CESANO – SABATO 5 MARZO IL COMUNE PARTECIPERA’ AL “PRESIDIO PER LA PACE”

Cultura

CESANO – SABATO 5 MARZO IL COMUNE PARTECIPERA’ AL “PRESIDIO PER LA PACE”

CESANO MADERNO  – “No alla guerra”: il Comune parteciperà sabato 5 marzo alle ore 15.30 al presidio per la pace in Ucraina organizzato in piazza Conciliazione a Desio. Oltre a Cesano Maderno, ci saranno i Comuni di Bovisio Masciago, Varedo, Limbiate e Nova Milanese. Tutti uniti per la pace, insieme per dimostrare solidarietà e vicinanza a chi sta soffrendo per le tragiche conseguenze del conflitto. Durante la manifestazione, a cui parteciperà il Sindaco di Cesano Maderno, Maurilio Longhin, unitamente ad assessori e consiglieri comunali, i partecipanti si stringeranno idealmente alla popolazione ucraina.

La pace è l’unica strada – queste le parole del Sindaco Maurilio Longhin -. Saremo presenti per esprimere con forza l’auspicio che si trovi una soluzione diplomatica affinché si depongano le armi e per far arrivare la nostra partecipazione e vicinanza alla popolazione, col pensiero rivolto soprattutto ai più deboli e alle madri in fuga coi bambini. Sono situazioni che l’Europa ha già vissuto e che mai avremmo pensato di rivedere. La gente ha un solo pensiero: porre fine alla guerra e farlo presto”.

La Giunta presieduta dal Sindaco Maurilio Longhin ha inoltre deciso di esporre a Palazzo Arese Borromeo un grande drappo con i colori della bandiera ucraina. L’iniziativa per ribadire la vicinanza di tutta la comunità alla popolazione ucraina che vive giorni di drammatiche difficoltà e per la quale la nostra città, partecipe, chiede libertà e pace. I colori della bandiera ucraina esposti in città rappresentano in modo tangibile la solidarietà di Cesano Maderno e il “no” della città ad ogni forma di conflitto e di violenza.

Lunedì 7 marzo si terrà un incontro di coordinamento in Comune con rappresentanti della Comunità Ucraina a Cesano, le Comunità Pastorali e le Associazioni che si occupano di solidarietà e servizi alle fragilità per organizzare modalità di sostegno e accoglienza per i profughi in fuga dalla guerra.