Cronaca

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Meda – Ritirate dalla Polizia Locale 5 patenti ad automobilisti che facevano uso del cellulare durante la guida

Meda – Non sono cessate da parte delle pattuglie di Polizia Locale i controlli mirati a contrastare l’uso dei cellulari durante la guida : 5 patenti sono state ritirate ad altrettanti automobilisti fermati alla guida di autoveicoli per aver condotto il veicolo facendo contemporaneamente uso del cellulare.

Anche la tutela dell’ambiente è una priorità della polizia locale che la esplica nell’ attività mirata alla repressione di abbandono di rifiuti. L’altro giorno sono stati “beccati” 5 cittadini mentre abbandonavano rifiuti: 3 per aver abbandonato rifiuti domestici nei cestini comunali mentre altri due mentre lasciavano rifiuti a margine della strada.

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Bovisio – Denunciato un uomo che in un parco pubblico si “esibiva” davanti a minori

Bovisio Masciago – E’ stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico l’uomo sorpreso a toccarsi le parti intime davanti ad alcuni bambini . Il fatto risale ad alcuni giornoi fa : durante un evento organizzato dalla parrocchia nel parco davanti a via Roma, un uomo di origine straniera di circa 40 anni, secondo le testimonianze, avrebbe iniziato a toccarsi le parti intime davanti ai bambini. Immediata la reazione dei genitori, che sotto shock hanno allertato i carabinieri. Ad intervenire sul posto sono stati i militari dell’Arma della compagnia di Desio.

Stando alle informazioni raccolte, sembrerebbe che in un primo momento l’uomo si fosse abbassato i pantaloni per urinare. A ipotizzare un’altra versione dei fatti sono stati i fotogrammi delle immagini della videosorveglianza acquisite e analizzate dai militari. Seduto su una panchina del parchetto, l’uomo avrebbe cominciato a masturbarsi. Per lui è scattata una denuncia


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Verano – Eseguivano lavori stradali senza autorizzazione: sanzionati dalla Polizia Locale

Verano Brianza – Continuano i controlli della Polizia Locale nei cantieri stradali presenti sul territorio comunale . “Dall inizio dell’ anno – ha dichiarato il Comandante Ciro Scognamiglio – sono state emesse nove sanzioni amministrative, contestate principalmente a operatori che senza il titolo autorizzativo, hanno manomesso il suolo pubblico, violando contestualmente anchev norme sulla sicurezza stradale.
Le sanzioni vanno dagli 866 aoi 3.464 euro con l’aggiunta per le imprese del ripristino dello stato dei luoghi
L’obiettivo – ha concluso il comandante – è garantire la tutela della sicurezza stradale, dei lavoratori, e la corretta esecuzione dei lavori.”

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Meda – Agenti della Polizia Locale scortano fino in ospedale una donna incinta che rischiava di partorire in auto

Meda – Durante un servizio di controllo stradale, una pattuglia della Polizia Locale ha notato un’auto che avava eseguito alcune manovre azzardate . Gli operanti si sono messi all’inseguimento del veicolo e poco dopo lo hanno bloccato . Alla guida c’era un uomo e accanto a lui la moglie incinta alla quale mancava pochissimo a partorire . A quel punto, azionate le sirene la pattuglia ha accompagnato la famiglia presso l’ospedale al quale era diretta.

L’altro giorno agenti della polizia locale hanno svolto una serie di controlli in pubblici esercizi e attività commerciali. In un’attività è stata riscontrata la violazione di aver ampliato la superficie di somministrazione senza la necessaria autorizzazione. Il titolare è stato sanzionato con una multa di 308 euro . In un’altra locale la mancanza dei prezzi esposti sugli articoli in vendita è stata sanzionata con una multa di 1032 euro.

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Cesano – Scomparso un uomo: ricerche al Parco delle Groane con droni e cani molecolari

Cesano Maderno– È dalla notte tra domenica 27 e lunedì 28 aprile 2025 che si sono mobilitati i Carabinieri e squadre del Comando di Monza e Brianza dei Vigili del Fuoco, a Cesano Maderno (provincia di Monza e Brianza), per la ricerca di un uomo – di cui al momento non si conoscono l’età e la nazionalità – che nelle scorse ore non ha fatto rientro a casa. A segnalare il mancato rientro dell’uomo è stata una telefonata che è pervenuta al 112 nella serata di ieri, domenica 28 aprile. Immediatamente è scattata una grande mobilitazione delle Forze dell’ordine ben coordinate tra loro.

Le ricerche con droni e cani molecolari

Stando a quanto emerso da diverse ore le ricerche dello scomparso si sono concentrate nell’area boschiva del Parco delle Groane, con l’apporto di squadre VVF appiedate e del nostro nucleo cinofilo. Non solo. È impegnato nella ricerca dell’uomo è presente anche il nucleo Sapr (Sistemi aeromobili pilotaggio remoto) dei Vigili del Fuoco per il sorvolo della zona con droni e il personale Tas2 (Topografia applicata al soccorso) che consente di creare una mappatura precisa del passaggio delle squadre durante la ricerca.

Task force in azione in Brianza

È stato allestito anche un posto di comando avanzato, per gestire squadre ed enti presenti. Sul posto sono operativi anche i cani molecolari del gruppo Protezione Civile dell’Associazione nazionale carabinieri di Giussano (Monza e Brianza). Da questa mattina, lunedì 28 aprile, anche la Polizia Locale e la Protezione Civile di Cesano Maderno sono impegnate nelle ricerche. Senza esito, al momento. Ma di certo, le forze dell’ordine continueranno a cercare l’uomo che risiede a Cesano Maderno. Sono attesi ulteriori aggiornamenti in giornata. 

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Seregno – Don Samuele Marelli “colpevole” di abusi, condannato dal Tribunale ecclesiastico: interdizione a esercitare e confessare

Seregno – “Colpevole” di atti sessuali con minori, ma anche di una persona maggiorenne con l’abuso di autorità. È la sentenza del Tribunale ecclesiastico regionale per don Samuele Marelli, già vicario della comunità pastorale San Giovanni Paolo II di Seregno e responsabile della pastorale giovanile della stessa cittadina che comprende sei parrocchie, per sette anni responsabile della Fondazione diocesana per gli oratori milanesi. Il sacerdote era finito al centro di un’inchiesta canonica della Curia ambrosiana per abusi sessuali su minori ed è indagato dalla procura di Monza per lo stesso reato. Docce con gli adolescenti che accompagnava nei campi estivi, allusioni sessuali, numerose chat e foto inequivocabili, insulti e umiliazioni. Gli inquirenti, guidati da Claudio Gittardini, ancora nei giorni scorsi stavano raccogliendo ulteriori testimonianze.

Al prete, classe 1976, sono state inflitte una serie di interdizioni. A don Marelli sarà proibito per cinque anni “di risiedere nel territorio dell’Arcidiocesi di Milano…” di esercitare “il pubblico del ministero sacerdotale”. Inoltre è stato condannato alla “proibizione perpetua di cercare contatti volontari con minori, se non alla presenza di un accompagnatore maggiorenne; alla privazione, per dieci anni, della facoltà di confessare e di poter svolgere attività di direzione spirituale; alla proibizione perpetua di cercare contatti volontari, attraverso qualunque mezzo, con persone che erano canonicamente domiciliate a Seregno nel periodo in cui don Samuele ha svolto ivi il ministero sacerdotale”.

La notizia della condanna è stata pubblicata – con un titolo neutro – sul sito della Diocesi di Milano senza informare la stampa tramite comunicato stampa come invece era avvenuto per il mea culpa del 17 aprile dell’arcivescovo Mario Delpini in cui si parlava di “ferita inguaribile” E così sul sito compare questo comunicato: “Pubblichiamo la lettera che mons. Michele Elli, Vicario episcopale della Zona V (Monza), ha indirizzato ai fedeli della Comunità pastorale “Giovanni Paolo II” di Seregno, una comunicazione che lo stesso mons. Elli ha letto al termine della Messa celebrata questa mattina alle 11 nella parrocchia di San Giuseppe a Seregno. Carissimi fedeli, vi raggiungo con questa mia lettera per un aggiornamento rispetto a quanto già vi avevo comunicato in data 30 marzo in merito alla vicenda che ha coinvolto don Samuele Marelli e la vostra comunità.

Lo scorso giovedì 24 aprile, infatti, si è concluso il primo grado di giudizio del processo canonico, nel quale don Samuele era imputato. Il Tribunale ecclesiastico incaricato ha comunicato all’Arcivescovo di aver riconosciuto la colpevolezza di don Samuele, in riferimento a due fattispecie delittuose per l’ordinamento canonico: atti contro il sesto comandamento del decalogo con minore da parte di un chierico (can. 1398 § 1, 1°) e atti contro il sesto comandamento del decalogo da parte di un chierico con persona maggiorenne, compiuti tramite abuso di autorità (can. 1395 § 3)”. Il sesto comandamento è quello dell’adulterio e riguarda la violazione dell’impegno alla castità da parte di chi ha preso i voti.

La nota prosegue con la condanna e questa riflessione: “Ogni pena canonica è sempre finalizzata ad ottenere il ristabilimento della giustizia, il pentimento del reo e la riparazione dello scandalo (cfr. cann. 1311 § 2 e 1341) ed è pertanto uno strumento che la Chiesa fa suo per custodire il bene di tutti fedeli. Trattandosi di una sentenza in primo grado di giudizio, essa è soggetta a possibile appello e non è dunque da considerarsi come definitiva. Nel mentre, rimangono in essere le misure cautelari imposte al sacerdote (si trova in una residenza, ndr) , al quale continua pertanto ad essere proibito l’esercizio pubblico del ministero al di fuori del luogo della sua attuale dimora, nonché il contatto volontario con i fedeli della comunità di Seregno. In questa domenica in cui celebriamo la “Divina misericordia”, esprimo nuovamente la vicinanza a tutte le persone coinvolte e che hanno sofferto per questa vicenda, nonché a tutta la comunità cristiana che vive un momento di turbamento e di ferita. I fatti accaduti – conclude la nota – ci spronano a ricercare una sempre migliore formazione di tutti coloro che svolgono un servizio educativo nelle comunità cristiane, una prevenzione più efficace e una condivisione delle scelte e degli stili educativi. Ringrazio coloro che in questa difficile situazione hanno sostenuto e incoraggiato il cammino di tante persone e dell’oratorio”.

Se in appello la condanna dove essere confermata, la sentenza definitiva per il sacerdote potrebbe essere la riduzione allo stato laicale che verrà decisa in Vaticano. Con la morte di Papa Francesco, ovviamente, diversi cariche sono decadute e solo con il nuovo pontefice saranno nominati i responsabili.

Gli abusi, a quanto scoperto dal FattoQuotidiano, erano stati segnalati già a partire dal 2018, ma la pandemia aveva fermato ogni tipo di verifica, consentendo così al sacerdote di continuare ad agire in modo indisturbato. Quando, però, nel febbraio 2024, la Curia ambrosiana ha finalmente dato il via all’investigatio praevia, trovando conferme alle pesantissime accuse, nessuno ha pensato di darne immediata comunicazione alla procura, soprattutto visto il coinvolgimento di minori all’epoca dei fatti. Atti, quelli dell’investigatio praevia, che sono stati inviati al Dicastero per la dottrina della fede, organismo vaticano competente per questi reati, che ha dato subito indicazioni alla Curia ambrosiana di come procedere con il processo canonico vero e proprio. Che si è quindi concluso con il verdetto di condanna. Vale la pena ricordare che, a fronte delle segnalazioni arrivate, lo stop da tutti gli incarichi è stato chiesto dal sacerdote solo nel febbraio 2024, “per favorire un recupero psico-fisico” e “rileggere l’esperienza degli anni di ministero”.

Don Marelli, comunque, dovrà rispondere anche la procura. Il suo nome è iscritto nel registro gli indagati e gli inquirenti anche nei giorni scorsi hanno proseguito l’attività di indagine condotta dai carabinieri. Sono state raccolte diverse testimonianze. Un lavoro delicatissimo in considerazione del fatto che alcuni giovani sono stati sentiti proprio nell’ambito del processo canonico. L’inchiesta di Monza è partita in seguito a più denunce.

( Fonte IL FATTO QUOTIDIANO – Francesco Antonio Grana e Giovanna Trinchella )

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Lentate – Incidente mortale : perde il controllo della moto e finisce in una roggia. Morto un 55enne di Lazzate

LENTATE SUL SEVESO – Erano da poco passate le 17.15 di venerdì 25 aprile quando Sebastian Monguzzi, operaio di 55 anni residente a Lazzate, ha perso la vita in un tragico incidente mentre rientrava a casa in sella alla sua motocicletta. Il dramma si è consumato lungo via Alessandro Manzoni, la strada che collega Lentate sul Seveso e Lazzate.

Pochi minuti prima, Monguzzi e la moglie – che lo seguiva a breve distanza alla guida di un’auto – avevano appena terminato di lavare i propri mezzi in un autolavaggio della zona. Procedevano a velocità moderata quando, improvvisamente, il 55enne ha perso il controllo della moto. Il mezzo è finito nella roggia di scolo a lato della carreggiata, in corrispondenza dell’ingresso di un’azienda agricola, causando un violento impatto che ha scaraventato l’uomo a diversi metri di distanza, in un campo adiacente.

I primi soccorsi sono scattati immediatamente: sul posto sono arrivate due ambulanze, un’auto medica e l’elisoccorso inviato da Bergamo, tutti in codice rosso. Le condizioni di Sebastian Monguzzi sono apparse subito gravissime. Dopo le prime manovre di rianimazione sul posto, è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è deceduto circa un’ora più tardi, intorno alle 19.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Seregno l’ipotesi principale è che a provocare la perdita di controllo sia stato un malore improvviso.

La moglie del motociclista, che ha assistito impotente alla scena e si è immediatamente fermata per soccorrerlo, è stata trasportata in ospedale in codice verde, sotto choc.

Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Lentate sul Seveso per effettuare i rilievi dell’incidente. L’elicottero, non potendo più intervenire, è rientrato alla base. La salma di Sebastian Monguzzi è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso.

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Monza – Trovato in una casa comunale il cadavere di una donna

Monza – Macabra scoperta quella fatta ieri 25 aprile intorno mezzogiorno, da una pattuglia della polizia locale di Monza: in un appartamento di proprietà comunale in zona viale Libertà all’interno gli agenti hanno rinvenuto il cadavere di una donna . A dare l’allarme è stata una conoscente che dal giorno precedente non riusciva a mettersi in contatto con lei al telefono. Sul posto sono intervenuti I vigili del fuoco, che hanno aperto la porta e sono entrati nell’appartamento, seguiti dagli agenti della polizia locale e poi dal medico legale. All’interno è stato trovato il cadavere della 57enne monzese. Da quanto è emerso, si tratterebbe di morte naturale: infatti non sono stati trovati segni di violenza e l’appartamento era chiuso dall’interno.
Il PM di turno ha disposto in ogni caso l autopsia ed ulteriori accertamenti che si svolgeranno nei prossimi giorni.

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Cesano – Quartiere Molinello: al via i lavori di adeguamento della viabilità al PGTU

Gli interventi renderanno la circolazione più fluida e sicura

Cesano Madern– Garantire una mobilità sicura, realizzare e riqualificare marciapiedi e percorsi pedonali, aumentare gli stalli destinati alla sosta, fluidificare la circolazione facilitando l’accessibilità per i residenti e disincentivando il traffico di attraversamento.

Inizieranno la prossima settimana i primi interventi di adeguamento al PGTU nel quartiere Molinello.

L’intervento, atteso da anni, è volto a risolvere le importanti criticità di viabilità ed incidentalità, soprattutto in alcuni incroci del quartiere Molinello. Il quadrilatero oggetto del provvedimento riguarderà le aree delimitate a nord da via Molino Arese, a sud da via Adamello, ad est dalla via per Desio e ad ovest da via Monte Resegone. Dal 28 aprile gli interventi interesseranno in prima istanza la realizzazione della segnaletica verticale, provvisoriamente coperta. Si proseguirà con il tracciamento della segnaletica orizzontale, eseguito per step, per garantire la mobilità degli anelli circolatori. La fine dei lavori è legata ad una serie di fattori, in particolar modo le condizioni meteo e la necessità per i tecnici di procedere gradualmente fino alla conclusione degli interventi. Si stima una durata dei lavori di tre settimane. Solo a lavori ultimati i residenti e la cittadinanza potranno percepire nella sua completezza i benefici degli interventi.


Tutte le modifiche che saranno introdotte sono quanto previsto nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), approvato dal Consiglio Comunale nel 2022, dopo un lungo iter iniziato con l’analisi di criticità e flussi di traffico e concluso con la presentazione del Piano alla cittadinanza, la valutazione delle osservazioni pervenute da cittadini e associazioni e la pubblicazione nei termini previsti dalla legge.

La nuova viabilità dopo le modifiche al PGTU:

Senso Unico in direzione SUD: via Sabotino (confermato); via Monte Generoso (confermato); via San Luca; via Monte San Primo (tratto via San Marco/via Adamello); via Lazzati (tratto via San Marco/via Montale).

Senso unico in direzione NORD: via Abetone (tratto via San Marco/parcheggio pubblico); via Etna (confermato); via Brennero; via Ortles; via Marco Polo; via Bernina (tratto via San Marco/via Adamello); via San Pietro.

Senso unico in direzione EST: via San Marco (tratto via Monte Resegone/via Lazzati); via Cevedale; via Montale.

Senso unico in direzione OVEST: via San Marco (tratto via per Desio/via Lazzati);

via Adamello; via Molino Arese (parcheggio interno compreso tra via Abetone ed il civico 32).

Doppio senso di circolazione: via Abetone (tratto parcheggio pubblico/via Molino Arese); via Monte Sacro (confermato); via Lazzati (tratto via Montale/via Adamello); via Abetone.

Strade senza uscita: via Montecassino; via Segantini; via Palla Bianca; via Maiella; via Monte Nevoso.

Realizzazione/modifiche di parcheggio adibito alla sosta di persone diversamente abili nelle vie Molino Arese civico 32, San Marco all’altezza di via Brennero, via Brennero civ. 14, Abetone civ. 1/3.

Gli obiettivi – Garantire una mobilità sicura, in particolare per pedoni e ciclisti; fluidificare la circolazione; attuare, per le parti prettamente residenziali, le isole ambientali e le Zone 30, con conseguente miglioramento della qualità urbana. L’introduzione di sensi unici, inoltre, consentirà di realizzare percorsi pedonali e spazi adeguati e corretti per la sosta a disposizione degli automobilisti e ridurre la velocità dei veicoli di passaggio, facilitando l’accessibilità per i residenti e disincentivando il traffico di attraversamento.

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Giussano – Impiegata rubava soldi alla scuola: l’istituto e il Ministero non si costituiscono parti civili

GIUSSANO – Per l’ex assistente amministrativa in servizio all’istituto comprensivo ‘Don Rinaldo Beretta’ di Giussano accusata di essersi intascata quasi 156mila euro in tre anni, con una serie di bonifici dalle piattaforme in uso alla scuola mascherati da “mandati di pagamento” per servizi informatici mai realizzati o per l’acquisto “di beni” mai effettuati, nè il Ministero dell’Istruzione e del Merito e neanche la scuola si sono costituiti parti civili oggi all’udienza preliminare al Tribunale di Monza.

La donna, F.D., 54 anni, già condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia, voleva chiudere i conti con la giustizia penale con un patteggiamento, ma la pena da concordare con la Procura per peculato prevede la restituzione delle somme che si intendono sottratte, impossibile perché i suoi conti correnti sono stati sequestrati. Quindi la 54enne ha dovuto scegliere come alternativa il processo con il rito abbreviato, che comunque prevede lo ‘sconto’ di un terzo sulla pena in caso di condanna e dovrà ripresentarsi a novembre davanti al giudice Andrea Giudici insieme a due familiari ritenuti a loro volta corresponsabili perchè le somme indebitamente sottratte sarebbero finite su conti correnti a lei intestati ma anche “cointestati” ai parenti stretti.

I tre imputati sono tutti difesi dall’avvocata Elisa Grosso di Seregno, secondo cui l’accusa di peculato è da escludere nei confronti dei familiari della donna, ritenuti inconsapevoli dell’origine illecita delle somme versate a loro favore. Ora spetterà al giudice decidere se accogliere la tesi difensiva.

( Fonte IL GIORNO – Stefania Totaro )