GIUSSANO – TRAGEDIA : MADRE, FIGLIA E NIPOTE TROVATI MORTI IN CASA
Ipotesi di duplice omicidio della madre e della nonna e di successivo suicidio del nipote 28enne. Le vittime con tagli alla gola.
Il ragazzo avrebbe lasciato una traccia scritta a spiegazione della propria azione con alcuni bigliettini
GIUSSANO – Un appartamento al terzo e penultimo piano di una palazzina in via Ada Negri, a Paina, una frazione di Giussano, in provincia di Monza e Brianza. In quest’appartamento, tre cadaveri. Tutti con ferite da arma da taglio. I deceduti sono un 28enne, la madre di 58 anni e la nonna di 88. I corpi sono stati scoperti nella tarda serata di mercoledì 14 marzo: un vicino di casa, insospettito perché non sentiva alcun rumore e perché non aveva visto nessuno per tutto il giorno, ha chiamato i carabinieri. La porta era chiusa dall’interno. I vigili del fuoco l’hanno sfondata e nelle stanze gli investigatori hanno trovato le vittime.
Intorno all’una della notte di giovedì 15 marzo, conclusi gli iniziali accertamenti, i carabinieri della Compagnia di Seregno hanno riferito che l’ipotesi principale sarebbe quella di un doppio omicidio (la madre e la nonna, Monica Cesano e Paola Partavicini) seguito da un suicidio: quello del ragazzo, l’assassino. Si chiamava Alessandro Turati. Nell’appartamento non c’erano segni di una rapina. I primi accertamenti della scientifica sui cadaveri avrebbero escluso tracce di aggressioni. Le donne sarebbero state uccise nel sonno e nei minuti immediatamente successivi sarebbe da collocare il suicidio. La ricostruzione della scena del crimine porta a ipotizzare che i delitti siano avvenuti mentre le vittime dormivano.
L’arma del delitto potrebbe esser stata la lama di un coltello della cucina, lo stesso che il 28enne avrebbe rivolto contro se stesso. Non sembra, ma le verifiche sono state parziali, che quest’ultimo fosse in cura per problemi psichiatrici. Tutti i residenti della palazzina saranno risentiti in queste ore per andare a ritroso nella storia della famiglia e capire se ci fossero stati nei giorni scorsi dei litigi. Il ragazzo avrebbe lasciato una traccia scritta a spiegazione della propria azione con alcuni bigliettini.
( fonte Corsera – di Andrea Galli e Cesare Giuzzi )
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