SEREGNO – ” IL NUOVO CODICE ANTIMAFIA ” CONVEGNO ORGANIZZATO DA CGIL
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SEREGNO – Il già consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, punta il dito contro i privilegi di cui godrebbero ancora alcuni consiglieri comunali ed assessori e si chiede se alcuni dipendenti percepiscono ancora ( con l’incarico di Posizioni Organizzative ) cifre in aggiunta al normale stipendio . Nava segnala anche un fatto finora inedito e cioè che anni fa l’amministrazione comunale allora guidata da Gigi Perego, avrebbe sottoscritto all’epoca dell’ampliamento dell’Esselunga di San Salvatore, un accordo nel quale sarebbe stato contemplato l’impegno per l’amministrazione in carica e forse anche per le successive a non concedere la possibilità di aprire ulteriori centri commerciali alimentari .
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Il ruolo di Calogero Grisafi nel Piano Attuativo dell’area ex Dell’Orto Pullman
( di Anna Migliaccio )
Sono ormai di pubblico dominio le 225 pagine dell’ordinanza del Gip Pierangela Renda a carico di politici e di tecnici del comune di Seregno, con le ipotesi di reati in atti riferiti a due pratiche urbanistiche. Nelle pagine dell’ordinanza compare , a più riprese, sia nell’elenco degli indagati sia, in parole strazianti, nelle intercettazioni ambientali, il nome del defunto dirigente del comune di Seregno, Calogero Grisafi. Il reato contestato è il medesimo che colpisce altri funzionari: avere avallato una delibera (quella riferita alle aree ex Dell’Orto pullman ) di Piano Attuativo che era illegittima. Illegittima nel procedimento, perché doveva essere una delibera di Consiglio comunale, mentre fu approvata in Giunta. In danno erariale, perché condotta a vantaggio del singolo privato, con mancati introiti per il comune per una quota di oneri di urbanizzazione di almeno 25.000 euro. Abbiamo preso in esame alcuni aspetti della delibera 147/2015 ( vedi ) , una delle due delibere di Giunta comunale oggetto dell’inchiesta. Nella delibera, datata 30 luglio, risultano assenti gli assessori Marco Formenti e Giacinto Mariani. La data coincide con il periodo estivo, ma sarà compito della magistratura e degli inquirenti eventualmente approfondire le ragioni di questa assenza.
Giacinto Mariani ( ex sindaco ed ex vice-sindaco di Seregno ) intervistato in questi giorni dice di “non temere l’inchiesta giudiziaria e che se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare”.
Nelle pagine dell’ordinanza del GIP risulta che nello stesso periodo, con un esposto, Giacinto Mariani aveva denunciato il dirigente Grisafi, per presunte condotte non conformi ai doveri d’ufficio. Come è noto, Calogero Grisafi, ex dirigente del settore pianificazione e territorio è morto suicida a Seveso nel settembre del 2015 ( vedi ) Si scopre che il suicidio del funzionario è avvenuto in una abitazione che gli era stata messa a disposizione, in circostanze non del tutto chiare, da soggetti collegabili all’impresario Antonio Lugarà.
Nel suo percorso lavorativo il Grisafi fu vittima di mobbing, licenziato prima e poi reintegrato nelle funzioni. Che si trattasse di mobbing ad opera di Giacinto Mariani, Sindaco nella precedente legislatura, lo dice la sentenza del Giudice del Lavoro, non è una nostra opinione. Il comune di Seregno ha subìto notevoli danni economici dalla azione vessatoria condotta contro il dipendente.
Degli atti amministrativi che corredano la delibera n.147 ci ha colpito un verbale datato 5 maggio 2015 (il verbale contiene un refuso) che riguarda la commissione consiliare permanente del territorio (vedi ). Alla commissione era presente Grisafi, che ancora rivestiva la qualifica di dirigente del Settore territorio, Edoardo Mazza assessore all’urbanistica , l’architetto Marco Cajani ( consigliere comunale ), l’ingegnere Piergiorgio Borgonovo ( consigliere comunale ), l’architetto Claudio Mainardi ( consigliere comunale ) e altri come si legge consultabile nell’allegato . E’ evidente in questo verbale il ruolo avuto dal Grisafi nella pratica. Il Grisafi aveva scritto chiedendo diversi pareri circa l’interpretazione dell’articolo 15 del Piano delle regole. Si era confrontato con l’allora segretaria comunale Lucia Amato. Entrambi ritenevano che per quella pratica fosse necessario un passaggio in consiglio comunale. Molti sono gli aspetti oscuri della vicenda e di essi non possiamo dare alcuna interpretazione arbitraria, considerato che non tutti gli atti sono pubblici e consultabili. Quelli che abbiamo esaminato ci appaiono importanti perché evidenziano una situazione di conflitto tra il funzionario dipendente pubblico e i politici.
Molte domande aperte forse troveranno risposta al termine dell’inchiesta in corso: Grisafi era cosciente che l’appartamento dove abitava nell’ultimo periodo in Seveso, era riconducibile al Lugarà? ( Come riportato nell’ordinanza del GIP l’immobile era intestato ad un commercialista ) . Alle pagine 9 e 10 si racconta anche che il defunto dirigente aveva una vita privata imbarazzante: si legge della sua frequentazione di donne di origini slave e di loro sodali, incontri che avvenivano anche negli uffici del Comune. Queste stesse notizie risultano anche nelle pagine seguenti delle intercettazioni ambientali riportate sull’ordinananza. Ne riportiamo alcuni stralci dove le conversazioni tra il Sindaco Edoardo Mazza e il costruttore Antonio Lugara’ si riferiscono alla presunta condotta tenuta dal Grisafi negli uffici e presso l’abitazione di Seveso:
“Ha un po’ rotto il cazzo eh?” dice Lugarà “Te lo devi togliere dai coglioni…ascolta me. Noi non ci siamo detti niente eh!” dice Edoardo, “… Sì mi da fastidio, si porta in casa anche i Rom, gente con le ciabatte….uno schifo!” dice Lugarà, “adesso gli dò pochi giorni….se vuole lasciare qualche mobile qua sotto….sono andato al maneggio e gli ho detto che se ne deve andare. Ma dove va? In mezzo alla strada? In mezzo alla strada. Sono cazzi suoi” “Si deve dimettere…che umiliazione- Molto umiliazione!”
Le conversazioni fanno esplicito riferimento alla emarginazione del Grisafi dal proprio ruolo dirigenziale. L’accostamento sinottico tra i diversi atti porta almeno qualche dubbio. Il ruolo del Grisafi evidenziato dal verbale, la sua insistenza per un intervento del Consiglio comunale ha qualche cosa a che fare con la messa a disposizione senza contratto di un appartamento? Secondo il GIP si tratta di un atto corruttivo del costruttore nei confronti del funzionario. La denuncia contro il funzionario da parte di Giacinto Mariani e il tenore delle intercettazioni ambientali trovano, alla luce di questi atti, una diversa interpretazione? Che il funzionario desse fastidio per il suo modo di applicare la norma o almeno di provarci?
Siamo nell’estate del 2015. A settembre dello stesso anno 2015, in quell’appartamento di Seveso, Calogero Grisafi assume grandi quantità di psicofarmaci e lascia questo mondo ( leggi ) . Alla cerimonia religiosa, il sindaco Mazza intervistato da Seregno.tv tesseva gli elogi del suicida, parlava di lui come di uomo colto e competente:”
”
Ad oggi Edoardo Mazza ex sindaco è ancora agli arresti domiciliari mentre il ruolo di Giacinto Mariani nell’intera vicenda è ancora oggetto di indagine, come quello degli altri protagonisti di questa triste storia.
Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare? Certo, lo speriamo tutti.
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SEREGNO – Il Partito Democratico e la lista civica W Seregno hanno diffuso un comunicato stampa che ha come argomento centrale la multiutility cittadina AEB – GELSIA:
” Apprendiamo con soddisfazione che il Commissario Prefettizio di Seregno Antonio Cananà ( leggi ) , sta esaminando anche la situazione delle partecipate AEB-Gelsia e si accinge a dare nuovi indirizzi per garantire il rispetto della legge Madia ed una maggiore trasparenza gestionale. Le stesse criticità ed altre sono state avanzate da noi da anni e in tempi non sospetti, ma le precedenti amministrazioni a guida Giacinto Mariani e poi Edoardo Mazza si sono dimostrate sorde ad ogni suggerimento.
In particolare abbiamo denunciato:
– L’uso della società partecipata del comune di Seregno, come fosse un bancomat, con il prelievo di milioni di euro oltre ai dividendi ordinari, senza che poi venissero spesi in investimenti per la città, visti i ripetuti avanzi di amministrazione;
– Una governance del gruppo complessa, in quanto incompiuta rispetto alle prospettive del 2007, che in oltre dieci anni le diverse amministrazioni non hanno provveduto ad aggiornare;
– Una classe dirigente nei consigli di amministrazione perpetuata negli anni dalle stesse persone che si sono scambiate i ruoli, frutto di una gestione opaca, fatta solo per appartenenza politica, con profili professionali talvolta inadeguati a svolgere il ruolo attribuito;
– Il fallimento di due tentativi di aggregazione prima con Acsm/Agam e poi con Ascopiave. Riguardo ad Ascopiave, dopo che l’amministrazione, poi decaduta per i ben noti fatti, ci ha raccontato che si era ormai ad un passo da uno “storico” accordo, eccoci invece davanti alla cruda realtà. Non solo l’estenuante trattativa si è interrotta ma oggi le prospettive si fanno ancor più piene di incognite. E’ dal 2007 che il gruppo AEB Gelsia è immobile e non vengono operate scelte strategiche ed industriali: si sono operati solamente accorpamenti di reti dei comuni limitrofi in un quadro evolutivo che era già previsto 15 anni fa.
Qual è inoltre il destino di Gelsia Ambiente? Perché la gara a doppio oggetto è andata deserta? Si continua con gestioni in deroga dei servizi di raccolta e senza alcun investimento nell’ambito dei servizi ambientali, che ci costano milioni di euro per quanto riguarda lo smaltimento. In questa situazione, che potrebbe apparire grottesca se non fosse invece tremendamente seria, gli organi amministrativi ed i Presidenti riconfermati dalle amministrazioni di centrodestra hanno dimostrato tutta la loro incapacità e i limiti non solo nel portare avanti un serio processo di aggregazione, ma, ciò che più importa, di saper garantire un futuro al gruppo AEB Gelsia.
In questo autentico marasma, fatto di pochezza politica e scarse capacità manageriali, sarebbe bene che ognuno si assumesse le proprie responsabilità.
Non solo occorre una nuova dirigenza al posto di quella attuale che in un sussulto di dignità dovrebbe dimettersi, ma un cambio di passo di tutta la strategia fino ad oggi perseguita! E’ venuto il momento di dire basta a tutto ciò e, come Partito Democratico, nell’augurare il massimo sostegno all’opera del Commissario Prefettizio, chiediamo ai cittadini seregnesi di ricordarsi di questi fallimenti nel momento in cui dovranno recarsi alle urne alle prossime elezioni amministrative.
Partito Democratico – Lista civica W Seregno
16 ottobre 2017
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SEREGNO – Ieri 12 ottobre il commissario prefettizio Antonio Cananà ( foto al centro ) , unitamente al sub commissario Mariangela Danzì al segretario comunale e al dirigente dell’area finanziaria del Comune, ha incontrato i presidenti delle società del Gruppo AEB-Gelsia (Alessandro Boneschi – foto a sx – , Massimo Borgato, Mario Carlo Novara, Francesco Giordano – foto a dx ) per un approfondimento degli aspetti relativi alle attività e all’assetto societario delle partecipate comunali. Partendo dal presupposto che tali società operino in mercati sempre più aperti alla concorrenza, è fondamentale per il Gruppo sviluppare percorsi di valorizzazione e ottimizzazione dell’aspetto economico-finanziario e di miglioramento qualitativo dei servizi offerti. Nel merito, il Commissario ha rappresentato che la normativa di settore impone ai Comuni la ricognizione e l’eventuale razionalizzazione delle partecipazioni societarie in un’ottica di efficienza gestionale e di contenimento della spesa pubblica. Ciò vale ovviamente anche per il Comune di Seregno con riferimento al Gruppo AEB-Gelsia. Quindi, il Comune adotterà a breve scadenza un piano di razionalizzazione con la previsione di una serie di precisi e rigorosi indirizzi alle società del Gruppo in tema di affidamento di lavori e forniture di beni e servizi, di reclutamento del personale e di affidamento di incarichi esterni. Ulteriori indirizzi riguarderanno la revisione della struttura e dell’organizzazione del Gruppo in un’ottica di snellimento degli assetti societari e di miglioramento di alcuni aspetti gestionali. L’ampiezza di tale revisione dipenderà anche dall’esito finale del procedimento in itinere volto a individuare il socio operativo di Gelsia Ambiente. Come noto, tale procedimento registra una temporanea impasse, in quanto la gara appositamente bandita dalla Provincia di Monza e della Brianza, quale centrale unica di committenza, è andata deserta. Sono in corso valutazioni e contatti istituzionali per riprendere e portare a buon fine la procedura o, altrimenti, percorrere altre strade con la speditezza del caso, previo confronto con gli altri Comuni interessati. In ogni caso, il piano di razionalizzazione conterrà direttive alle società del Gruppo, volte a contenere il numero dei consiglieri di amministrazione, nonché ad ancorarne la nomina o la designazione a criteri di comprovata professionalità. ( il riferimento è forse diretto alla parentopoli che da anni contraddistingue i CDA ndr )
Ad avvenuta adozione della delibera del Commissario prefettizio di ricognizione e razionalizzazione delle partecipate, sarà convocata un’ulteriore riunione con i vertici del Gruppo AEB-Gelsia.
Nell’incontro non si è parlato di altri della vicenda della sanzione da 500mila euro che l’Antitrust ha comminato a Gelsia ( leggi ) e che sarà pagata da tutti i cittadini e di altri argomenti che in più di un’occasione sono stati oggetto di discussione in consiglio comunale ( leggi ) – ( leggi )
Piena soddisfazione dopo l’apprendimento della notizia da parte del consigliere Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) che in diverse occasioni aveva criticato aspramente l’operato dei vertici della multiutility cittadina
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SEREGNO – Antonio Colzani segretario cittadino del Partito Democratico ha lanciato ieri giovedì 12 ottobre, durante una conferenza stampa nella sede del partito , l’idea del progetto di un centro – sinistra per il futuro governo della città: “Premetto – dice Colzani – che non sappiamo quando ci saranno le elezioni, poiché tutto dipende dalle risultanze della commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose. Il Partito Democratico cosciente della non autosufficienza di nessuna forza politica e della gravità dell’astensione propone l’apertura di un dialogo per la prossima campagna elettorale, che sarà diversa da ogni altra. Abbiamo chiamato la nostra idea ” Patto per Seregno ” basato su un programma da costruire insieme con le altre forze politiche, con le liste civiche, con le realtà associative e del mondo cattolico operanti in città . Questo patto ha tre parole cardine : Legalità’, Bene Comune e Solidarietà. Occorre – continua Colzani – individuare un candidato sindaco che sappia unire, che non sia divisivo. Proporremo per il prossimo 25 novembre una giornata di studio e discussione dal titolo “stati generali” a cui tutte le forze politiche sono fin da ora invitate “.
Alla conferenza stampa era presente anche l’ex capogruppo PD in consiglio Comunale William Viganò che ha parlato dell’attività svolta durante questi due anni e mezzo di amministrazione Mazza e ha espresso solidarietà ai dipendenti comunali non sottoposti ad indagine. ” Non tutti i dipendenti pubblici sono uguali perchè c’è chi lavora rispettando la legge, la legalità e la trasparenza” Viganò ha anche auspicato che la città non subisca l’onta di uno scioglimento per mafia.
A Viganò abbiamo posto due domande : la prima, premettendo che nelle 225 pagine dell’ordinanza del GIP Pierangela Renda si legge che le due pratiche urbanistiche oggetto del reato di corruzione sono state approvate in giunta e non in consiglio comunale come previsto dalla legge e perciò sono state sottratte anche alla discussione in commissione urbanistica, i consiglieri comunali non hanno accesso alle delibere di giunta e non si sono accorti del grave errore procedurale?
Viganò ha risposto che le ” le delibere sia di consiglio comunale che di giunta erano da ritenersi legittime visto il parere favorevole del segretario generale che rappresenta lo Stato. Noi come PD ci siamo opposti politicamente al contenuto dei due Piani Attuativi ( Pac 1 e 2 ).”Quali sono i confini del centro – sinistra che ha in mente è invece la domanda fatta ad Antonio Colzani : ” Sono ampi a condizione che vi sia reciproco rispetto e un dialogo non improntato alla preventiva disistima. Un programma comune – continua Colzani – deve essere scritto insieme e sottoscritto in modo da impegnare tutti.”
(Anna Migliaccio)[wysija_form id=”5″]
MONZA – Sì è svolta questa mattina sabato 7 ottobre la conferenza programmatica provinciale di Articolo 1 Mdp presso la sede della Cgil. La senatrice Lucrezia Ricchiuti nel suo intervento ha illustrato le proposte di Articolo 1 Mdp in tema di legalità e lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Una lunga relazione analizzato il quadro desolante dell’intera regione Lombardia,ove sono ben 1700 i beni sequestrati alla criminalità. Sono presenti tutte le mafie italiane e straniere ma in Brianza è la “ndrangheta” a farla da padrona. La ndrangheta è infiltrata in vari settori di attività dal movimento terra alle imprese di servizi. Molte le aziende chiuse o sequestrate. Il caso Seregno è stato analizzato in questo quadro dalla senatrice Ricchiuti che se ne è occupata da anni in modo approfondito nella Commissione Parlamentare antimafia. Sul fronte della corruzione la giunta regionale guidata da Roberto Maroni – sempre secondo la Ricchiuti – è stata giudicata già con chiarezza nel rendiconto della Procura Regionale della Corte dei Conti del 2016, che ha rivelato un sistema opaco, spesso clientelare orientato verso una spesa pubblica inefficiente. Scarsa trasparenza caratterizza anche il settore della sanità. Irregolarità sul fronte del lavoro e del comportamento delle imprese produttive offrono un quadro generale desolante dell’economia lombarda. Articolo 1 Mdp sarà in campo alle elezioni regionali e sarà in campo anche a Seregno, alle prossime elezioni amministrative con le sue proposte legislative e di buona amministrazione. Importante intervento è stato quello di Onorio Rosati consigliere regionale di articolo 1 Mdp che ha esposto analisi e proposte in tema di trasporto pubblico sanità lavoro. Infine la posizione del gruppo politico contro il Referendum lombardo: il 13 ottobre si svolgerà una specifica iniziativa a Vimercate con tutte le forze politiche che si oppongono al referendum regionale voluto da Maroni. ( Anna Migliaccio )
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SEREGNO – Si è svolta ieri, giovedì 5 ottobre, presso la sedi via Leonardo da Vinci, una conferenza stampa tesa ad illustrare la posizione della lista sugli ultimi avvenimenti accaduti in città. La lista si presentò alle ultime amministrative senza ottenere consiglieri; della lista stessa facevano arte persone aventi e non appartenenza di partito, persone che hanno ricoperto per molti anni, sotto altra sigla politica di sinistra, la funzione di consiglieri comunali. Giusi Minotti, già candidato Sindaco in molte tornate elettorali con Rifondazione comunista nel suo intervento sottolinea che la legalità non è categoria politica. Un forza politica, giustamente, può e deve opporsi a leggi incompatibili con i propri obiettivi politici e ritenute sbagliate.Francesco Mandarano, storico consigliere comunale, indipendente di sinistra, evidenzia che ci troviamo in una fase storica dove bisogna agire come fece Togliatti nella svolta di Salerno, alleandosi con tutte le forze antifasciste e antimafiose. Di nuovo Giusi Minotti, con il programma amministrativo della scorsa tornata elettorale afferma che ogni possibile dialogo con gli altri parte da lì e dalla costruzione della propria identità politica. Simone Crinò, presidente della Casa della sinistra, indipendente e senza alcuna tessera di partito pone alcune questioni molto serie, come l’astensionismo, che se non fosse stata così alto forse avrebbe mitigato il controllo mafioso dei voti, e l’economia della città, che rappresenta un terreno favorevole alla infiltrazione mafiosa da momento in cui la crisi ha demolito il tessuto produttivo e insieme ad esso anche quello sociale e civile. Francesco Mandarano vede con favore l’apertura alleantista del Partito Democratico nell’ultimo comunicato dato alla stampa, e, ad esplicita domanda posta dalal sottoscritta circa le iniziative che si intendono assumere per poter dialogare con gli altri, risponde che secondo lui, occorrerebbe una piena indipendenza della Lista di sinistra seregnese dal quadro nazionale di veti incrociati. Emerge chiaramente da questa dichiarazione che il nodo delle alleanze non è stato sciolto, né nella sinistra, né altrove. Chi scrive da osservatore e informatore, non privo di opinioni, osserva con trepidazione tali sviluppi. ( A. Migliaccio )
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MILANO – “Con questo provvedimento andiamo a sostenere concretamente il rilancio del tessuto produttivo lombardo, contrastando la delocalizzazione attraverso azioni di fiscalita’ di vantaggio e altri opportuni interventi atti ad agevolare le imprese, in particolar modo, quelle che si impegnano a mantenere in Lombardia la loro presenza, salvaguardando l’occupazione e il lavoro”lo ha detto l’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazion Massimo Garavaglia commentando la delibera di Giunta approvata stamani con la quale e’ previsto per tre anni l’azzeramento dell’aliquota Irap sulle nuove attivita’.
Il provvedimento riguarda le attivita’ commerciali aperte dal primo gennaio al 31 dicembre 2018 e quelle artigianali, purche’ prevedano la vendita nei locali di produzione o nei locali a questi adiacenti dei beni di produzione e siano in possesso dell’annotazione della qualifica artigiana nel registro delle imprese. (*ad esempio: sono ammesse pasticcerie, gelaterie e panifici ma non possono beneficiare dell’agevolazione le attivita’ commerciali di servizi). Mentre l’agevolazione, in coerenza con l’impegno di Regione Lombardia in materia di prevenzione del gioco d’azzardo patologico, non si applica agli esercizi nei quali risultino installati apparecchi di gioco. Piu’ nel dettaglio, la misura si applica alle nuove attivita’ aperte nei centri storici dei Comuni capoluogo e dei Comuni con una popolazione superiore ai 50 mila abitanti per la fase sperimentale dal 1 gennaio al 30 giugno 2018. Inoltre, tali esercizi devono avere sede legale od operativa nel territorio lombardo.
“Prosegue cosi’ il lavoro di Regione Lombardia – conclude l’Assessore all’Economia – per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, individuando soluzioni in grado di sostenere la ripresa, ponendo particolare attenzione a quelle categorie, come il mondo del commercio e le attivita’ artigianali, che piu’ hanno sofferto la crisi in questi anni. Cosi’ facendo, infatti, Regione da’ un segnale forte anche a sostegno dei nostri centri commerciali naturali e dei negozi di vicinato che rappresentano il vero cuore pulsante delle nostre citta’”.
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