SEREGNO – L’ON. D’ATTORRE PER IL NO AL REFERENDUM
SEREGNO – Ha avuto un’ ottima riuscita l’iniziativa promossa dalla “Casa della sinistra Seregno” svoltasi ieri 21 ottobre . L’associazione supporta il lavoro del Comitato locale e nazionale per il NO nell’ambito della campagna elettorale del referendum costituzionale. Ospite dell’incontro l’onorevole Alfredo D’Attorre, deputato del gruppo parlamentare Sinistra Italiana, che ha illustrato le ragioni per votare no a questa contro riforma. Molte le falsità da smontare riguardo al risparmio che si otterrebbe sui costi della politica – ha esordito l’onorevole -, al preteso snellimento e velocizzazione della produzione normativa. Ciò che verrebbe meno con la vittoria del Sì nel combinato disposto con la legge elettorale Italicum, è solo la rappresentanza. Il Senato non viene abolito affatto; viene abolito il voto dei cittadini e sostituito dalla nomina politica dei potentati locali che, soprattutto in certe aree del Paese, andrebbero invece limitati e controllati. Non sono chiari i ruoli ed è possibile il conflitto dei poteri – ha continuato l’onorevole D’ Attorre -; figure istituzionali regionali e sindaci acquisteranno una immunità da processi con pericolo per la vita democratica. Grave è anche il modo con cui è stato condotto il procedimento parlamentare della riforma. Ogni voce dissonante è stata esclusa dalla Commissione affari costituzionali e il dibattito parlamentare soffocato. La Costituzione, vertice assoluto nella gerarchia delle fonti del diritto, – ha concluso l’ onorevole -appartiene a tutti e non può essere cambiata con atti di forza da parte del Governo che ricorre ed abusa alla questione di fiducia.
All’incontro erano presenti molti cittadini e giovani alla loro prima esperienza nell’esercizio del voto, persone indecise sul referendum e non facenti parte dell’associazione culturale. Secondo l’organizzatrice Anna Migliaccio: ” La riuscita dell’incontro è un segnale che la associazione “Casa della sinistra Seregno” sta effettivamente svolgendo il proprio compito politico culturale “.
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