomeni “; Michele Costa ( blog Infonodo ) : ” A Seregno l’amministrazione ha avuto molti connotati di destra come ad esempio l’ex assessore allo sport Nicola Viganò che sulla sua pagina Facebook pubblicava il suo “innamoramento” per il Duce ” ; Luca Paladini ( portavoce de “I Sentinelli” ) : ” E’ necessario con la politica togliere argomenti alla destra “; Fabrizio Baggi ( Comitato Lombardo Antifascista ) : ” Dobbiamo chiederci se esiste davvero la volontà di fermare questi movimenti ” ; Saverio Ferrari ( Osservatorio Democratico delle nuove destre ) : ” Il vero obbiettivo di questi movimenti è trasformare la società in comunità perchè la comunità è l’insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni ” .

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Politica

SEVESO – ” BRIANZA SICURA ” UNA REALTA’ CHE DEVE CONTINUARE

SEVESO-  Giorgio Garofalo ( foto a sx ) , che ha presieduto il Consiglio Comunale durante questa legislatura che ormai volge al termine, ha illustrato,  in una conferenza stampa svoltasi ieri 19 dicembre, l’attività svolta ricoprendo la carica all’interno del Parlamentino Locale . Oltre all’attività istituzionale,  certamente la creazione della rete di enti locali  BRIANZA SICURA è l’iniziativa più importante che molti auspicano non vada perduta nella prossima legislatura. Brianza Sicura è una rete di comuni che in sinergia fanno formazione e informazione sulla lotta alla criminalità organizzata. Nasce a Seveso e non per caso,per iniziativa del suo Consiglio Comunale e del suo Presidente Giorgio Garofalo. Nel 2014 si scopre l’esistenza di una vera e propria banca della ‘ndrangheta in un immobile di Corso Isonzo, gestita da Giuseppe Pensabene, capo della locale di Desio e sorvegliato speciale. Uno sportello autonomo, che grazie a una rete di società di copertura e alla collusione di insospettabili, accumulava soldi provenienti dall’usura e dal riciclaggio che poi o trasferiva  in Svizzera e a San Marino – evadendo il fisco italiano – o reinvestendoli  nell’economia sana. I capitali venivano raccolti anche per “dare una mano” ai familiari dei boss coinvolti nella maxi operazione Infinito del 2010 e prestare soldi ad imprenditori locali in difficoltà. Le indagini della squadra mobile di Milano coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia guidata da Ilda Boccassini, si conclusero con 34 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni e sequestri di beni mobili e immobili per un valore di decine di milioni di euro. Nacque da questa vicenda la coscienza che Seveso è territorio dove la ndrangheta ha messo radici e le istituzioni politiche non possono non occuparsene. Nasce così il coordinamento Brianza Sicura, al quale aderirono diverse amministrazioni comunali: oltre a Seveso, Desio, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Barlassina. Altri comuni  si stanno avvicinando progressivamente a questa esperienza.  E’ da notare il comportamento del Comune di Seregno la cui amministrazione non considerò mai  la proposta fino alla chiusura del bar Tripodi;  solo allora l’ex sindaco Edoardo Mazza chiese di aderire a Brianza Sicura, senza  però assumere tutti gli impegni che il percorso di adesione comportava.  ( Anna Migliaccio )

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Politica

SEVESO – INTITOLARE UNA SALA DEL MUNICIPIO A FRANCESCO ROCCA

SEVESO – Nominare una sala del Municipio di Seveso all’ex Sindaco Francesco Rocca: questa la proposta  illustrata lunedì sera dal Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Garofalo in occasione di una Conferenza dei Capigruppo Consiliari. Primo cittadino di Seveso per due mandati, dal 1970 al 1980, Rocca ha saputo affrontare in modo encomiabile il tragico evento del 10 luglio 1976, quando una nube tossica di diossina fuoriuscì dall’Icmesa e si propagò verso sud colpendo la città di Seveso e i Comuni limitrofi. Per il Presidente Garofalo, a quarant’anni di distanza dal disastro, sarebbe il giusto riconoscimento ad una persona che si è spesa molto per la città: secondo il giovane Presidente del Consiglio, infatti, Rocca rappresenta un’importante figura istituzionale che ha saputo gestire la vita politica e amministrativa di Seveso in una fase complicata per i cittadini. La sala individuata per la titolazione sarebbe quella attualmente utilizzata per i matrimoni civili (sotto la torretta), ossia “il cuore della struttura architettonica del Municipio così come la vicenda diossina rappresenta il cuore della storia contemporanea della città”, ha spiegato Garofalo in Commissione. La proposta è già stata accolta dal Sindaco Paolo Butti che si è dichiarato subito favorevole. Nei prossimi giorni verrà approvata una delibera di giunta specifica alla quale seguirà una celebrazione ufficiale.

Politica

“MAFIE IN BRIANZA” : INTERVISTA ALLA SEN.LUCREZIA RICCHIUTI

SEREGNO – ” LE MAFIE IN BRIANZA: CONOSCERLE PER SCONFIGGERLE ” è il titolo di un incontro pubblico organizzato dal Circolo del Partito Democratico di Seregno venerdì 5 febbraio in sala Monsignor Gandini. Ospiti della serata la senatrice del Partito Democratico Lucrezia Ricchiuti ( membro della Commissione Parlamentare Antimafia ); Giampiero Rossi giornalista del Corriere della Sera e autore del libro ” La Regola. Giorno per giorno la ‘ndrangheta in Lombardia” e Giorgio Garofalo, consigliere provinciale del PD e membro di “Brianza SiCura” . L’incontro è stato moderato dalla giornalista Paola Farina di RadioLombardia.

Ecco l’intervista realizzata alla senatrice Ricchiuti da Paola Farina: