Seregno – Metrotranvia : dubbi e ritardi per un’opera che molti ritengono inutile
SEREGNO – La metrotranvia da Milano avanza, ma per ora non si vede. E, per molti cittadini e molte attività della zona interessata dai lavori, forse è meglio così. Perché l’arrivo del tram a Seregno è vissuto in alcuni casi con preoccupazione (in particolare per i commercianti che si trovano tra via Colzani e via Comina) e soprattutto con indifferenza. Da molti la metrotranvia è considerata un’opera inutile. Il perché è presto detto: il tram si ferma a sud della città, non lontano dalla stazione. Raggiungibile a piedi da chi abita a Sant’Ambrogio e a San Carlo, mentre tutti gli altri dovranno prendere l’auto.
A quel punto la scelta: arrivare a Milano col treno in 24 minuti o con il tram in 58 minuti. La risposta sembra scontata. “Onestamente non credo che il seregnese andrà a Milano con il tram – commenta il sindaco Alberto Rossi – però magari potrà rivelarsi utile per chi deve raggiungere l’ospedale o per chi, al contrario, vuole venire qui”. Al momento i lavori sembrano procedere con ritmo spedito per quanto riguarda la costruzione del deposito in via Europa, strada che segna il confine tra Seregno e Desio, mentre in via Colzani i lavori vanno avanti a singhiozzo per l’interferenza con altri sottoservizi.
“Il progetto della metrotranvia è nato quando andavo alle elementari – racconta il sindaco – e quando mi sono insediato non era già più modificabile. Abbiamo cercato tuttavia di ottimizzarlo per quanto riguarda il tema del capolinea”. Secondo il progetto originario, il tram doveva fermarsi prima dell’abitato di Seregno, a circa 12 minuti di distanza a piedi. “Ora siamo molto vicini all’accordo con Rfi e Regione Lombardia – rivela Rossi – per creare un camminamento tra il binario 6 e il binario 7 della stazione, che possa portare a collegare il capolinea alla stazione con un sottopasso che porta poi a tutti binari. Questo dovrebbe sbucare tra via Sciesa e l’uscita principale. Sono 180 metri da percorrere, avvicina il tram alla stazione, che diventa a tutti gli effetti un centro intermodale”.
A questo punto è tutto risolto? “Non proprio – conclude il sindaco di Seregno – Sui tempi di realizzazione e sui finanziamenti ci sono ancora discorsi aperti che stiamo affrontando”.
( Fonte Il Giorno – Gualfrido Galimberti )