MONZA – CAMBIA LE CIFRE SUGLI ASSEGNI E TRUFFA BARISTI E RISTORATORI
MONZA – Avrebbe usato anche la penna con l’inchiostro cancellabile per alterare gli importi dei pagamenti sugli assegni a lui consegnati per le forniture come agente di un’azienda di prodotti surgelati, riuscendo ad intascare più di 90mila euro dai clienti, titolari di bar tra Monza e il Vimercatese.
E’ questa l’accusa di cui deve rispondere un quarantenne brianzolo, imputato di truffa e appropriazione indebita in un processo che entrerà nel vivo a marzo al Tribunale di Monza. Al dibattimento vogliono costituirsi parti civili per ottenere un risarcimento del danno il datore di lavoro dell’agente e una decina di titolari di locali coinvolti nel presunto raggiro. Secondo i capi di imputazione il quarantenne è accusato di truffa “per essersi impossessato di assegni” pari ad un valore complessivo che supera i 15mila euro, consegnati dai due soci di un bar tabaccheria “alterando, maggiorandoli, gli importi indicati sugli assegni periodicamente corrisposti per il pagamento delle forniture”.
Per truffare i clienti l’agente avrebbe “approfittato dei momenti di maggiore affluenza della clientela nell’esercizio commerciale” per sottoporre ai soci gli importi da pagare in modo che non potessero prestare la sufficiente attenzione. Secondo alcuni delle presunte vittime, inoltre, l’agente avrebbe usato una penna con l’inchiostro cancellabile per modificare in un secondo momento gli importi degli assegni da incassare. Un sistema che avrebbe permesso al quarantenne di intascare illecitamente circa 90mila euro in due anni, tra il 2018 e il 2020. Accuse negate dall’imputato.