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Politica

SEREGNO – GIACINTO MARIANI (LEGA) DISPONIBILE A CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO

SEREGNO –  Riceviamo dalla sezione della Lega di Seregno :

In vista delle  prossime elezioni amministrative, la sezione della Lega di Seregno condivide e sostiene con serietà e orgoglio la candidatura a sindaco di Giacinto Mariani che  ha dato la sua disponibilità a candidarsi. Siamo certi che la sua figura possa essere ancora oggi l’espressione migliore di una valida ed efficace guida per la rinascita ed il rinnovamento della città, attenta altresì alla gestione ed alla conservazione dell’intero patrimonio cittadino.

Sin d’ora la Lega di Seregno sta costituendo dei gruppi di lavoro interni per arrivare alla predisposizione di un programma elettorale che ponga le premesse per una crescita della nostra Città in vari ambiti e contesti e si accingono ad affrontare l’imminente campagna elettorale con precisi termini programmatici, lasciando agli altri le polemiche e le incaute iniziative che possano depauperare Seregno, come è stata la svendita della nostra storica Azienda AEB da parte del Sindaco Rossi sostenuto dalla sua maggioranza di sinistra.

La candidatura di Giacinto Mariani siamo certi che raccoglierà la maggior condivisione possibile da parte dei nostri alleati storici di Fratelli d’Italia e Forza Italia per vincere una sfida quanto difficile, quanto realistica e sconfiggere politicamente la sinistra di Seregno con il suo candidato Alberto Rossi.

 La Lega di Seregno altresì è predisposta e favorevole ad allargare il proprio perimetro nonché a condividere il percorso intrapreso con eventuali liste civiche che volessero avvicinarsi e sostenere tanto il candidato Sindaco, quanto il programma elettorale. “

Cronaca

SEVESO – DROGA NEL TERRENO DELLA PARROCCHIA: I CC SEQUESTRANO 16 KG DI DROGA

SEVESO – I carabinieri della Compagnia di Monza – in accordo con le Procure della Repubblica di Monza e Busto Arsizio, – hanno concluso una operazione antidroga, che ha visto tra Seveso e l’aeroporto di Malpensa il sequestro di 16 chili di cocaina, 800 grammi di hashish e l’arresto di due fratelli di origini albanese (rispettivamentedi anni 43 e 47), ritenuti essere i detentori e custodi dello stupefacente.

Il blitz è scattato all’alba quando i militari, monitorando tramite telecamere i movimenti degli indagati, inquadravano uno dei due fratelli uscire di casa con un grosso zaino che, una volta caricato sull’auto, veniva portato presso un terreno di proprietà di una parrocchia del Comune di Seveso, e lì nascosto in un box agricolo sotto chiave. La circostanza appariva subito sospetta ai militari, considerando che l’uomo risulta estraneo a qualsiasi iniziativa della comunità parrocchiale, pertanto i militari ricostruivano il tragitto effettuato e individuavano il box: una volta entrati, rinvenivano all’interno del borsone lasciato poco prima 7 chili di cocaina, 542 grammi di hashish e 21.400 euro in contanti.

Il giorno dopo l’indagato, ritornato sul posto e realizzato di essere stato scoperto, decideva per una precipitosa fuga prendendo il primo volo di sola andata per l’Albania. Tuttavia i Carabinieri riuscivano a rintracciarlo presso lo scalo di Malpensa, dove aveva superato il check-in ed era già a bordo dell’aereo in pista, dal quale in collaborazione con la Polaria, veniva fatto discendere.

Accompagnato a terra, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto presso il carcere di Busto Arsizio (Varese) a disposizione della locale Procura della Repubblica. Le operazioni sono proseguite con la perquisizione domiciliare a carico del fermato, consentendo di recuperare altri 280 grammi di hashish occultati in cantina.

Le ricerche venivano estese anche alla residenza del fratello, anch’essa in Seveso, il quale, all’interno del garage nascondeva altri 9 chili di cocaina, occultati in una cassaforte abilmente interrata nel pavimento e sulla quale erano stati piazzati degli armadi. Al termine delle operazioni l’uomo veniva arrestato in flagranza di reato e portato all’istituto penitenziario di Monza a disposizione della Procura della Repubblica.

Si stima che il quantitativo sequestrato, verosimilmente destinato alle piazze di spaccio di Monza della Brianza, una volta immesso nel mercato avrebbe fatturato oltre 1,5 milioni di euro. Lo stupefacente sarà inviato presso i laboratori dell’Arma per le analisi qualitative.

Cronaca

SEREGNO – ROMENA TROVATA DAI CC CON LE “MANI NELLA DROGA”

SEREGNO – Ieri pomeriggio, attorno alle 15 una donna rumena 33enne ma da tempo residente in Italia, ha avuto una furibonda lite con il marito, un cittadino tunisino di qualche anno più grande che al culmine di un litigio è uscito di casa  sbattendo la porta forse per  smaltire la rabbia.
La donna nel frattempo si è messa all’opera con cartine e bilancino di precisione per preparare dosi di droga presa dal blocco di cocaina che era riposto in una scatola di scarpe.

Dopo pochi minuti la 33enne ha sentito suonare il campanello, e credendo che fosse il marito tornato indietro per fare  pace, con ancora le dosi tra le mani, ha aperto la porta  trovandosi di fronte gli uomini dell’Arma che erano stati allertati dai vicini di casa. Poco prima infatti le grida e i forti tonfi dei due coniugi, avevano destato l’attenzione di alcuni condomini che, con toni preoccupati, avevano segnalato la lite ai carabinieri.

La donna, colta con le mani “nella droga”, senza opporre resistenza ha fatto entrare i militari in casa dove, in  cucina, su una tavola apparecchiata con bilancino di precisione e materiali per il confezionamento, sono stati trovati 16 grammi di cocaina di cui gran parte raccolta in un sasso unico non ancora diviso.

La donna, con già alle spalle qualche precedente per reati contro il patrimonio commessi nel comasco, è stata portata nella vicina caserma di piazza Prealpi per poi, al termine degli accertamenti del caso, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e, informato il magistrato di turno della Procura di Monza, è stata riaccompagnata a casa dove permarrà in detenzione domiciliare in attesa della convalida e del processo per direttissima.

Cronaca

SEREGNO – RIAPRE DOMANI 12 MARZO IL PARCO XXV APRILE

SEREGNO – Apertura bis per il Parco XXV Aprile: domenica l’area verde, importante perché si tratta di quella collocata nel pieno centro cittadino, verrà restituita alla collettività. L’apertura dei cancelli è prevista per le 11, si spera che sia la volta buona. La storia di questo parco, infatti, negli ultimi anni è stata parecchio tormentata.

Una prima chiusura era stata decisa nel 2015. Ufficialmente per facilitare i lavori di un cantiere privato situato nelle adiacenze, in realtà la causa era da ricercare nell’illegalità: il parco era diventato l’area privilegiata per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Di fatto, concluso il cantiere vicino, l’area non era mai stata riaperta. La chiave nel cancelletto è stata infilata nuovamente nel 2019, quando il sindaco Alberto Rossi ha pensato che fosse il momento buono per consentire ai cittadini e alle famiglie di riappropriarsi di quello spazio. Purtroppo era stato troppo ottimista: tra i frequentatori più assidui, di nuovo, gli spacciatori. Area quindi di nuovo invivibile, malgrado i ripetuti sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine. Anche il Prefetto Patrizia Palmisani era arrivata sul posto per controlli dopo che il parco XXV Aprile era finito più volte all’ordine del giorno del tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Il parco, alla fine, dopo altri mesi di disagi, era stato chiuso una seconda volta. Non a oltranza, come in passato, bensì con il preciso scopo di realizzare alcuni lavori che, nelle intenzioni del sindaco Alberto Rossi, dovrebbero consentire di allontanare il problema della droga.

Per allontanare gli spacciatori, alla fine, ha pensato di rendere il parco più vivo e più frequentato. Soprattutto dalle famiglie con i bambini. “Stiamo creando uno spazio che prima non c’era – raccontava Rossi settimane fa -, l’isola della lettura. Un progetto realizzato insieme ai ragazzi di Facciavista Onlus e di AutAcademy, che ci stanno aiutando per realizzare una piccola biblioteca, con libri fisici, ma anche virtuale, con QR code che consentiranno di ascoltare musica e leggere libri digitali. Andremo inoltre a posizionare dei cartelli che consentiranno di approfondire anche il tema botanico creando un percorso che potrà essere sfruttato anche dalle scuole”. Sperando, così, di aver trovato la soluzione definitiva.

( seietrenta.com )
Cultura

MONZA – S.GERARDO: ECOGRAFI DI ULTIMA GENERAZIONE ALLA BREAST UNIT

MONZA – Una diagnosi differenziale per stabilire immediatamente se i linfonodi “ingranditi” (linfoadenomegalia), siano dovuti all’attivazione difensiva suscitata da cause varie (ad esempio infettive), o se si tratta del coinvolgimento da parte di un tumore alla mammella. Grazie ai nuovi ecografi introdotti con i finanziamenti PNRR e Covid presso la Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori è possibile capire con migliore accuratezza di quale tipo di linfadenopatia ascellare si tratta. Nel corso delle ecografie al seno, la linfoadenomegalia ascellare legata a cause di varia natura viene spesso riscontrata, con un’incidenza variabile dal 3% al 44% degli esami di imaging del seno. Una linfoadenomegalia ascellare unilaterale è generalmente considerata sospetta nel processo di diagnosi del carcinoma mammario e richiede un accurato studio in prima istanza con esame ecografico fino ad una possibile biopsia. Pertanto il riscontro di una linfoadenomegalia ascellare all’esecuzione di un esame di imaging senologico si pone come dilemma diagnostico nello screening o nel follow up di donne già sottoposte a intervento chirurgico per una neoplasia mammaria. “Saper discriminare lo stato di salute di un linfonodo ascellare è una capacità essenziale per pianificare l’iter di cura delle pazienti con tumore del seno per evitare ulteriori indagini e biopsie che possono essere omesse – sottolinea il dott. Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit -. La tecnologia più recente viene in aiuto con ecografi di ultima generazione (migliorano come i computer) di cui ci siamo dotati che unita alla professionalità dei nostri medici specialisti dedicati all’imaging in senologia sono il punto nevralgico per decidere come procedere in questi casi”. “L’Unita di Diagnostica Senologica dispone di professionisti appositamente formati, con expertise adatto a garantire una diagnosi il più precoce possibile e con la metodica imaging più adatta alla necessità del caso – sottolinea la dott.ssa Anna Abate, responsabile della  Struttura di Diagnostica Senologica -. Sono disponibili tutte le tecnologie imaging presenti sul mercato ed un parco macchine di ultima generazione che consente di affrontare un percorso di diagnosi più precisa e il riconoscimento di tumori sino a dimensioni minime (pochi millimetri). I nuovi ecografi possiedono software innovativi che rendono efficace ed accurata la valutazione morfologica e funzionale delle lesioni, in particolare per i linfonodi ascellari è possibile valutare tutte le caratteristiche che possono far sospettare una localizzazione di malattia neoplastica e richiedono approfondimento con biopsia. È possibile avere inoltre una indicazione di sospetto di malignità attraverso dei sistemi di intelligenza artificiale e la possibilità di eseguire prelievi di cellule con la sicurezza di raggiungere il bersaglio utilizzando apposite guide. Credo che l’implementazione tra intelligenza artificiale ed ultrasuoni possa portare a nuovi studi molto importanti anche nel valutare i linfonodi ascellari”. La Breast Unit riconosciuta da Regione Lombardia dispone all’interno del nosocomio di tutte le figure professionali e risorse tecnologiche per la diagnosi e la cura del carcinoma mammario fino all’analisi molecolare e valutazione genetica delle neoplasie, ponendo la struttura come riferimento territoriale

Nella foto, insieme al dott. Riccardo Giovanazzi e alla dott.ssa Anna Abate, il dott. Silvano Casazza (Direttore Generale della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori), la dott.ssa Aida Andreassi (Direttore Sanitario) e la dott.ssa Antonietta Ferrigno (Direttore Amministrativo) con lo staff della Diagnostica Senologica.

Politica

SEREGNO – IL M5S VERSO LE AMMINISTRATIVE: “C’E’ BISOGNO DI LEGALITA’ “

SEREGNO – In vista delle prossime elezioni comunali il Movimento 5 Stelle di Seregno organizza, per la serata di venerdì 17 marzo presso la sala civica Monsignor Gandini alle ore 21, un evento pubblico dal titolo: “verso le amministrative: a Seregno c’è bisogno di legalità e di 5 Stelle”. Interverranno in qualità di relatori: Paola Pizzighini, Mariangela Danzi, Bruno Marton, Marco Fumagalli, Luca Colombo. Sarà l’occasione per affrontare temi importanti per la città di Seregno, presentare il progetto elettorale ed il candidato sindaco del Movimento.

Cronaca

SEREGNO – IL NEGOZIO DELLA MAFIA TORNA NELLE MANI DELLO STATO

SEREGNO –  I carabinieri di Seregno e la Polizia Locale insieme all’ANBSC hanno sgomberato un poliambulatorio che era stato confiscato alla mafia.

 Nella giornata di ieri i carabinieri della Compagnia di Seregno e gli agenti della Polizia Locale, unitamente al personale dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, hanno eseguito un’ordinanza di sgombero coatto di un negozio adibito a poliambulatorio che era stato confiscato durante uno dei filoni di indagine scaturiti dalla nota operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza contro la ‘ndrangheta lombarda denominata “Infinito”.

Nella mattinata i rappresentanti dello Stato, coordinati dalla Prefettura di Monza e della Brianza, hanno provveduto ad aprire l’ingresso dei locali, cambiare la serratura e acquisire il materiale possesso del bene all’interno del quale permangono ancora gli arredi del poliambulatorio che era stato avviato dai parenti di un noto esponente della criminalità organizzata di Desio.

Il bene è già destinato al Comune di Seregno nell’ambito del progetto Agenzia per l’abitare, un nuovo dispositivo di governance per le politiche della casa che è destinato tanto ai destinatari degli alloggi quanto ai soggetti privati che erogano servizi abitativi o ai singoli proprietari di immobili.

Cronaca

VIMERCATE – I CC ARRESTANO DUE GIOVANI ACCUSATI DI AVER MALMENATO UN COETANEO

VIMERCATE – Un minorenne, accerchiato da un gruppo di coetanei, è stato brutalmente aggredito a colpi di manganello e derubato del cellulare, poi frantumato a terra. I Carabinieri di Vimercate hanno arrestato due giovanissimi con la pesante accusa di rapina e lesioni aggravate in concorso e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. All’origine del pestaggio, probabilmente, motivi di gelosia per una ragazza.

L’aggressione ha avuto luogo lo scorso giugno 2022, nella centralissima piazza Marconi di Vimercate. La vittima stava trascorrendo una tranquilla serata in pizzeria con un gruppo di amici quando, improvvisamente, si è trovato circondato dai suoi presunti aggressori, i quali dopo averlo inviato a seguirlo nel parcheggio tra le macchine, dove con il concorso del proprio genitore 50enne, improvvisamente lo colpivano calci e pugni e perfino con dei manganelli per poi sottrargli e distruggergli il telefonino. Solo l’intervento di alcuni dipendenti del locale – che hanno subito richiesto l’intervento degli uomini dell’Arma – è riuscito a placare gli animi e interrompere l’escalation di violenza, nonostante i due giovani non hanno esitato in un primo momento a brandire i loro manganelli contro commercianti ed avventori a scopo intimidatorio, prima di fuggire a bordo dell’autovettura condotta dal genitore. Il giovane, trasportato presso l’ospedale San Gerardo di Monza, fortunatamente dopo un primo allarmante stato di incoscienza per le percosse subite, è stato poi dimesso con 10 giorni di prognosi riportando contusioni multiple e trauma cranico.

Ma è proprio l’oggetto elettronico a ricondurre all’antefatto. Le indagini coordinate dall’autorità giudiziaria per i minorenni del capoluogo meneghino e condotte dai militari della Stazione di Vimercate hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda: alla base dell’aggressione patita dal 16enne, ci sarebbe una pregressa lite, verosimilmente per gelosia, di cui l’aggredito ne era stato solo il testimone.

Qualche giorno prima, infatti, il giovane in compagnia di un suo coetaneo, dopo aver passato la serata insieme presso un ristorante di largo Europa, passeggiando per le vie limitrofe, aveva notato la ragazza del suo accompagnatore in atteggiamenti ritenuti “intimi” con un altro ragazzo. Per evitare che i due si azzuffassero aveva saggiamente invitato il proprio amico ad allontanarsi.

Il suo animo da paciere si era poi spinto oltre, offrendo all’amico “tradito” il suo telefono cellulare per chiamare la fidanzatina e chiarire la situazione. Ma, dall’altra parte della cornetta, la voce non era quella della giovane, bensì quella del “rivale”, 17enne di Arcore. Una parola tira l’altra e i due si sono dati appuntamento al capolinea degli autobus, nella vicina piazza Marconi, per “risolvere” la questione. Gli animi, però, si sono presto scaldati e il fidanzato avrebbe sferrato alcuni pugni al volto dell’altro ragazzo, fuggito poi a bordo del proprio ciclomotore. L’intera scena, nel mentre, era stata immortalata con il telefonino del giovane testimone.

La questione pareva non essersi conclusa, mentre al fidanzato deluso, via per le vacanze estive, giungevano alcune frasi minatorie “Hai una croce sopra”, l’amico testimone veniva rintracciato, dal giovane e da suo fratello 15enne mentre all’estendo di un locale seduto ad un tavolo consuma una pizza con amici. La sua colpa: aver assistito all’onta subita dal 17enne arcorese. E così è stato vittima della vendetta.

I Carabinieri sentiti i testimoni, ed acquisiti i filmati dei sistemi di video sorveglianza, hanno identificato negli aggressori due fratelli di Arcore, il 17enne scappato in motorino ed il fratello 15enne, verosimilmente “consigliati” dal padre che, per “retaggio culturale” non poteva sopportare “la vergogna” di quei ceffoni ricevuti.

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, concordando con le risultanze investigative comunicate dai Carabinieri di Vimercate, ha emesso a carico dei due fratelli una ordinanza di misura cautelare con la quale applica ai due giovani il collocamento in due diverse strutture comunitarie, dovendo rispondere dei reati di concorso in lesioni personali aggravate, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e rapina.

Cronaca

MEDA – UBRIACO PRESO DAL SONNO SI ADDORMENTA SUI BINARI DEL TRENO

MEDA – Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri sono intervenuti alla stazione ferroviaria di Meda dove, qualche minuto prima, un 49enne di origini marocchine ma da tempo residente a Meda, coniugato nullafacente, con precedenti per rissa, dopo aver bevuto una smodata quantità di bevande alcoliche, totalmente ubriaco e in apparenza dormiente, si era disteso sui binari, impedendo al treno n. 2660 proveniente da Milano Cadorna e diretto a Erba di ripartire dopo la fermata e accumulando un ritardo di 30’.

L’uomo, dopo esser stato fatto spostare dai binari, è stato identificato e denunciato per interruzione di pubblico servizio e sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.

Nella circostanza si sarebbe giustificato affermando che era stato preso dal sonno.

( foto di repertorio)

 

Cronaca

BRIANZA – L’ASST AVVIA UN SERVIZIO PSICOTERAPEUTICO PER BAMBINI E RAGAZZI

BRIANZA –  Anche i bambini e i ragazzi possono aver bisogno di un intervento psicoterapeutico: così da qualche tempo, presso ASST Brianza, è stato avviato un servizio dedicato, nell’ambito delle attività di Neuropsichiatria Infantile.

Nel corso del 2022, analogamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, sono stati quasi una quarantina i giovani pazienti seguiti individualmente dal Servizio; 25, invece, i ragazzi che hanno partecipato a sedute di psicoterapia di gruppo.

L’accesso al servizio di Psicoterapia avviene successivamente alla valutazione del caso presso gli ambulatori dello Neuropsichiatra dell’infanzia o dell’adolescenza. Naturalmente, parte integrante del percorso di presa in carico è il colloquio psicologico con in genitori dei ragazzi.

L’intervento, definiti gli obiettivi di lavoro, “può avere una durata anche di due anni, e le possibili prese in carico possono declinarsi in psicoterapia individuale per il minore, supporto ai genitori, terapia familiare, psicoterapia di gruppo”, spiegano gli operatori. Possono essere interessati al percorso anche i genitori di bambini con disabilità.