SEREGNO – CON LA LEGGE ANTI-MOSCHEE CHIUDE… UNA CHIESA
SEREGNO – La legge anti-moschee della Regione ha fatto la prima vittima ma a chiudere non è stato un centro islamico o una moschea bensì la Chiesa dei cattolici scismatici tradizionalisti dove la Fraternità sacerdotale San Pio X, fondata da monsignor Marcel François Lefebvre ( foto ) , celebrava la messa in latino. Stando alla legge regionale e anche per l’amministrazione comunale la struttura è inidonea come luogo di culto; tutta la vicenda è stata originata dal fatto che il Comune di Seregno non ha adottato per tempo nel documento urbanistico, il piano delle «attrezzature religiose», richiesto dalla norma voluta da Roberto Maroni.
L’immobile è di proprietà dell’ associazione San Giuseppe Cafasso che ha presentato al Tar un’istanza di sospensiva contro l’ordinanza di chiusura. Prima dell’acquisto e della ristrutturazione era stato chiesto ufficialmente da parte degli interessati al Comune se l’immobile era idoneo all’attività di culto e la risposta da parte degli uffici comunali era stata positiva . Dopo che il Tar ha negato la sospensiva, il legale della confraternita, l’avvocato Fabio Broglia, si è rivolto al Consiglio di Stato . Le funzioni all’interno della struttura sono sospese e sono stati rimossi tutti i simboli sacri.
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