UN 25 APRILE NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA’ E DELL’ ACCOGLIENZA
SEREGNO Il 25 aprile è la festa nazionale dedicata alla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: in quel giorno , nel 1945, Torino e Milano furono liberate dall’occupazione tedesca e repubblichina. Il 25 aprile 1945 ebbe inizio il ritiro dei soldati della Germania nazista e della repubblica fascista , dopo che la popolazione si era ribellata e che i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. È per questa ragione che il 25 aprile è stato scelto come giorno della “festa della Liberazione” o come “anniversario della liberazione d’Italia”. La decisione avvenne un anno dopo, il 22 aprile 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”. La scelta della data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948.
Anche a Seregno si sono svolte le celebrazioni del 25 Aprile una ricorrenza che quest anno è stata legata ai temi della solidarietà e dell’accoglienza in un mondo che è spettatore di una guerra di vaste dimensioni che provoca milioni di profughi, che fuggono dalla distruzione, dalla povertà e della fame. Se davanti a ciò noi italiani non provassimo un sentimento di umana accoglienza rinnegheremmo la nostra storia: i nostri padri condivisero le difficoltà, si aiutarono reciprocamente e rischiarono persino la vita per nascondere un partigiano o un soldato alleato alla furia selvaggia dei nazifascisti. Con che coraggio oggi potremmo alzare muri e rinchiuderci nel nostro egoismo?
Il primo cittadino in piazza Vittorio Veneto è stato oggetto di una contestazione verbale da parte di un presente : l’episodio probabilmente va inquadrato nel contesto del fatto che l’amministrazione di centro-destra ha autorizzato la posa nel cimitero principale di una lapide a ricorda dei caduti seregnesi della Repubblica Sociale Italiana.
La cerimonia è poi proseguita in sala Gandini dove hanno preso la parola lo stesso sindaco Edoardo mazza ed il presidente del Comitato 25 aprile Roberto Galliani.
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Al sindaco Mazza abbiamo chiesto che paragone si può tra il 25 aprile 1945 e quello odierno
Roberto Galliani presidente del Comitato 25 aprile ha espresso la sua preoccupazione per l’avanzata in Europa di partiti di estrema destra
Particolarmente toccante dal punto di vista emotivo è stata la testimonianza di Mohamed Ba, attore senegalese da tempo in Italia, vittima di un tentato omicidio da parte di un neonazista. Accoltellato alla fermata del tram di viale Espinasse nel 2009 subì l’indifferenza dei passanti e l’ ingiustizia nei suoi confronti con la mancata punizione del suo aggressore
In conclusione dell incontro pubblico c’è stata la consegna a Emergency di un premio per il suo operato nel settore umanitario. A ritirarlo è intervenuta la presidente Cecilia Strada, figlia del fondatore Gino Strada ( foto sotto )