Cronaca

“PRIMA I PROFUGHI ITALIANI” PROTESTA FN A CARATE BRIANZA 

CARATE BRIANZA – Uno striscione appeso davanti al palazzo municipale per manifestare tutta la contrarietà nei confronti dell’assistenza ai profughi. E’ l’iniziativa dei militanti di Forza Nuova che, successivamente, hanno diffuso un comunicato alla stampa.

Un blitz nella notte per protestare contro i profughi: i militanti di Forza Nuova venerdì hanno voluto manifestare contro l’arrivo dei profughi in città. Il metodo utilizzato è stato quello di uno striscione appeso proprio all’ingresso del palazzo municipale.
Poi, dopo avere immortalato il risultato, la segreteria provinciale ha diffuso un comunicato stampa per spiegare le motivazioni di questo gesto e per ribadire il loro no all’arrivo di altri extracomunitari:
“Prima i profughi italiani”, questo è il messaggio che abbiamo lasciato. Perché nel silenzio, approfittando dell’assenza di tanti Caratesi per le ferie di Agosto e senza comunicazioni ufficiali, la Prefettura con la complice collaborazione dell’amministrazione comunale, nella ex casa Cantoniera rimodernata in fretta e furia con i soldi dei cittadini, sono già stati inseriti degli immigrati. Sono circa una ventina, ci sono sembrati Pakistani.
Non basta perché, oltre agli 800 immigrati ospitati a spese dei contribuenti brianzoli per non si sa quanto tempo (gli hub provinciali sono già 4: Monza, Limbiate, Agrate e Carate), la prefettura è già pronta per accogliere altri immigrati in tutta la Provincia monzese. Ricordiamo che per ogni sedicente profugo sono stanziati 35 Euro al giorno, con vitto e alloggio. Si riammodernano senza problemi case cantoniere o vecchi ospedali, non mancano mai i fondi per accogliere e da spartire tra politici, cooperative e scafisti. Il Business dell’accoglienza è così remunerativo che in Italia facciamo a gara per avere nuovi centri e nuovi schiavi travestiti da profughi. La Brianza poi è una delle province più attive grazie ai politici incompetenti che gestiscono il territorio.
L’azione dimostrativa davanti al Comune di Carate è solo l’inizio. Ad Agrate e Bovisio saremo presenti nei prossimi giorni per opporci e per convincere la popolazione a ribellarsi.
Noi stiamo perdendo la pazienza, i cittadini stanno perdendo la pazienza. Lanciamo un appello a tutti i Caratesi che hanno a cuore le sorti della loro città e del loro futuro per contattarci e organizzare insieme un grande presidio di protesta, come già abbiamo fatto lo scorso anno a Vimercate sventando l’arrivo di nuovi immigrati all’ex Ospedale. A tutte le persone che non ne possono più della politica pro-immigrazione che sta dilaniando la Brianza e l’Italia. A tutti gli Italiani dimenticati e abbandonati dallo Stato.
Insieme possiamo dire basta e urlare in faccia a Prefetto e Amministrazione comunale che a Carate non c’è posto posto per altra immigrazione: ci sono gli Italiani da aiutare. Prima i “profughi ” Italiani.
( Gualfrido Galimberti – Quibrianza )

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