Corruzione al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco : 4 imputati chiedono il patteggiamento

Cronaca

Corruzione al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco : 4 imputati chiedono il patteggiamento

Monza – Quattro richieste di patteggiamento e una di messa alla prova, ma dopo avere pagato un risarcimento dei danni a un’associazione nazionale che si occupa dei familiari dei pompieri, per l’inchiesta sulla corruzione al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ( foto di copertina ) –

Il primo a voler concordare con la Procura di Monza una pena di poco superiore ai 4 anni comprensiva dei mesi che ha già trascorso in carcere – così da non doverci tornare – è Enrico Celestino Vergani, 57 anni, di Carate Brianza. Vergani è l’addetto agli acquisti per l’ufficio automezzi accusato di avere abusato del suo ruolo per ottenere mazzette dai fornitori, ma anche regali come buoni benzina e catene da neve per le proprie auto, oltre che intascarsi beni della sede di Monza dove prestava servizio.  All’udienza preliminare al Tribunale di Monza Vergani ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo avere versato un anticipo degli oltre 50mila euro che intende versare.

Una somma analoga pagherà l’imprenditore Sergio Fortini, 54 anni, di Manerba del Garda, a cui sono stati revocati gli arresti domiciliari. Vogliono patteggiare anche un altro imprenditore di Giussano, Martino Longoni, 54 anni e la moglie del vigile del fuoco, Mariangela Braggiato, 54 anni, indagata per avere speso 30mila euro ben consapevole, secondo gli inquirenti, che erano soldi provento delle attività illecite del coniuge.

Alla conclusione delle indagini preliminari, la Procura ha aggiunto una nuova accusa di truffa ai danni dello Stato a un altro vigile del fuoco indagato, Edoardo Correnti, 53 anni, di Giussano, che insieme a Vergani è accusato di avere fatto il “furbetto” del cartellino di presenza in ufficio per le ore di lavoro straordinario. Correnti ha chiesto di ottenere la messa alla prova, che prevede un risarcimento dei danni e un programma di lavori socialmente utili per estinguere il reato.

( Fonte Il Giorno – Stefania Totaro )