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Cronaca

SEREGNO – INFILTRAZIONI MAFIOSE IN COMUNE: LA COMMISSIONE ORA REDIGERA’ UNA RELAZIONE

SEREGNO –  La commissione diretta dal prefetto Ignazio Portelli, coadiuvato dal capitano della Guardia di Finanza Angelo Vitiello e dal tenente dei carabinieri Flavio Pressi, che era stata incaricata di accertare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale di Seregno, ha lasciato gli uffici del municipio.  Da fonti attendibili c’è la conferma che la stessa commissione dopo aver visionato centinaia di atti e documenti e dopo aver ascoltato le testimonianze dei dipendenti comunali e degli amministratori locali,  terminerà il suo lavoro in altra sede . Nei prossimi giorni stilerà  una relazione conclusiva sugli lavoro svolto  e  la consegnerà  al Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, che la inoltrerà a sua volta al ministro dell’Interno, Marco Minniti.

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Cronaca

SEREGNO – CHI ERA IL VERO “PADRONE” DI SEREGNO?

SEREGNO – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti aveva già delegato il prefetto di Monza Brianza ad esercitare l’accesso presso il Comune di Seregno per la verifica della sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso.
La decisione di dimettersi di ieri di tutto il consiglio comunale  ( leggi ) ha forse evitato questo ulteriore onta  per la città. Ora il l Prefetto di Monza Giovanna Vilasi nell’attesa della decisione del Gip di Monza sull’interdizione del vice sindaco Giacinto Mariani, indagato a piede libero per abuso d’ufficio, chiesta dalla magistratura, nominerà un commissario prefettizio che porterà la città verso nuove elezioni.

Su Giacinto Mariani si apprende che in una telefonata dell’ottobre 2015, il costruttore Antonino Lugarà, in carcere per corruzione , parla di Mazza con Stefano Gatti, consigliere (anche lui ai domiciliari), e quest’ultimo gli dice: “Lui c’ha il padrone … unico padrone … Giacinto Mariani“. In un’altra intercettazione un architetto dice che Mazza è “di fatto ‘guidato’ dal vice-sindaco Mariani, definendolo nella circostanza addirittura una ‘pedina’

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