SEREGNO – ALBERTO ROSSI: “NON HO NESSUNA INTENZIONE DI COSTRUIRE UNA MOSCHEA “

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SEREGNO – ALBERTO ROSSI: “NON HO NESSUNA INTENZIONE DI COSTRUIRE UNA MOSCHEA “

SEREGNO – Alberto Rossi candidato sindaco sostenuto da “Scelgo Seregno “ “Cambia Seregno” e Partito democratico, circa le voci che in un capannone artigianale di via Milano si potesse realizzare una moschea interpellato sull’argomento ci ha dichiarato : ” Il centrodestra da giorni in ogni ambito racconta questa cosa a chiunque, segnalando che è un punto del nostro programma. Lo dico senza mezzi termini: è completamente falso. Sfido chiunque a trovare un solo minimo accenno relativamente a questo nel programma della coalizione che rappresento.

Questa falsità è spesso riportata dicendo che la dimostrazione è la presenza di un candidato di origine straniera nelle nostre liste. Collegamento che non sta in piedi: rappresentanti di comunità immigrate regolari, integrati, lavoratori da decenni, sono presenti in tanti comuni in liste diverse. Lo sa benissimo ad esempio la Lega Nord, dato che il primo senatore nero della storia della Repubblica italiana, Toni Iwobi, di origine nigeriana, è stato eletto proprio nelle file della Lega meno di tre mesi fa. Nessuna moschea dunque: è un tema che semplicemente non esiste. C’è da chiedersi perché parliamo del nulla. La risposta a questa domanda è fin troppo facile: è un rozzo tentativo di campagna elettorale di distogliere l’attenzione da qualcosa di ben più concreto, ovvero il fatto che torniamo a votare con due anni di anticipo perché Seregno è finita al centro di una grave inchiesta giudiziaria, che ha portato – come tutti dobbiamo ricordare – allo scioglimento traumatico della giunta precedente di centrodestra e all’umiliazione del commissariamento. Inchiesta tra l’altro ancora in corso, come le cronache di questi giorni raccontano. Dovremmo parlare semmai dei 21 milioni di avanzo da parte dell’amministrazione precedente, di cui 13 non spesi tra avanzi su spesa corrente e per investimenti, per mancata programmazione, progettazione e monitoraggio. Tutti soldi pagati dai cittadini, ma mai investiti in servizi. Insomma, si spargono falsità per nascondere il grave fallimento di 13 anni di gestione amministrativa della città, conclusasi nelle modalità che tutti conosciamo, e che richiede una svolta netta e una novità forte in vista delle prossime elezioni”.

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