Cronaca

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MONZA – DONNA DENUNCIA STUPRO VICINO ALLA STAZIONE: I CARABINIERI INDAGANO

MONZA – Era da poco passata la mezzanotte quando la scorsa notte alla centrale operativa dei Carabinieri è arrivata una telefonata in cui una donna denunciava di aver subito violenza sessuale . Pochi minuti dopo nei pressi della stazione ferroviaria, luogo indicato dalla donna, giungevano una gazzella dei Carabinieri ed il personale sanitario del 118 . Ai soccorritori la donna ha raccontato di essere stata oggetto di violenza ma non è stata  in grado di fornire dettagli sull’aggressione e  nemmeno sul momento in cui questa sarebbe avvenuta. La vittima 45enne italiana con problemi  di dipendenza da sostanze alcoliche e stupefacenti,  è stata trasportata in ambulanza alla Clinica Mangiagalli di Milano dove i medici dovranno accertare le sue condizioni. Nel frattempo  i carabinieri hanno aperto un’indagine per fare luce sulla vicenda che rappresenta una dei tanti episodi di cui la cronaca si occupa e che ha come teatro la zona antistante la stazione .

( foto di archivio )

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CANTU’- RICATTO A LUCI ROSSE : TRANS CHIEDE MIGLIAIA DI EURO PER MANTENERE IL SILENZIO

CANTU’ – I Carabinieri hanno arrestato la vigilia di Ferragosto due persone, un 40enne italiano B.D. ( transessuale) residente ad Alessandria  e un 21enne rumeno B.M.F. residente a Monza , per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. I due, secondo gli accertamenti effettuati dai militari, avrebbero ricattato un comasco che aveva contattato il trans con la minaccia di rivelare tutto ai suoi familiari. L’arresto dei due è scattato nella mattina di martedì in via Fiammenghini in flagranza di reato. Il ricattato aveva sporto lo scorso 9 agosto una denuncia ai Carabinieri poichè era continuamente bersagliato da richieste di denaro dai due con la minaccia di rivelare il rapporto segreto ( non consumato sessualmente ) con il transessuale. Pressato da continue richieste di denaro, che avevano superato i 16mila euro, il comasco si è rivolto ai carabinieri che per la consegna dell’ultima tranche di soldi, hanno organizzato la trappola . Appena consegnato il denaro i militari hanno bloccato i due e li hanno arrestati dopo una vivace resistenza; successivamente sono stati trasferiti al carcere di Como .

( foto di archivio )

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BRIANZA – PONTI SULLA MI-MEDA : SICURI O A RISCHIO ?

BRIANZA –  Sulla vicenda dei ponti a rischio crollo della Milano Meda, sollevata dal Corriere della Sera, è intervenuto il senatore M5S Gianmarco Corbetta.

Bisogna domandarsi come è possibile che si arrivi ad una situazione limite come questa, con ponti ammalorati che secondo alcuni periti vanno chiusi subito per evitare che crollino sulla testa della gente e secondo altri possono tirare a campare ancora per un po’! Perché non si è intervenuti prima evitando questi surreali confronti tra periti indegni di un Paese civile?” si domanda il portavoce pentastellato che, abitando a Bovisio Masciago, conosce bene la superstrada in questione.

Nel dibattito pubblico di questi giorni – prosegue Corbetta – si è puntato il dito contro i governi precedenti che hanno lasciato vuote le casse delle Province. Ma nel caso specifico di questi ponti sulla Milano-Meda, la verità è un’altra: c’è un unico responsabile ed è individuabile con precisione: si tratta di Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., la società che detiene la concessione per la realizzazione e la gestione dell’autostrada Pedemontana. I vincoli contrattuali della concessione rilasciata ad Autostrada Pedemontana Lombarda parlano chiaro: Apl avrebbe dovuto rifare questi (ed altri) ponti della Milano-Meda ben 5 anni fa e non lo ha fatto. Siamo di fronte a una gravissima inadempienza contrattuale  che giustifica ampiamente la rescissione della concessione da parte del concessionario Cal (società pubblica partecipata alla pari da Regione Lombardia e Anas).”

È notizia recente che sarà Regione Lombardia ha sobbarcarsi gli oneri per la messa in sicurezza di questi ponti con un milione e cinquecento mila euro. Nessuno però si è chiesto per quale stramaledetto motivo deve essere la regione a sopperire alle inadempienze contrattuali di Autostrada Pedemontana Lombarda, utilizzando soldi pubblici che avrebbe ben potuto usare per la messa in sicurezza di altre arterie stradali o ferroviarie! E sa il cielo quanto ce ne sia bisogno nella nostra regione! Il silenzio di destra e sinistra su questa “dimenticanza” di Pedemontana e sulla “copertura” della Regione è semplicemente vergognoso.”

La rescissione della concessione ad Autostrada Pedemontana Lombarda –  conclude Corbetta – porterebbe finalmente verso nuovi scenari, con la possibilità di usare il contributo pubblico non ancora utilizzato per questa grande opera inutile e dannosa, per mettere finalmente in completa sicurezza la Milano-Meda, valutando concretamente la possibilità di allargarla con una terza corsia fino alla tangenziale Nord di Milano all’altezza di Paderno Dugnano.”

La Provincia di Monza e Brianza replica con una nota stampa in cui afferma : ” In relazione alle notizie apparse su numerose testate locali e nazionali, in concomitanza anche della tragedia di Genova che purtroppo ha portato alla luce le gravi problematiche inerenti lo stato di degrado delle infrastrutture del nostro paese, con la presente nota si tiene a precisare che, in seguito alle recentissime ispezioni effettuate sui ponti di attraversamento della Milano-Meda, non sussistono particolari situazioni di imminente pericolo ed insicurezza nel transito.

Sia chiaro che la Provincia con tutti i suoi organi è già da tempo impegnata per garantire sicurezza agli utenti di tutte le strade di propria competenza, in particolare della SP35 Milano-Meda – spiega il Presidente Roberto Invernizzi -. Sono stati e saranno eseguiti interventi, e si sono attivate proficue collaborazioni istituzionali, in particolare con Regione Lombardia che ha messo a disposizione importanti risorse economiche”.

Rimango assolutamente esterrefatto – prosegue il Presidente – dalle esternazioni di alcuni rappresentanti parlamentari che evidentemente non hanno e non vogliono avere neppure un minimo di conoscenza di fatti e situazioni sui quali non sarebbe difficile documentarsi, se l’intento fosse davvero quello di lavorare per i cittadini e non di trovare il modo per avere visibilità. Esprimo altresì un ringraziamento particolare per i dipendenti della Provincia che in questa, come in altre numerose occasioni, dimostrano impegno e competenza.

( foto di archivio )

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CAVENAGO – UOMO SCOMPARSO DA 9 GIORNI: L’APPELLO DISPERATO DELLA FIGLIA

CAVENAGO BRIANZA – Si chiama Pietro Di Fede ( nella foto ) e manca da casa dal primo pomeriggio di sabato 4 agosto ( leggi ) . Oggi la figlia Elisa Peducci ha lanciato un disperato appello attraverso i social : ” Son passati nove giorni dalla scomparsa di mio padre. A oggi purtroppo nessuna nuova notizia e nessuna segnalazione. Noi con le nostre forze non ci arrendiamo. continuiamo a cercarlo ovunque! Rinnoviamo a voi tutti l’appello! Vi prego prestate attenzione ovunque vi spostiate. Per qualsiasi cosa chiamate il 112.Grazie di cuore. ”

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GIUSSANO – TENTA DI ADESCARE UNA MINORENNE: FERMATO PEDOFILO 60ENNE

GIUSSANO – Il fatto è successo poche ore fa  in un parco pubblico cittadino: un 60enne italiano ha avvicinato una ragazzina 15enne: dapprima si è mostrato molto gentile, poi ha cominciato a farle dei complimenti ed infine ha fatto alla minorenne una proposta sessuale . La giovane tornata a casa ha raccontato l’accaduto ai suoi genitori che hanno informato dell’accaduto i Carabinieri . E’ stato sufficiente un giro di perlustrazione nelle adiacenze del parco per identificare l’uomo che è stato fermato ed è stato denunciato all’autorità giudiziaria .

( immagine di archivio )

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BRIANZA – LE ASST DI MONZA E DI VIMERCATE FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

MONZA – VIMERCATE – Nelle ultime settimane si è riproposta sui media la questione della configurazione territoriale delle aziende socio-sanitarie delle Brianza determinatasi a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale 23/2015 a partire dall’01.01.2016, del presunto depotenziamento del presidio di Desio, così come delle criticità per i pazienti nell’individuazione degli ospedali di riferimento più adatti alle proprie esigenze. Dopo più di due anni di lavoro congiunto, corre l’obbligo per le Direzioni Generali della ASST di Monza e della ASST di Vimercate di fare il punto della situazione.

Se infatti la domanda è di salvaguardare «la continuità di cura per i servizi socio-sanitari e le patologie croniche evitando inutili spostamenti e interruzioni di presa in carico sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali», vale la pena di sottolineare come le due ASST hanno dimostrato di aver lavorato in maniera congiunta per integrare i servizi sul territorio, oltre i confini organizzativi e di struttura, proprio nell’ottica della continuità assistenziale, in particolare per i pazienti fragili.

Per esempio a favore dei dializzati con la sottoscrizione e attivazione dell’accordo per il riordino delle attività di Nefrologia svolte presso i Cal di Carate Brianza, Seregno, Lissone e Cesano Maderno attraverso la continuità della presenza dei medici della ASST di Monza presso le strutture, concordato una stretta collaborazione per la presa in carico in cogestione dei pazienti dializzati afferenti ai Cal di Carate Brianza e Seregno, con la messa a disposizione della dialisi e della degenza del presidio ospedaliero di Desio della ASST monzese in caso di necessità urgenti.

Per quanto riguarda i Poliambulatori specialistici di Lissone e Macherio è attiva l’intesa per la cogestione dei poliambulatori da parte della ASST di Monza con la possibilità per i pazienti di prenotare direttamente le prestazioni oltre che presso le strutture della ASST di Vimercate anche presso le quelle della ASST di Monza, logisticamente più vicine.

Nell’ambito della Salute Mentale è stato siglato e attivato l’accordo per il riordino delle attività di Psichiatria, che prevede la massima collaborazione tra le due ASST per garantire la disponibilità dei posti letto del Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura di Desio e di Monza a supporto delle esigenze di ricovero del SPDC di Vimercate. Nell’ottica della integrazione tra gli specialisti il personale medico di Vimercate concorre alla copertura dei turni di guardia dell’SPDC di Desio.

Non è mancato anche l’accordo per il passaggio in carico dei pazienti afferenti ai servizi di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza al fine di garantire, senza soluzione di continuità, lo svolgimento di attività sanitarie nell’ambito degli ambulatori di Varedo e Bovisio, afferenti alla ASST di Monza.

Numerosi anche i Servizi Territoriali: l’atto di intesa tra ASST di Monza e ATS della Brianza per il passaggio delle attività della Medicina Legale alla ASST di Monza con competenza anche sul territorio della ASST di Vimercate, l’atto di intesa per la gestione, per i territori delle ASST di Monza e di Vimercate, per la Protesica Maggiore con successivo ampliamento anche alla ASST di Lecco.

Altro importante elemento a favore della integrazione tra le ASST è quello relativo alle prestazioni prenotate da pazienti cronici presso la ASST di Monza: il 40% appartengono a cittadini dell’area della ASST di Vimercate. Se si prendono in considerazione invece i pazienti cronici presi in carico dalla ASST di Monza con firma del patto di cura, sino ad ora il 33% sono residenti in comuni della ASST di Vimercate: rimane pertanto evidente il legame con le strutture clinico assistenziale di riferimento sul territorio.

Dal canto suo la ASST di Monza precisa che, per quanto riguarda l’ospedale di Desio, oggetto di critiche sui giornali locali per un presunto depotenziamento della struttura, è stato sostenuto il turn over di personale medico e del comparto: oggi ci sono più dipendenti di quanti “ereditati” nel 2016 dalla ex AO Desio Vimercate e sono previsti ulteriori potenziamenti, più personale sanitario per garantire maggior attività e meno amministrativi con la gestione integrata dei servizi centrali.

Per quanto riguarda gli investimenti, sull’ospedale di Desio sono stati spesi solo nel 2018 1.401.527 euro per attrezzature. Altri 266.570 euro verranno utilizzati per la sostituzione del sistema radiologico polifunzionale del Pronto Soccorso ed è previsto per l’autunno l’arrivo dell’ecodoppler per la cardiologia per un valore a base gara di circa 115.000 euro. Sempre a Desio nel prossimo mese di settembre verranno avviati i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del monoblocco per un investimento totale che supera i 5,5 milioni di euro e presentato il progetto del nuovo Pronto Soccorso, già finanziato da Regione Lombardia per 2 milioni di euro.

Così commenta Matteo Stocco, Direttore Generale della ASST di Monza:L’integrazione organizzativa e funzionale delle strutture di Monza e Desio, così come la nuova configurazione dei presidi socio-sanitari territoriali sono una grande opportunità per riprogettare servizi e modalità di assistenza, in una fase storica di contrazione della spesa e di aumento della domanda di salute. La sanità pubblica non può sottrarsi alle sfide del futuro, con tecnologia, professionalità e volontà di lavorare per i nostri pazienti e per il nostro territorio, proprio ciò che ogni giorno fanno con impegno i professionisti e tutti gli operatori della ASST Monza”.

La ASST di Vimercate a sua volta per favorire l’utenza dell’area ovest dell’Azienda ha chiesto ed ottenuto un finanziamento per un totale di 6,5 milioni di euro per il Presidio Ospedaliero di Carate ristrutturando il piano terra del poliambulatorio e avviando le procedure per la ristrutturazione e la messa a norma sia del monoblocco della parte vecchia del presidio, compreso il rifacimento della rete informatica e l’acquisizione di nuove attrezzature ed arredi.

Nel P.O. di Carate, nonostante l’estrema difficoltà a reperire risorse di specialisti, sono state garantite tutte le attività di ricovero, di PS, nonché il punto nascita che vede un numero importante di parti, circa 1600 nel 2017.

Sono stati inoltre richiesti finanziamenti per i P.O. di Besana e di Seregno per un totale di 1,4 milioni di euro sul primo e 2,5 milioni di euro sul secondo sempre per opere di adeguamento strutturale e per interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti nonché per attrezzature e arredi.

È stata realizzata la trasformazione del P.O. di Giussano in Presidio ospedaliero territoriale (POT) realizzando così il nodo strategico del governo della rete per la cronicità oltreché rivitalizzare il presidio affidandogli una “mission” orientata alla presa in carico della cronicità. A tale scopo sono stati attivati i seguenti servizi: centro servizi per la cronicità e polo fragilità con annessi CUP, punto prelievi e diagnostica radiologica di base, ambulatori specialistici per le principali patologie del paziente cronico, collocazione della Farmacia territoriale, attività ambulatoriali a progetto della NPI e psichiatria, servizio di valutazione multidimensionale per persone fragili/complesse e coordinamento della gestione delle dimissioni difficili, scelta e revoca e protesica maggiore, commissione invalidi per l’area ovest dell’Azienda, garantendo tuttavia gli accertamenti sanitari per invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità per i cittadini residenti nei comuni afferenti ASST di Vimercate di Biassono, Lissone, Macherio, Sovico e Vedano al Lambro presso la sede di Monza, in accordo con quest’ultima ASST.

Sempre presso il POT di Giussano è stato ampliato l’organico di personale per le unità di ricovero di subacuti (20 posti letto) e di hospice (19).

La ASST di Vimercate ha costituito inoltre con la ASST di Monza la Rete Locale di Cure Palliative per coordinare le attività territoriali relativi alla gestione dei malati di cure palliative nei territori di competenza delle due aziende, anche in sinergia con gli altri erogatori accreditati.

Anche per il presidio di Giussano, destinatario di uno stanziamento di 3 milioni di euro per l’adeguamento del monoblocco alla normativa di sicurezza e per la prevenzione incendi, è già in corso l’iter per la realizzazione dei lavori.

Così commenta Pasquale Pellino Direttore Generale della Asst Vimercate:Il lavoro fatto in questi quasi tre anni dall’entrata in funzione della Riforma Regionale è stato incentrato principalmente all’integrazione tra ospedali e territorio. Abbiamo messo in campo tutte le forze disponibili per migliorare l’assistenza ai cittadini”.

Mi complimento con i Direttori Pasquale Pellino e Matteo Stocco – ha dichiarato l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Galleraper l’eccellente lavoro svolto e per aver interpretato al meglio la riforma messa in atto da Regione Lombardia. Hanno messo insieme le loro forze e sono riusciti a potenziare i servizi sul territorio per i cittadini. Un esempio assolutamente virtuoso di attuazione della riforma”.

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LISSONE – GUERRA CONTRO L’ACCATTONAGGIO MOLESTO E L’IMBRATTAMENTO DELL’ARREDO URBANO

LISSONE – Divieto di accattonaggio molesto o invasivo su tutto il territorio comunale e divieto di stazionamento in modo da creare difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici con comportamenti che creino disturbo. Inoltre, novità introdotta nel provvedimento, sanzioni amministrative previste per chi “imbratta i muri, le pavimentazioni e gli arredi urbani, nonché per chi non consente la corretta fruizione degli arredi urbani” quali panchine o cestini.

Quelli dell’accattonaggio molesto, dell’imbrattamento e del distorto uso del patrimonio pubblico sono fenomeni che inducono ad aumentare la percezione di insicurezza sul territorio comunale – dichiara il sindaco Concettina Monguzzicon questo provvedimento dotiamo le Forze dell’ordine che presidiano il nostro territorio di un ulteriore strumento per sanzionare quei comportamenti che creano disagio e malessere nella popolazione“.

Così il Sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente in materia di tutela della vivibilità della città e del decoro urbano, valida sino al 31 dicembre 2018, in cui si affida al Comando di Polizia locale e alle Forze dell’ordine il compito di far rispettare il provvedimento.
Un provvedimento simile era stato emesso lo scorso 24 novembre 2017, l’ordinanza si è rilevata efficace “in quanto ha consentito alle forze di polizia di perseguire l’accattonaggio molesto e/o invasivo, più volte segnalato ed evidenziato dai cittadini e dagli esercenti di attività commerciali” ed ha permesso “effettuare efficaci controlli riguardo a gruppi di persone di giovane età che creano pregiudizio al decoro ed alla vivibilità urbana“.
I controlli proseguiranno mirati nell’area adiacente alla Biblioteca, nell’area compresa tra la Piazza Libertà e gli adiacenti giardini sul retro del Palazzo Terragni e in Via Paradiso, nei giardini antistanti la Villa Magatti e in prossimità dei luoghi di culto. Nell’ordinanza attuale, è stato richiesto particolare monitoraggio per Piazza Lega Lombarda e Piazza Craxi dove “sono stati segnalati episodi in cui gruppi di persone di giovane età stazionano in modo da creare difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici”.
In caso di violazioni, è prevista una sanzione amministrativa compresa fra i 100 e i 300 euro per l’accattonaggio molesto o invasivo. Nel caso in cui si crei difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici, è prevista sanzione amministrativa da 25 a 150 euro. Stessa sanzione, compresa fra 25 e 150 euro, per chi sarà trovato responsabile dell’imbrattamento di mura, pavimentazioni e arredo urbano.

( foto di archivio )

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LISSONE – MASSAGGIATRICI ILLEGALI A LUCI ROSSE SCOVATE DAI CARABINIERI

LISSONE – C’era un notevole via vai di uomini in una palazzina di via Mazzini ed il fatto non è sfuggito ad alcuni “attenti” residenti che hanno segnalato il fatto ai Carabinieri . I militari hanno iniziato un’indagine discreta ed hanno scoperto che l’appartamento era affittato ad un pregiudicato italiano. I militari hanno deciso di approfondire e suonando alla porta dell’appartamento hanno trovato due cittadine cinesi rispettivamente di 48 e 37 anni che svolgevano l’attività di “massaggiatrici a luci rosse ” reclamizzando la loro attività su internet . Purtroppo però oltre ad essere sprovviste di qualsiasi autorizzazione sono risultate irregolari sul territorio italiano . Da qui è scaturito il loro deferimento all’autorità giudiziaria .

( foto di archivio )

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LISSONE – EXTRACOMUNITARI SENZA BIGLIETTO PROVOCANO IL BLOCCO DI UN CONVOGLIO

LISSONE – Tre stranieri di origine nigeriana sono stati trovati sprovvisti di biglietto su un convoglio della linea Chiasso- Milano lo scorso venerdì sera ; il capotreno ha fatto fermare il convoglio alla stazione di Lissone e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine poichè i tre non volevano scendere dal treno . Ne è nato un battibecco che pareva potesse degenerare ma alla fine i terzetto di extracomunitari è sceso dal convoglio . A quel punto il capotreno ha fatto ripartire il treno  tra le proteste di numerosi viaggiatori per l’ennesimo ritardo .

( foto di archivio )

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