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Monza – Il San Gerardo tra i primi centri in Italia ad eseguire l’ablazione mediante elettroporazione


Monza – La fibrillazione atriale (FA) è di gran lunga l’aritmia cardiaca più frequente. La sua prevalenza è compresa tra il 2-3% della popolazione generale. Solamente
in Europa sono previsti circa 15-20 milioni di soggetti affetti da fibrillazione atriale nel 2030.
Come è noto, il trattamento cardine per la cura della FA consiste nell’isolamento elettrico delle vene polmonari (vasi che mettono in comunicazione l’atrio sinistro del cuore con i polmoni), unica reale possibilità di cura per chi è affetto da questa complessa aritmia. Il recente sviluppo tecnologico degli ultimi 10 anni ha consentito di rendere tali procedure ablative più veloci, efficaci e sicure. La riduzione dei tempi rende possibile trattare più pazienti. Ancora oggi, purtroppo, si opera solamente il 2,8% dei soggetti con indicazione al trattamento ablativo
La Struttura di Elettrofisiologia Interventistica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori oggi esegue la procedura ablativa della FA con tutte le attuali forme di energia disponibili, scelte in base alla clinica del paziente e alle sue caratteristiche anatomiche (cryoablazione con due differenti tecnologie con peculiarità differenti, laserballoon radiofrequenza).
Recentemente una nuova metodica è venuta ad aggiungersi a quelle già presenti: l’elettroporazione o pulsed field ablation (PFA)
La PFA è un’ablazione di tipo non termico, in cui un campo elettrico crea la formazione di pori nella membrana cellulare. Questo fenomeno si realizza quando un campo elettrico viene applicato in modo pulsato con un’ampiezza tale da generare, in una singola e specifica tipologia di cellule, la formazione di pori nella membrana cellulare.
Questa forma di energia è selettiva per le cellule miocardiche, cioè non ha effetto su altre cellule di organi adiacenti a causa della differente forma geometrica delle loro cellule, riducendo i danni collaterali alle strutture adiacenti. Il campo elettrico generato destabilizza la membrana cellulare con la formazione di nano-pori che determinano prima la fuoriuscita del contenuto intra-cellula e poi la morte cellulare.
L’applicazione di due polsi di energia consecutivi, ciascuno della durata di due secondi, realizzano l’irreversibilità della lesione ottenendo in tal modo un perfetto isolamento elettrico.
L’elettroporazione è una nuova forma di energia che si affianca a radiofrequenza, crioenergia ed energia laser per il trattamento sempre più specifico e selettivo delle aritmie cardiache.
Il suo campo di utilizzo è, per ora, quello delle vene polmonari dell’atrio sinistro per la cura della FA.
“In termini prospettici e in funzione delle sue peculiarità fisiche, la PFA apre una porta verso un trattamento maggiormente estensivo anche per altre forme di aritmie cardiache”, sottolinea il dott. Giovanni Rovaris ( al centro nella foto ), Direttore della Struttura semplice di Elettrofisiologia Interventistica che con il suo gruppo, supportato dal Direttore di Dipartimento Cardio- Toraco-Vascolare, dott.ssa Maddalena Lettino, è tra i primi in Italia ad intraprendere questo nuovo viaggio.

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Monza – Eseguito al San Gerardo uno dei primi casi al mondo dell’asportazione di un neurinoma con un robot


Monza- È uno dei primi casi descritti a livello internazionale di asportarobot-assistita di un tumore del sistema nervoso periferico a livello intrapelvico ed è stato
eseguito dalla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori.
Un team multidisciplinare composto da ginecologi, neurochirurghi e neurologi ha infatti eseguito l’asportazione di un tumore di un nervo periferico deputato all’innervazione della gamba e localizzato a livello pelvico con l’ausilio del robot, lo strumento introdotto a febbraio al San Gerardo che consente al chirurgo di intervenire in casi di alta complessità con maggiore precisione e modulazione della radicalità.
La paziente di 65 anni, è stata sottoposta a chirurgia laparoscopica mini-invasiva robotassistita, sotto continuo monitoraggio neurofisiopatologico condotto dai neurologi.
Attraverso il monitoraggio è stato possibile mappare le funzioni del nervo invaso da tumore, permettendo all’équipe chirurgica mista la scelta di una asportazione radicale e sicura. La paziente è stata dimessa in prima giornata post-operatoria in pieno benessere.
L’équipe multidisciplinare è stata gestita dal prof. Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia, insieme al dott. Gaetano Trezzi, anch’egli ginecologo, dal prof. Carlo Giussani direttore della Clinica Neurochirurgica, dal neurofisiopatologo dott. Lorenzo Stanzani della Clinica Neurologica, diretta dal prof. Carlo Ferrarese, e coadiuvati da tutto lo staff di sala operatoria.
“La recente acquisizione del robot al San Gerardo – affermano all’unisono i medici coinvolti nell’intervento – sta aprendo nuovi scenari chirurgici presso l’IRCCS San Gerardo all’insegna dell’innovazione, della ricerca e della multidisciplinarietà, grazie al confronto tra le diverse discipline chirurgiche in modo particolare per il trattamento di patologie di confine”.
Infatti, i neurinomi periferici sono neoplasie di competenza neurochirurgica ma la sede intraaddominale e retroperitoneale fanno sì che l’équipe debba essere multidisciplinare


Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori
sede legale
20900 Monza (MB) – Via G. Pergolesi, 33 – Tel.039.233.1 Fax 039.233.9775 – www.irccs-sangerardo.it
P.IVA 12698710964 C.F. 12698710964
coinvolgendo come in questa paziente i ginecologi e i neurochirurghi. La disponibilità del
robot ha reso possibile la collaborazione delle tre équipe per ottimizzare il risultato
oncologico, minimizzare l’invasività e il rischio di complicanze a carico dell’innervazione degli
arti inferiori.

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“Brianza per il cuore”dona al san Gerardo un ecocardiografo per i bambini “delicati”


Monza- L’obiettivo è quello di proteggere i bambini. Nasce da questo inil progetto che con la Diagnostica Cardiologica Ambulatoriale e Cardiologia Pediatrica, diretta
dal dott. Giuseppe Trocino, struttura Dipartimentale del Dipartimento Cardio-Toraco- Vascolare, diretto dalla dott.ssa Maddalena Lettino e grazie all’Associazione Brianza per il Cuore, porterà presso il reparto di oncoematologia pediatrica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, presso il Centro Maria Letizia Verga, una postazione di ecocardiografia Color Doppler dedicata ai piccoli malati oncologici.
Con i fondi raccolti dall’Associazione Brianza per il Cuore, verrà posizionato un nuovo ecocardiografo dove un sonographer, cioè un tecnico altamente specializzato in ecografia cardiaca e formato nella valutazione del cuore del bambino, potrà effettuare esami d altissimo livello, in sicurezza.
“Da diversi anni ci troviamo ad affrontare una problematica fondamentale nella cura dei bambini affetti da malattia oncoematologica, che ben esemplifica l’approccio
“personalizzato” all’affronto delle malattie cardiache in ambito pediatrico che vorremmo realizzare per tutti i nostri pazienti – sottolinea il dott. Giuseppe Trocino -. È particolarmente importante proteggere questi bambini da possibili infezioni. Per questo vorremmo che i nostri pazienti rimanessero negli spazi a loro dedicati, dove questa attenzione è regola, senza dover condividere corridoi, ascensori e spazi condivisi con tutti gli altri ammalati dell’ospedale che spesso sono ricoverati proprio per problematiche infettive. In sintesi: che fosse l’esame a spostarsi e non il paziente! È un progetto che rispecchia i canoni dell’ospedale costruito sui bisogni del paziente, in questo caso doppiamente fragile in quanto bambino e malato oncologico”.
“L’utilizzo di farmaci antineoplastici spesso produce effetti cardiotossici che possono causare cardiomiopatie progressive e irreversibili – sottolinea la dott.ssa Maria Lucia Boffi, referente per la Cardiologia Pediatrica -. Per tale motivo durante la chemioterapia questi bambini devono essere sottoposti a continui controlli della funzionalità cardiaca mediante

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San Gerardo: istallato il terzo acceleratore lineare. Cure oncologiche sempre più mirate


MONZA – Elevata precisione dei trattamenti e riduzione degli effetti collaterali: l’entrata in funzione del terzo acceleratore lineare, acquisito con i finanziamenti
del PNRR, assicurerà una migliore qualità delle cure oncologiche presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori.
Grazie all’installazione di tecnologie di ultima generazione come il sistema di SGRT (Surface Guided Radiation Therapy) – il nuovo acceleratore lineare, oltre a poter indirizzare il fasci di radiazioni con precisione millimetrica, è in grado di eseguire il controllo del corretto posizionamento del paziente e del bersaglio tumorale durante l’intera erogazione del trattamento.
Il nuovo macchinario permette di ricostruire la superficie corporea del paziente in tempo reale e in alta risoluzione, rendendo possibile una radioterapia “4D” che tiene conto del fattore tempo per gli organi che tendono a muoversi insieme al respiro (come mammelle, polmoni, fegato, pancreas e reni), sincronizzando l’erogazione della dose quotidiana con le fasi della respirazione.
Oggi tutte le prestazioni radioterapiche eseguite presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori utilizzano tecnologie avanzate che permettono di identificare con estrema precisione il target neoplastico e di risparmiare gli organi sani circostanti preservandone la loro funzionalità, offrendo così a ogni paziente un approccio ottimale in relazione al tipo di tumore, alla sua sede ed estensione.
Durante ogni applicazione il trattamento radioterapico è indirizzato e dosato in maniera personalizzata grazie al lavoro di un team specializzato di medici, fisici, tecnici ed infermieri.
Tumori localizzati ovunque nel corpo vengono colpiti più efficacemente, senza penalizzare la funzionalità di altri organi vitali sani spesso molto vicini alla malattia da curare

“La medesima taratura dosimetrica che rende i tre acceleratori lineari macchine “gemelle” – spiega la dott.ssa Elena De Ponti, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Fisica Sanitaria – consentirà di evitare sospensioni dei trattamenti in caso di fermo macchina per manutenzione o guasto, garantendo una maggiore continuità terapeutica a vantaggio dei pazienti”
“Il nuovo acceleratore lineare dotato dei sistemi più avanzati di controllo e monitoraggio del paziente – sottolinea il prof. Stefano Arcangeli, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e Direttore della Scuola di specializzazione in Radioterapia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – si inserisce nel progetto di un’ampia riqualificazione della Radioterapia del San Gerardo, tra i pochi centri pubblici lombardi ad aver completamente rinnovato le proprie apparecchiature negli ultimi cinque anni, mettendo a disposizione del territorio una offerta tecnologica di elevato spessore qualitativo che contribuirà ad aumentare la possibilità di guarigione e cura per i nostri pazienti”.

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L’Intelligenza Artificiale a supporto dell’endoscopia di ASST Brianza

VIMERCATE – Gli Endoscopisti Digestivi dell’ASST BRIANZA utilizzeranno il nuovo sistema GI-Genius di Medtronic per il rilevamento dei polipi del colon come ulteriore livello di screening durante le colonscopie.
GI Genius System coadiuva il gastroenterologo endoscopista durante la colonscopia, allo scopo di evidenziare le aree le cui caratteristiche visive sono compatibili con vari tipi di anomalia della mucosa, come i polipi colorettali di qualsiasi forma, dimensione e morfologia.
Il modulo ha un elevato tasso di identificazione dei polipi (adenomi), che potenzialmente portano al cancro del colon-retto se non trattati.
“Questa tecnologia pionieristica ha un impatto diretto sulla nostra capacità di migliorare lo screening e la prevenzione del cancro al colon, – affermano i Dottori Stillittano e Schalling, rispettivamente Responsabili della SSD Endoscopia Ovest e Endoscopia Est – oggi gli studi dimostrano che la colonscopia assistita dall’Intelligenza Artificiale può aumentare i tassi di rilevamento dei polipi. Attualmente il sistema GI Genius ha dimostrato di aumentare il tasso di rilevamento
dell’adenoma del colon (adenoma detection rate – ADR) del 14% rispetto alla colonscopia standard.”


Il modulo GI Genius utilizza un software AI avanzato per evidenziare polipi sospetti o sottili cambiamenti con un indicatore visivo in tempo reale. Fungendo da secondo osservatore, sempre attivo, del gastroenterologo, il modulo ha un tasso di sensibilità per le lesioni del 99,7% con meno dell’1% di falsi positivi. Nel campo dell’endoscopia, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale si presta bene a causa della forte dipendenza per formulare la diagnosi dai dati visivi.
Una colonscopia di 30 minuti fornisce circa 54.000 frame di immagine, generando 270 GB di dati da analizzare. Si può facilmente intuire il vantaggio offerto dall’Intelligenza Artificiale che, affiancandosi all’endoscopista funziona come un secondo osservatore durante la colonscopia stessa, contribuendo a ridurre i tassi di polipi precancerosi mancanti.
“Noi lavoriamo con l’obiettivo di rilevare le lesioni prima che diventino tumori o perlomeno di effettuare una diagnosi precoce. – dichiara il Dr. Stillitano – L’investimento sostenuto dalla nostra Azienda per l’adozione di questa nuova tecnologia va proprio in questa direzione.”

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Tumori del colonretto : il San Gerardo in prima linea dalla prevenzione alla chirurgia robotica


Monza, 6 giugno 2024 – I tumori del colon e del retto rappresentano per incidenza la terza neoplasia più frequente negli uomini e la seconda più frequente nelle donne, con una stima di circa 48.000 nuovi casi nel 2022 a livello nazionale (+1.5% rispetto al 2020) e circa 7800 in Lombardia, con una sopravvivenza a 5 anni che si attesta attorno al 65%.
Presso la Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza si lavora sulla prevenzione tanto che l’ospedale San Gerardo è il primo presidio in Brianza per numero di colonscopie e di trattamenti endoscopici. Il volume annuale di colonscopie è cresciuto progressivamente dalle 3800 del 2007 alle 4521 del 2023, in particolare le colonscopie di screening da meno di 200 all’anno nel periodo 2007-2009 a 712 lo scorso anno. La qualità complessiva, elevata, è
risultato della collaborazione fra endoscopisti, patologi, chirurghi e oncologi, collaborazione iniziata proprio nel 2007 con l’avvento del programma regionale di prevenzione dedicato.
I tumori non trattabili endoscopicamente vengono inviati alla chirurgia che da qualche mese, al San Gerardo, può contare sull’utilizzo del robot.
“La possibilità di prevenire i tumori del colon e del retto – evidenzia Marco Dinelli, direttore della Struttura complessa di Endoscopia interventistica – è direttamente dipendente dalla identificazione precoce e dall’asportazione dei polipi (cioè dei precursori dei tumori mediante la colonscopia. La prevenzione a livello della popolazione generale è possibile selezionando i soggetti da sottoporre a colonscopia mediante la ricerca biennale del sangue occulto nelle feci, che in Regione Lombardia è attiva e gratuita per i soggetti di ambo i sessi nell’età compresa fra 50 e 74 anni”.
Attualmente la performance della colonscopia di screening permette di identificare poco meno di 1 soggetto ogni 1000 testati con tumore avanzato o polipo cancerizzato e 5 soggetti ogni 1000 con adenomi avanzati che avrebbero potuto trasformarsi rapidamente in tumori avanzati. Di queste lesioni circa il 28% dei tumori e il 98% dei polipi anche avanzati viene trattato endoscopicamente.
I tumori non trattabili endoscopicamente vengono inviati alla chirurgia. Annualmente al San Gerardo vengono operati circa 150 pazienti affetti da queste patologie in regime elettivo e con tecnica mininvasiva, con tassi di complicanze e degenza media in linea con i miglior dati riportati in letteratura.
Anche l’introduzione del robot sta evidenziando i risultati positivi. Dopo tre mesi di attività di chirurgia robotica, l’Unità operativa di Chirurgia colorettale ha eseguito 40 interventi di resezione al colon robotici senza complicanze e con una degenza media di 4,1 giorni, rispetto a 6,2 giorni della tecnica mininvasiva laparoscopica. Un’ottima partenza grazie anche alla collaborazione degli anestesisti e al personale infermieristico.
“La chirurgia moderna – afferma Mauro Totis, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Chirurgia colorettale – ormai è sempre più mininvasiva e tecnologica. L’opportunità di poter operare con l’ausilio del robot è la massima espressione di ciò che attualmente l’innovazione scientifica dispone, l’esperienza ventennale di chirurgia laparoscopica ci ha permesso di approcciarci a questa evoluzione tecnologica in modo rapido e intuitivo”.
Durante l’intervento, il chirurgo opera in sala operatoria seduto ad una console che controlla i bracci robotici che sono in contatto con il paziente, le immagini a monitor sono estremamente stabili e ad altissima definizione e ciò permette un gesto chirurgico di elevata
precisione.
“I pregi tecnologici del robot uniti all’esperienza maturata negli anni nella chirurgia resettiva del colon porteranno benefici nella cura della patologia colorettale maligna e benigna, incrementando la radicalità chirurgica e riducendone le possibili complicanze – conclude il dott. Totis -. In futuro sempre più pazienti potranno accedere a questa tecnologia che unita alla diagnosi precoce dello screening endoscopico e alle moderne terapie mediche di supporto, offre al cittadino un servizio in grado di rispondere al meglio alle sue necessità”.




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San Gerardo : Cristian Cotsoglou è il nuovo Direttore della Chirurgia II. Si occuperà della Chirurgia Oncologica dell’apparato digerente

Monza – È il dottor Christian Cotsoglou il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia II della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza.
Nato a Milano nel 1976, dopo il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia nel 2002, è entrato nel 2003 nella Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale di Milano, lavorando inizialmente presso la Clinica Chirurgica Universitaria dell’Ospedale San Paolo di Milano, dove ha sviluppato una conoscenza specifica sulla Chirurgia Addominale in elezione ed urgenza e sulla Chirurgia Vascolare.
Nel 2006 ha conseguito parte della sua formazione all’estero, in Francia prima presso il Centre Hospitalier Universitaire de Nice, partecipando a numerosi interventi di Chirurgia Epato-Biliare, dell’Obesità e Trapianti di Fegato; successivamente ha svolto una parte della sua formazione di Chirurgia Pediatrica presso l’Hospital Lenval di Nizza. Nel 2007 ha completato la sua formazione Oncologica presso la Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale
dei Tumori di Milano.
Dal 2005 sempre all’Istituto Nazionale dei Tumori, si è distinto per la chirurgia ad alta complessità oncologica laparotomica e laparoscopica del fegato, pancreas, stomaco, colon e vie biliari di cui ha eseguito più di 1200 procedure da primo operatore.
Dal 2019 al 1° maggio 2024, il dott. Christian Cotsoglou ha ricoperto il ruolo di Direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia presso il presidio Ospedaliero di Vimercate della ASST Brianza. È autore e co-autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali, nonché membro attivo della faculty in svariati Congressi Scientifici italiani ed esteri.
“Sono cresciuto professionalmente, per oltre 14 anni all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, IRCCS focalizzato ed incentrato sulla cura dei tumori; ritornare a lavorare nel contesto di un IRCCS prestigioso come quello del San Gerardo dei Tintori ridona un focus continuativo al mio percorso professionale, incrementando il mio entusiasmo lavorativo e il mio desiderio di fare del bene ai nostri preziosi pazienti”, sottolinea il dott. Cotsoglou.
“Nel dare il nostro benvenuto al dott. Cotsoglou – aggiungono Claudio Cogliati, Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e Silvano Casazza, Direttore generale – ringraziamo il dott. Vittorio Giardini per il prezioso contributo che ha dato alla crescita della Unità operativa complessa di Chirurgia II, diventando un punto di riferimento sul territorio lombardo. Ora ci attendono nuove sfide nell’ambito della Chirurgia Oncologica dell’Apparato Digerente, con particolare specificità verso la Chirurgia Epato-Gastro-Pancreatica”


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Al San Gerardo inaugurata la mostra sulla patologia ematica “Scientific Art in Hematology”

Monza – È stata inaugurata ieri pomeriggio la mostra “Scientific Art in Hematology”. Il senso delle immagini, accompagnata dalle note al pianoforte del maestro Irene De Ruvo. L’evento, promosso dall’Associazione italiana pazienti sindrome mielodisplastica (AIPaSiM) in collaborazione con la Struttura complessa di Ematologia della
Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, ha come scopo quello di osservare la patologia ematologica da un’angolazione diversa e di accostarsi alla malattia con un differente punto di vista, andando a scoprire la bellezza e l’arte che si possono nascondere dentro questa realtà. La sfida è di descrivere il mondo dell’Ematologia attraverso una serie di immagini artistiche, per avvicinare le persone alla loro patologia e soprattutto alla loro cura, tramite l’arte.
È un modo per cambiare la percezione comune del male, il cui richiamo iconografico non deve essere sempre legato alla sofferenza, ma può essere comunicato anche attraverso immagini “straordinarie” che richiamino il percorso di diagnosi e cura che clinico e paziente condividono e percorrono.
“Le moderne tecnologie digitali consentono di ottenere immagini spettacolari che spaziano dalle immense dimensioni astrali fino a quelle molecolari. Poiché l’arte gioca un ruolo fondamentale nella percezione umana, crediamo sia un’opportunità fantastica poterla utilizzare per sensibilizzare verso le malattie e per decodificare la medicina e la scienza – sottolinea il presidente dell’Associazione Giuseppe Cafiero -. La nostra società necessità, infatti, di percepire che la scienza e la medicina, oltre ad essere affascinanti e complesse, possano essere comprensibili. L’idea su cui si fonda “Scientific Art in Hematology – Il senso delle immagini” è quella di rendere più comprensibile la patologia ematologica, descrivendola non come un’entità astratta di cui avere soltanto timore, ma rappresentandola con una serie di immagini artistiche che possono evocare situazioni e contesti diversi, con lo scopo di stemperare tante sensazioni inespresse che spesso attraversano la mente di chi
affronta un percorso di cura”.


Le immagini esposte, realizzate da medici specialisti in collaborazione con un gruppo di esperti in scienze naturali, hanno lo scopo di coniugare le emozioni che sono generate dalla visione di opere artistiche con le informazioni che il mondo clinico e scientifico mette a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, al fine di generare sensazioni di diversa origine, ma destinate a comporre quell’unicum che è il pensiero umano.
Alcune immagini sono state create dai ragazzi del Liceo Artistico Modigliani di Giussano in un progetto di alternanza scuola lavoro con la Struttura Complessa di Ematologia del San Gerardo. Sono frutto di un lungo lavoro di elaborazione di medici, infermieri e psicologi dell’Ematologia adulti e vengono utilizzate nel “Progetto Emanuela” per parlare a bambini e ragazzi della malattia ematologica che ha colpito un loro caro
Le opere saranno esposte fino al 7 giugno al piano -1 della Palazzina Accoglienza “Sono lieto di ospitare questa mostra al San Gerardo – sottolinea Claudio Cogliati, presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza – con la quale si è voluto proporre una visione alternativa alle rigorose informazioni che la moderna tecnologia clinica fornisce sulla patologia di cui l’Associazione si prende cura, patologie del sangue complesse, classificate tra le malattie rare. Sono certo che la mostra riceverà l’interesse e il gradimento riscontrato nelle altre sedi in cui le immagini sono state esposte”.

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Nelle foto: il presidente dell’associazione Giuseppe Cafiero e il presidente della Fondazione IRCCS Claudio Cogliati, lo staff della Struttura Complessa di Ematologia.

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Stefano Casiraghi nominato responsabile UPT dell’ IRCCS San Gerardo


Monza – È il dott. Stefano Aristide Casiraghi il nuovo responsabile dell’Ufficio Pubblica Tutela della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. Classe 1990, lavora presso la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
L’Ufficio di Pubblica Tutela (UPT) è un organismo autonomo ed indipendente, la cui istituzione è prevista dalla normativa regionale e il cui funzionamento è disciplinato da un Regolamento interno. Opera nell’interesse degli utenti che accedono ai servizi erogati dalla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. L’UPT fornisce supporto ai cittadini, soprattutto quelli più fragili, per la tutela dei propri diritti, verificando, a fronte di una precisa richiesta di attivazione, che l’accesso alle prestazioni, rese dalle strutture sanitarie dell’IRCCS San Gerardo avvenga nel rispetto delle condizioni stabilite nelle rispettive Carte dei Servizi.
All’Ufficio di Pubblica Tutela possono rivolgersi i cittadini, le associazioni e i portatori di interessi diffusi, che intendano segnalare inadempienze, disservizi o limitazioni nell’accesso e nella fruizione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie rese. L’intervento dell’UPT può essere richiesto senza alcuna formalità mediante un’istanza presentata per iscritto (via mail o posta), fornendo ogni elemento utile a fondamento della segnalazione o del reclamo. Può essere anche raccolta verbalmente e redatta per iscritto dal Responsabile dell’UPT. Per l’esercizio delle sue funzioni, l’UPT collabora con l’Ufficio Comunicazione e Relazioni con il
Pubblico (URP), dialogando, altresì, con i responsabili degli Uffici dell’IRCCS San Gerardo coinvolti nel processo delle istanze presentate.
“Sono molto contento di avere la possibilità di poter svolgere l’incarico di responsabile di pubblica tutela all’interno dell’IRCSS San Gerardo dei Tintori – spiega il dott. Casiraghi -. Il mio lavoro sarà quello di essere al fianco dei cittadini che usufruiscono dei servizi dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori e ascoltarli, per comprendere le difficoltà che eventualmente hanno incontrato durante il loro percorso ospedaliero e riferirle al Direttore Generale dell’IRCCS al suo Presidente, al fine di erogare un servizio sempre eccellente sotto ogni punto di vista, nell’interesse esclusivo del pubblico cittadino. L’IRCCS San Gerardo dei Tintori è diventato ormai dal 1° gennaio 2023 Istituto di ricovero a carattere scientifico e nell’ultimo anno è stato il primo ospedale della Lombardia ad aver avuto il maggior numero di accessi al pronto
soccorso: questo dimostra anche l’eccellenza dei professionisti che quotidianamente lavorano al servizio del paziente.

Il principale argomento all’ordine del giorno se affrontiamo la realtà dell’ospedale, è la quesitone delle liste d’attesa; un problema al quale la Regione sta cercando in modo incessante di porre rimedio, ma ci tengo a precisare che è un problema anche di carattere nazionale, anche a seguito delle ripercussioni che ha avuto il Covid sulle prestazioni ambulatoriali. Il mio obiettivo è quello di lavorare in squadra, tenendo in considerazione il mio ruolo indipendente all’interno dell’IRCCS San Gerardo. Il mio proposito è appunto quello di creare un rapporto di leale e sincera collaborazione con la direzione
Generale e il Presidente del Cda, già ottimi manager che stanno facendo funzionare l’IRCCS San Gerardo in modo eccellente, ma la possibilità di migliorare c’è sempre e dobbiamo attuarla tutti insieme. Inoltre il fatto di essere del territorio, essendo residente a Biassono, penso possa essere un valore aggiunto perché ritengo di avere un contatto diretto con molti cittadini che usufruiscono delle prestazioni presso l’IRCSS San Gerardo che quindi possono tenermi come punto di riferimento nel caso in cui incontrino difficoltà ad accedere ai serviziospedalieri dell’IRCCS”.


È possibile contattare l’UPT scrivendo a upt@irccs-sangerardo.it.


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Dalla Regione 850 bodycam per medici e infermieri sui mezzi di soccorso nelle province Monza e Brianza e Bergamo

Dal 2 maggio gli operatori in servizio sui mezzi di soccorso sanitario avanzato che operano nelle province di Bergamo e Monza-Brianza hanno in dotazione bodycam indossabili. L’utilizzo delle telecamere, si legge in una nota della Regione Lombardia, è volontario ed è finalizzato a garantire la sicurezza e la tutela dell’incolumità degli operatori di soccorso. Attualmente l’Areu, in attesa di sottoscrizione degli accordi sindacali in materia di controlli a distanza da parte delle Asst/Irccs e degli enti del Terzo settore, ha provveduto alla consegna di bodycam al personale sanitario, già formato, (medici e infermieri). Entro l’estate, su tutto il territorio lombardo, verranno distribuiti gli 850 dispositivi acquistati che saranno installati sui mezzi di soccorso avanzato (automediche, auto infermieristiche e elisoccorso) e sui mezzi di soccorso di base (ambulanze degli enti del terzo settore in convenzione per 118). Per questo progetto, Regione Lombardia ha già stanziato 1,5 milioni di euro. “La sicurezza è una priorità per tutti i cittadini e, in particolar modo, per gli operatori sanitari, negli ultimi anni sempre più vittime di aggressioni – ha affermato l’assessore della Regione Lombardia alla Sicurezza Romano La Russa -. L’ospedale deve essere un luogo di cura sicuro e protetto, sia per i pazienti che per gli stessi operatori”. Questa iniziativa “va nella direzione di garantire la massima sicurezza ai nostri operatori sanitari, soprattutto quelli in prima linea come soccorritori, infermieri e medici impegnati nei servizi di emergenza. La Lombardia – ha aggiunto l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – è assolutamente all’avanguardia nella tempestività e nel coordinamento dei soccorsi e vuole esserlo anche in tema di sicurezza”.