GIUSSANO- TERREMOTO: PARTITE DUE UNITA’ CINOFILE GIUSSANESI
GIUSSANO – Stamane anche due unità cinofile di Giussano composte da Matteo Santambrogio e Fabrizio Malcovati dell’associazione nazionale carabinieri in congedo di Giussano, con tre pastori tedeschi specializzati nella ricerca delle persone sono partiti da Livigno, dove si stavano addestrando, per raggiungere i luoghi dove stanotte alle 3.36 c’è stato il terremoto *. Sono partite in tutto due Unità cinofile A.N.C, (Associazione Nazionale Carabinieri), due lombarde del nucleo operativo di Giussano e una piemontese proveniente dell’Anc di Torino. Sull’elicottero sono saliti Slash, Poss e Jado, tre cani specializzati per la ricerca di superficie Ucrs, pastori tedeschi grigioni. Da Livigno le unità dapprima sono state elitrasportate al centro Bione di Lecco e da qui con un altro mezzo sono ripartite verso i centri del Lazio e dell’Umbria colpiti dal sisma . Una volta giunte sul posto le unità saranno immediatamente operative. L’operazione è stata coordinata da Marco Valsecchi, giussanese, responsabile nazionale delle unità cinofile Anc.
( foto di Federica Vernò )
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* Alle 3.36 la terra ha tremato fortissimo. Il fenomeno sismico è stato di magnitudo 6 e ha avuto come epicentro Accumoli, in provincia Rieti nel Lazio, ma la scossa è stata avvertita in modo nettissimo in tutte le Marche, da Ascoli Piceno fino ad Ancona: anche nella provincia di Pesaro le persone sono state svegliate dal movimento della terra. Per far fronte all’emergenze, è stato mobilitato l’Esercito. Una seconda violenta scossa, di magnitudo 4.7, si è verificata alle 13.50. Sono decine i fenomeni registrati dalla rete sismica dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia in queste ore. La Protezione civile delle Marche ha attivato un numero verde (840001111), attivo 24 ore su 24, al quale i cittadini possono rivolgersi per ogni informazione utile sul grave terremoto che ha colpito la regione Marche.
Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.
Il terremoto verificatosi questa notte (magnitudo successivamente ridotta a 6) è stato forte quasi quanto quello, di magnitudo 6.2, che il 6 aprile 2009 distrusse L’Aquila. Degli altri recenti ‘grandi’ terremoti in Italia, quello del 1976 in Friuli è stato di magnitudo 6.2, quello dell’Irpinia (1980) di magnitudo 6.8, quello di Umbria e Marche (1997) di magnitudo 5.6, quello della pianura padana modenese (2012) di magnitudo 5.9.