stefano gatti

Cronaca

SEREGNO – PER SEREGNOPOLI I PM CHIEDONO 5 ANNI PER MAZZA E 7 ANNI E QUATTRO MESI PER LUGARA’

SEREGNO – Davanti al collegio giudicante presieduto da Letizia Anna Brambilla, nel prosieguo del processo contro politici e imprenditori seregnesi sono state formulate le richieste da parte della pubblica accusa. Le conclusioni della procura, rappresentata dei pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo sono terminate con 9 richieste di condanna .   Per il presunto malaffare all’interno dell’amministrazione comunale di Seregno,onosciuto con il nome di “Seregnopoli” che ha visto imputati ex amministratori pubblici, imprenditori, funzionari e dirigenti comunali sono queste le richieste formulate dai pm: cinque anni per Edoardo Mazza; sette anni e quattro mesi per Antonino Lugarà; quattro anni e sei mesi per Stefano Gatti; un anno e quattro mesi per Franco Greco; un anno e quattro mesi per Mauro Facchinetti; tre anni per Giuseppe Carello; quattro anni per Vincenzo Fortunato Corso; sei anni e sei mesi per Massimo Ponzoni; tre anni per Angelo Bombara. Chiesta invece l’assoluzione per: Giacinto Mariani, Carlo Santambrogio, Antonella Cazorzi e Biagio Milione. 

 

Cronaca

SEREGNO – SEREGNOPOLI UNO: “MAI SAPUTO DI PRESSIONI SU PRATICHE URBANISTICHE” TESTIMONIA ILARIA CERQUA

Fonte Il Giorno.it  – Stefania Totaro

MONZA – Si apre la sfilata dei testimoni citati dalla difesa dell’ex sindaco Edoardo Mazza al processo sulla presunta Seregnopoli dell’urbanistica al Comune di Seregno. E davanti ai giudici del Tribunale di Monza si siede l’ex assessore all’Istruzione e alle politiche sociali e ora consigliere comunale seregnese Ilaria Cerqua, anche lei come Mazza avvocato, accasata a Forza Italia e candidata sindaco ‘perdente’ nelle elezioni amministrative del 2015. “Anche io volevo candidarmi sindaco, ma ho volontariamente fatto un passo indietro quando, di fronte a due candidature, è stata indetta una riunione alla presenza anche dei vertici provinciali e ho capito che le preferenze dei consiglieri per me erano la metà rispetto a quelle per Mazza” ha dichiarato in aula Ilaria Cerqua, che ha escluso che la scelta dell’assessore uscente all’urbanistica Mazza fosse già stata decisa a tavolino, soprattutto dall’ex sindaco leghista per due mandati Giacinto Mariani (anche lui imputato ma per abuso d’ufficio), divenuto poi vicesindaco ma da più parti considerato il ‘sindaco ombra’ di Seregno. “Mariani lo conosco dal 2000 e so che non propose lui Mazza come candidato sindaco – ha spiegato la testimone – La Lega avrebbe preferito me perché ero più conosciuta in città essendo già assessore“. I difensori di Edoardo Mazza, gli avvocati Antonino De Benedetti e Lorenzo Bertacco, hanno interrogato la consigliera comunale sui presunti favoritismi sull’area dismessa dell’ex rimessa per autobus Dell’Orto in via Valassina, destinata a diventare un centro commerciale.

Una concessione edilizia ritenuta dai pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo oggetto della corruzione tra l’immobiliarista Antonino Lugarà e l’ex sindaco forzista di Seregno, a cui Lugarà avrebbe in cambio procurato voti alle elezioni. “Mai saputo o visto pressioni su pratiche specifiche relative all’urbanistica“, ha escluso Ilaria Cerqua che poi, su richiesta di della pm Giulia Rizzo, ha dovuto aggiungere che intendeva “che mi siano state riferite o a cui io abbia assistito perché i miei assessorati erano situati in altre sedi rispetto all’urbanistica“. La testimone ha spiegato che “le delibere da portare in Giunta vengono istruite all’interno del settore competente dai funzionari addetti, poi passano dal vaglio del dirigente del settore e da quello finanziario e anche del segretario comunale, un parere ulteriore che non è obbligatorio ma che è stato istituito da Giacinto Mariani per una ulteriore verifica. Poi l’assessore chiede l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione di Giunta“. L’assessore all’Urbanistica nel 2015 era Barbara Milani che “mi risulta avesse fatto sulla pratica di Lugarà ulteriori approfondimenti e quindi arrivammo in Giunta senza criticità. Il sindaco presiede la Giunta e la convoca ma non ha maggior peso nella votazione rispetto agli altri componenti. La delibera di cui si discute in questo processo, inoltre, è stata approvata all’unanimità dei presenti”.

Ilaria Cerqua ha anche escluso che Mazza volesse mettere Stefano Gatti (ritenuto dalla pubblica accusa uomo di Lugarà) a capo della commissione urbanistica. “So che Mazza non aveva una grandissima opinione di Gatti – ha dichiarato – Io lo ritengo un personaggio con un carattere un po’ esuberante, non so chi lo abbia candidato alle elezioni del 2015″

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Cronaca

MONZA – “SEREGNOPOLI” : UDIENZA LAMPO PER ASCOLTARE DUE TESTIMONI

MONZA – La sesta udienza del processo che vede imputati nomi di spicco della politica e dell’imprenditoria seregnese si è svolta lunedi 16 davanti alla corte presieduta dal giudice Letizia Brambilla. A differenza delle precedenti, quest’ultima seduta si è conclusa  prima di mezzogiorno  . Durante il dibattimento sono stati ascoltati due testi riguardanti le posizioni di due degli imputati , Angelo Bombara e Vincenzo Corso . Accusa e difese hanno poi concordato di rinunciare all’audizione di altri testi ritenendo sufficienti le dichiarazioni rilasciate dagli stessi e verbalizzate in fase istruttoria . Il processo riprenderà il prossimo 17 febbraio . ( Davide Vismara )
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Cronaca

SEREGNO – ” LA CORRUZIONE E’ DA PROVARE ” DICONO I GIUDICI SUL CASO MAZZA-LUGARA’

SEREGNO – Sono state rese note dal Tribunale del Riesame le motivazioni che, dopo i noti fatti di cronaca ( leggi ) avevano portato lo scorso 26 settembre all’arresto del primo cittadino Edoardo Mazza, dell’imprenditore Antonio Lugarà ( foto a dx ) e del consigliere comunale Stefano Gatti ( foto a dx ).  In seguito ricordiamo che c’era stata la revoca degli arresti domiciliari per il primo cittadino ed il consigliere  comunale e la scarcerazione per l’imprenditore  . Secondo i giudici il Lugarà è stato scarcerato:  ” per macanza di gravi indizi di colpevolezza ” ; la frase:  ” ogni promessa è debito ” pronunciata dall’ex sindaco:  “potrebbe riferirsi a una promessa effettuata in epoca successiva alle elezioni o anche alla generica “promessa” in campagna elettorale, assolutamente all’ordine del giorno”. Inoltre, sempre secondo i giudici del Riesame l’appoggio elettorale che sarebbe stato fornito da Lugarà a Mazza ” non appare di entità e consistenza tale da costituire di per sé una utilità quantificabile come corrispettivo della corruzione” e “non appare necessariamente frutto di una pattuizione illecita tra le parti “. Inoltre:  “I ripetuti solleciti” fatti dall’imprenditore per la sua pratica edilizia: “non consentono mai di collegare l’approvazione del piano attuativo Gaam alle condotte di ausilio elettorale di per sé legittime ”

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Cronaca

SEREGNO – SCARCERATO L’EX SINDACO MAZZA. ORA SI ATTENDE IL PROCESSO

SEREGNO –  Hanno riacquistato la libertà l’ex sindaco Edoardo Mazza ed il consigliere di Forza Italia Stefano Gatti Il gip del Tribunale di Monza Pierangela Renda ha disposto la revoca degli arresti domiciliari degli  indagati nell’inchiesta della Procura di Monza per corruzione urbanistica con voto di scambio all’ombra della ‘ndrangheta. Ha revocato anche l’interdizione dai pubblici uffici per l’ex assessore alla protezione civile e ai servizi demografici Gianfranco Ciafrone accusato di abuso in atti d’ufficio. Le revoche delle misure, sono state decise perchè non sono più ritenute sussistenti le esigenze di custodia cautelare. La decisione della Procura di consentire la revoca delle misure cautelari derivadalla convinzione che l’accusa contestata sia solida e che ora si possa andare  verso il processo. E’ probabile che il pm in tempi brevi chiuda tutte le indagini e si possa così fissare la data della udienza per ottenere il rinvio a giudizio.

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Cronaca

SEREGNO – L’IMPRENDITORE ANTONIO LUGARA’ E’ STATO SCARCERATO

SEREGNO – L’imprenditore Antonio Lugarà arrestato lo scorso 26 settembre ( leggi ) è stato scarcerato per “mancanza di gravi indizi”di colpevolezza nell’ambito dell’inchiesta per presunta corruzione che ha azzerato il Comune di Seregno. Il Lugarà era dapprima stato trasferito   in ospedale ( leggi ) per motivi di salute e ha lasciato il carcere di Opera nella serata di ieri giovedì 19 ottobre dopo che il Tribunale del Riesame  ha  accolto il ricorso per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare presentato dal legale Luca Ricci. Lugarà era stato arrestato insieme all’ex sindaco di Forza Italia Edoardo Mazza, al consigliere comunale Stefano Gatti di Seregno e al giussanese Giuseppe Carello (tutti ai domiciliari).

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Cronaca

SEREGNO – CHI ERA IL VERO “PADRONE” DI SEREGNO?

SEREGNO – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti aveva già delegato il prefetto di Monza Brianza ad esercitare l’accesso presso il Comune di Seregno per la verifica della sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso.
La decisione di dimettersi di ieri di tutto il consiglio comunale  ( leggi ) ha forse evitato questo ulteriore onta  per la città. Ora il l Prefetto di Monza Giovanna Vilasi nell’attesa della decisione del Gip di Monza sull’interdizione del vice sindaco Giacinto Mariani, indagato a piede libero per abuso d’ufficio, chiesta dalla magistratura, nominerà un commissario prefettizio che porterà la città verso nuove elezioni.

Su Giacinto Mariani si apprende che in una telefonata dell’ottobre 2015, il costruttore Antonino Lugarà, in carcere per corruzione , parla di Mazza con Stefano Gatti, consigliere (anche lui ai domiciliari), e quest’ultimo gli dice: “Lui c’ha il padrone … unico padrone … Giacinto Mariani“. In un’altra intercettazione un architetto dice che Mazza è “di fatto ‘guidato’ dal vice-sindaco Mariani, definendolo nella circostanza addirittura una ‘pedina’

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Cronaca

SEREGNO- SCIOGLIMENTO DEL CONS.COMUNALE PER MAFIA?

SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER MAFIA? IL RISCHIO ESISTE

SEREGNO -Probabilmente per non essere ricordati come  gli artefici dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, è possibile che le forze di maggioranza ( Forza Italia, Lega, Amare Seregno e Fratelli d’Italia ) decidano  di presentare le dimissioni in massa .
Un escamotage  per evitare il rischio dello scioglimento da parte del Prefetto. Con una campagna elettorale ravvicinata  sarebbe più conveniente  dimettersi  che essere ricordati tra coloro che hanno fatto iscrivere la città  negli annali di storia come un comune del Nord sciolto per mafia.
Il sindaco Mazza rischia di passare alla storia  come colui che ha contribuito a scrivere la pagina peggiore  della storia di cittadina . Pagina alla quale hanno collaborato anche Giacinto Mariani ex sindaco leghista che potrebbe essere interdetto dai pubblici uffici, l’assessore Gianfranco Ciafrone già oggetto di provvedimento di interdizione, il consigliere comunale di Forza Italia Stefano Gatti , arrestato, oltre a dirigenti e funzionari comunali che,  pur vedendo cosa succedeva, hanno sempre taciuto .
Afferma il sostituto procuratore della Repubblica di Monza, Salvatore Bellomo parlando di Seregno : “E’ emerso il ritratto di un’amministrazione intera supina agli interessi dell’imprenditore che voleva realizzare un supermercato dove proprio non si poteva fare. L’amministrazione comunale di Seregno ha emesso una serie di atti illegittimi. Desolante il silenzio dei dirigenti: funzionari che hanno il dovere di segnalare ipotesi di reato si prostrano all’amministrazione politica del momento fregandonese dei loro autonomi poteri. Non stiamo parlando di un classico esempio di corruzione con scambi di soldi, ma di una forma molto più sottile e pericolosa: il reperimento fraudolento di consensi elettorali”.

In queste ore sembra che il sindaco Edoardo Mazza  stia pensando di dimettersi  e se decidesse in tal senso firmerebbe il suo ultimo atto venerdì pomeriggio, quando sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Monza. Questo almeno  è quanto  ha fatto sapere  il suo legale Antonino De Benedetti.

Di diversa opinione il vice sindaco, Giacinto Mariani che con  tutta la Giunta, sarebbe per una continuazione della legislatura ed una prosecuzione  del governo della città.

 

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