SEREGNO – A2A-AEB: INDAGATO IL SINDACO ROSSI, L’ASSESSORE BORGONOVO E IL SEGRETARIO ALFREDO RICCIARDI
SEREGNO – La Procura della Repubblica di Monza ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nell’ambito della complessa indagine della Guardia di Finanza sulla fusione tra l’azienda pubblica multiservizi di Seregno Aeb e il colosso energetico A2A. Gli indagati – come rende noto la stessa Procura – sono Loredana Bracchitta, presidente del Consiglio di Amministrazione di Aeb, società partecipata al 54,8% dal Comune di Seregno e per la parte rimanente da altri Comuni della Brianza), il sindaco di Seregno Alberto Rossi, recentemente rieletto, Giuseppe Borgonovo, in qualità di assessore alle partecipate del Comune di Seregno, Alfredo Ricciardi, segretario generale del Comune di Seregno, Giovanni Valotti, presidente di A2A e Pierluigi Troncatti, partner della società di consulenza Roland Berger.
L’accusa sarebbe di avere agito in concorso per turbare il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con Aeb “conclusosi, con delibera del 20 aprile 2020 del Consiglio Comunale di Seregno effettivamente in favore di A2A con collusioni e mezzi fraudolenti”, in particolare attraverso il “mancato ricorso alla prevista procedura di evidenza pubblica e nella manipolazione dei dati di concambio degli asset di A2A”.
Il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo – si legge nella nota della Procura – sono accusati di “aver supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dai coimputati” per “escludere la gara”. E lo avrebbero fatto, tra l’altro, “fraudolentemente impedendo all’opposizione in Consiglio Comunale di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa”. Tutta l’operazione sarebbe stata ritagliata su misura per affidare alla società di consulenza Roland Berger l’operazione di fusione “turbando la procedura di scelta dell’Advisor industriale” con affidamenti diretti alla società di consulenza; la nota della Procuratore Gittardi ne cita quattro (due da 39 mila euro, uno da 35 mila e uno da oltre 34 mila).
Tutta la vicenda era partita dalle battaglie in Consiglio Comunale e dagli esposti dell’ex capogruppo della lista NoiXSeregno, Tiziano Mariani, che aveva ottenuto ragione anche in sede di giustizia amministrativa, fino in Cassazione. Mariani che oggi commenta: “Finalmente la legge trionfa e non si gira dall’altra parte”.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Seregno e il fascicolo assegnato ai sostituti procuratori Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio. L’attività di indagine ha avuto come oggetto il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con AEB, conclusosi, con delibera nr. 17 del 20.4.2020 del Consiglio Comunale del Comune di Seregno, effettivamente in favore di A2A s.p.a. E proprio nell’ambito di questa operazione sono state ravvisate le ipotesi di reato ora contestate agli indagati. Le indagini, precisano dalla procura, hanno reso necessaria una complessa attività di accertamento preliminare, attraverso “l’acquisizione di copiosa documentazione oggetto di consulenza tecnica, nell’assunzione di dichiarazioni e nello svolgimento di attività di intercettazione”.
Il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo avrebbero invece “supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dai coimputati sopraindicati, intese a escludere la gara ad evidenza pubblica per la integrazione delle due società, in violazione dell’ art. 17 co. I D.Lvo 19/08/2016 nr. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), fraudolentemente impedendo all’ opposizione in sede di consiglio comunale di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa sia alla valorizzazione degli asset sia alla procedura da adottare, tanto da determinare l’ intervento del Tar per la Lombardia che con pronuncia del 15.02.2021 ha annullato la delibera stessa, imponendo al Comune di Seregno con provvedimento del 29.04.2021 l’esibizione ed il deposito della documentazione ricevuta dal Comune di Seregno da parte di AEB nonché il verbale della seduta straordinaria e segreta del consiglio comunale del 27.4.2021”. E per “avere, nonostante le varie pronunce del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato circa la integrazione societaria e industriale, omettendo di procedere con la prevista e legittima evidenza pubblica”.
I fatti sarebbero stati commessi a Seregno dal 17.10.2019 (data della lettera di intenti) al 30.10.2020 (data dell’ ultimo atto che ha perfezionato l’aggregazione, rappresentato dalla stipula tra AEB e “RetiPiù” dell’ atto di conferimento del ramo distribuzione gas Unareti).
Alla presidente del consiglio di amministrazione di Aeb Bracchitta e a Troncatti, partner di Roland Berger s.r.l., la procura contesta anche l’artt. 110 c.p., 353 c.p., 61 nr. 2, “perché, in concorso tra loro, nelle qualità indicate al capo che precede), al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società ROLAND Berger, turbavano la procedura negoziata relativa alla scelta dell’ Advisor industriale, con collusioni e mezzi fraudolenti”.
In pratica avrebbero pilotato la “procedura negoziata al fine di favorire la assegnazione dell’incarico alla Roland Berger, peraltro soggetto già destinatario di due precedenti affidamenti diretti (del 18.10.2019 per la somma di euro 39.000,00 e del 22.10.2019 per la somma di euro 39.000,00) nonché di un terzo incarico per importo di euro 35.000,00, formalmente non affidato alla società Roland Berger, ma di fatto dalla stessa società svolto e remunerato in data 10.4.2020 (e quindi successivamente alla citata procedura negoziata) con una somma pari a euro 34.720,00 col sistema del “sestoquinto” di cui all’art. 106 co XII D.Lvo 50/16”