concettina monguzzi

Cronaca

PEDEMONTANA: I SINDACI DI LISSONE E SEREGNO CHIEDONO UN INCONTRO IN REGIONE

SEREGNO LISSONE –  “Nelle scorse ore abbiamo formalmente richiesto di avere un incontro di aggiornamento in merito al mantenimento, nell’ambito dei lavori di realizzazione della Tratta C della Pedemontana, dell’esistente svincolo della Statale 36 a servizio dell’Ambito Sud di Seregno e del quartiere Santa Margherita di Lissone. Auspichiamo che questo incontro possa avvenire nei tempi più rapidi possibili e che si possa fare ulteriore chiarezza sulla progettualità dell’opera”.

Così i Sindaci di Lissone, Concettina Monguzzi, e di Seregno, Alberto Rossi, che nelle scorse ore hanno trasmesso una richiesta congiunta per ricevere informazioni a partire dalle decisioni assunte nella riunione dello scorso ottobre dove è stata definita la reintroduzione nel progetto dell’esistente svincolo di Seregno-Sud.

La richiesta di convocazione è stata trasmessa ai tecnici di Regione Lombardia, Autostrada Pedemontana Lombarda SpA, ANAS, CAL e alla Provincia di Monza e della Brianza. L’obiettivo rimane quello di affrontare in modo congiunto le ricadute locali del nuovo sistema autostradale, in particolare durante la fase di cantierizzazione sulla cui tempistica verranno chieste ulteriori certezze.

I Sindaci di Seregno e di Lissone hanno ribadito l’importanza del mantenimento dell’uscita Seregno Sud della Strada Statale 36, sul lato della carreggiata che da Milano conduce a Lecco.

Pedemontana è un’opera destinata ad avere ricadute molto importanti sui nostri territori, ricadute positive ma anche tante ricadute negative: è fondamentale, in questa fase progettuale, guardare con grande attenzione ai dettagli, cercando di rimuovere ogni possibile problematica emergente – affermano Concettina Monguzzi e Alberto Rossi -. Lo svincolo è di fondamentale importanza per evitare un sovraccarico di traffico a Santa Margherita di Lissone, la cui viabilità sarà già profondamente modificata dall’arrivo di Pedemontana, e a San Salvatore di Seregno. Avuta la certezza della reintroduzione dello svincolo nel progetto e quindi del mantenimento della situazione attuale, ora chiediamo di confrontarci sul progetto attuale e di poterlo visionare ed analizzare insieme ai tecnici che lo hanno predisposto”.

LO SVINCOLO SEREGNO – SUD

Il tema del reinserimento nel progetto di uno svincolo sulla SS36 a servizio dei residenti del quartiere Santa Margherita di Lissone, oltre che delle aree commerciali esistenti, è oggetto di prolungata analisi da parte della Segreteria Tecnica e del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma per la realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo.
La ipotizzata chiusura dell’esistente svincolo era prevista dal progetto definitivo approvato dell’autostrada Pedemontana (Tratta C), in quanto ritenuto incompatibile con le rampe di immissione dello svincolo di Desio in direzione nord.
Il progetto definitivo aggiornato nel 2018, tenendo conto di tale criticità, era stato sviluppato in modo tale da poter garantire l’accesso alle attività produttive localizzate lungo la controstrada della SS36 attraverso le stesse rampe del nuovo svincolo di Pedemontana.
Le Amministrazioni comunali di Seregno e Lissone avevano richiesto il mantenimento dell’uscita di Seregno sud per agevolare gli accessi alle aziende ed ai nuclei abitati del quartiere di Santa Margherita, garantendo un collegamento più diretto nel rispetto della sicurezza stradale.
Nell’ultimo incontro intercorso nel dicembre del 2018, si era condivisa una soluzione tecnica che nel 2019 ha avuto come seguito una valutazione più completa ed esaustiva del progetto, anche in termini di funzionalità del nodo stradale.

In particolare, l’ottimizzazione progettuale attualmente elaborata da APL prevede:

–        la realizzazione di una corsia di scambio di lunghezza pari a 590 metri che permette sia l’immissione dei veicoli provenienti da APL sulla SS36 verso nord, sia l’uscita dei veicoli provenienti sulla SS36 da Milano verso Seregno Sud;
–        il mantenimento dell’esistente corsia di immissione nella SS 36 verso nord in direzione Lecco dallo svincolo di Seregno Sud, mantenendo pertanto inalterata l’interdistanza con la successiva uscita di Seregno San Salvatore.

ANAS ha condiviso la soluzione tecnica presentata, così come i Comuni di Lissone e Seregno nell’ottobre 2020 hanno condiviso la soluzione progettuale presentata chiedendo di prestare particolare attenzione al tema della cantierizzazione in fase esecutiva.

Dal punto di vista procedurale, Concessioni Autostradali Lombarde (CAL) ha già fatto sapere che non sarà necessario un ritorno al CIPE per l’approvazione di tale variante progettuale. L’attuabilità della soluzione progettuale è subordinata alla disponibilità delle aree da acquisire tramite accordi bonari che, nel caso di Lissone, sono unicamente di proprietà di ANAS e Comune.

I Comuni di Seregno e di Lissone saranno interessati dai lavori della Tratta C della Pedemontana, ovvero 16,5 chilometri che dalla Milano-Meda porteranno alla Tangenziale Est. A tre corsie per senso di marcia, la tratta C si sviluppa per 6,5 km in galleria artificiale e 9,5 km in trincea, oltre a brevi tratti in rilevato e in viadotto. In questa tratta, sono 4 gli svincoli che saranno realizzati: a Cesano Maderno, a Desio, a Macherio e ad Arcore (interconnessione Tangenziale Est).

Cronaca

LISSONE – UN MONUMENTO PER RICORDARE I MORTI PER CORONAVIRUS

LISSONE –  Al termine dell’emergenza, l’Amministrazione Comunale proporrà un momento condiviso con tutta la cittadinanza per commemorare con un dignitoso ricordo le persone scomparse che non hanno potuto avere sepoltura alla presenza dei propri cari. «Non appena l’emergenza sanitaria si sarà completamente arrestata, lavoreremo tutti insieme per individuare un segno visibile e tangibile sul nostro territorio, per ricordare tutti i lissonesi deceduti a causa del Coronavirus e per rendere omaggio allo spirito di solidarietà e generosità che ha contraddistinto il lavoro di tanti nostri concittadini che con il loro lavoro e con l’attività volontaria hanno operato per garantire a tutti i servizi essenziali. Adesso è il momento di mantenere massima allerta, comportarsi con prudenza e mettere in atto tutti i comportamenti necessari per sconfiggere la pandemia». Così il sindaco Concettina Monguzzi a proposito della richiesta di collocare un monumento in ricordo delle vittime del Coronavirus.

«Questo simbolo fin dal nome dovrà raccontare come questa emergenza da Coronavirus ha cambiato le nostre vite, stravolto le nostre abitudini, costretto tutte le generazioni ad enormi sacrifici – aggiunge il Sindaco – è un simbolo che narrerà l’emergenza economica, lavorativa, sociale e relazionale che ha travolto la nostra città, lasciandoci nell’incertezza e nell’impotenza, mettendoci davanti alla perdita di vite umane. Occorrerà unire le forze, superare le barriere politiche e individuare l’idea giusta che permetta di tramandare alle generazioni future la terribile emergenza che abbiamo dovuto affrontare. La Città di Lissone non dimenticherà le persone che sono morte a causa del Coronavirus, ancora tanti concittadini stanno affrontando la loro battaglia nelle corsie degli ospedali o in casa».

[wysija_form id=”5″]

Cronaca

LISSONE – BICICLETTE IN DIVIETO DI SOSTA? I VIGILI LE RIMUOVONO

LISSONE –  Nella giornata di ieri lunedì 7 gennaio, gli agenti del Comando di Polizia Locale di Lissone hanno provveduto a rimuovere le biciclette parcheggiate in sosta vietata in prossimità dell’uscita del Binario 1 della stazione di Lissone. I mezzi erano stati lasciati proprio sotto il cartello che indica il divieto permanente su tutta l’area con annessa rimozione. Nel corso dell’intervento avvenuto nel tardo pomeriggio, è anche stata rimossa la rastrelliera presente nelle vicinanze della stazione. La stessa è stata ricollocata all’interno della Ciclostazione, aumentando così ulteriormente il numero di stalli per biciclette disponibili nella nuova struttura coperta, operativa 7 giorni su 7 dalle 5.30 alla 1 di notte. Le bici rimosse sono state portate al Comando di Polizia locale di Lissone. Ulteriori interventi interesseranno la rimozione delle biciclette legate alla recinzione e ai pali nella zona di fronte al Museo d’Arte Contemporanea. “Nonostante i cartelli di divieto e gli avvisi, non sono mancate infrazioni e purtroppo si assiste quotidianamente al posteggio selvaggio di biciclette – commenta Ferdinando Longobardo, Comandante della Polizia locale – questo intervento mira a migliorare la situazione nelle adiacenze della Stazione dove non mancano stalli per biciclette, sia all’interno della Ciclostazione che nell’area esterna prossima al Binario 1. L’invito è a rispettare le regole e lasciare la bicicletta ove consentito“.
Prima di portare via le biciclette facendo rispettare il divieto di sosta presente all’esterno della stazione, il Comune ha fornito una valida alternativa rappresentata dall’apertura della nuova Ciclostazione – commenta il Sindaco Concettina Monguzzisu quell’area il Comune sta investendo risorse frutto di una visione che pone al centro la mobilità sostenibile. Serve l’aiuto di tutti per giungere a questo risultato, ed ora non è più tollerabile vedere biciclette attaccate ai pali della luce o lasciate in prossimità di accessi, marciapiedi o passaggi pedonali“.

[wysija_form id=”5”]

Cronaca

LISSONE – GUERRA CONTRO L’ACCATTONAGGIO MOLESTO E L’IMBRATTAMENTO DELL’ARREDO URBANO

LISSONE – Divieto di accattonaggio molesto o invasivo su tutto il territorio comunale e divieto di stazionamento in modo da creare difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici con comportamenti che creino disturbo. Inoltre, novità introdotta nel provvedimento, sanzioni amministrative previste per chi “imbratta i muri, le pavimentazioni e gli arredi urbani, nonché per chi non consente la corretta fruizione degli arredi urbani” quali panchine o cestini.

Quelli dell’accattonaggio molesto, dell’imbrattamento e del distorto uso del patrimonio pubblico sono fenomeni che inducono ad aumentare la percezione di insicurezza sul territorio comunale – dichiara il sindaco Concettina Monguzzicon questo provvedimento dotiamo le Forze dell’ordine che presidiano il nostro territorio di un ulteriore strumento per sanzionare quei comportamenti che creano disagio e malessere nella popolazione“.

Così il Sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente in materia di tutela della vivibilità della città e del decoro urbano, valida sino al 31 dicembre 2018, in cui si affida al Comando di Polizia locale e alle Forze dell’ordine il compito di far rispettare il provvedimento.
Un provvedimento simile era stato emesso lo scorso 24 novembre 2017, l’ordinanza si è rilevata efficace “in quanto ha consentito alle forze di polizia di perseguire l’accattonaggio molesto e/o invasivo, più volte segnalato ed evidenziato dai cittadini e dagli esercenti di attività commerciali” ed ha permesso “effettuare efficaci controlli riguardo a gruppi di persone di giovane età che creano pregiudizio al decoro ed alla vivibilità urbana“.
I controlli proseguiranno mirati nell’area adiacente alla Biblioteca, nell’area compresa tra la Piazza Libertà e gli adiacenti giardini sul retro del Palazzo Terragni e in Via Paradiso, nei giardini antistanti la Villa Magatti e in prossimità dei luoghi di culto. Nell’ordinanza attuale, è stato richiesto particolare monitoraggio per Piazza Lega Lombarda e Piazza Craxi dove “sono stati segnalati episodi in cui gruppi di persone di giovane età stazionano in modo da creare difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici”.
In caso di violazioni, è prevista una sanzione amministrativa compresa fra i 100 e i 300 euro per l’accattonaggio molesto o invasivo. Nel caso in cui si crei difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici, è prevista sanzione amministrativa da 25 a 150 euro. Stessa sanzione, compresa fra 25 e 150 euro, per chi sarà trovato responsabile dell’imbrattamento di mura, pavimentazioni e arredo urbano.

( foto di archivio )

[wysija_form id=”5″]