MILANO – ARMA DEI CARABINIERI : IL BILANCIO DI FINE D’ANNO 2017
MILANO -Durante il tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa sono stati resi noti i dati dell’attività svolta dall’Arma milanese nell’anno che sta per chiudersi . I dati illustrati sono significativi del quotidiano, incessante impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano e Monza , teso a garantire uno dei diritti di libertà fondamentali, quello alla sicurezza, bene imprescindibile per lo sviluppo socio-economico del nostro paese. Ed è proprio quello della realtà quotidiana il terreno su cui si confronta l’Arma, una realtà caratterizzata dalla complessità e dalla velocità degli eventi che accadono sul territorio, per governare i quali il Comando Provinciale di Milano può contare su 3.300 donne e uomini della nostra società, fortemente motivati, ben addestrati e che costituiscono un “patrimonio” di tutta la comunità. Una squadra importante che si muove in una dimensione di appassionata e convinta sinergia con tutte le forze di polizia operanti sul territorio, in piena aderenza alle strategie delineate nell’ambito del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Milano.
L’investimento sull’attività preventiva è stato fortissimo anche quest’anno con oltre 148.500 servizi ordinari di controllo del territorio effettuati (+1,1% rispetto al 2016), in città come in provincia, lungo le strade urbane come in quelle extraurbane, nei centri storici come nei parchi, attraverso l’impiego delle pattuglie in auto ed in moto, di quelle appiedate e di quelle a cavallo e di presidi mobili come la Stazione mobile Carabinieri (l’ultima, di recente assegnazione, impiegata in Piazza del Duomo, è attrezzata con l’accesso anche alle persone con disabilità). Alle ordinarie attività di vigilanza si sono affiancati numerosi e ripetuti servizi di controllo straordinario del territorio, tanto nelle aree più degradate, come la zona del “Bosco di Rogoredo” (proprio la settimana scorsa l’Arma ha effettuato per tre giorni di seguito interventi di massa) o il Parco delle Groane, quanto nelle periferie in genere (compresi i principali campi nomadi del capoluogo, con il rinvenimento, nel marzo scorso, di ben 8 pistole rubate in quello di via Bonfadini) e nei luoghi della movida. Tali operazioni sono state condotte anche attraverso l’impiego della Compagnia di Intervento Operativo e del supporto delle specialità, tra cui l’Elinucleo di Orio al Serio e le unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivi e stupefacenti, cui si è aggiunta, da quest’anno, la componente dell’organizzazione forestale dell’Arma dei Carabinieri, nata dall’accorpamento del disciolto Corpo Forestale dello Stato, per rafforzare il settore strategico della tutela dell’ambiente.
Nell’ambito dei servizi di prevenzione generale sono state controllate 183.000 persone e ispezionati 87.000 veicoli.
Sul fronte del Pronto Intervento, alla Centrale Operativa del Comando Provinciale sono giunte oltre 70.799 chiamate, alle quali sono conseguiti ben 23.179 interventi (alla data del 15 dicembre), non soltanto orientati a reprimere episodi criminosi, ma spesso anche a soccorrere persone in difficoltà e a fornire ogni genere di intervento assistenziale richiesto.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano ha proceduto quest’anno sul 62,85 % dei delitti complessivamente denunciati su tutto il territorio della Citta Metropolitana di Milano e sulla provincia di Monza e della Brianza, a testimonianza del forte e consolidato radicamento territoriale dell’Istituzione.
Sul fronte dell’attività di contrasto alla criminalità, anche quest’anno sono stati 4.873 gli arresti operati e 14.933 le persone denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
Certamente ragguardevoli i risultati dell’attività antidroga che rappresentano l’immagine di una convinta azione di contrasto al narcotraffico condotta nell’ultimo anno dai Carabinieri di Milano, sia nelle “piazze dello spaccio”, sia attraverso i grossi sequestri che si sono registrati su tutto il territorio. Sono state arrestate nel corso dell’anno 1.088 persone e segnalati all’Autorità Amministrativa 1.163 assuntori di sostanze stupefacenti. Sono stati sequestrati 2.366,5 kg. di droga, con un incremento di oltre il 67% su base annua. Di questi, 1.619 sono di hashish (+53,3%), 548 di marijuana (+102,2%), 145 di cocaina (+222,2%), 51 di eroina (+45,7%), 3,5 di droghe sintetiche (+105,9%). Tra i successi investigativi più importanti su tale fronte ricordiamo le operazioni “Area 51” e “Ignoto 23”, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via della Moscova congiuntamente rispettivamente al ROS e alla Compagnia di Desio (MB). La prima ha consentito di smantellare, con 21 arresti, un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, costituita da un sodalizio radicato ad Arluno e collegato all’articolazione territoriale della ‘ndrangheta denominata “Gallace”, attivo nello smercio di cocaina dal Sudamerica (per il trasporto della sostanza stupefacente e del denaro strumentale agli acquisti, il gruppo si avvaleva di autovetture appositamente modificate, nonché di aeromobili, grazie ad un sodale che aveva libero accesso all’aeroporto di Malpensa). La seconda, partendo dall’individuazione di elementi di vertice della “locale” di Limbiate (MB), in stretti rapporti con quella di Mariano Comense (CO), ha consentito di individuare, in capo a quest’ultima, un sodalizio dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dall’estero. Nell’ambito della stessa operazione, che ha portato complessivamente all’arresto di 27 persone, sono confluiti, lo ricordiamo, altri due filoni investigativi, quello relativo ad associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni aggravate e danneggiamento, tutti con l’aggravante del metodo mafioso e quello relativo ad episodi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione per un atto d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale che ha interessato il Comune di Seregno.
Nell’ambito delle attività di contrasto svolte nei confronti delle associazioni criminali, sono state, infine, attivate indagini patrimoniali che hanno consentito di sottoporre a sequestro e confisca beni per un ammontare complessivo di oltre 10,5 milioni Euro.
Sul fronte della prevenzione e contrasto del terrorismo prosegue da un lato l’impiego di reparti d’élite dell’Arma di recente istituzione (Aliquote di Primo Intervento e Squadre Operative di Soccorso che, con mezzi blindati e armamento speciale, pattugliano costantemente gli obiettivi sensibili e i luoghi più affollati nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio), dall’altro l’attività di intelligence del Nucleo Informativo di Milano che nell’anno in corso ha proceduto alla verifica di 110 segnalazioni di persone sospettate di aver intrapreso un percorso di radicalizzazione religiosa, giunte dal territorio attraverso la capillare attività informativa delle Stazioni Carabinieri e la rete relazionale attivata con i centri di aggregazione sociale (scuole, parrocchie, centri di preghiera, etc.), analizzate con il supporto del ROS e condivise a livello centrale nell’ambito del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo.
Particolarmente intenso l’impegno anche nel contrasto alla violenza di genere, settore nel quale l’Arma ha concentrato negli ultimi anni i più grandi investimenti formativi ed investigativi. Centinaia sono le donne vittime di maltrattamenti e reati persecutori che hanno richiesto l’aiuto dei Carabinieri e si attestano a oltre 180 gli arresti per tali reati. Sul fronte specifico delle violenze sessuali, a fronte di un incremento del 6% dei reati denunciati, si è registrato un aumento delle persone arrestate (30 pari al +7,14% rispetto allo scorso anno) e di quelle denunciate (90 pari al +4,65% rispetto al 2016).
In tale ambito, il Comando Provinciale Carabinieri di Milano ha promosso un ciclo di conferenze – tenute da magistrati ed esperti di settore – rivolte a tutti i militari, con specifico riferimento ai Comandanti di Stazione, al fine di accrescerne la sensibilità per il riconoscimento degli elementi indicatori e predittivi di tali forme di violenza. Il 26 maggio presso la Stazione Carabinieri Milano Garibaldi è stato inaugurato un locale adibito alle audizioni protette di donne e minori, realizzato nell’ambito del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, dedicato alle vittime di violenza, appartenenti alle cosiddette fasce deboli, che va ad aggiungersi a quello già presente presso il Comando Gruppo Carabinieri di Monza.
Tra le fasce deboli della popolazione rientrano certamente le persone anziane esposte, più di tutti, alle odiose truffe commesse da falsi controllori del gas, dell’acqua o sedicenti appartenenti alle Forze di Polizia. Il fenomeno è stato affrontato con un’incessante campagna di sensibilizzazione mediatica posta in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Milano e da tutti i Comandi dipendenti attraverso lo svolgimento di conferenze e incontri, tenuti dai Comandanti di Compagnia e di Stazione presso i centri per anziani, le parrocchie e i luoghi di aggregazione in genere, diffondendo i consigli pratici contenuti in un apposito “vademecum”, che in taluni casi hanno consentito alle potenziali vittime di far desistere i malfattori, mettendoli in fuga. All’attività preventiva si è affiancata quella repressiva, condotta in particolar modo dalla task-force creata in seno al Nucleo Investigativo di via della Moscova che coordina le attività repressive in ambito regionale e che funge da bacino di raccolta e analisi dei dati info-investigativi di interesse nello specifico settore. Al momento sono 14 gli arresti in flagranza complessivamente eseguiti nei confronti di altrettanti pluripregiudicati, riconosciuti quali autori di numerose truffe perpetrate ai danni di anziani anche in province limitrofe. Sono tuttora in corso attività investigative strutturate su sodalizi criminali ben organizzati nello specifico settore criminale, che interessano più Procure sul territorio nazionale.
Non sono mancate iniziative volte alla promozione della cultura della legalità e anche quest’anno nell’ambito del Protocollo siglato fra il Comando Legione Lombardia e l’Ufficio Scolastico Regionale, i Carabinieri del Comando Provinciale e l’Ufficio scolastico Provinciale hanno indetto un concorso denominato “L’Arma dei Carabinieri per la scuola …un’alleanza educativa territoriale”, con la premiazione dei vincitori il 5 giugno, nel corso della cerimonia della Festa dell’Arma presso la Caserma “Medici”. Numerosi sono stati gli incontri formativi tenuti da ufficiali e sottufficiali presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per sensibilizzare i ragazzi su importanti tematiche quali il bullismo e il cyberbullismo, l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcool, la violenza di genere.
A maggio scorso è stato siglato, tra gli altri, un protocollo d’intesa tra il Comando Provinciale Carabinieri di Milano, la Casa Pediatrica “Fatebenefratelli” e l’Ufficio Scolastico Provinciale. L’evento, inserito nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del 203° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ha l’obiettivo di favorire il lavoro di squadra tra coloro i quali hanno il compito di vigilare sui ragazzi, allo scopo di intercettare il disagio prima che si trasformi in reato (uso corretto del web, navigazione sul web sicura, cyberbullismo).
Il 2017 è stato caratterizzato da moltissimi fatti di cronaca che hanno visto in prima linea i Carabinieri a risolvere anche casi particolarmente complessi. Nel corso dell’anno l’Arma ha proceduto per 19 omicidi, con 21 vittime. Di questi, 14 sono stati scoperti, mentre si continua ad indagare sui restanti 5. In particolare, ricordiamo la recente soluzione del giallo degli avvelenamenti da Tallio, con il decesso di 3 persone e il tentato omicidio di altre 5 nel mese di ottobre. Le indagini tenacemente condotte dai militari della Compagnia di Desio, anche con complessi accertamenti telematici, hanno permesso di individuare nel nipote delle vittime, il 27enne Mattia Del Zotto, l’autore degli omicidi. L’omicidio di Antonio Izzo, che in un primo momento era apparso come una morte naturale, risolto in pochi giorni dai militari della Compagnia di San Donato Milanese, con l’arresto del badante salvadoregno, in procinto di lasciare il Paese. La soluzione dell’omicidio di Andrea La Rosa da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, con il fermo di indiziato di delitto madre e figlio, ritenuti responsabili dell’omicidio e della soppressione del cadavere della vittima. Sempre i militari del Nucleo Investigativo di via Moscova hanno risolto un “cold case” del 1992. Si tratta dell’omicidio di Carmine Carratù, freddato in strada a Milano 25 anni fa, per il quale è finito in manette Domenico Branca, vertice dell’omonimo gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta. Ancora, due casi di omicidio del 2016 sono stati risolti rispettivamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, che hanno individuato 5 albanesi quali responsabili del duplice omicidio di due cugini albanesi, freddati in strada a Canegrate (MI) per questioni legate allo spaccio di droga, e l’omicidio di un cittadino cinese in un appartamento di via Paolo Sarpi, per il quale è finita in manette una connazionale che aveva commesso il delitto allo scopo di appropriarsi di alcune centinaia di migliaia di euro della vittima.
Di rilievo è stata l’attività di ricerca e cattura dei latitanti da parte della Sezione Catturandi del Nucleo Investigativo di Milano, che ha portato all’arresto di 201 persone (con un incremento del 9,8%) destinatarie di provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità giudiziaria. Tra questi, ricordiamo l’arresto di Manuel Ros, lo “sceicco delle truffe”, rintracciato a Dubai, dove era fuggito per evitare una condanna ad oltre 10 anni di reclusione per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta all’insolvenza fraudolenta, dall’utilizzo indebito di titoli di credito alla ricettazione e alla truffa. A Durazzo è invece stato rintracciato Alket Hatija, destinatario di una condanna a 20 anni di reclusione per traffico di stupefacenti, considerato uno dei grandi signori del traffico internazionale della droga, capace di fare arrivare quintali di eroina e cocaina a Milano, per un valore di circa 45 milioni di euro.
Ma la cifra distintiva dell’Arma è stata ancora una volta la prossimità e la rassicurazione sociale nei confronti delle nostre comunità, puntualmente raccontata anche in numerose produzioni televisive che hanno raggiunto, con personaggi del calibro di Vittorio Gassman e Giorgio Proietti, fino ad arrivare alle più recenti fiction, le case di tutti gli italiani. E, ancora, l’attenzione costante alle periferie, anche con l’obiettivo di restituirle alla serena fruizione da parte dei cittadini: è il messaggio trasmesso dalle note musicali del concerto della Fanfara del 3° Reggimento Lombardia tenuto il 29 maggio scorso presso il complesso delle “Case Bianche” di via Salomone. Infine, il sostegno incessante alle fasce deboli, con la consegna di doni presso i reparti pediatrici dell’Istituto Nazionale Tumori, del Niguarda e del San Gerardo di Monza o con il semplice pranzo in caserma di una pensionata 85enne, vedova, senza figli, insieme ai militari della Stazione Milano-Gratosoglio che l’hanno salvata da un tentativo di truffa da parte due malfattori assicurati alla giustizia. Tutte istantanee di un’Arma tra la gente e per la gente che si impegna, anche per il 2018, ad esserci per tutti, sempre, e a non lasciare mai nessuno solo o semplicemente indietro.
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