BRIANZA – SCOPERTO DAI CC UN CAPANNONE UTILIZZATO PER IL RICICLAGGIO DI AUTO RUBATE: FERMATI DUE ROMENI
BRIANZA – Perquisizioni e arresti nelle provincie di Monza, Como e Bergamo da parte dei Carabinieri: scoperto un capannone utiliozzato per il riciclaggio di auto rubate. Alle prime ore dell’alba di giovedì, in Calusco d’Adda (BG) e Cassano d’Adda (MB), i Carabinieri di Besana Brianza al termine di approfondite indagini di polizia giudiziaria, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pubblico ministero Michele Trianni ed emessa dal GIP del Tribunale di Monza Silvia Pansini, per furto aggravato in concorso nei confronti di due operai romeni pregiudicati di trentatré e trentuno anni ( G.H. e I.M.) verso i quali sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine al reato di furto aggravato in concorso. Il fattoavvenne durante la notte dello scorso 31 maggio all’interno di un cantiere in Albiate (MB), dove sono furono rubati diversi materiali edili e idraulici per un valore complessivo di oltre 11.000 euro. Nei riguardi di un terzo complice, un connazionale romeno di trent’anni ( F.H.) , anch’egli operaio e pregiudicato per associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione, non è stato possibile eseguire la misura restrittiva perchè al momento al di fuori del territorio nazionale. Presso un capannone sito in Mariano Comense (CO) in uso a lui e a sua moglie (A.S.), è stata comunque eseguita una perquisizione che ha permesso di rinvenire una lussuosa Mercedes G350 rubata in Puglia lo scorso ottobre, un’Alfa Romeo Stelvio e una Jeep Rengade con telaio e targa clonati, nove carte di circolazione “in bianco” il cui furto era stato denunciato ad Enna nel 2014, una coppia di targhe clonate, svariate targhe smarrite e etichette con numeri di telaio di auto rubate, numerosissime parti di altre autovetture –verosimilmente provento di furto–. Il p.m. di Como, Alessandra Bellù , ha disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti della donna, cittadina romena di 32 anni con precedenti per inosservanza di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Avendo la stessa un figlio di sei anni al seguito, è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.La tipologia e il volume di quanto scoperto dai militari durante apre la strada a nuovi interessanti scenari investigativi che saranno approfonditi e sviluppati prossimamente.
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