NUOVA ROTONDA SU VIA NAZIONI UNITE : CHI LA VUOLE E… CHI NO
SEREGNO – L’ Amministrazione Comunale , nella seduta del 15 marzo, ha approvato il progetto preliminare di una nuova rotatoria tra via Nazione Unite e la strada vicinale del Meré nord. Con la nuova rotonda le auto in arrivo dalla Porada potranno immettersi in vicinale del Meré nord, in direzione Meredo, senza essere più costrette ad arrivare fino alla rotatoria di via Crocefisso/via Solferino per fare inversione mentre gli automobilisti provenienti da via Saronno potranno raggiungere il Crocione senza dover andare fino alla rotonda di via Luini. Nel progetto sono previste anche tutte le opere complementari necessarie alla corretta circolazione delle auto per garantire il più alto livello possibile di sicurezza stradale. L’investimento previsto è di circa 300 mila euro, spalmato su tre anni, dal 2016 al 2018.
All’annuncio del progetto il Comitato di quartiere Sant’Ambrogio ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta del preliminare dell’opera; una proposta che il comitato di quartiere, interessandosi anche del Parco del Meredo, aveva già più volte avanzato al Comune sin dal 2010. L’ importante opera deve comunque – sempre secondo il comitato – essere realizzata in tempi certi e con il necessario collegamento delle vie Saronno, Como e vicinale del Merè con il resto del quartiere e di Santa Valeria e del centro, collegamento attualmente offerto dal passaggio a livello di via Vittorio Bottego con via Fratelli Sabatelli.
Di parere nettamente contrario al Progetto Rifondazione Comunista che, in un suo comunicato, afferma : ” Noi non siamo mai stati favorevoli alla realizzazione della rotonda in questione perché non troviamo un adeguato riscontro positivo tra benefici e costo dell’opera. Costi che assommano a ben 300 mila euro (di tutti); benefici che si traducono in un risparmio di 400 metri e qualche minuto di tempo (solo per pochi automobilisti).” Rifondazione non solo non è d’accordo sull’opera ma critica anche il progetto “La rotonda viene realizzata in curva e subito dopo un sottopassaggio: non diremmo che è il massimo della sicurezza per quanto riguarda la visibilità. Inoltre la medesima opera non prevede nessun attraversamento pedonale né di tipo continuo e nemmeno a isola come è d’uso fare nelle rotatorie. Risulta perciò intrinsecamente non sicura e fonte di pericoli dal momento che i pedoni da qualche parte dovranno pure attraversare sebbene a loro rischio. Infine la rotonda è costeggiata da una pista ciclabile ma non esiste alcuna integrazione tra percorso automobilistico e ciclabile in modo che anche le biciclette possano ottenere qualche vantaggio in termini di sicurezza e funzionalità.”