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SEREGNO – UN GIARDINO DEDICATO A PAOLO GIORGETTI, VITTIMA DELLA CRIMINALITA’

SEREGNO –  Un giardino pubblico dedicato alla memoria di Paolo Giorgetti, vittima innocente della criminalità organizzata. Lo ha deciso la Giunta Comunale, che ha chiesto alla Prefettura l’autorizzazione alla Prefettura per l’intitolazione del giardino pubblico all’angolo di via delle Grigne con via Valassina.

Nato nel 1962 a Meda, Paolo Giorgetti è stato protagonista di un fatto di cronaca nera che molto ha colpito l’opinione pubblica: nel 1978, infatti, Giorgetti venne sequestrato e poi ucciso dalla ‘Ndrangheta.

Figlio di Carlo, uno dei più noti industriali mobilieri della Brianza, Paolo Giorgetti viveva a Meda, dove frequentava il liceo scientifico all’Istituto Marie Curie. La mattina del 9 novembre 1978 Paolo venne rapito lungo la strada che percorreva a piedi tutti i giorni. A dare l’allarme furono alcuni passeggeri di un convoglio delle Ferrovie Nord assistettero al rapimento del ragazzo, caricato su una Fiat 128 verde. Il corpo del ragazzo venne ritrovato bruciato e carbonizzato nel bagagliaio di un’auto a Cesate, all’estrema periferia nord di Milano. Ad ucciderlo fu il cloroformio, motivo per cui i rapitori bruciarono il corpo. Per il suo omicidio venne condannato come mandante Vincenzo Loielo, boss della ‘Ndrangheta di Gerocame, paese in provincia di Vibo Valentia.

 

 

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CARATE – SANITA’: IMPORTANTE INTERVENTO CHIRURGICO CON METODICA MICROCHIRURGICA IN ORTOPEDIA

CARATE BRIANZAImportante e complesso intervento chirurgico a Carate con un team di specialisti diretti dal primario di Ortopedia Giuseppe Castoldi ( nella foto). Per la prima volta in chirurgia ortopedica, presso il Presidio Ospedaliero, è stata adottata una metodica microchirurgica.

L’intervento ha interessato una paziente di 44 anni, proveniente dalla provincia di Bergamo, affetta da pseudoartrosi del radio che, come noto, assieme all’ulna concorre a formare lo scheletro dell’avambraccio.

“Per pseudoartrosi – spiega Castoldi – si intende una mancata guarigione di una frattura, che non tende alla consolidazione”.

La donna, in altro centro ospedaliero, prima di giungere a Carate, aveva già subito diversi interventi, senza operò risolvere la frattura e senza guarire dal dolore sofferto. “S’era anche innestato – ricorda il primario di Carate – un prelievo di osso dalla cresta iliaca, ma senza alcun beneficio”.

Il trattamento delle pseudoartrosi dell’avambraccio rappresenta una bella sfida per la chirurgia ortopedica. “L’obiettivo dell’intervento chirurgico – sottolinea lo specialista ortopedico – deve essere quello di promuovere la guarigione della malattia, il recupero del normale rapporto fra le ossa dell’avambraccio e un ritorno alla motilità (la più possibile) fisiologica”.

In letteratura sono state descritte numerose tecniche chirurgiche per trattare questa complicanza.

A Carate è stato scelto un innesto osseo vascolarizzato, descritto dalla pubblicistica scientifica e con un alto tasso di guarigione, anche se comporta tempi chirurgici più lunghi e la presenza in sala di una équipe specializzata.

Così è stata chiesto la collaborazione dei microchirurghi dell’Ospedale San Gerardo e organizzato in sala operatoria un complesso intervento che ha coinvolto il team ortopedico (oltre a Castoldi, Luca Molteni e Francesca Colombo), i microchirurghi di Monza Antonio Peri di Caprio e Pietro Garrieri, personale strumentista e infermieri di sala operatoria.

L’intervento è durato più di sette ore: “in estrema sintesi – ricorda Castoldi – è consistito nel prelievo di un pezzo di perone con i suoi peduncoli vascolari e nel posizionarlo nella giusta lunghezza nella sede della pseudoatrosi del radio, fissandolo con una placca. La parte più critica è stata l’anastomosi ovvero il collegamento dei vasi venosi e arteriosi che ha funzionato perfettamente, con nostra grande soddisfazione”

La paziente, dopo due giorni di degenza, è tornata a casa, in buone condizioni, contenta soprattutto di non avvertire più il dolore che la accompagnava da tempo, costringendola ad una limitazione della sua vita quotidiana.

Ora, nei prossimi mesi, dovrà sottoporsi a programmate viste  ambulatoriali per il follow up.

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MONZA – IL SAN GERARDO DIVENTA IRCCS, ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO

MONZA – “Una decisione tanto attesa è oggi realtà: il San Gerardo di Monza è finalmente un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”. Lo afferma la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, dopo la firma del provvedimento, da parte del Ministro della Salute, che trasforma in IRCCS il San Gerardo di Monza.

Era un obiettivo della nostra azione di governo – prosegue Moratti – e, grazie all’impegno di tutti i soggetti chiamati in causa, siamo riusciti a raggiungerlo. Un riconoscimento che rende merito a una struttura di eccellenza, punto di riferimento non solo della Brianza, ma di tutta Italia”. 

Con il San Gerardo salgono a 5 gli Irccs di natura pubblica in Lombardia, portando a 19 il numero complessivo di quelli presenti nella nostra regione.

 “La Lombardia – aggiunge la vicepresidente – possiede il numero più alto di questi istituti tra tutte le regioni d’Italia, più del 40%. Gli Irccs possono essere considerati a pieno titolo anche uno dei motori di sviluppo economico della Regione, in un comparto e in un momento storico in cui è più che mai necessario incentivare la ripresa complessiva del sistema lombardo e nazionale”.

 “Ringrazio il Governo – prosegue – per aver mantenuto l’impegno. Il completamento del percorso che porta a un nuovo Irccs lombardo pubblico, dopo 40 anni, rappresenta un risultato di grande prestigio per tutta la sanità pubblica regionale. Oltre che per la Brianza, che vede premiata una eccellenza non solo per il suo territorio, ma per l’intero Paese”. 

 “La ripresa dell’Italia e della Lombardia dopo la pandemia – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare – passa anche dalla piena realizzazione di queste eccellenze”. 

“In Lombardia c’è una sanità sempre più al passo coi tempi – conclude Moratti – dove competenze, innovazione e ricerca sono al servizio della collettività, con qualifiche di altissimo profilo anche nel panorama internazionale”

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Il San Gerardo si conferma uno dei migliori presìdi della Lombardia che si è distinto negli anni anche per gli ottimi risultati nel campo della ricerca. La sua trasformazione in IRCCS è quindi un enorme valore aggiunto per il territorio nonché il giusto riconoscimento per il grande lavoro di tutti gli operatori e dei ricercatori”. Così l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Fabrizio Sala commenta la firma del decreto per trasformare il San Gerardo di Monza in Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

Rivolgo sempre un ringraziamento doveroso – ha aggiunto Sala – a tutto il personale sanitario, alle Fondazioni coinvolte, ai ricercatori e a tutti coloro che contribuiscono ogni giorno a rendere questo ospedale un’eccellenza. Questa trasformazione sarà anche una grande occasione per supportare il lavoro sul territorio di tanti nostri ricercatori“.

“Investire con convinzione in ricerca – ha concluso l’assessore – è fondamentale per vincere le sfide del futuro. Questa è da sempre una delle priorità di Regione Lombardia e risultati eccellenti come quello del San Gerardo di Monza ci confermano che i nostri investimenti stanno andando nella giusta direzione” ha concluso Fabrizio Sala.

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DESIO – OSPEDALE : OPEN DAY PER LE MAMME E IL LORO BIMBI

DESIO – Una giornata dedicata alla promozione dell’offerta sanitaria in ambito Ostetrico e Neonatale organizzata dall’Ospedale di Desio e dai consultori dell’ambito desiano.

L’appuntamento è il 21 ottobre 2022: per l’occasione, nel corso della giornata, diverse aree dell’ospedale ospiteranno laboratori e incontri con gli specialisti del Pio XI.

I laboratori per le mamme e i loro bambini (tra gli altri,  belly mapping, rebozo, pilates e gravidanza, danza in fascia, massaggio al neonato, mindfulness in gravidanza, pavimento pelvico e shiatsu) saranno in parte esplicativi ed in parte dimostrativi.

Presso l’Aula Laboratorio, invece, ostetriche e clinici, terranno incontri rivolti a donne (già madri o in gravidanza) riguardanti la diagnosi prenatale, la sicurezza in età pediatrica, il ritorno a casa e lo svezzamento, le vaccinazioni, l’assistenza psicologica ed emotiva e la diagnosi precoce del tumore alla cervice.

Sarà possibile, inoltre, eseguire il pap test (ma con la prenotazione e l’impegnativa del medico curante) e fare una valutazione del pavimento pelvico.

Ci sarà anche l’opportunità di fare una visita alle sale parto e alla mostra fotografica allestita per l’occasione e intitolata “L’attesa, la nascita, l’incontro”.
La partecipazione all’open day è gratuita, ma dovrà essere prenotata telefonando allo 0362.38.32.24 (dalle 16.00 alle 19.00). L’accesso è consentito soltanto con Green Pass.

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CESANO – IL MERCATO EUROPEO COMPIE VENT’ANNI

CESANO MADERNO –  Vent’anni di Mercato Europeo a Cesano Maderno. È un’edizione speciale quella in programma quest’anno, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, che celebra un’iniziativa di grande successo, sempre molto attesa e gradita dai cittadini.

Dopo le restrizioni dovute alla pandemia, che ancora l’anno scorso avevano condizionato l’evento, quest’anno il Mercato Europeo torna alla sua consueta vivacità e ampiezza. Circa 110 le aziende espositrici (ma il numero può ancora aumentare), per un totale di oltre 130 banchi.  Numerosa, come da tradizione, la presenza internazionale, con 25 diverse bandiere a rappresentare i Paesi partecipanti per una tre giorni all’insegna di gusti, sapori e tradizioni rappresentative di Paesi europei ed extraeuropei, oltre che di diverse regioni italiane.

Street food, ristorazione, bevande, artigianato, articoli per la casa e il benessere: variegata e di qualità l’offerta al pubblico. Non mancheranno le novità con nuove aziende e nuovi prodotti.

L’area bancarelle è prevista in piazza Arese e lungo le vie Cozzi, Cerati, A. Negri, Milano e vicolo Lucchini. Il food and beverage è concentrato in via Cozzi all’altezza del Parco Arese e del parcheggio del Comune.

Il Mercato Europeo è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con FIVA Confcommercio e Unione Confcommercio Seveso.

Quest’anno è previsto anche un palinsesto di iniziative culturali organizzate in concomitanza con il Mercato Europeo per valorizzare e rendere l’iniziativa ancora più coinvolgente.

“Sin da quando è nata – commenta il Sindaco Gianpiero Bocca – questa manifestazione internazionale ha incontrato il favore del pubblico. Un apprezzamento trasversale, che ha contribuito a diffondere la sua fama, richiamando numerosi visitatori anche oltre i confini della nostra città. Questa 20° edizione è un’occasione di ulteriore valorizzazione del Mercato Europeo e della nostra città. Per questo l’Amministrazione comunale ha messo a punto un programma di iniziative culturali di qualità e di richiamo, aperte a tutti, con un’attenzione particolare per i bambini. Il Mercato Europeo sarà sempre più un brand finalizzato ad incrementare l’appeal di Cesano e a promuovere le sue molteplici attività e il suo patrimonio storico e culturale. Ringrazio l’assessora al Commercio Donatella Migliorino per l’importante attività di organizzazione, i nostri Uffici e l’assessora alla Cultura Martina Morazzi per la predisposizione di un attrattivo programma culturale”.

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Questo il calendario degli eventi culturali e di svago:

Area pedonale di via Cozzi

sabato 15 ottobre

  • dalle 15.00 alle 19.00: spettacoli con artisti di strada (con inizio ad ogni ora)
  • dalle 20.30, NOTE PER LA LIBERTÀ per Masha, Hadis e tutte le donne iraniane: concerto pop rock e open stage a cura della CAMS-Ricordi Music School. Vuoi suonare anche tu? Per solisti e band iscrizioni entro il 13 ottobre a eventi@ricordimusicschool.com

domenica 16 ottobre:

  • dalle 15.00 alle 19.00: spettacoli con artisti di strada (con inizio ad ogni ora)

 

Parco Arese

sabato 15 e domenica 16 ottobre

  • dalle 10.00 alle 19.30: gonfiabili
  • dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30: trucchi bimbi

 

Vicolo Lucchini

da venerdì 14 a domenica 16 ottobre

  • dalle 15.00 alle 23.00: maratona internazionale di tango argentino. A cura di ASD. Con la partecipazione di maestri riconosciuti a livello internazionale.

 

Palazzo Arese Borromeo e Giardino

sabato 15 e domenica 16 ottobre

  • dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00: apertura di Palazzo Arese Borromeo alle visite in autonomia
  • ore 15.00 e 16.00: visite guidate a cura dell’Ufficio Cultura e dell’Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo.

domenica 16 ottobre

  • ore 10.00: DOMENICA AL PARCO. Attività sportiva in rosa a cura di Fitness Dance Parco Borromeo, in occasione della PittaRossoPink Parade a sostegno della ricerca della Fondazione Umberto Veronesi.

 

Da lunedì 10 ottobre a venerdì 14 ottobre è in programma la FESTA DELLA MUSICA: laboratori di orientamento musicale e presentazione dei nuovi corsi, dalle 14.30 nella sede della Ricordi Music School in via Luigi Cerati. Per prenotarsi: www.ricordimusicschool.com

Domenica 16 ottobre, in piazza Esedra, è prevista la Castagnata a cura del Leo Club Cesano Maderno e Brianza Occidentale e Alpini sez. Cesano Maderno.

Significativa la partecipazione delle Associazioni con Ambulanzopoli a cura della Croce Bianca sez. di Cesano Maderno e il gazebo del Comitato Maria Letizia Verga in piazza Arese. Durante tutta la manifestazione saranno presenti per il servizio di primo soccorso la Croce Bianca sez. di Cesano Maderno e gli agenti della Polizia Locale.

Ai cittadini residenti nell’area interessata dal Mercato Europeo viene recapitata in questi giorni una lettera informativa sulle norme di sicurezza necessarie per lo svolgimento della manifestazione e per consentire l’accesso dei mezzi di soccorso. È prevista l’interdizione della circolazione veicolare e della sosta nelle seguenti strade:

  • via Milano (nel tratto tra via Garibaldi e via Duca d’Aosta, compresa l’area parcheggio adiacente il Parco Arese e la via Sant’Ambrogio);
  • via Sant’Ambrogio (nel tratto compreso tra l’intersezione con via Milano e l’esercizio commerciale ivi esistente. È consentito ai residenti il transito a senso unico alternato);
  • piazza Arese;
  • via Cozzi (nel tratto compreso tra l’intersezione con piazza Duca D’Aosta e piazza Arese);
  • via Cerati;
  • via A. Negri.

Questo l’elenco dei parcheggi disponibili per i visitatori:

  • Area Mercato piazza G. Facchetti
  • Parcheggio Cimitero via Quarto
  • Parcheggio Parco Borromeo via F. Barbarossa
  • Parcheggio largo D’Immè
  • Parcheggio Stazione via Don L. Marelli
  • Parcheggio ex Stazione via Monteverdi
  • Parcheggio piazza XXV Aprile
  • Parcheggi via Dante
  • Parcheggi via De Gasperi
  • Parcheggio via D. D’Aosta
  • Parcheggi via Indipendenza
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DESIO – PARTITA L’EDIZIONE 2022 DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE

DESIO – E’ partita da pochi giorni la la nuova edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che, dal 2018, ha cadenza annuale, non più decennale, ma non coinvolge tutte le famiglie, solo un campione rappresentativo scelto annualmente dall’ ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) a partecipare. Per quest’anno il numero di famiglie campione che parteciperanno a Desio all’indagine è di 539.

Scopo del Censimento è il conteggio della popolazione italiana e delle sue caratteristiche socio-economiche e strutturali, che rappresenta la base informativa ufficiale pubblica e legale utilizzata nelle decisioni politiche e nei confronti internazionali. Fornisce anche importanti informazioni sul patrimonio abitativo delle famiglie.

La rilevazione si articola in due fasi.

  • La prima fase (3 ottobre – 12 dicembre) le famiglie possono compilare il questionario on line utilizzando le credenziali di accesso ricevute con la lettera informativa a firma del Presidente Istat o tramite SPID o CIE. In alternativa alla compilazione autonoma del questionario elettronico, possono recarsi presso il Comune, previo appuntamento, telefonando ai numeri 0362.392.229-225-231.
  • Durante la seconda fase (7 novembre – 22 dicembre), le famiglie non rispondenti potranno essere contattate dagli operatori comunali per effettuare l’intervista telefonica oppure da un rilevatore per procedere all’intervista faccia a faccia presso il proprio domicilio o presso il Comune.

Dopo il 12 dicembre la compilazione del questionario sarà possibile SOLO tramite intervista con un rilevatore/operatore comunale a domicilio, via telefono o presso il Comune.

Si invitano le famiglie che hanno ricevuto la comunicazione Istat ad adempiere telematicamente in autonomia per quanto possibile, ricordando che, in ogni caso, vige l’obbligo di risposta.

 

INFO E CONTATTI
L’assistenza alla compilazione del questionario è completamente gratuita.

▪ contattare Numero Verde Istat 800188802, attivo dal 30 settembre al 22 dicembre, tutti i giorni, compresi sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 21

▪ scrivere a censimento.areale@istat.it  o censimento.lista@istat.it

▪ consultare le Domande frequenti.

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MONZA – ALL’ARENGARIO FLASH MOB DELLE OSTETRICHE DAL TITOLO “ALLATTIAMO INSIEME”

MONZA – Oggi, venerdì 7 ottobre, alle ore 16, nei pressi dell’Arengario di Monza, le ostetriche dell’Ospedale San Gerardo (Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma), dei consultori della ASST Monza e gli studenti del corso di laurea in Ostetricia dell’Università Milano Bicocca organizzano un flash mob dal titolo “Allattiamo insieme! Let’s breastfreed together!”

L’iniziativa è promossa nell’ambito della Settimana mondiale dell’allattamento 2022 che quest’anno è focalizzata sul potenziamento delle figure che hanno un ruolo nella protezione, nella promozione e nel sostegno dell’allattamento, in tutti gli ambiti sociali, attraverso l’informazione e l’impegno di tutti gli attori coinvolti per realizzare un cambiamento effettivo.

Per assicurare la salute fin dalla nascita, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Unicef e le associazioni mediche di tutto il mondo raccomandano l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre. Il latte materno rappresenta la fonte principale dai nutrienti di cui un neonato ha bisogno, ma anche la forma di protezione dalle malattie più comuni.

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DESIO – OSPEDALE : DOPO 33 ANNI VA IN PENSIONE TIZIANA VARISCO

DESIO –  Un medico che non solo cura, ma che sa prendersi cura”, così la salutano le sue coordinatrici infermieristiche Daniela Mattiolo e Olivia Casati che hanno lavorato al suo fianco per molti anni. Tiziana Varisco  ( (nalla foto terza in piedi da sx ) dopo 33 anni di inesauribile attività, ha lasciato in questi giorni la direzione della Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Pio XI ed è andata in pensione.

La sua collaborazione con la struttura di Desio, tuttavia, non si interromperà perché continuerà a seguire, a titolo gratuito, i progetti da lei avviati e non ancora ultimati. Sarà una presenza, anche in questo caso, segnata da slancio e passione, come sempre.

Tiziana Varisco era entrata all’Ospedale di Desio, nel settembre del 1989, con la specialità di Pediatria, Neonatologia e Patologia Neonatale e di Cardiologia Pediatrica.

Nella struttura di via Mazzini ha percorso tutte le tappe sino a diventare prima primario facente funzione e poi Direttore a tutti gli effetti.

“La dottoressa Varisco – sottolineano le due coordinatrici – ha sempre creduto nell’importanza di una costante formazione clinica, organizzando audit intra ed extra ospedalieri, garantendo alla sua équipe medico-infermieristica la partecipazione a convegni e corsi specialistici, per erogare un’assistenza sempre più mirata ed innovativa”

Durante la sua carriera è stata promotrice delle principali attività di screening neonatali tra cui quello elettrocardiografico, per la prevenzione della morte in culla e quello audiologico, per la diagnosi precoce delle ipoacusie in epoca neonatale.

“La sua incredibile capacità di empatia e di ascolto, unita alle innegabili competenze professionali – aggiungono Mattiolo e Casati – le hanno permesso di creare, negli anni, relazioni e contatti con specialisti multidisciplinari, pediatri di libera scelta, servizi socio sanitari, per migliorare non solo i percorsi diagnosti e terapeutici, ma anche creare una rete sempre più efficace per la presa in carico delle situazioni di fragilità dei piccoli pazienti e delle loro famiglie”.

E’ giusto ricordare il successo delle diverse edizioni dell’evento “Bimbi sicuri”, incontri formativi sulla sicurezza in età pediatrica, aperto a tutta la popolazione. L’ultima delle quali messa in campo il 14 maggio scorso, dopo due anni di “silenzio” costretto dalla Pandemia, ospitata, con la partecipazione di oltre 1.000 persone, al PalabancoDesio.

E poi il progetto “Nati per Leggere”, con la creazione in reparto di uno spazio dedicato alla lettura per i bambini. Grazie alle donazioni delle Librerie Giunti, ogni bambino ricoverato o in visita ambulatoriale, ha potuto e può continuare a scegliere un libro da tenere con sé al ritorno a casa.

La collaborazione con le associazioni di volontariato (come Abio Brianza da più di trent’anni presente all’ospedale), alcuni privati ed industriali locali, le hanno permesso di dotare la sua struttura di nuove apparecchiature, per migliorare l’assistenza e le cure erogate.

“Saluto la dottoressa Varisco, anche a nome di tutta la nostra comunità ospedaliera e territoriale – dice Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Brianza, augurandole ogni bene -. La ringraziamo moltissimo per tutto quello che ha fatto. Sono le persone e i professionisti come lei che fanno la differenza e danno anche agli altri lo stimolo per far bene e meglio. Potremo, tuttavia, ancora contare sulla sua collaborazione prestata con il suo solito entusiasmo contagioso e la sua provata professionalità e competenza”.

Il ruolo lasciato da Tiziana Varisco, sarà svolto, come facente funzione, da Patrizia Calzi a cui vanno gli auguri di buon lavoro di tutta l’ASST.

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CESANO – NASCE LO SPORTELLO CLIMA, SERVIZIO INFORMATIVO ONLINE

CESANO MADERNO – Dal mese di settembre i cittadini, le imprese e i professionisti della Brianza ovest hanno a disposizione uno strumento in più per rispondere attivamente al cambiamento climatico: lo Sportello Clima. Si tratta di un servizio informativo online gratuito erogato da Agenzia InnovA21 per il territorio dei Comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Varedo, promosso nell’ambito del progetto “La Brianza Cambia Clima” finanziato da Fondazione Cariplo.

Il nuovo servizio è stato presentato a Cesano Maderno, nella Sala Giunta del Comune, nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Gianpiero Bocca, l’assessore all’Ambiente Manuel Tarraso, il Dirigente dell’Area Tecnica, ing. Fabio Fabbri, il Vice-Sindaco di Bovisio Masciago Massimiliano Zanierato, oltre che il Presidente di InnovA21, Marzio Marzorati.

Collegandosi al sito internet labrianzacambiaclima.it ed entrando nella pagina dedicata dello Sportello è possibile accedere a diversi materiali informativi, quali schede tecniche, news e approfondimenti, per conoscere quali siano gli interventi e gli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici e la produzione di energia da fonti rinnovabili, così da ridurre i consumi energetici, risparmiare in bolletta e contenere le emissioni della CO2 responsabile dei cambiamenti climatici. In caso di ulteriori dubbi o necessità di approfondimento, gli utenti che possiedono un immobile nell’area degli 8 Comuni possono inoltre inviare una richiesta di supporto ad un esperto che, sempre gratuitamente, provvederà a rispondere alle domande per orientare i cittadini verso scelte energetiche più consapevoli.

Una sezione dello sportello fornisce inoltre informazioni riguardo ad interventi innovativi per la casa, e relativi incentivi, per rendere le città più vivibili, belle e al sicuro da allagamenti, esondazioni e ondate di calore, diventati più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici. Vengono infine illustrati i rischi locali derivanti dai cambiamenti climatici e le buone pratiche che ciascun cittadino può mettere in atto per affrontarli.

Ai materiali informativi e alle attività attualmente disponibili se ne aggiungeranno di nuove nei prossimi mesi e fino a dicembre 2023.

La partecipazione è la modalità con la quale possiamo realizzare la transizione ecologica: partecipazione degli Enti locali, come dimostra in modo molto positivo il nostro territorio, e partecipazione dei cittadini e delle famiglie. Con i cambiamenti degli stili di vita e con la possibilità di scegliere ed essere informati, le sfide ambientali diventano più facilmente affrontabili. L’aumento dei costi dell’energia e la prospettiva di una riduzione della disponibilità di risorse energetiche diventano anche un’opportunità per cambiare rotta e scegliere con più decisione la via delle energie rinnovabili – ha dichiarato Marzio Marzorati, Presidente di Agenzia InnovA21 –Per permettere però alle comunità locali e alle singole persone di assumere un ruolo attivo per la transizione energetica e climatica è necessario informarle su quali siano le azioni che possono davvero mettere in campo e, allo stesso tempo, facilitare l’accesso alle reali opportunità di cambiamento sia tecnologiche che gestionali. Lo Sportello Clima sarà anche un luogo per informare sul verificarsi di fenomeni come alluvioni e lunghi periodi di siccità. Gli eventi estremi richiedono una nuova progettazione delle nostre città e anche in questo caso le comunità locali devono essere protagoniste.”

Lo sportello, realizzato e gestito da InnovA21, è il risultato della collaborazione tra i Comuni di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Meda e Varedo che, attraverso il progetto La Brianza Cambia Clima, stanno cercando di affrontare la crisi energetica e climatica con una visione condivisa. La sovracomunalità di questa iniziativa è un aspetto determinare per affrontare la sfida ambientale, modalità che è stata valutata positivamente dalla Fondazione Cariplo tanto che, grazie al suo contributo, possiamo erogare gratuitamente questo servizio ai cittadini della Brianza Ovest.” – ha concluso Marzorati.

Per accedere al servizio Sportello Clima basta collegarsi al sito labrianzacambiaclima.it ed entrare nella sezione dedicata. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative promosse da Agenzia InnovA21 sono disponibili sulla pagina Facebook La Brianza Cambia Clima.

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BRIANZA – RICORDATO A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA IL GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

BRIANZA –  Nel 40° anniversario della morte del Generale C.A. Dalla Chiesa, le città della Brianza ne espongono i manifesti celebrativi. Numerosie le scuole, i negozi e i palazzi delle istituzioni che hanno accolto l’iniziativa di esporre la locandina a ricordo.

Il 3 settembre 1982, sotto i colpi sparati della mafia, morirono il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa,Prefetto di Palermo, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo. A quaranta anni dal quel terribile e vigliacco agguato, l’Arma dei Carabinieri ha ricordato il Generale con locandine che affisse nelle scuole, luogo di formazione dei nostri giovani, ma anche nelle sedi delle istituzioni e nelle vetrine di molti negoni .

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso anno “La loro barbara uccisione rappresentò uno dei momenti più gravi dell’attacco della criminalità organizzata alle Istituzioni e agli uomini che le impersonavano, ma, allo stesso tempo, fini per accentuare ancor di più un solco incolmabile fra la città ferita e quella mafia che continuava a volerne determinare i destini con l’intimidazione e la morte. Pur nella brevità dell’incarico svolto a Palermo, il sacrificio del prefetto Dalla Chiesa e il suo lascito ideale contribuirono ad orientare molte delle scelte che, negli a successivi, hanno consentito un salto di qualità nell’azione di contrasto ai fenomeni di infiltrazione mafiosa nell’economia e nella pubblica amministrazione”


Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli“. ( Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa )

La resistenza, la lotta al terrorismo, quella al banditismo e alla mafia. Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri, è artefice di tutto questo e la sua vita si intreccia con la storia del nostro Paese. Il futuro generale Dalla Chiesa è nato a Saluzzo, in Piemonte nel 1920 ed è morto a Palermo  il  settembre del 1982. Era in Sicilia da appena 120 giorni, lui, l’uomo che aveva sconfitto le Brigate Rosse, mandato, come prefetto, a combattere la guerra di mafia che faceva più di un morto al giorno in quegli anni a Palermo.

Lo uccise, quarant’anni fa, la mafia. Uccise lui, la seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, e l’agente di scorta Domenico Russo. Lo uccise quasi prima ancora che potesse davvero cominciare a lavorare.

L’Arma era nel suo dna. Figlio di un generale dei Carabinieri entrò nell’Arma durante la seconda guerra mondiale, dopo aver fatto parte dell’esercito. Il giorno dell’armistizio, l’8 settembre del 1943 era al comando della tenenza di San Benedetto del Tronto per poi passare al comando provinciale di Ascoli Piceno. Si era appena laureato in giurisprudenza.

Si rifiutò di partecipare alla ricerca e agli arresti dei partigiani. Fuggì prima di essere catturato delle forze tedesche occupanti e si unì alla resistenza, diventando uno dei responsabili delle trasmissioni radio clandestine di informazioni per gli americani. Nel dicembre del 194 passò le linee nemiche e entrò nella parte d’Italia già liberata. Fu incaricato di garantire la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei ministri dell’Italia liberata a Roma e poi passò a Bari dove studiò scienze politiche e conobbe Dora Fabbo, che nel 1946 sarebbe diventata sua moglie e madre dei tre figli, la conduttrice televisiva Rita, Nando e Simona.

Passò dalla Campania e dalla Toscana prima di essere inviato a Palermo. Qui il suo impegno fu rivolto alla lotta al banditismo contro gruppi come quello di Salvatore Giuliano. Indagò sulla scomparsa, a Corleone, del sindacalista socialista Placido Rizzotto, per cui venne accusato il boss della mafia Luciano Liggio. Negli anni fu a Como, Roma e Milano per tornare in Sicilia dal 1966 al 1973, anni in cui le sue esperienze si intrecciarono con quelle di altre personalità dello Stato che sarebbero state uccise dalla mafia come Pio La Torre e Boris Giuliano.

Dalla Chiesa fece rapporti, studiò la mafia. Conoscere il nemico, impararne metodi e personalità fu metodo fondamentale per gli anni che sarebbero venuti, quelli della lotta al terrorismo delle Brigate Rosse. Selezionando dieci ufficiali, creò nel maggio del 1974 il Nucleo Speciale Antiterrorismo, che riuscì a catturare a Pinerolo Renato Curcio e Alberto Franceschini. Determinante la collaborazione di Silvano Girotto, detto frate mitra. In nucleo fu sciolto due anni dopo criticato per i metodi usati nell’infiltrazione degli agenti tra i brigatisti.

Nel febbraio del 1978 perse, per un infarto, la moglie Dora. In quell’anno, quello del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro, riprese la sua lotta contro le Brigate Rosse. Il 9 agosto fu nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi per la lotta contro il terrorismo, con poteri speciali per diretta determinazione governativa. Aveva poteri speciali, contestati soprattutto a sinistra come atto di repressione. Anche questi portarono al blitz nel covo di via Montenevoso a Milano, dove furono ritrovate carte riguardanti Aldo Moro, tra le quali un presunto memoriale dello leader democristiano.

Dell’anno successivo è il rapporto con il pentito brigatista, Patrizio Peci. Con le sue rivelazioni contribuì alla sconfitta delle BR, come l’irruzione di via Fracchia, a Genova. Seguì un periodo di indagini, con operazioni non sempre di successo, a causa anche di false e mancate informazioni, periodo di isolamento all’interno dell’Arma.

Il 16 dicembre 1981 dalla Chiesa venne nominato Vicecomandante generale dell’Arma, massima carica raggiungibile per un ufficiale generale dei Carabinieri. Il 6 aprile del 1982 il Consiglio dei ministri lo nominò prefetto di Palermo. Si insediò in città il 30 aprile, giorno dell’omicidio di Pio La Torre. Il governo Spadolini sperava che l’uomo che aveva sconfitto le brigate rosse potesse fare lo stesso con la mafia. «La mafia è cauta, lenta, ti misura, ti ascolta, ti verifica alla lontana» diceva, non convinto che si potesse affrontare come era stato affrontato il terrorismo.  Nell’estate di quell’anno sposò in seconde nozze Emanuela Setti Carraro. Mai arrivarono i poteri speciali che gli erano stati promessi: «Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì».

Studiò le famiglie mafiose, ne fece un organigramma e spiegò, anche in una intervista a Giorgio Bocca, che la mafia doveva essere combattuta strada per strada, rendendo evidente alla criminalità la massiccia presenza di forze dell’ordine.

La sua fu una morte annunciata, dal clima di quella Palermo, ma anche da una telefonata anonima fatta fine agosto ai carabinieri di Palermo: «l’operazione Carlo Alberto è quasi conclusa, dico quasi conclusa». Alle 21 e 15 del 3 settembre 1982, ventiquattro giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie, fu affiancata in via Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che li uccisero entrambi. Morì 12 giorni dopo in ospedale l’agente di scorta Domenico Russo che seguiva con un’altra auto quella del generale.

Nel giorno dei funerali ci furono proteste contro i politici accusati di aver lasciato solo il generale, unico risparmiato il presidente della Repubblica, Sandro Pertini. La figlia Rita chiese che fossero immediatamente tolte le corone di fiori inviate dalla Regione Siciliana. Sul feretro del padre volle il tricolore, la sciabola, il berretto della sua divisa da Generale con le insegne e la sciarpa. Il cardinale Pappalardo citò Tito Livio:  «Mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici e questa volta non è Sagunto, ma Palermo. Povera la nostra Palermo». Per i tre omicidi sono stati condannati all’ergastolo come mandanti i vertici di Cosa nostra: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.