MICHELE COSTA

Cronaca

SEREGNO – FIANO: ” IL FASCISMO NON E’ UN IDEA, E’ UN CRIMINE “

SEREGNO – “ Me ne frego, dicevano i fascisti. Me ne curo! diciamo noi. Ci curiamo della libertà, della giustizia e della democrazia. Ci curiamo della Costituzione che disegna una società libera, giusta e democratica. Ci curiamo dell’antifascismo, che non va di moda ma è un lumicino alla base della Costituzione e delle nostre vite. Più questo lumicino si assottiglia, più quelli tornano. E stanno tornando. Da anni Seregno – corresponsabile chi ha amministrato – è per i fascisti un laboratorio. Facciate e facce esteriormente accettabili, iniziative e attività apparentemente benintenzionate: il tutto strumentale alla raccolta di potere, il tutto alternato a momenti in cui invece cade la maschera ed emerge la loro visione di odio, oppressione, violenza e autoritarismo. Con l’aggravante di relazioni sempre più salde con la criminalità organizzata di stampo mafioso.

” Me ne curo “ è il titolo dell’incontro pubblico organizzato da un ampio numero di associazioni ed enti e moderato da Giorgio Garofalo,  che si è svolto ieri 15 gennaio in Sala Gandini .  L’iniziativa  è stata pubblicizzata  sui social con  la frase che è riportata qui sopra in apertura. Numerosi sono stati i relatori intervenuti : l’onorevole Emanuele Fiano “I movimenti legati alla destra crescono dove è meno presente la politica, specie quella progressista “; 


la senatrice Lucrezia Ricchiuti : ” Notiamo rigurgiti di movimenti fascisti sempre più ampi e partiti politici che non prendono le distanze da loro ”


 

Pierfrancesco Majorino ( Assessore Comune di Milano ) : ” Bisogna essere forti nell’antifascsmo sociale perchè la destra è estremamente sociale “; Paolo Berizzi  ( giornalista ) : ” Si è perso molto tempo nel denunciare questi fenomeni “; Michele Costa ( blog Infonodo ) : ” A Seregno l’amministrazione ha avuto molti connotati di destra come ad esempio l’ex assessore allo sport Nicola Viganò che sulla sua pagina Facebook pubblicava il suo “innamoramento” per il Duce ” ; Luca Paladini ( portavoce de “I Sentinelli” ) : ” E’ necessario con la politica togliere argomenti alla destra “; Fabrizio Baggi ( Comitato Lombardo Antifascista ) : ” Dobbiamo chiederci se esiste davvero la volontà di fermare questi movimenti ” ; Saverio Ferrari ( Osservatorio Democratico delle nuove destre ) : ” Il vero obbiettivo di questi movimenti è trasformare la società in comunità perchè la comunità è l’insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni ” .

[wysija_form id=”5″]

Cultura

” AMMAZZARE STANCA ” LE MAFIE IN BRIANZA NON ESISTONO O SI ?

– ” Un uomo gioca in un bosco con due bambini…. ” è Antonio Zagara, un feroce assassino affiliato alla omonima cosca che seminò terrore e crimini efferati nel varesotto tra gli anni ottanta e novanta fino  al processo del 1995.  Zagara è un pentito collaboratore di giustizia. Nel suo isolamento, dal  carcere duro, scrive, racconta, si lava del sangue degli uccisi. Come un anacoreta chiuso in una voluta trappa,  come se dicesse a tutti noi  “Abbiate pietà di me, che nacqui da padre criminale, già predestinato da qualche dio minore, ad essere Caino e non Abele” .  E’ questa la storia narrata nel film documentario di Marco Tagliabue “Ammazzare stanca” proiettato  ieri 12 gennaio al Cinema Roma,  durante la serata organizzata dal Collettivo AGITAmente, Libera di Monza e Brianza e dall’ Associazione Amici del Cinema Roma.  Sul palco al termine della proiezione hanno dialogato oltre al regista Tagliabue,  il magistrato Alessandra Dolci, il bloggerista Michele Costa e Lorenzo Frigerio, responsabile di Libera informazione. Il dibattito sviluppatosi   con il magistrato  Alessandra Dolci, ora capo della Procura Antimafia di Milano, ci lascia più domande che risposte. Alessandra Dolci  vive sotto scorta e  dunque se non in isolamento, in qualche misura è sottoposta a limitazioni della libertà. Non può e non deve rispondere a domande. Tuttavia ci ha detto molto, nel dibattito: ci ha detto che la ‘ndrangheta di oggi non uccide più come una volta ma fa affari apparentemente leciti e inquina la vita democratica,  l’economia e le istituzioni con il voto di scambio. Avremmo voluto farle tante domande : è opportuno rivedere il 41bis e abolire l’ergastolo come  vorrebbe il programma elettorale di una lista “di popolo” che sta cercando di partecipare alle prossime elezioni, oppure il regime di isolamento ha protetto uomini pentiti da morte sicura?  E’  opportuno sequestrare i beni e le attività imprenditoriali con la confisca ma come possiamo rompere le catene dei predestinati se non con un programma di inserimento lavorativo onesto?  I partiti politici dovrebbero  prevenire il male ha detto Alessandra Dolci perchè “ci sono comportamenti che non sono illeciti ma sono inopportuni”.  L’esempio era riferito a Seregno dove  due politici hanno fatto la campagna elettorale nel locale di un “mio imputato” ,  il   Tripodi condannato,  se  non per mafia  per possesso di armi. Sul voto di scambio il magistrato ha illustrato fatti e circostanze dettagliatamente; fatti che confermano nell’opinione di chi scrive  che solo la coscienza el’impegno politico e civile possono fare la”rivoluzione” contro queste forze del male. Anche se siamo stanchi è nostro dovere continuare questa  buona forse anche solo scrivendo un  articolo su un giornale o su un blog  di inchiesta come ha fatto Infonodo. La corruzione e la mafia ci rubano soldi, servizi,  libertà  ed eguaglianza sociale.  ( Anna Migliaccio )

[wysija_form id=”5″]

Cronaca

SEREGNO – NUOVA ASSOLUZIONE PER IL BLOGGER MICHELE COSTA

SEREGNO – Ancora una vittoria per Infonodo e per uno dei suoi collaboratori, Michele Costa ( foto a sx ) ) . La vertenza legale di cui riferiamo oggi è iniziata dopo che   sul portale Infonodo nel febbraio del 2013 apparve un articolo ( leggi ) dal titolo “Seregno – Piergiuseppe Avanzato dal processo All Iberian-fondi neri Fininvest a una Costellazione di immobiliari” che secondo i legali dell’ex sindaco avrebbe offeso la reputazione di Giacinto Mariani ( foto a dx ) , perché metteva in luce i rapporti tra la Costellazione e Mariani e associava nomi di personaggi che avevano un “certo” passato con operazioni che, all’epoca dei fatti, interessavano il territorio di Seregno.
Il Gip ha ritenuto “indiscutibile” (e “pregevole sotto il profilo del senso profondo del concetto di democrazia e di libera espressione del pensiero”) che Infonodo possa, o addirittura debba, “scandagliare i fatti e di conseguenza esprimere la propria valutazione critica in ordine alle scelte imprenditoriali del primo cittadino, che proprio per il ruolo pubblico rivestito è naturalmente esposto a pervasivi (e talvolta anche fastidiosi) giudizi sul proprio operato anche privato”. Soprattutto alla luce dei “significativi” rapporti di Piergiuseppe Avanzato con Giuseppe Malaspina da cui muovono le ragionevoli critiche sotto il profilo della gestione pubblica le relazioni sopraesposte tra Avanzato e Mariani.
Quindi ha concluso , non solo non c’è diffamazione, ma addirittura si osserva “un contesto intrecciato di cointeressenze imprenditoriali” che ben prestano il fianco a valutazioni critiche. E, come scrive infine il Gip, un contesto nel quale si intravvede “un regime opaco” e, all’epoca dei fatti, una condizione territoriale allarmante.
Michele Costa per l’ennesima volta è stato assolto .

( Richieste di Archiviazioni precedenti querele )