Cronaca

” IL GIORNO DEL RICORDO “

SEREGNO –  Oggi 10 febbraio si celebra Il Giorno del Ricordo . Stamane il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: ” “La nostra identità di Paese democratico ed europeo non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del ‘confine orientale’ in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare. ”

Il sindaco Edoardo Mazza davanti al Palazzo Municipale prima dell’ammaina bandiera,  alla presenza delle autorità locali, si è così espresso :  ” Il Giorno del Ricordo è stato istituito per non dimenticare la tragedia delle vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Per troppo tempo su queste vicende era stata posata una coltre di silenzio e di oblio. Il massacro di migliaia di connazionali da parte dei miliziani del regime titino, iniziato all’indomani dell’armistizio del 1943 e proseguito poi a guerra finita, nel maggio del 1945, assunse i contorni di una vera e propria “pulizia” politica ed etnica, in molti casi mossa da biechi, sommari e ingiustificati sentimenti di vendetta. ” Mazza ha proseguito : ” Non c’è alcun intento revisionista nel commemorare le vittime delle foibe. Non si tratta di “riabilitare” un regime che la Storia stessa ha condannato: il fascismo è morto perché è fallito e imploso, perché è stato combattuto e spazzato via dai valori liberali che hanno dimostrato essere le uniche strade percorribili per garantire ai popoli pace, stabilità, civiltà, sviluppo e giustizia.” – “Quello che è avvenuto nelle terre istriane a cavallo della fine della seconda guerra mondiale non va confuso con lo scontro tra ideologie politiche diverse o tra le ragioni dei vinti e le ragioni dei vincitori. Ciò che oggi noi vogliamo condannare, senza sconti alcuni e senza possibilità di appello, sono le atrocità che l’uomo è purtroppo capace di perpetrare ai suoi simili, con totale dispregio dei più elementari diritti di ogni individuo. Atrocità che nella Storia e nel mondo si sono più volte verificate. Atrocità che noi abbiamo il dovere etico e istituzionale di ricordare per impedire che abbiano nuovamente a ripetersi.”

Al termine dell’ammaina bandiera davanti al Palazzo Municipale il primo cittadino si è recato al parco pubblico di via Reggio,  per deporre una corona davanti alla stele dedicata a Norma Cossetto, giovane donna istriana barbaramente torturata e poi gettata nelle foibe,

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