Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera

Cronaca

LOMBARDIA – CORONAVIRUS: L’ASSESSORE GALLERA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Situazione a ieri 13 marzo  illustrata dall’Assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera.

In Lombardia

– i casi positivi sono 8.725
– i deceduti 744
– in isolamento domiciliare 2.044
– in terapia intensiva 605
– i ricoverati non in terapia intensiva sono 4.247
– i tamponi effettuati 29.534
– i dimessi 1.085


I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi 7 giorni

BG     2.136

BS      1.598

CO     98

CR     1.302

LC   199

LO     1.123

MB     130

MI      1.146

MN     169

PV      468

SO     23

VA      98

e 235 in corso di verifica.

Abbiamo 1.067 posti in terapia intensiva: in un giorno siamo riusciti ad aprirne 127. E’ un lavoro incredibile”. ha detto l’assessore Gallera, durante la diretta Facebook quotidiana per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto – ne allestiremo altri 16 al San Carlo di Milano e 20 al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dobbiamo ridurre il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali ‘di frontiera’ perché oggi non hanno quasi più capacità. Abbiamo coinvolto tutto il mondo socio sanitario comprese, le Rsa, le case di riposo e gli ospedali privati ottenendo risultati incredibili. Gli operatori sanitari privati accreditati stanno garantendo un supporto importante e concreto al sistema regionale. Nessuno di sta sottraendo alla battaglia contro il Coronavirus”.

Tutti gli erogatori pubblici e privati hanno praticamente azzerato le attività programmate – ha spiegato Gallera – convertendo i posti letto per incrementare l’offerta di degenza e di sorveglianza intensiva per i pazienti affetti da Coronavirus. Nei reparti di pneumologia delle strutture private accreditate sono ricoverati più di 700 pazienti. I posti di terapia intensiva attivi in questi ospedali sono 292 con un incremento del 26% rispetto ai 230 attivi al 19 febbraio. Di questi, 157 sono dedicati a pazienti Covid-19 e 135 a quelli affetti da diverse patologie. Fra gli altri, al San Raffaele ci sono attualmente 21 pazienti Covid intubati, 16 all’Humanitas di Rozzano, altri 16 all’Humanitas Gavazzeni, 36 alla Poliambulanza di Brescia”.

Tutto il sistema sanitario lombardo – conclude Gallera – sta reagendo in modo straordinario e coordinato. Questo non è il momento delle polemiche ma dell’azione, decisa e tempestiva. Soprattutto è necessario evitare di contagiare per essere contagiati.

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Cronaca

LOMBARDIA – CORONAVIRUS: AUMENTANO I CASI DI CONTAGIO

LOMBARDIA – Aumentano i casi di contagio da coronavirus in Italia, dove si contano anche due decessi, uno in Lombardia e una in Veneto. Primi casi positivi a Milano  e Torino. Le vittime sono due anziani, un uomo della Bassa e una donna di Casalpusterlengo. Nell’ ospedale di Schiavonia bloccati in 350. Città con più casi si blindano. E nelle chiese vietato scambiarsi il segno della pace e via l’acqua santa. Arrivati in Italia i 19 dal Giappone. Guarito il cinese ricoverato a Roma

Il messaggio che ci teniamo a dare è che nell’area del focolaio le misure messe in campo sono efficienti e positive. La gente non gira, resta nel proprio domicilio, ed è questa la cosa che ci interessava”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando della situazione nei dieci comuni del lodigiano dove è in vigore l’ordinanza per contenere i contagi da coronavirus. “L’obiettivo è contenere il più possibile la situazione, evitare il più possibile la veicolazione del virus”, ha detto Gallera, aggiungendo che “ieri il comune di Cremona ha deciso di chiudere le scuole e di cancellare le manifestazioni come il Carnevale e il comune di Pavia sta valutando adozione delle stesse misure”.

Da ieri, insieme all’Inps, stiamo monitorando gli sviluppi della situazione” sul Coronavirus “e studiando le contromisure da adottare per i lavoratori delle aziende situate nell’area interessata dall’ordinanza del Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia”. Lo dice il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. “Una – spiega – l’abbiamo già individuata ed è quella di concedere loro la Cassa integrazione ordinaria (Cigo): trattandosi di un evento imprevedibile, qual è questo, non c’è bisogno di una norma ad hoc“.

La seconda vittima italiana del Coronavirus: si tratta di una donna anziana residente a Casalpusterlengo, secondo quanto si apprende da fonti qualificate della cittadina del Lodigiano. Secondo quanto si apprende, la signora, ultrasettantenne, era debilitata da una polmonite e sarebbe stata in attesa dei risultati degli esami a cui era stata sottoposta.

L’APPELLO DELL’ORDINE DEI MEDICI. I medici che sono venuti in contatto con i casi di nuovo coronavirus nelle aree dei focolai in Lombardia e Veneto devono essere messi in quarantena obbligatoria“. Lo afferma  il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che lancia anche un appello: “La quarantena dei medici, in quegli ospedali o negli studi interessati, potrebbe creare dei problemi di assistenza. Per questo, lancio un appello a tutti i colleghi: mettetevi a disposizione, dove possibile, per sopperire alle eventuali carenze“.

NEL MONDO – Il coronavirus ha provocato finora 2.360 vittime a livello mondiale, incluso l’italiano deceduto  in Veneto: è quanto emerge dal bilancio aggiornato della statunitense Johns Hopkins University. Il totale dei casi confermati di contagi è salito a quota 77.662, mentre i pazienti guariti finora sono 21.029.

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Cronaca

BRIANZA – SANITA’ : IN REGIONE IN ARRIVO NUOVI MEDICI DI FAMIGLIA

BRIANZA – REGIONE LOMBARDIA – La Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, gli indirizzi organizzativi e didattici per la progettazione e
l’attuazione del corso di formazione in Medicina Generale per il triennio 2019/2021, compreso il reclutamento dei coordinatori che dovranno avere caratteristiche specifiche ben definite. Fra le novità più importanti previste dal provvedimento  figura l’aumento del numero dei tirocinanti che passa da 136 a 388. Si tratta di un incremento molto significativo, a fronte di un progressivo pensionamento dei medici che operano sul territorio, che si pone l’obiettivo di garantire ai cittadini una continuità assistenziale adeguata e di qualità La riorganizzazione dei corsi di formazione prevede una stretta collaborazione fra la Direzione Welfare della Regione Lombardia, le ATS e le ASST, la Federazione regionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri.

Il nuovo modello organizzativo dei corsi di formazione – dichiara  l’assessore Gallera – affronta una fase di cambiamento radicale del sistema di welfare e, per questo, prevede un focus particolare sull’evoluzione del sistema socio sanitario regionale in termini di ‘presa in carico’ del paziente cronico con i piani di assistenza individuali. La classe medica che andremo a istruire sarà quindi ben preparata ad affrontare le nuove sfide che i mutamenti epidemiologici rendono più che mai attuali“.

Per la realizzazione dei corsi e per l’attivazione delle borse di studio necessarie, Regione Lombardia mette a disposizione, nel triennio, una cifra complessiva di 19 milioni di euro  Oltre alla
formazione triennale, le azioni che Regione Lombardia sta mettendo in campo insieme alle Agenzie per la Tutela della Salute, al fine di evitare disagi alla popolazione e interruzione di assistenza, sono molteplici:

– in caso di cessazione o pensionamento del medico, sempre che nell’ambito territoriale non vi siano già sufficienti posti disponibili, garanzia nell’immediato di continuità dell’assistenza con la nomina di un medico sostituto temporaneo, in attesa del titolare; inoltre, in situazioni di particolare necessità e sempre in accordo con le Amministrazioni Comunali, nomina di un medico sostituto temporaneo anche se all’interno dell’ambito vi sono già posti disponibili;

– rilevazione degli ambiti carenti in base al rapporto ‘ottimale’ di un medico ogni 1300 residenti, di età superiore ai 6 anni;

– all’atto della rilevazione degli ambiti carenti, possibilità di indicazione dell’obbligatorietà dell’apertura di un ambulatorio da parte del nuovo medico in uno specifico comune, qualora necessario;

– ampliamento del massimale di scelte da 1500 a 1800 pazienti, qualora nell’ambito territoriale vi siano pazienti senza assistenza sanitaria.

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Cronaca

BRIANZA – SANITA’ : TAVOLO TECNICO SU ASSETTI TERRITORIALI IN MONZA-BRIANZA

BRIANZA  –  Un tavolo tecnico per valutare lo sviluppo futuro degli assetti territoriali di Monza e Brianza: è questo il tema al centro dell’incontro tra l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera e alcuni rappresentanti del territorio brianzolo: il caposegreteria del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, l’assessore allo Sport e giovani Martina Cambiaghi, la vicepresidente della Commissione salute del Consiglio Regionale Simona Tironi, e i Consiglieri Paola Romeo, Roberto Anelli, Andrea Monti, Federico Romani.

Ho condiviso con alcuni rappresentanti della maggioranza in Consiglio Regionale – ha spiegato l’assessore Gallera – l‘opportunità di attivare una cabina di regia istituzionale per affrontare il tema dell’efficacia dell’attuale assetto territoriale delle strutture sanitarie delle ASST di Monza e Vimercate. “Nelle prossime settimane riunirò un tavolo tecnico a cui inviterò tutti i rappresentanti in Consiglio del territorio brianzolo – ha aggiunto Gallera – e inizieremo l’ascolto di tutti gli stakeholder coinvolti, tra cui anche i sindaci, per approfondire il tema e verificare la possibilità di migliorare l’offerta sanitaria destinata ai cittadini”. 

 

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Cronaca

BRIANZA – LE ASST DI MONZA E DI VIMERCATE FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

MONZA – VIMERCATE – Nelle ultime settimane si è riproposta sui media la questione della configurazione territoriale delle aziende socio-sanitarie delle Brianza determinatasi a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale 23/2015 a partire dall’01.01.2016, del presunto depotenziamento del presidio di Desio, così come delle criticità per i pazienti nell’individuazione degli ospedali di riferimento più adatti alle proprie esigenze. Dopo più di due anni di lavoro congiunto, corre l’obbligo per le Direzioni Generali della ASST di Monza e della ASST di Vimercate di fare il punto della situazione.

Se infatti la domanda è di salvaguardare «la continuità di cura per i servizi socio-sanitari e le patologie croniche evitando inutili spostamenti e interruzioni di presa in carico sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali», vale la pena di sottolineare come le due ASST hanno dimostrato di aver lavorato in maniera congiunta per integrare i servizi sul territorio, oltre i confini organizzativi e di struttura, proprio nell’ottica della continuità assistenziale, in particolare per i pazienti fragili.

Per esempio a favore dei dializzati con la sottoscrizione e attivazione dell’accordo per il riordino delle attività di Nefrologia svolte presso i Cal di Carate Brianza, Seregno, Lissone e Cesano Maderno attraverso la continuità della presenza dei medici della ASST di Monza presso le strutture, concordato una stretta collaborazione per la presa in carico in cogestione dei pazienti dializzati afferenti ai Cal di Carate Brianza e Seregno, con la messa a disposizione della dialisi e della degenza del presidio ospedaliero di Desio della ASST monzese in caso di necessità urgenti.

Per quanto riguarda i Poliambulatori specialistici di Lissone e Macherio è attiva l’intesa per la cogestione dei poliambulatori da parte della ASST di Monza con la possibilità per i pazienti di prenotare direttamente le prestazioni oltre che presso le strutture della ASST di Vimercate anche presso le quelle della ASST di Monza, logisticamente più vicine.

Nell’ambito della Salute Mentale è stato siglato e attivato l’accordo per il riordino delle attività di Psichiatria, che prevede la massima collaborazione tra le due ASST per garantire la disponibilità dei posti letto del Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura di Desio e di Monza a supporto delle esigenze di ricovero del SPDC di Vimercate. Nell’ottica della integrazione tra gli specialisti il personale medico di Vimercate concorre alla copertura dei turni di guardia dell’SPDC di Desio.

Non è mancato anche l’accordo per il passaggio in carico dei pazienti afferenti ai servizi di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza al fine di garantire, senza soluzione di continuità, lo svolgimento di attività sanitarie nell’ambito degli ambulatori di Varedo e Bovisio, afferenti alla ASST di Monza.

Numerosi anche i Servizi Territoriali: l’atto di intesa tra ASST di Monza e ATS della Brianza per il passaggio delle attività della Medicina Legale alla ASST di Monza con competenza anche sul territorio della ASST di Vimercate, l’atto di intesa per la gestione, per i territori delle ASST di Monza e di Vimercate, per la Protesica Maggiore con successivo ampliamento anche alla ASST di Lecco.

Altro importante elemento a favore della integrazione tra le ASST è quello relativo alle prestazioni prenotate da pazienti cronici presso la ASST di Monza: il 40% appartengono a cittadini dell’area della ASST di Vimercate. Se si prendono in considerazione invece i pazienti cronici presi in carico dalla ASST di Monza con firma del patto di cura, sino ad ora il 33% sono residenti in comuni della ASST di Vimercate: rimane pertanto evidente il legame con le strutture clinico assistenziale di riferimento sul territorio.

Dal canto suo la ASST di Monza precisa che, per quanto riguarda l’ospedale di Desio, oggetto di critiche sui giornali locali per un presunto depotenziamento della struttura, è stato sostenuto il turn over di personale medico e del comparto: oggi ci sono più dipendenti di quanti “ereditati” nel 2016 dalla ex AO Desio Vimercate e sono previsti ulteriori potenziamenti, più personale sanitario per garantire maggior attività e meno amministrativi con la gestione integrata dei servizi centrali.

Per quanto riguarda gli investimenti, sull’ospedale di Desio sono stati spesi solo nel 2018 1.401.527 euro per attrezzature. Altri 266.570 euro verranno utilizzati per la sostituzione del sistema radiologico polifunzionale del Pronto Soccorso ed è previsto per l’autunno l’arrivo dell’ecodoppler per la cardiologia per un valore a base gara di circa 115.000 euro. Sempre a Desio nel prossimo mese di settembre verranno avviati i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del monoblocco per un investimento totale che supera i 5,5 milioni di euro e presentato il progetto del nuovo Pronto Soccorso, già finanziato da Regione Lombardia per 2 milioni di euro.

Così commenta Matteo Stocco, Direttore Generale della ASST di Monza:L’integrazione organizzativa e funzionale delle strutture di Monza e Desio, così come la nuova configurazione dei presidi socio-sanitari territoriali sono una grande opportunità per riprogettare servizi e modalità di assistenza, in una fase storica di contrazione della spesa e di aumento della domanda di salute. La sanità pubblica non può sottrarsi alle sfide del futuro, con tecnologia, professionalità e volontà di lavorare per i nostri pazienti e per il nostro territorio, proprio ciò che ogni giorno fanno con impegno i professionisti e tutti gli operatori della ASST Monza”.

La ASST di Vimercate a sua volta per favorire l’utenza dell’area ovest dell’Azienda ha chiesto ed ottenuto un finanziamento per un totale di 6,5 milioni di euro per il Presidio Ospedaliero di Carate ristrutturando il piano terra del poliambulatorio e avviando le procedure per la ristrutturazione e la messa a norma sia del monoblocco della parte vecchia del presidio, compreso il rifacimento della rete informatica e l’acquisizione di nuove attrezzature ed arredi.

Nel P.O. di Carate, nonostante l’estrema difficoltà a reperire risorse di specialisti, sono state garantite tutte le attività di ricovero, di PS, nonché il punto nascita che vede un numero importante di parti, circa 1600 nel 2017.

Sono stati inoltre richiesti finanziamenti per i P.O. di Besana e di Seregno per un totale di 1,4 milioni di euro sul primo e 2,5 milioni di euro sul secondo sempre per opere di adeguamento strutturale e per interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti nonché per attrezzature e arredi.

È stata realizzata la trasformazione del P.O. di Giussano in Presidio ospedaliero territoriale (POT) realizzando così il nodo strategico del governo della rete per la cronicità oltreché rivitalizzare il presidio affidandogli una “mission” orientata alla presa in carico della cronicità. A tale scopo sono stati attivati i seguenti servizi: centro servizi per la cronicità e polo fragilità con annessi CUP, punto prelievi e diagnostica radiologica di base, ambulatori specialistici per le principali patologie del paziente cronico, collocazione della Farmacia territoriale, attività ambulatoriali a progetto della NPI e psichiatria, servizio di valutazione multidimensionale per persone fragili/complesse e coordinamento della gestione delle dimissioni difficili, scelta e revoca e protesica maggiore, commissione invalidi per l’area ovest dell’Azienda, garantendo tuttavia gli accertamenti sanitari per invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità per i cittadini residenti nei comuni afferenti ASST di Vimercate di Biassono, Lissone, Macherio, Sovico e Vedano al Lambro presso la sede di Monza, in accordo con quest’ultima ASST.

Sempre presso il POT di Giussano è stato ampliato l’organico di personale per le unità di ricovero di subacuti (20 posti letto) e di hospice (19).

La ASST di Vimercate ha costituito inoltre con la ASST di Monza la Rete Locale di Cure Palliative per coordinare le attività territoriali relativi alla gestione dei malati di cure palliative nei territori di competenza delle due aziende, anche in sinergia con gli altri erogatori accreditati.

Anche per il presidio di Giussano, destinatario di uno stanziamento di 3 milioni di euro per l’adeguamento del monoblocco alla normativa di sicurezza e per la prevenzione incendi, è già in corso l’iter per la realizzazione dei lavori.

Così commenta Pasquale Pellino Direttore Generale della Asst Vimercate:Il lavoro fatto in questi quasi tre anni dall’entrata in funzione della Riforma Regionale è stato incentrato principalmente all’integrazione tra ospedali e territorio. Abbiamo messo in campo tutte le forze disponibili per migliorare l’assistenza ai cittadini”.

Mi complimento con i Direttori Pasquale Pellino e Matteo Stocco – ha dichiarato l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Galleraper l’eccellente lavoro svolto e per aver interpretato al meglio la riforma messa in atto da Regione Lombardia. Hanno messo insieme le loro forze e sono riusciti a potenziare i servizi sul territorio per i cittadini. Un esempio assolutamente virtuoso di attuazione della riforma”.

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