Politica

La sindaca Lisa Mandelli, dopo gli arresti legati al settore urbanistico-edilizio, rivela particolari inediti

Usmate-Velate – Dopo gli arresti ( leggi ) di alcuni personaggi con accuse pesantissime di corruzione, frode fiscale e emissione di fatture per operazioni inesistenti, tutti legati al settore urbanistico-edilizio, la sindaca Lisa Mandelli rivela un particolare su uno degli indagati raggiunto dalla misura di custodia cautelare in carcere.

“Apprendo con sincero sgomento da notizie di stampa che uno degli indagati, destinatario di misura in carcere, intendeva costruire per denigrarmi e liberarsi della mia presenza, reputandomi un ostacolo per il conseguimento dei suoi interessi, una falsa denuncia nei miei confronti, dichiarando di essere stato concusso” afferma il primo cittadino e prosegue “Se tali fatti saranno confermati, significa che la mia condotta istituzionale deve avere infastidito a tale punto da volerla gravemente denigrare. In tutti questi anni ho operato con senso di responsabilità, nel pieno rispetto della legge, ponendo al centro l’interesse della collettività come unico fondamento delle mie decisioni. Con questo stile ho gestito la situazione creatasi l’anno scorso nel Comune a seguito delle indagini che hanno coinvolto un ex dipendente, volendo inoltre con decisione un supporto legale-amministrativo a garanzia dell’operato mio e dell’Amministrazione tutta nei procedimenti che via via dovevano essere affrontati e decisi. Dagli ultimi sviluppi relativi all’indagine che ha coinvolto il nostro paese, ho appreso altresì solo ora di situazioni non note né a me, né alla struttura comunale. Abbiamo inoltre inserito nel corso del 2023 il whistleblowing come strumento a disposizione dei dipendenti comunali per segnalare situazioni di irregolarità in modo totalmente anonimo. Non risulta che nessuno abbia segnalato anomalie al segretario comunale, responsabile delle procedure anticorruzione all’interno dell’ente, procedure adottate a norma delle vigenti leggi. Confido nel lavoro della Magistratura e, qualora risultasse confermata la volontà di soggetti indagati di causarmi un grave danno, tutelerò la mia figura in ogni sede, dato che da parte mia il rispetto delle regole non è mai venuto meno in questi anni di guida del paese”.

Al centro dell’inchiesta condotta dalla Procura di Monza e dalla Guardia di Finanza, tra gli altri, anche un funzionario comunale, responsabile della struttura “Territorio e Ambiente” “il quale, compiendo atti contrari ai propri doveri d’ufficio, avrebbe inserito, nella variante del nuovo Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) deliberata dal Consiglio Comunale, alcune aree preventivamente rese oggetto di variazione di destinazione urbanistica da”area interessata da attività agricola” in” area di trasformazione produttiva e/o editicatoria” con un evidente accrescimento del valore economico delle stesse” affermani dalla Procura.

Le indagini avrebbero rivelato uno schema intricato di corruzione e favoritismo, che si sarebbe protratto nel tempo senza alcuna segnalazione di anomalie da parte dell’amministrazione comunale.