marco fumagalli

Politica

SEREGNO – A2A-AEB ” TOGLIETE A2A DAL SITO AEB ” CHIEDE FUMAGALLI CONSIGLIERE REGIONALE M5S

SEREGNO – “In seguito all’emanazione delle sentenze del Consiglio di Stato con le quali è stata dichiarata illegittima l’integrazione societaria tra A2A e A.E.B poiché effettuata in mancanza di una procedura di evidenza pubblica, ho provveduto tempestivamente ad informare l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’AGCM, che non ha mai preso in considerazione questo aspetto, strettamente legato al rispetto del Codice degli Appalti pubblici, dovrà necessariamente rivedere le sue posizioni relativamente a casi analoghi.
Lo spiega in una nota il consigliere regionale M5S, Marco Fumagalli. “Ho richiesto, inoltre, tutta la documentazione relativa all’istruttoria da loro effettuata al fine di poter fornire elementi validi alla Corte dei Conti e alla magistratura per la quantificazione dei danni – spiega Fumagalli- infine, ho segnalato la presenza del logo di A2A all’interno del sito internet del Gruppo A.E.B. Ritengo doveroso far cessare immediatamente tale pubblicità ingannevole e ripristinare la legalità, alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato. L’apposizione del logo dell’appartenenza al Gruppo A2A è fatta in violazione di legge e determina un messaggio fuorviante. E’ quindi necessario che i sindaci facciano rispettare l’esito della sentenza di annullamento”, conclude il consigliere pentastellato.

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Cronaca

SEREGNO – NOZZE A2A-AEB : BEA (DESIO) RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO ” NOI ESCLUSI INGIUSTAMENTE “

SEREGNO – Novità sulla integrazione tra A2A e AEB: BEA ( Brianza Energia Ambiente ) che sarebbe stata esclusa da un possibile accordo con la AEB,  ricorre al Consiglio di Stato contro l’accordo – già operativo – tra le due società . La notizia appare  oggi sul Fatto Quotidiano :

Integrazione A2a-Aeb, anche Brianza Energia Ambiente ricorre in Consiglio di Stato: “Bocciare operazione, noi esclusi ingiustamente”

Le argomentazioni di BEA partono dalla manifestazione di interesse inviata ad AEB il 3 dicembre 2019 per l’acquisto di una sua partecipata, Gelsia Ambiente. Ma l’offerta era stata ignorata da AEB che nello stesso periodo aveva ricevuto un’altra proposta: quella di A2A, società misto pubblico-privata per metà proprietà dei comuni di Milano e Brescia, interessata a portare avanti un progetto di integrazione. Tale progetto è andato a buon fine un anno fa, senza però che AEB e A2A siano passati per una gara pubblica
Il Tar le ha già giudicate illegittime. E ora le nozze da 450 milioni di euro tra le multiutility A2A e AEB vengono messe in discussione anche dal terzo incomodo, la società pubblica Brianza Energia Ambiente (BEA), che a fine 2019 aveva provato a salire sull’altare con AEB, ricevendo però un netto rifiuto. Proprio in considerazione di quel rifiuto, BEA interviene davanti ai giudici del Consiglio di Stato chiedendo loro di confermare la sentenza del Tar. E di bocciare definitivamente la fusione A2A-AEB.Un colpo di scena nel risiko delle multiutility del Nord. Le argomentazioni di BEA partono dalla manifestazione di interesse inviata ad AEB il 3 dicembre 2019 per l’acquisto di una sua partecipata, Gelsia Ambiente, che si occupa di raccolta rifiuti in 26 comuni della Brianza. L’obiettivo della proposta era di creare sinergie visto che anche BEA, i cui soci sono la Provincia di Monza e Brianza e alcuni comuni della zona, si occupa di rifiuti e in particolare gestisce l’inceneritore di Desio. Ma l’offerta era stata ignorata da AEB che, sempre in Brianza, si occupa di fornire servizi come acqua, elettricità e gas. E che nello stesso periodo aveva ricevuto un’altra proposta: quella di A2A, società misto pubblico-privata per metà proprietà dei comuni di Milano e Brescia, interessata a portare avanti un progetto di integrazione. Tale progetto è andato a buon fine un anno fa, senza però che AEB e A2A siano passati per una gara pubblica, sostenendo che la fusione fosse “infungibile”, cioè non sostituibile da altre operazioni per la mancanza di società in grado di garantire la stessa competitività di A2A. Il Tar a febbraio ha bocciato questa tesi, AEB e A2A hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato che ha già respinto una richiesta di sospensiva della sentenza del Tar e si esprimerà nel merito a inizio luglio.Nella causa, come detto, interviene ora BEA, con un ricorso in appoggio a chi ha vinto al Tar: alcune piccole società del settore, il consigliere regionale del M5S, Marco Fumagalli, e Tiziano Mariani, consigliere del comune di Seregno, il principale azionista di AEB.La tesi di fondo di BEA è una: la proposta per l’acquisto di Gelsia Ambiente è la dimostrazione che AEB avrebbe potuto trovare un partner sul mercato, attraverso un bando. A2A infatti non era l’unica società interessata ad AEB: la stessa BEA, si legge nel documento depositato in Consiglio di Stato, oltre a manifestare il proprio interesse per le quote di Gelsia Ambiente si era resa disponibile “a valutare ogni altra iniziativa di aggregazione da definirsi tra le parti”. Ma il sindaco di Seregno, il Dem Alberto Rossi, “ha fatto sapere di giudicare inaccettabile, inopportuna e addirittura offensiva la proposta di BEA, poiché gli è sembrato che la stessa potesse essere di ostacolo rispetto all’operazione con A2A”
Tra le giustificazioni usate da AEB per rifiutare l’offerta di BEA, quella che una cessione di quote societarie sarebbe dovuta passare per una procedura ad evidenza pubblica, proposito in seguito non seguito per le nozze con A2A. Un fatto che il legale di BEA, Enzo Robaldo, definisce “paradossale”.
È evidente – scrive nel ricorso – che la proposta di BEA “meritava di essere esaminata e approfondita, invece di essere sostanzialmente ignorata”.
Per il consigliere del M5S Fumagalli, “se effettivamente il sindaco di Seregno ha ignorato l’offerta di BEA, siamo in presenza di un’operazione che è stata fatta contro gli interessi del territorio, ad uso esclusivo della Borsa e di qualche politico compiacente”. Critico anche Tiziano Mariani, che accusa il sindaco di “aver tenuto nascosto al Consiglio comunale l’interesse manifestato a suo tempo da BEA”.
E, dopo le verifiche sull’integrazione con A2A fatte a dicembre dalla Guardia di finanza nella sede di AEB e l’arresto di due settimane fa di due ex dirigenti di Gelsia Ambiente per una vicenda di presunte tangenti non legata a questa operazione, si augura: “Ora la parola sulla fusione AEB-A2A passi alle Procure della Repubblica. “ 

( leggi il ricorso di BEA )
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Politica

SEREGNO – LA FUSIONE A2A-AEB FINISCE IN EUROPA: REGOLE VIOLATE CHIEDE ELEONORA EVI ( Eurodeputato )

SEREGNO – L’Europarlamentare Eleonora Evi (M5s) ha depositato un’interrogazione alla Commissione europea affinché verifichi “se le regole sulla legittimazione attiva nell’ambito del processo amministrativo italiano tutelino adeguatamente il principio di concorrenza stabilito dai trattati Ue e di conseguenza la capacità giuridica dei cittadini“. Viene riferito, facendo riferimento al progetto di fusione di A2a e AeB, dal consigliere regionale lombardo del M5s Marco Fumagalli. “Non solo la legittimazione deve essere garantita a tutela dei diritti democratici – sostiene il consigliere – ma una concentrazione industriale non può prescindere dall’esperimento di una gara pubblica. Il mancato esperimento di gare pubbliche – prosegue – oltre che creare un danno erariale viola la disciplina della concorrenza. Proprio per questo è in corso l’istruttoria dell’Autorità garante per la concorrenza del mercato, che mi auguro voglia sanare qualsiasi folle tentativo di bloccare l’azione giudiziaria proposta dal sottoscritto e dalle imprese per carenza di legittimazione di chi ha avviato l’operazione “

( fonte Ansa )

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Cronaca

SEREGNO – MATRIMONIO A2A-AEB : IL TAR BLOCCA TUTTO

SEREGNOIl TAR Lombardia ha accolto la richiesta del M5S Lombardia di azione cautelare per l’operazione societaria tra A2A e AEB. Il TAR ha, infatti, ritenuto sufficienti i presupposti per sospendere la delibera del comune di Seregno che ha dato il via all’operazione (decreto del TAR).
Secondo l’ordinanza del TAR ” in ragione della immediata esecutività della delibera oggetto di impugnazione, la controversia necessita un approfondimento in sede giudiziale da parte del collegio al fine di garantire effettiva tutela alle parti ricorrenti e mantenere la res adhuc integra;  si è reso necessario sospendere provvisoriamente l’esecuzione dei provvedimenti impugnati e inibire l’adozione di atti idonei a determinare il consolidarsi di posizioni incompatibili con la piene ed effettiva tutela delle situazioni soggettive dedotte in giudizio. Il 24 giugno ci sarà, quindi, la prima udienza alla presenza delle parti.  ”
Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia, dichiara: “La nostra è un’azione legale contro i poteri forti e l’arroganza della finanza e l’ignavia della politica brianzola che come al solito subisce decisioni altrui senza pensare a diverse proposte che potrebbero giungere da una gara ad evidenza pubblica, ma soprattutto dal confronto con il territorio. 
Le sedute di consiglio comunali sono state delle mere ratifiche di decisioni altrui senza compensare la gravità della situazione ampiamente invece accolta e dedotta dal TAR. Le motivazioni del TAR suonano come delle martellate per chi non ha compreso il raggiro in cui è stata posta la Brianza. Ora sono fiducioso che il TAR sospenda tutto anche nell’udienza di fine mese e che la politica brianzola riprenda in mano il tema dei servizi pubblici locali a partire da una grande realtà pubblica dei rifiuti che con Gelsia e CEM gestisce anche i rifiuti di Monza”.

La nostra redazione ha raccolto il commento del consigliere comunale Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) da sempre molto critico sull’iniziativa . Ecco cosa ci ha dichiarato :  “Con riferimento al decreto di sospensiva della delibera del Consiglio Comunale di Seregno che dava il via libera alla contestata fusione tra Aeb spa e A2A spa, desidero ringrazioare il professor avv. Antonio Carullo che ha creduto nellla difendesa del patrimonio centenario di tutti i Seregnesi. Certo che senza il consigliere regionale Marco Fumagalli e l’on. Gianmarco Corbetta, che hanno dimostrato attenzione e sensibilità verso il nostro territorio, non si sarebbe arrivati ad accendere un faro nazionale sulla dubbia legittimità di azioni pervicacemente portate avanti senza rispetto istituzionale dei consiglieri comunali che chiedevano approfondimenti e verifica degli atti per essere messi in grado di operare al meglio una decisione. Per ora sta trionfando la scritta nei tribunali che recita “la Legge è uguale per tutti”.

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CronacaPolitica

BRIANZA – OSPEDALI: ACCORPAMENTO DESIO E VIMERCATE PROPOSTO DEL M5S

Desio – Il consigliere regionale del M5S Marco Fumagalli ( foto ) ha presentato un emendamento alla legge sulla Sanità che sarà discussa il prossimo mese di novembre, in cui chiede che l’Ospedale di Desio venga accorpato a quello di Vimercate realizzando così un’unica ASST . Ecco cosa ha dichiarato Fumagalli raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione.

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Politica

BRIANZA – CORBETTA E FUMAGALLI (M5S): ILLEGITTIMITA’ NEL NUOVO PROGETTO PEDEMONTANA ?

BRIANZA – Il senatore Corbetta (M5S) e il consigliere regionale Fumagalli  (M5S) hanno presentato esposto all’ANAC e interrogazione parlamentare circa la possibile  illegittimità nel nuovo progetto di Pedemontana .
Il senatore Gianmarco Corbetta ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Toninelli e,  insieme al consigliere regionale della Lombardia Marco Fumagalli, un esposto all’ANAC chiedendo di  verificare alcune illegittimità nella revisione del progetto delle tratte mancanti di Pedemontana.
Regione Lombardia, con una sorta di accanimento terapeutico, è riuscita a tenere in vita Autostrada  Pedemontana Lombarda SpA evitando il fallimento” dichiara Fumagallima non ha risolto i problemi che la  società si trascina da anni e che, al contrario, sembrano destinati ad aumentare.
Alle note difficoltà legate al closing finanziario, ai bassi livelli di traffico, agli strascichi giudiziari sulle riserve e alle richieste di risarcimento legate alla risoluzione del contratto con Strabag, ai falliti tentativi di aumento di capitale, agli extra costi di bonifica dovuti alla diossina di Seveso, si aggiungono oggi nuovi forti dubbi di regolarità legati alla revisione del progetto recentemente annunciata da Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (APL).
Difatti le modalità con cui APL ha dichiarato di voler operare sembrano illegittime. La scelta di derogare alle nuove norme tecniche nella redazione del nuovo progetto definitivo, le modifiche  sostanziali al progetto già approvato dal CIPE e la futura gara senza la necessaria copertura finanziaria:  queste sono le tre gravi criticità che Corbetta e Fumagalli hanno denunciato e che consentirebbero ad APL di accelerare in maniera illegittima l’iter della realizzazione.
Capisco che APL abbia interesse a portare avanti l’opera al più presto dato che entro 12 mesi dovrà  chiudere la partita del closing finanziario come previsto dal Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico  Finanziario dell’opera ” prosegue Corbetta, “ma un progetto miliardario ed estremamente problematico  quale è Pedemontana non può prescindere dal pieno rispetto della legge, a garanzia dei cittadini e delle  casse pubbliche sulle quali – di fatto in via quasi esclusiva – si è retta fino ad oggi la sua esistenza.
Se i gravi problemi che affliggono APL non le consentono più di procedere in maniera legittima,”  concludono i due portavoce del M5S, “occorrerà prenderne atto una volta per tutte.”
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