Cronaca

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SEREGNO – SPACCIA IN PIENO GIORNO: EXTRACOMUNITARIO DENUNCIATO

SEREGNO – Il fatto è successo mercoledì pomeriggio in piazza Fari nel rione Santambrogio . I Carabinieri hanno fermato un cittadino egiziano  mentre cedeva una dose di droga ad un pakistano  residente in città . I militari hanno fermato i due e,  mentre il cliente è stato segnalato in Questura come assuntore di sostanze stupefacenti, l’egiziano è stato condotto in caserma e durante la perquisizione i militari gli hanno trovato in tasca  oltre duemiladuecento euro . Il pusher è risultato essere senza fissa dimora con precedenti per furto e rapina  e già condannato a non poter risiedere in Lombardia . E’ stato denunciato per spaccio.

( foto di archivio )

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DESIO – UBRIACO MINACCIA LA MOGLIE CON UNA MAZZA : DENUNCIATO

DESIO – Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto mercoledì sera intorno alle 20  l’uomo, un 52enne completamente ubriaco , stava ancora minacciando la moglie con una mazza  . I militari erano giunti sul posto avvisati da alcuni vicini e hanno trovato l’uomo che ancora impugnava l’arma contundente  con la quale minacciava la moglie . Trai i due pare fosse nato un diverbio sulla vendita di un’automobile che la donna avrebbe ceduto al marito . Difronte ai militari fortunatamente il violento ha deposto l’arma di offesa ma non ha potuto evitare la denuncia per porto abusivo di arma e minacce aggravate.

( foto di archivio )

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LISSONE – SINDACO E ASSESSORI CHIEDONO 200MILA EURO PER INSULTI SU FACEBOOK

LISSONE – Un post apparso su Facebook contenente insulti nei confronti del sindaco Concetta Monguzzi e dei membri della giunta  secondo gli amministratori comunali sarebbe andato “oltre il limite consentito” tanto da indurre gli stessi a passare alle vie legali. L’argomento è stato discusso durante il consiglio comunale di martedì e ha suscitato una vera bagarre in aula tra maggioranza e opposizione che ha ricordato alla giunta in carica una condotta non sempre “trasparente” di alcuni personaggi  politicamente a loro vicini. L’autore del post, che è stato cancellato, a sua volta ha deciso di tutelarsi affidandosi ad un legale . La questione potrebbe sfociare in una causa davanti ad un tribunale civile e forse anche penale. Molti gruppi su Facebook informano i componenti che:  ” la responsabilità dei commenti postati ricade legalmente su chi li scrive . ( art. 595 del codice penale: “chiunque […] comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 Euro”. Ai commi 2 e 3 del medesimo articolo si sottolinea che se l’offesa consiste nell’attribuzione di un determinato fatto, la pena aumenta, e se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (diffamazione aggravata) “.

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DESIO – NEL CIMITERO NUOVO ANCHE UN’AREA PER LA SEPOLTURA DEI MUSULMANI

DESIO – La città avrà una nuova area per le sepolture dei cittadini di religione islamica residenti o deceduti sul territorio del Comune. Nella seduta di martedì 16 ottobre la Giunta ha deliberato la convenzione con l’associazione culturale «Centro Minhaj ul Quaran» con cui definisce la nuova procedura di accesso e d’uso di queste sepolture.
Per noi tutti i cittadini che vivono e lavorano sul territorio hanno gli stessi diritti e doveri, senza distinzioni di etnia – spiega il sindaco Roberto Corti-  Accogliamo oltre 4 mila residenti stranieri, la maggior parte rumeni ma anche pachistani, abbiamo oltre 800 bambini iscritti a scuola e supportiamo iniziative di integrazione culturale, garantendo sempre il rispetto della legge. Desio è la città dell’integrazione nel rispetto delle regole”.

L’ articolo 13 del Regolamento di Polizia Mortuaria prevede lungo il lato ovest del perimetro del Cimitero nuovo, la zona di espansione destinata alle «sepolture non cattoliche». «Musulmani, ma anche altre confessioni religiose, se ce lo chiederanno», precisa il Sindaco. In base alle convenzione (di durata ventennale) con l’associazione culturale «Centro Minhaj ul Quaran» in questa area saranno costruiti 36 posti sepoltura e un ossario comune nel rispetto delle principali regole della religione islamica.
ll Comune di Desio gestirà direttamente l’area. Le salme dovranno essere accompagnate da «nulla osta» firmato dal legale rappresentante dell’associazione culturale «Centro Minhaj ul Quaran». Ciò per «certificare» la fede islamica del defunto. Prima dell’inumazione e dell’eventuale esumazione dovranno essere corrisposti tutti i corrispettivi per lo svolgimento dei servizi cimiteriali.

In passato, spiega il Sindaco, poteva anche avere un senso. Gran parte degli immigrati musulmani non puntavano a fermarsi stabilmente in Italia e, spesso, desideravano anche e soprattutto da morti, tornare a casa. Ma ora non è più così: «Le famiglie che vedono il loro futuro in Italia sono sempre di più. Parliamo di persone che sono in Italia da molti anni, molte con cittadinanza italiana, o addirittura nate in Italia da genitori immigrati. E loro vogliono avere i loro defunti vicino».
La testa dei defunti sarà rivolta verso La Mecca e, quindi, le fosse per le bare saranno orientate tutte nello stesso modo. I defunti di religione islamica saranno sepolti deponendo la salma all’interno di un feretro, in conformità alla legislazione vigente in materia funeraria. Al termine del periodo ordinario di inumazione o se il numero dei posti fosse esaurito, si procederà all’esumazione. I resti ossei saranno conservati nell’ossario comune nel rispetto delle regole della religione islamica.

Dare una risposta positiva e definitiva alle legittime istanze dei cittadini di religione islamica, nel rispetto delle esigenze dell’Amministrazione comunale e delle leggi italiane – conclude l’assessore ai Servizi cimiteriali Stefano Guidotti costituisce un passo concreto verso la completa integrazione dei cittadini di religione islamica e rappresenta un prezioso contributo alla costruzione di una città che non esclude nessuno”.

( foto di archivio  )

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SEREGNO- GIOVANE ROM PER NON PAGARE LA LUCE SI ATTACCA DIRETTAMENTE ALL’ENEL

SEREGNO –Un giovane di etnia Rom poco più che 25enne e già noto alle forze dell’ordine aveva trovato un espediente, non molto nuovo per la verità, per non pagare la bolletta dell’Enel . Aveva collegato un cavo elettrico che prendeva l’energia  direttamente dalla linea della società .Il fatto, che è successo in via Certosa, è stato scoperto dai tecnici dell’Enel che hanno avvisato i Carabinieri: i militari hanno denunciato il rom per furto .

( foto di archivio )

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LISSONE – UN’ALTRA SPACCATA ALL’EXPERT : E’ LA SECONDA IN POCHI GIORNI ( video )

LISSONE – A pochi giorni dalla prima, una seconda spaccata è stata compiuta da una banda composta da  otto persone ai danni del negozio Expert in via Buonarroti  ( leggi )  la scorsa notte poco dopo le due. I malviventi utilizzando due veicoli  pick up hanno sfondato le vetrine e sono penetrati nel negozio di elettronica ed elettrodomestici.   Hanno quindi arraffato  cellulari, tablet e computer portatili per un valore stimato tra i 40 e i 50mila euro. I ladri sono quindi fuggiti abbandonando sul posto  le asce, le mazze e i martelli utilizzati per il loro ” lavoro ” .

 

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VIMERCATE – UNA MODERNA TAC A 128 STRATI OPERATIVA ALL’OSPEDALE

VIMERCATE –  Una tac di ultima generazione è entrata in funzione presso l’Unità Operativa di radiologia dell’ospedale di Vimercate. La nuova tac rappresenta un’importante innovazione tecnologica per la nostra azienda ed in particolare per il presidio di Vimercate” commenta il direttore generale dell’Asst Vimercate  Pasquale Pellino.  La tac a 128 strati di ultima generazione è già pienamente  operativa  e consente di eseguire indagini diagnostiche di elevata qualità, in modo veloce, sicuro e con dosi di radiazioni ai pazienti nettamente ridotte rispetto alle precedenti apparecchiature. In particolare, grazie al suo potente processore ed a un software dedicati, permetterà all’equipe di radiologia l’esecuzione di indagini cardiovascolari e “total body” anche in pazienti critici con difficoltà a mantenere il respiro  o la posizione supina oltre a permettere uno studio più “fine” e preciso delle malattie tumorali con una riduzione di dose somministrata al paziente dal 50 all’80 per cento.  La nuova apparecchiatura è stata acquistata con un finanziamento regionale.    Prossimamente  sarà sostituita con una nuova apparecchiatura anche  la tac di pronto soccorso.

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SEREGNO – ARRESTATI PUSHER CHE SVOLGEVANO ANCHE SERVIZIO A DOMICILIO

SEREGNO- I Carabinieri hanno arrestato due ragazzi di 30 e 28 anni, entrambi disoccupati e già noti alle forze dell’ordine; insieme a loro i militari hanno denunciato altre due persone  mentre quaranta clienti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di droga. I due arrestati erano già noti alle forze dell’ordine ed erano tenuti sotto controllo . Nei giorni scorsi i militari a casa di uno dei due hanno trovato  500 grammi  di marijuana divisa in sacchetti che riportavano la dicitura  “OG Kush”, ovvero “Original Gangster Kush”(una miscela proveniente dalla California ndr ) .Durante la perquisizione domiciliare i militari hanno trovato anche un bilancino di precisione, una macchina per il confezionamento sottovuoto, altre dosi di stupefacenti e un’agenda sulla quale erano annotati i nomi dei clienti . I pusher pare svolgessero anche servizio a domicilio:  per ora il servizio è stato sospeso .

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LENTATE – LA STORICA FABBRICA CHATEAU D’AX CHIEDE IL CONCORDATO PREVENTIVO

LENTATE SUL SEVESO – La storica azienda di mobili ha depositato presso il Tribunale di Monza un ricorso contenente la domanda di concordato preventivo, al fine di “fronteggiare la situazione di crisi finanziaria che nell’ultimo periodo ha colpito la società” . Un passo deciso, si legge in un comunicato emesso dall’azienda  e firmato  dell’amministratore delegato Angelo Rodolfi, per cercare di migliorare l’efficienza logistica e i processi produttivi rimuovendo le criticità che hanno portato a questa situazione di difficoltà. Venerdì è previsto un incontro tra i vertici dell’azienda ed il sindacato che ha già espresso timori circa il mantenimento dei posti di lavoro .

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COMO – LA GDF SEQUESTRA 13MILA GIUBBOTTI “NAPAPIJRI” E “BLAUER” CONTRAFFATTI

COMO – I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari doganali, nel corso dei quotidiani controlli svolti presso il valico commerciale in ingresso nel territorio italiano, hanno scoperto un consistente carico di giubbotti contraffatti che presentavano caratteristiche riconducibili a quelli dei noti marchi “Napapijri” e “Blauer”, che stavano per essere immessi sul mercato. L’attività di servizio è stata avviata selezionando un autoarticolato proveniente dall’Ungheria e diretto a Napoli tra gli oltre 3.000 che quotidianamente varcano il confine. Considerata la tipologia di merce, la provenienza della stessa e valutati i profili di rischio in materia di contraffazione, le fiamme gialle decidevano di procedere ad un controllo sommario del carico. All’interno dell’autoarticolato venivano rinvenuti 317 cartoni per un totale di 12.970 capi di abbigliamento di cui 12.130 pezzi riconducibili al marchio “Napapijri” e 840 pezzi che presentavano caratteristiche in termini di disegno, forma e colore, similari a quelle del marchio “Blauer”. Venivano immediatamente contattati i periti dei rispettivi marchi che confermavano i sospetti dei militari. L’ingente carico è stato così sottoposto a sequestro ai sensi degli artt. 473 C.P. (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni), 474 C.P. (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 517 C.P. (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci), per un valore di mercato di circa 1.200.000 euro. Tale merce sarebbe stata immessa in libera vendita traendo in inganno il consumatore. La non corrispondenza tra la merce dichiarata e quella effettivamente riscontrata ha inoltre comportato il contestuale sequestro amministrativo finalizzato alla confisca per contrabbando e la denuncia dell’autista ucraino alla Procura della Repubblica di Como.

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