MONZA – È previsto per domani lunedì l’interrogatorio di garanzia di Fabio Bestetti, medico ortopedico del Policlinico di Monza arrestato dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza, a seguito di un’inchiesta su un giro di mazzette connesse all’impiego di protesi di “bassa qualità” che ha portato all’arresto di dodici medici.
L’ avvocato difensore di Bestetti Attilio Villa del Foro di Monza ha dichiarato all’Ansa “Lunedì ci sarà l’interrogatorio, al momento non ritengo di dover commentare la vicenda” . Bestetti, stando alle accuse mosse dal magistrato Manuela Massenz e dal Pm Giulia Rizzo, è accusato di aver favorito l’utilizzo di protesi ortopediche della Ceraver Italia srl, in cambio di denaro ed altre utilità. Bestetti è accusato di averle sponsorizzate presso altri colleghi e cercato medici di base disponibili a reclutare pazienti ortopedici, di fornire indicazioni tecniche all’azienda fotografando protesi della concorrenza durante gli interventi e, insieme al collega Marco Valadè, anche lui arrestato, di aver attestato falsamente interventi a quattro mani, quando ad operare era solo uno dei due.
Dopo lo scandalo che ha sconvolto il mondo della sanità, Policlinico e Istituti Zucchi hanno contattato centinaia di pazienti affermando : ” Stia tranquillo che la sua protesi è sicura” I due gruppi ospedalieri in cui lavoravano Claudio Manzini (Clinica Zucchi), Marco Valadè (Policlinico di Monza) e Fabio Bestetti (al Policlinico fino all’estate del 2015) si trovano a fare i conti con i pazienti operati dai chirurghi finiti in carcere. Gli Istituti Clinici Zucchi hanno già iniziato a contattare un centinaio di pazienti che dal 2014 e fino a mercoledì scorso sono stati operati da Manzini e a cui è stata impiantata una protesi Ceraver. Dallo Zucchi affermano che, al di là del giudizio espresso dai medici intercettati («queste protesi fanno cagare »), si tratta di protesi certificate, controllate e registrate dal ministero della Salute.
Anche il Policlinico ha avviato contatti con i pazienti di Valadè e Bestetti (circa 350) a cui verrà inviata una lettera in cui “spieghiamo la situazione e a cui allegheremo anche tutte le certificazioni delle protesi Ceraver – ha detto Alessandro Cagliani del Gruppo Policlinico di Monza – In ogni caso, da giovedì, ovvero da quando sono state eseguite le misure cautelari, abbiamo sospeso ogni fornitura del prodotto della ditta. Ma non per dubbi sulla qualità del prodotto bensì per evitare il rischio di ulteriori episodi di corruttela. -sugli arresti – i fatti contestati, se confermati, sono riconducibili ad eventuali responsabilità personali dei soggetti coinvolti”.
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