Silvia Piani

Cronaca

BRIANZA – “ASILI NIDO GRATIS” LA REGIONE STANZIA 37 MILIONI DI EURO

BRIANZA – REGIONE – La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alle Politiche per la famiglia Genitorialità e Pari opportunità Silvia Piani, ha approvato uno stanziamento di 37 milioni di euro che consente di rifinanziare la misura ‘Nidi Gratis’.

Grazie a questa misura – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Fontana – anche per l’anno scolastico 2019/2020, le famiglie che iscrivono i propri figli in nidi e micronidi pubblici e privati convenzionati e hanno un reddito Isee fino a 20.000 euro avranno la retta di frequenza azzerata. E’ un modo per affrontare le politiche sociale attraverso provvedimenti concreti che realmente sostengono le famiglie lombarde”.
Dal 2016 ad oggi ‘Nidi gratis’ è stata finanziata con 142,4 milioni e ne hanno beneficiato circa 43.000 famiglie.  Per poter aderire alla misura, le famiglie devono avere un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro. Entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia e essere occupati, oppure con un genitore occupato e uno disoccupato con la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) o con il Patto di servizio personalizzato (Psp). Una condizione che è valida anche in caso di nuclei monogenitoriali.

I Comuni come sempre – ha quindi aggiunto l’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità – dovranno presentare la rendicontazione trimestrale dettagliata per conto delle famiglie, i mesi per i quali si richiede il rimborso e i servizi fruiti”.

Il bando, fino ad esaurimento dei fondi, si articola in due fasi, le cui procedure potranno essere svolte solo on line. I Comuni potranno aderire alla misura nel mese di giugno e le famiglie presentare domanda a partire da settembre.
Si tratta di una politica di conciliazione – ha proseguito l’assessore – che favorisce l’ingresso e soprattutto la permanenza dei genitori nel mercato del lavoro. Strategiche risultano quindi la sinergia e la sintonia con i Comuni, la cui collaborazione è fondamentale anche per l’attuazione della misura“.

Solo nel corrente anno scolastico hanno beneficiato dell’azzeramento della retta – ha concluso l’assessore alle Politiche per la Famiglia della Regione Lombardia – oltre 15.000 famiglie lombarde.
L’assessorato ha ricevuto numerose mail di ringraziamento dai genitori che hanno potuto continuare a lavorare proprio grazie alla gratuità di questo servizio. L’alto livello di gradimento pone anche in materia di politiche di conciliazione vita-lavoro la nostra Regione come un modello di riferimento nel panorama nazionale. Siamo orgogliosi quindi che tante famiglie hanno potuto usufruire di un servizio così importante in maniera gratuita”.

La nuova misura consente ai Comuni d’incrementare ulteriormente l’offerta rivolta alle famiglie. I Comuni che hanno aderito a ‘Nidi Gratis 2018-2019’ possono aumentare del 10% i posti autorizzati rispetto all’anno precedente e variare le convenzioni con le strutture private, perfezionandole entro il 31 luglio 2019. I Comuni che aderiranno alla misura per la prima volta possono indicare il numero dei posti nelle strutture pubbliche e quelli ‘acquistati’ in convenzione, purché li perfezionino entro il 31 luglio 2019.

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CronacaPolitica

BRIANZA- L’ASSESSORE REGIONALE PIANI: “VIA LIBERA ALLE TELECAMERE NEGLI ASILI”

MILANO – “Fatti gravissimi e intollerabili. Vicende inaccettabili i cui responsabili dovranno essere puniti con pene esemplari. Da parte nostra, per cercare di contrastare questo fenomeno odioso, stiamo ponendo in essere azioni concrete. Già da settimana prossima sarà completato il percorso che consentirà di installare telecamere di videosorveglianza nei nidi e micronidi e di formare adeguatamente chi presta servizio negli stessi“. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore alle Politiche familiari, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, commentano i casi di violenza nei confronti di bambini avvenuti a Varzi, nell’Oltrepò Pavese, e a Cernobbio in provincia di Como.
La prossima settimana – aggiunge l’assessore Piani – porteremo in Giunta la delibera attuativa che segue all’approvazione della legge regionale della Lombardia che stanzia 600.000 euro per l’introduzione delle telecamere negli asili nido e di altri 300.000 euro per la formazione del personale e degli operatori“.
Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore – è duplice: da una parte reprimere e dall’altra prevenire. Per questo, oltre all’installazione delle telecamere, è fondamentale individuare precocemente i segnali di disagio o di maltrattamento. Per aggiungere il risultato occorre favorire lo scambio di informazioni e promuovere azioni che impegnino organismi pubblici e privati a lavorare in rete. Per questo abbiamo affidato alle Ats, che hanno già competenze specifiche,l’aspetto formativo“.

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Cronaca

BRIANZA – DISABILI: CONTRIBUTI PER ACQUISTO STRUMENTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI

BRIANZA – Da mercoledì 16 gennaio le persone con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) o i loro familiari possono presentare una domanda (solo online, all’indirizzo www.bandi.servizirl.it) a Regione Lombardia, che ha stanziato 2,6 milioni di euro di contributi, per acquistare ausili e strumenti tecnologicamente avanzati per migliorare la loro qualità di vita.

Il finanziamento è diversificato nei massimali per quattro aree di intervento, per costi compresi fra 300 e 16.000 euro. Di seguito le aree:
– ‘domotica’, tecnologie che rendono più fruibile e sicuro l’ambiente e riducono il carico assistenziale;
– ‘mobilità’, per adattare l’autoveicolo;
– ‘informatica’, per l’acquisto di personal computer o tablet, se collegati ad applicativi utili a compensare la disabilità o la difficoltà specifica di apprendimento;
– ‘altri ausili’, per l’acquisto di strumenti non riconducibili al nomenclatore tariffario o ad alto contenuto tecnologico, per i quali viene già riconosciuto un contributo sanitario, e purché la somma dei due contributi (fondo sanitario/fondo l.r. 23/99) non superi il 70 per cento del costo dell’ausilio stesso.

La misura – dice l’assessore regionale alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità Silvia Pianiarriva a coprire fino al 70 per cento delle spese degli ausili (acquisto, noleggio o leasing) funzionali a migliorare l’autonomia. In particolare, riguardano l’ambiente domestico e le capacità motorie, visive, uditive, intellettive, del linguaggio e dell’apprendimento“.

Al bando possono partecipare i giovani o gli adulti disabili e i minori o i giovani con disturbi specifici di apprendimento (Dsa), con Isee non superiore ai 30.000 euro e che, nei 5 anni precedenti, non hanno ricevuto contributi per l’acquisto di strumenti, tecnologicamente avanzati (ai sensi della l.r. 23/99), nella stessa area geografica.

Le domande – continua Piani – vengono gestite dalle Agenzie di tutela della salute (Ats), che dovranno verificare i requisiti e liquidare i contributi nei limiti del budget loro assegnato“.

Il richiedente deve allegare il preventivo, la fattura o la ricevuta fiscale della spesa. In caso di ausili o di strumenti particolarmente costosi, acquistati a rate, il beneficiario dovrà integrare la domanda con una copia del contratto di finanziamento, rilasciato dal fornitore o dalla finanziaria.

La procedura è di tipo valutativo a sportello – conclude l’assessore Piani – fino a esaurimento delle risorse. A ogni Ats abbiamo messo a disposizione un budget calcolato sulla base dei residenti”. Nel caso di ammissibilità tramite preventivo, ai fini della liquidazione del contributo, i richiedenti dovranno presentare la relativa fattura o la ricevuta fiscale. Negli altri casi l’Ats procederà col pagamento.

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Cronaca

BRIANZA-LOMBARDIA – BONUS FAMIGLIA: CONTRIBUTO DI 1.500 EURO A NUOVI NATI O ADOTTATI

BRIANZA – Da oggi le famiglie con Isee non superiori a 22.000 euro, residenza continuativa in Lombardia da 5 anni e in stato di ‘vulnerabilità’ e ‘fragilità’ (in cui la donna si trovi in stato di gravidanza, o in caso di adozione) possono presentare domanda per ottenere i 1.500 euro del ‘Bonus Famiglia 2019’. Nell’eventualità di gravidanze o adozioni gemellari, il genitore riceverà un contributo moltiplicato per il numero dei figli. La misura è alternativa ad analoghe iniziative comunali e statali.
Lo prevede la delibera approvata il 26 novembre 2018 dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità Silvia Piani, con uno stanziamento complessivo di oltre 5,4 milioni di euro.
Il ‘Bonus’ – ricorda l’assessore Piani – resterà attivo fino al 30 giugno, è sperimentale ed è stato studiato per allargare la platea dei richiedenti“.
La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente online, sulla piattaforma Bandi online (indirizzo www.bandi.servizirl.it), a partire da quando la gravidanza è documentabile. E’ necessario registrarsi o autenticarsi al sito attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) o la Carta nazionale / regionale dei servizi (Cns, Crs), allegando la scheda di avvenuto colloquio
per la valutazione dello stato di vulnerabilità.

Siamo consapevoli – aggiunge l’assessore Piani – dell’importanza di sostenere le famiglie che sono in attesa di un figlio o in caso di adozione. Sulla base delle ‘risposte’ valuteremo quindi se e come rivedere la norma nell’ambito del processo di aggiornamento della legge n. 23/99 in materia di Politiche per la famiglia, per rendere organiche e strutturali le iniziative che hanno riscosso particolare successo e che sono state apprezzate dai concittadini lombardi per efficacia e concretezza“.

Le risorse sono già state assegnate alle Ats, in base al numero di donne residenti, in età compresa tra i 15 e 49 anni, e al numero di nascite risultanti dall’ultimo dato Istat disponibile, secondo questa ripartizione:

Bergamo: 615.903 euro;
Brianza: 650.717 euro;
Brescia: 638.750 euro;
Insubria: 755.189 euro;
Milano: 1.904.203 euro;
Montagna: 175.034 euro;
Pavia: 272.352 euro;
Val Padana: 394.010 euro.

Ricordo – conclude l’assessore Piani – che il compito di istruire le domande, verificare i requisiti e liquidare i contributi nei limiti del budget assegnato, è stato affidato proprio alle Agenzia di tutela della salute(Ats), in collaborazione con la rete dei soggetti pubblici e privati (Comuni, Centri di Aiuto alla Vita, Consultori accreditati e a contratto) presenti nei diversi territori“.

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Politica

MILANO – DALLA REGIONE 700MILA EURO PER LE DIOCESI LOMBARDE

MILANO –  Regione Lombardia, con decreto dell’Assessorato alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità guidato dall’assessore Silvia Piani, ha stanziato 700.000 euro per le diocesi lombarde e la Regione ecclesiastica Lombardia a sostegno della funzione sociale ed educativa svolta dalle parrocchie grazie agli oratori nel 2018.

“Si tratta di un rapporto consolidato – ha spiegato l’assessore Piani -, basato su decreti e leggi regionali, ma anche attraverso il Programma regionale di sviluppo (area sociale) approvato dal Consiglio. Il nostro intento è quello di attuare sul territorio lombardo politiche a favore della famiglia con interventi che ne garantiscano il sostegno e la tutela anche attraverso le attività socio-
educative svolte negli oratori”.
“I contributi regionali – ha aggiunto l’assessore – vanno alle diocesi firmatarie dei protocolli d’intesa. La Regione ecclesiastica Lombardia ha autorizzato inoltre la Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi (Fom) per la rendicontazione di alcune attività e iniziative interdiocesane”.

Di seguito i finanziamenti assegnati alle diocesi lombarde firmatarie dei protocolli d’intesa. Nel dettaglio: l’area geografica della Diocesi beneficiaria, il numero delle parrocchie per ogni diocesi, il numero degli abitanti, il totale del contributo assegnato:

Bergamo – 389 – 999.755 – 54.918 euro;
Brescia – 473 – 1.203.093 – 66.513 euro;
Como – 338 – 535.000 – 40.703 euro;
Crema – 63 – 103.650 – 7.669 euro;
Cremona – 222 – 366.503 – 27.052 euro;
Lodi – 123 – 287.832 – 16.770 euro;
Milano – 1.108 – 5.540.858 – 213.045 euro;
Mantova – 168 – 374.227 – 22.508 euro;
Pavia – 100 – 193.717 – 12.787 euro;
Vigevano – 87 – 192.000 – 11.618 euro;
Tortona (parte lombarda) – 142 – 192.280 – 16.417 euro;

Totale Diocesi lombarde – 3.213 – 9.988.915 – 490.000 euro;
Regione Ecclesiastica – (Oratori diocesi lombarde – Odl) – 210.000 euro

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Cronaca

REGIONE – “BONUS FAMIGLIA DI 1500 EURO” CON ISEE SOTTO 20MILA EURO

LOMBARDIA –  La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore regionale alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, ha approvato il nuovo ‘bonus famiglia‘. Un contributo di 5.406.158 euro complessivi, a partire dal 1 gennaio al 30 giugno 2019, per sostenere le famiglie in cui la donna sia in stato di gravidanza e che si trovano in condizione di vulnerabilità.

“In caso di gravidanza o di adozione – ha spiegato Piani – ogni donna potrà ricevere un contributo a fondo perduto di 1.500 euro, che sarà moltiplicato in caso di gravidanze/adozioni gemellari per il numero di figli”.
Le domande potranno essere presentate indicativamente dal 1 gennaio 2019. All’ATS i compiti di istruttoria delle domande, di verifica dei requisiti e di liquidazione dei contributi nei limiti del budget assegnato e fino a esaurimento delle risorse.  “È con particolare soddisfazione – ha continuato l’assessore – che presentiamo questo ‘bonus famiglia’. Il valore dell’iniziativa non è mai stato in discussione, ma abbiamo voluto ragionare per individuare e ‘migliorare’ i requisiti di accesso, sia pure in via sperimentale, e attivare la misura inserendola nell’ambito del più generale percorso di riforma degli interventi a favore della famiglia, di cui alla L.R. 23/99″.

Di seguito i requisiti richiesti per poter accedere al ‘bonus famiglia’:

– residenza continuativa in Lombardia per entrambi i genitori da almeno 5 anni o del solo genitore se famiglia monogenitoriale;
– indicatore ISEE non superiore a 22.000 euro;
– non essere titolari di altre agevolazioni a sostegno della natalità, per analoghe iniziative a livello comunale o nazionale;
– scheda di avvenuto colloquio per la vulnerabilità socioeconomica, per casistica diversa dall’adozione, secondo parametri che saranno definiti con successivo decreto della Direzione generale competente.

In caso di gravidanza – ha concluso Piani – il contributo di 1.500 euro sarà erogato in due tranche di pari importo: la prima dopo l’approvazione della domanda, la seconda dopo la presentazione della tessera sanitaria del neonato. In caso di adozione il contributo di 1.500 sarà liquidato tutto insieme dopo l’approvazione della domanda. A seconda delle risposte che riceveremo e dell’accoglienza alle modifiche introdotte ai criteri per l’accesso calibreremo meglio anche le nostre azioni future”.

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Cronaca

LOMBARDIA – TELECAMERE NEGLI ASILI PER FERMARE I MALTRATTAMENTI DEI BAMBINI

REGIONE – Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato oggi il via libera alla legge ‘Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi’ che favorisce l’installazione di telecamere negli asili nido, un provvedimento promosso dalla Giunta su proposta del presidente Attilio Fontana e dell’assessore alle Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani.

Dopo l’approvazione della Commissione Sanità il 7 novembre e quello dalla Commissione Bilancio il 23 novembre, che ha dato il via libera alla sua copertura finanziaria – commenta l’assessore Silvia Pianioggi il progetto è legge regionale. Con questo atto assegniamo 600.000 euro per i sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso (300.000 euro per il 2019 e 300.000 euro per il 2020) e 300.000 per la formazione degli operatori (150.000 sul 2018 e altrettanti sul 2019), per un totale di 900.000 euro”.

“Sono orgogliosa del lavoro svolto – aggiunge Silvia Piani – perché credo in questo provvedimento che ho voluto fortemente. Un grazie particolare lo rivolgo al Consiglio regionale, il cui impegno è stato imprescindibile. Abbiamo avuto anche il sostegno e l’apprezzamento di tanti operatori del mondo dell’educazione e della formazione, del sistema sociosanitario, della sicurezza e della giustizia, oltre al plauso di molti amministratori locali”.

L’obiettivo – ricorda l’assessore alle Politiche per la famiglia – è tutelare i nostri bambini prevenendo i maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l’installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. Fare tutto ciò che è possibile per cercare di impedire i maltrattamenti, sebbene fortunatamente isolati, è per noi estremamente importante. I filmati registrati all’interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all’autorità giudiziaria“.

Ricordo – conclude l’assessore Piani – che abbiamo chiesto alle Ats di intervenire perché siano loro a formare il personale affinché individui il prima possibile eventuali segnali di
disagio e favorisca una migliore circolazione delle informazioni tra organismi pubblici e privati. Divulgare le buone prassi per la corretta gestione delle segnalazioni assicurerà un’azione più efficace di prevenzione e di contrasto. Oltre che una migliore assistenza alle vittime e alle famiglie“.

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Cronaca

LOMBARDIA -#NON SEI DA SOLA : TUTTO IL TERRITORIO COPERTO DA CENTRI PER L’ASCOLTO

LOMBARDIA – #Non sei da sola, fermiamo insieme la violenza, è lo slogan lanciato da Regione Lombardia per la settimana dedicata a sensibilizzare i cittadini sul contrasto alla violenza verso le donne. Oggi all’apertura del Consiglio regionale tutti i consiglieri  hanno indossato la maglietta con la scritta ‘#Nonseidasola‘, consegnata dall’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità Silvia Piani.

L’Aula ha anche accolto con un grande applauso la notizia dell’assessore Silvia Piani sul raggiungimento della copertura totale del territorio lombardo con i centri di ascolto.

È stato fatto un grande lavoro” – ha dichiarato l’assessore Silvia Piani. “Siamo partiti nel 2013 con il 37% di copertura e solo da due settimane siamo arrivati al 100%, tra reti, centri ascolto e case rifugio. L’osservatorio regionale, che prima non avevamo, ci ha aiutati ad analizzare la situazione permettendoci di diventare una presenza capillare su tutto il territorio lombardo. Regione Lombardia si è avvicinata alle donne che possono così trovare risposte e aiuto anche vicino a casa. È su questa base che il fenomeno della violenza di genere, non è in crescita, ma sta emergendo sempre di più“.

Dal 2013 ad oggi – ha proseguito Piani – le persone che si sono rivolte ai centri sono triplicate: da quasi 4 mila donne all’inizio del 2013, si registrano oggi oltre 8 mila segnalazioni. La maggior parte di queste donne (60%) ha figli minori, di queste il 50% non lavora e non ha un reddito stabile. La sfida di Regione Lombardia ora è quella di aiutare queste donne non soltanto ad inserirsi nella società ma a trovare anche un’autonomia abitativa e lavorativa“.

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Cronaca

VAREDO – SCUOLA INFANZIA: INTERVIENE ANCHE L’ASSESSORE REGIONALE PIANI

VAREDO – “I fatti contestati a Varedo sono gravissimi e intollerabili. Gli asili, che sono luoghi dove i bambini dovrebbero sentirsi accuditi e protetti, ancora una volta sono stati oggetto di episodi di violenza inaudita“. Cosi’ interviene l’assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialita’ e pari opportunita’ di Regione Lombardia,  Silvia Piani (foto) a seguito dell’arresto per maltrattamenti su minori di una maestra della scuola dell’infanzia avvenuto a Varedo .

“E’ necessario e urgente valutare provvedimenti per fare in modo che episodi come questi non avvengano più. Nelle prossime settimane – ha anticipato l’assessore – proporrò la costituzione di un tavolo di lavoro con i colleghi di Giunta, il Garante per l’infanzia e i rappresentanti dei genitori e degli educatori, al
fin di valutare specifiche ed ulteriori iniziative per tutelare i minori da violenze e abusi di qualsiasi genere”.

“Ritengo anche che l’utilizzo delle telecamere negli asili – ha proseguito Piani – tutelerebbe i minori da eventuali abusi e violenze. E’ altresi’ necessario
investire in formazione del personale e in forme di prevenzione da stress. La capacita’ di ogni insegnate a saper gestire episodi di stress e’ un elemento imprescindibile che andrebbe valutato caso per caso, intervenendo in forma preventiva qualora emergano elementi preoccupanti”. “Quello che e’ certo – ha concluso conclude l’assessore – che episodi come quelli di Varedo devono essere oggetto di punizioni esemplari, senza nessuno sconto. Garantiremo il massimo impegno affinche’ i nidi e le scuole dell’infanzia siano luogo di crescita e apprendimento, la tutela della famiglia rappresenta una priorita’ del mio assessorato e del presidente Fontana”

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Cronaca

VAREDO – IL SINDACO: “PENA ESEMPLARE PER I MALTRATTAMENTI AI BAMBINI “

Il sindaco Filippo Vergani: “Mi aspetto una pena esemplare”

VAREDO –  Il sindaco Filippo Vergani  ha commentato ieri la vicenda dei maltrattamenti perpetrati nei confronti dei minori di una scuola materna. Il primo cittadino dopo aver ringraziato le forze dell’ordine e i magistrati che hanno avviato l’inchiesta ha aggiunto che:  ” Sicuramente l’insegnante è una persona con problemi, so che è agli arresti domiciliari e che in passato aveva già avuto un richiamo disciplinare. Adesso però ci vuole una pena certa, perché la violenza è sempre da condannare ma quando si toccano i bambini e le donne la pena deve essere ancora più esemplare “. Il sindaco che era stato avvisato preventivamente della misura cautelare che si stava prendendo nei confronti della maestra, ha anche elogiato i genitori che, nonostante i loro dubbi e le loro perplessità su quanto avvenisse dentro l’aula, hanno continuato a portare i loro figli a scuola confidando nel fatto che le forze dell’ordine sarebbe riuscite a scoprire la verità .

Anche Silvia Piani, assessore regionale alle Politiche per la famiglia, genitorialita’ e pari opportunita’ ha commentato l’accaduto: “I fatti contestati a Varedo sono gravissimi e intollerabili. Gli asili, che sono luoghi dove i bambini dovrebbero sentirsi accuditi e protetti, ancora una volta sono stati oggetto di episodi di violenza inaudita”.  Sempre secondo l’assessore negli asili dovrebbero essere obbligatorie  le telecamere che tutelerebbero  i minori da eventuali abusi e violenze.

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