Salute

Tumori del colonretto : il San Gerardo in prima linea dalla prevenzione alla chirurgia robotica


Monza, 6 giugno 2024 – I tumori del colon e del retto rappresentano per incidenza la terza neoplasia più frequente negli uomini e la seconda più frequente nelle donne, con una stima di circa 48.000 nuovi casi nel 2022 a livello nazionale (+1.5% rispetto al 2020) e circa 7800 in Lombardia, con una sopravvivenza a 5 anni che si attesta attorno al 65%.
Presso la Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza si lavora sulla prevenzione tanto che l’ospedale San Gerardo è il primo presidio in Brianza per numero di colonscopie e di trattamenti endoscopici. Il volume annuale di colonscopie è cresciuto progressivamente dalle 3800 del 2007 alle 4521 del 2023, in particolare le colonscopie di screening da meno di 200 all’anno nel periodo 2007-2009 a 712 lo scorso anno. La qualità complessiva, elevata, è
risultato della collaborazione fra endoscopisti, patologi, chirurghi e oncologi, collaborazione iniziata proprio nel 2007 con l’avvento del programma regionale di prevenzione dedicato.
I tumori non trattabili endoscopicamente vengono inviati alla chirurgia che da qualche mese, al San Gerardo, può contare sull’utilizzo del robot.
“La possibilità di prevenire i tumori del colon e del retto – evidenzia Marco Dinelli, direttore della Struttura complessa di Endoscopia interventistica – è direttamente dipendente dalla identificazione precoce e dall’asportazione dei polipi (cioè dei precursori dei tumori mediante la colonscopia. La prevenzione a livello della popolazione generale è possibile selezionando i soggetti da sottoporre a colonscopia mediante la ricerca biennale del sangue occulto nelle feci, che in Regione Lombardia è attiva e gratuita per i soggetti di ambo i sessi nell’età compresa fra 50 e 74 anni”.
Attualmente la performance della colonscopia di screening permette di identificare poco meno di 1 soggetto ogni 1000 testati con tumore avanzato o polipo cancerizzato e 5 soggetti ogni 1000 con adenomi avanzati che avrebbero potuto trasformarsi rapidamente in tumori avanzati. Di queste lesioni circa il 28% dei tumori e il 98% dei polipi anche avanzati viene trattato endoscopicamente.
I tumori non trattabili endoscopicamente vengono inviati alla chirurgia. Annualmente al San Gerardo vengono operati circa 150 pazienti affetti da queste patologie in regime elettivo e con tecnica mininvasiva, con tassi di complicanze e degenza media in linea con i miglior dati riportati in letteratura.
Anche l’introduzione del robot sta evidenziando i risultati positivi. Dopo tre mesi di attività di chirurgia robotica, l’Unità operativa di Chirurgia colorettale ha eseguito 40 interventi di resezione al colon robotici senza complicanze e con una degenza media di 4,1 giorni, rispetto a 6,2 giorni della tecnica mininvasiva laparoscopica. Un’ottima partenza grazie anche alla collaborazione degli anestesisti e al personale infermieristico.
“La chirurgia moderna – afferma Mauro Totis, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Chirurgia colorettale – ormai è sempre più mininvasiva e tecnologica. L’opportunità di poter operare con l’ausilio del robot è la massima espressione di ciò che attualmente l’innovazione scientifica dispone, l’esperienza ventennale di chirurgia laparoscopica ci ha permesso di approcciarci a questa evoluzione tecnologica in modo rapido e intuitivo”.
Durante l’intervento, il chirurgo opera in sala operatoria seduto ad una console che controlla i bracci robotici che sono in contatto con il paziente, le immagini a monitor sono estremamente stabili e ad altissima definizione e ciò permette un gesto chirurgico di elevata
precisione.
“I pregi tecnologici del robot uniti all’esperienza maturata negli anni nella chirurgia resettiva del colon porteranno benefici nella cura della patologia colorettale maligna e benigna, incrementando la radicalità chirurgica e riducendone le possibili complicanze – conclude il dott. Totis -. In futuro sempre più pazienti potranno accedere a questa tecnologia che unita alla diagnosi precoce dello screening endoscopico e alle moderne terapie mediche di supporto, offre al cittadino un servizio in grado di rispondere al meglio alle sue necessità”.