Cronaca

CESANO – MENSA SCOLASTICA : AI MOROSI NON VERRA’ EROGATO IL PASTO

CESANO MADERNO – L’amministrazione comunale informa i cittadini che fra tre settimane, la Ditta Sodexo che per contratto deve riscuotere il pagamento della mensa scolastica nel Comune di Cesano Maderno, non erogherà più il pasto nelle mense agli alunni morosi. L’iniziativa della Sodexo è stata avallata dall’Amministrazione Comunale e avrà uno sviluppo graduale, per permettere ai genitori di provvedere al pagamento (anche se tardivo) e per dare il tempo alle Scuole di organizzarsi.
Il primo provvedimento sarà avviato lunedì 1 ottobre, quando verranno inviate le raccomandate di avviso della sospensione del pasto alle 46 famiglie che nell’anno scolastico precedente hanno accumulato un debito superiore a 500 euro e in più, ogni raccomandata sarà accompagnata da una comunicazione a mano.
La sospensione effettiva dal pasto partirà da lunedì 22 ottobre.
Il secondo provvedimento prevede l’invio delle raccomandate di avviso delle sospensioni del pasto per altri 86 alunni (54 del I° Istituto Comprensivo e 32 del II° Istituto Comprensivo). La cifra di riferimento, in questo caso, è dai 499 ai 200 euro di morosità.
Le lettere partiranno il 15 ottobre e la sospensione effettiva del pasto avverrà a partire da lunedì 5 novembre.
In seguito, e con le modalità ancora da definire, saranno presi provvedimenti anche per cifre inferiori ai 200 euro.
La sospensione dei pasti non avviene di punto in bianco. È dal mese di ottobre 2017 che Sodexo tramite sms, telefonate e lettere di sollecito invita le famiglie ad ottemperare al pagamento, indicando puntualmente il debito residuo. Nel mese di luglio, inoltre, dopo un ulteriore monitoraggio, sono state inviate anche le comunicazioni relative al debito individuale accumulato nell’anno scolastico 2017/2018. Naturalmente erano (e sono ancora possibili) forme di rateizzazione, da concordare direttamente con la Società Sodexo, rateizzazioni che però devono essere rispettate fino in fondo. Le Scuole sono state informate di tali provvedimenti e sarà cura della Sodexo e dell’Amministrazione tenere continui contatti con esse, per aggiornare i dati e ridurre al minimo i disagi. È importante che le famiglie coinvolte si mettano al più presto in contatto con le Scuole per trovare soluzioni ai problemi, anche alla luce delle ultime sentenze dei Tar regionali (ad esempio, portare il panino da casa è possibile, ma va consumato in uno spazio separato dalla mensa, con la garanzia della vigilanza).

Ci dispiace di essere giunti a questo punto – dichiara l’Assessore all’Istruzione Nicolacie abbiamo avallato questi provvedimenti a malincuore, soprattutto perché la mancanza di responsabilità delle famiglie ricade sui minori. Le Scuole, inoltre, dovranno affrontare qualche difficoltà organizzativa.

Ma non è accettabile – continua Nicolaci – che alcune famiglie pensino di non pagare un servizio, facendolo gravare sulla collettività. Tengo a precisare che chi ha accumulato un debito oltre i 500 euro non ha mai pagato un pasto in tutto l’anno scolastico. Tale cifra, inoltre, indica chiaramente che la famiglia paga il pasto intero, (4,80 euro), senza alcuna riduzione ISEE. Il Comune, su circa 2200 pasti giornalieri, applica riduzioni ISEE (del 20, del 40 e del 70 per cento) per più di 700 famiglie. L’Amministrazione, dunque, si fa già carico delle famiglie in difficoltà. Perciò non è più accettabile che ci siano i “furbetti”, cioè coloro che hanno buone possibilità economiche (e la mancata presentazione della dichiarazione ISEE è un chiaro indicatore) ma non pagano lo stesso la mensa.”
In più, dai riscontri effettuati, risulta una buona percentuale di famiglie “recidive”, cioè che non hanno pagato neanche negli anni precedenti. In questi casi, l’Amministrazione sta per avviare una procedura di recupero coatto”.
Aggiungo ancora una riflessione – dichiara l’Assessore – il tempo pieno non è un obbligo. Da anni la norma prevede un tempo scuola di 27 ore (senza rientro pomeridiano e quindi senza mensa), di 30 ore, con qualche rientro, e di 40 ore (tempo pieno). Solo in questo ultimo caso è prevista tutti i giorni la mensa, come parte integrante del curricola scolastico. ”
Le famiglie, dunque, possono scegliere all’atto dell’iscrizione a scuola del bambino o della bambina. Il tempo pieno prevede l’onere del servizio mensa, il cui costo va preventivato. Non si può pensare di usufruire del tempo pieno e poi non pagare il servizio mensa”.
Voglio assicurare tutte le famiglie – conclude Nicolaci – che l’Amministrazione interverrà, anche in questo contesto, per aiutare le famiglie veramente in difficoltà. Il Servizio Istruzione e i Servizi Sociali sono a disposizione delle famiglie per affrontare ogni questione aperta su questo tema. Non intendiamo lasciare indietro nessuno, purché il bisogno sia vero e reale“.

( foto di archivio )

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