BRIANZA SICURA

Politica

BRIANZA – ” VOTI PULITI ” CONTRO MAFIA E CORRUZIONE

BRIANZA – Al via la campagna di sensibilizzazione civica “Voti Puliti” contro mafie e corruzione
«In Brianza la ‘ndrangheta cerca di infiltrare i suoi uomini nei Comuni. Conta sul silenzio, la distrazione e lo scoraggiamento dei cittadini per entrare in politica e gestire soldi pubblici e appalti. La mafia conta sull’astensione per continuare a fare i propri affari».
Con questo messaggio Brianza SiCura, coordinamento di 16 Comuni e di cittadini per il contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al fenomeno della corruzione (https://brianzasicura.altervista.org/), lancia la sua Campagna di educazione civica e di sensibilizzazione “Voti Puliti” in vista delle prossime elezioni del 4 marzo – e poi le seguenti amministrative.
«Informati – scegli – vota». Sappiamo ormai tutti che le elezioni sono un momento delicato durante il quale, anche nei nostri territori, le mafie (in particolare la ‘ndrangheta) si organizzano per infiltrarsi negli Enti pubblici, piazzando i loro uomini attraverso il voto di scambio, la gestione delle preferenze, la composizione stessa delle liste. Il voto consapevole e responsabile è dunque un importante strumento democratico di prevenzione, forse il primo a disposizione dei cittadini, per sconfiggere la criminalità organizzata e il suo crescente potere.
Coerentemente con il suo impegno (politico e apartitico) di informazione ed educazione alla legalità, Brianza SiCura ha dunque proposto ai Sindaci di tutti i Comuni della Brianza una campagna di sensibilizzazione al voto attraverso strumenti grafici professionali di comunicazione, tre layout già pronti (solo da personalizzare con l’apposizione del rispettivo stemma comunale) e in libero uso per la divulgazione, per esempio attraverso la stampa di manifesti per la pubblica affissione, soprattutto nei luoghi istituzionali, la produzione di volantini, la diffusione digitale sui siti istituzionali e i social media del Comune, l’invio tramite mailing list alle associazioni e alle scuole superiori del territorio per sensibilizzare al voto soprattutto i neo-diciottenni. Brianza SiCura crede con ciò di offrire agli Enti pubblici uno strumento in più per combattere l’astensionismo (che favorisce solo le parti peggiori della società) e per stimolare alla responsabilità nel momento del voto. L’iniziativa ha ricevuto il prestigioso appoggio dell’associazione Stampo Antimafioso.

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Politica

SEVESO – ” BRIANZA SICURA ” UNA REALTA’ CHE DEVE CONTINUARE

SEVESO-  Giorgio Garofalo ( foto a sx ) , che ha presieduto il Consiglio Comunale durante questa legislatura che ormai volge al termine, ha illustrato,  in una conferenza stampa svoltasi ieri 19 dicembre, l’attività svolta ricoprendo la carica all’interno del Parlamentino Locale . Oltre all’attività istituzionale,  certamente la creazione della rete di enti locali  BRIANZA SICURA è l’iniziativa più importante che molti auspicano non vada perduta nella prossima legislatura. Brianza Sicura è una rete di comuni che in sinergia fanno formazione e informazione sulla lotta alla criminalità organizzata. Nasce a Seveso e non per caso,per iniziativa del suo Consiglio Comunale e del suo Presidente Giorgio Garofalo. Nel 2014 si scopre l’esistenza di una vera e propria banca della ‘ndrangheta in un immobile di Corso Isonzo, gestita da Giuseppe Pensabene, capo della locale di Desio e sorvegliato speciale. Uno sportello autonomo, che grazie a una rete di società di copertura e alla collusione di insospettabili, accumulava soldi provenienti dall’usura e dal riciclaggio che poi o trasferiva  in Svizzera e a San Marino – evadendo il fisco italiano – o reinvestendoli  nell’economia sana. I capitali venivano raccolti anche per “dare una mano” ai familiari dei boss coinvolti nella maxi operazione Infinito del 2010 e prestare soldi ad imprenditori locali in difficoltà. Le indagini della squadra mobile di Milano coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia guidata da Ilda Boccassini, si conclusero con 34 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni e sequestri di beni mobili e immobili per un valore di decine di milioni di euro. Nacque da questa vicenda la coscienza che Seveso è territorio dove la ndrangheta ha messo radici e le istituzioni politiche non possono non occuparsene. Nasce così il coordinamento Brianza Sicura, al quale aderirono diverse amministrazioni comunali: oltre a Seveso, Desio, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Barlassina. Altri comuni  si stanno avvicinando progressivamente a questa esperienza.  E’ da notare il comportamento del Comune di Seregno la cui amministrazione non considerò mai  la proposta fino alla chiusura del bar Tripodi;  solo allora l’ex sindaco Edoardo Mazza chiese di aderire a Brianza Sicura, senza  però assumere tutti gli impegni che il percorso di adesione comportava.  ( Anna Migliaccio )

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