tenente emilio de simone

Cronaca

SEREGNO – LA GDF SEQUESTRA BUONI PASTO RUBATI

SEREGNO –  I finanzieri della Compagnia di Seregno hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Monza 5 persone dedite ai reati di furto e ricettazione di “Buoni Pasto” emessi da una nota società del settore. L’attività d’indagine è partita dalla denuncia di un commerciante della città brianzola che si era visto negare dalla società emittente il rimborso dei buoni pasto ricevuti in pagamento poiché i ticket, nonostante fossero stati consegnati ad un corriere abilitato, non erano mai arrivati a destinazione.
I militari hanno accertato che le buste contenenti i buoni, una volta individuate da alcuni dipendenti infedeli delle società di spedizione, venivano prelevate e cedute, dietro pagamento di un compenso, ad altri complici che si occupavano della successiva ricettazione.
Dall’esame delle matrici i Finanzieri sono riusciti a ricostruire i successivi canali di utilizzo dei buoni rubati, fino ad individuare i supermercati, siti nelle provincie di Milano, Varese e Monza,
ove gli stessi venivano spesi una seconda volta. Nella successiva fase d’indagine i militari sono riusciti a risalire anche ai soggetti che utilizzavano i ticket rubati per acquistare, in prevalenza, grandi quantitativi di bibite, probabilmente oggetto di successive vendite “in nero”. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti circa 1.000 buoni emessi dalle principali società del settore per un valore nominale di 6.400 euro.

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Cronaca

GDF – OPERAZIONE STAMMER : 54 FERMI E 8 MIILIONI DI BENI SEQUESTRATI

CATANZARO – Brillante operazione della Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale con l’esecuzione di decine di arresti volti a neutralizzare una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico dai marcati profili internazionali capace di pianificare l’importazione di 8 tonnellate di cocaina dal Sud America, in particolare dalla Colombia.
L’operazione antidroga denominata “STAMMER”, condotta, sotto l’egida della Procura della Repubblica di Catanzaro, dalle Fiamme Gialle della Sezione G.O.A. del GICO del
Nucleo P.T. di Catanzaro, con la cooperazione della National Crime Agency inglese (N.C.A.) e della Polizia Colombiana, e l’indispensabile supporto del II Reparto del Comando Generale e della Direzione Centrale Servizi Antidroga (D.C.S.A.) per le numerose attività rogatoriali, ha dimostrato come i trafficanti calabresi ricevevano disponibilità liquide anche da soggetti insospettabili, incensurati, personaggi celati dietro una facciata di liceità, spesso legata ad attività commerciali che vanno dalla ristorazione alle strutture ricettive turistico alberghiere, alle concessionarie di automobili, caseifici, bar e tabacchi, con partecipazioni anche in cantieri navali e aziende agricole, che non disdegnavano di fare affari con le potenti ‘ndrine vibonesi, tramite delle “puntate” per l’acquisto all’ingrosso della cocaina.
Il denaro destinato ai “Cartelli” veniva consegnato dai calabresi direttamente a cittadini colombiani e libanesi da anni residenti in Italia, ai quali veniva affidato il recapito in
Sudamerica.
L’inchiesta svolta dalle unità specializzate dei finanzieri del Nucleo P.T./G.I.C.O. ha, così, consentito di identificare tutti i soggetti coinvolti, ognuno con un ruolo ben preciso: dai finanziatori ai mediatori, dai traduttori a coloro che avevano il compito di ospitare gli emissari dei narcos colombiani, più volte giunti nel nostro Paese ed ospitati per lunghi periodi nel vibonese. Le investigazioni, poi, hanno anche permesso di accertare che alcuni personaggi di spicco hanno protetto anche con la forza i loro “affari”, come testimoniato dalle armi a disposizione di alcuni dei fermati, in quanto in più circostanze ostentavano disponibilità di kalashnikov e pistole di diverso calibro.
L’intera operazione ha permesso di infliggere all’organizzazione rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni: la droga complessivamente sequestrata, una volta lavorata ed immessa in commercio, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro (€. 1.600.000.000) una volta raggiunte le piazze di spaccio; a ciò vanno aggiunti gli ingenti sequestri patrimoniali con cui si è proceduto a colpire gli accoliti dal punto di vista economico.
Si tratta, in particolare, di beni mobili ed immobili, quote societarie e autovetture di grossa cilindrata, per un valore stimato in circa 8 milioni di euro, sottratti agli esponenti delle associazioni criminali nonché a quei finanziatori che dagli affari con le cosche attendevano
importanti introiti.
Attraverso l’attività della Guardia di Finanza, infatti, si è proceduto a verificare per ciascun soggetto la presenza di sproporzione tra i redditi dichiarati e le possidenze intestate procedendo, al fine di scongiurare la dispersione dei patrimoni, al sequestro dei beni non giustificati.

BRIANZA 

Nell’Operazione STAMMER hanno svolto un ruolo importante anche i gruppi della Guardia di Finanza di Seregno e di Seveso . In particolare gli uomini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Seregno comandate dal Tenente Emilio de Simone hanno effettuato il sequestro di 20 chilogrammi  di marijuana (foto)  e 46 proiettili calibro 7.65 ( foto )  nel comune di Carate Brianza .

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