anna migliaccio

Cronaca

E’ mancato Camillo Costa giornalista e fondatore del sito Infonodo. In Brianza molti lo ricordano anche per le minacce di morte ricevute

Camillo Costa una vita spesa a indagare sugli intrecci tra mafia, politica e affari in Seregno e nella Brianza

Come ricordare la figura di Camillo Costa giornalista d’inchiesta ?
A chi volesse intraprendere il mestiere di giornalista d’inchiesta, la figura di Camillo direbbe che non si tratta di una via luminosa. Non si tratta di far l’opinionista nei salotti televisivi, ma di svolgere un paziente lavoro di ricerca, di studio di documenti giudiziari, di documenti amministrativi, di osservazioni, di scavi, il cui prodotto finale non sarà qualcosa per il quale essere apprezzati o considerati eroi, ma qualcosa di cui è bene, per la propria incolumità, che pochissimi conoscano i veri autori. Lo conobbi quando ricevette minacce di morte e ci fu una querela e un processo.
Lo conobbi quando scavava in vicende torbide, torbidissime, che riguardano la nostra città.(Seregno ndr)
Vivere una vita complessa e rischiosa, camminare sull’orlo di un abisso, abituarsi al contatto costante con il Male.
Proteggere sé stessi, l’integrità dell’animo, vivendo in stanze parallele e chiudendo la porta ogni volta che si abita in una o in un’altra.
Aveva avuto un grande Maestro.
Quel Pier Attilio Trivulzio, detto PAT, che passa alla storia come esperto di inchieste sulla formula 1 ma per il sito Infonodo, creatura di Camillo Costa, si era occupato di ben altro, e per esempio, con numerosissimi articoli, dell’omicidio di Paolo Vivacqua avvenuto a Desio nel 2011.
Sviluppare uno spirito d’osservazione che non ti abbandona mai, né quando cammini per strada né quando scavi con lo sguardo i dettagli di una fotografia che rappresenta una scena del delitto.
Era un uomo ruvido, Camillo, le parole tagliavano come la lama di un coltello, eppure chiunque abbia svolto con lui qualche attività non è, non può essere più, lo stesso uomo, lo stesso essere umano che fu prima di incontrarlo.
Il rapporto costante con il Male è una cosa difficile.
Il momento più difficile di questo suo percorso fu certamente l’incontro con il collaboratore di giustizia Belnome. Ore e ore di colloqui. Racconti agghiaccianti.
Lo aiutai a capire alcuni aspetti della cultura del sud, lo aiutai a capire l’uomo che aveva di fronte.
Per respirare altra aria spesso camminava per boschi e campagne. Una cosa che forse pochi conoscono di lui è la passione che aveva per la botanica e che sapeva
I nomi di ogni pianta di ogni arbusto. Che cos’è questa? Nux avellana. Lo vedi? Tu non sai niente! Era la sua frase più ricorrente: Tu non sai niente.
E’ vero. Chi si accosta a uno scavo come quello deve saper di non saper niente e limare lo scrivere all’essenziale, tagliando con lama affilata ogni fronzolo. Questo lo sapevo anche io. L’eleganza consiste nel togliere.”

Anna Migliaccio

Camillo era una persona autentica, generosa, instancabile nel suo impegno e profonda nelle relazioni umane.
La sua scomparsa lascia un vuoto che sarà difficile colmare come amico e attento giornalista di inchiesta”
Tiziano Mariani


Camillo era un gigante buono, gentile e dotato di una cultura straordinaria. Mi ricordo la prima volta che avevo trascorso un po’ di tempo con lui, era il 2009, in centro a Seregno. Ci eravamo incontrati per caso, mi aveva chiamato e si era presentato. Lui conosceva me, perchè facevo politica e io conoscevo lui, perche’ nel nostro ambiente si ipotizzava che fosse lui il blogger e giornalista di inchieste del sito Infonodo. Dopo le presentazioni reciproche, ci eravamo spostati in un bar, lui era con un suo amico, un informatico, un cervellone e insieme abbiamo chiacchierato per un bel po’ di tempo. Alla fine del nostro incontro, lui mi ha detto scherzando: “Ma cosa ci fai tu in politica? Lo sai che vicino a te ci sono alcuni personaggi senza scrupoli, gente che pensa solo ai soldi e al potere, tu non riuscirai a fare nulla e se andrai contro il loro volere, ti faranno male, tanto male.” Non mi aveva fatto nomi, ma le sue parole, mi avevano turbato, spaventato e mi riecheggiavano spesso nella mente. Purtroppo dopo un po’ di tempo, le sue frasi si sono dimostrate profetiche e vere in tutta la loro gravita’. Mi volevano distruggere, con accuse ritenute false dal tribunale qualche anno dopo. In quei giorni terribili, Camillo era venuto a trovarmi in negozio, in quel momento io ero devastato dalle accuse, triste, indebolito e oltraggiato. Lui si era materializzato davanti a me e con il suo vocione mi aveva spronato e incoraggiato dicendomi: “Ti aiuterò io, sarò con te non preoccuparti, saremo in tanti al tuo fianco” e così è stato. Le sue parole mi avevano rincuorato, lui era un “Genio”, aveva una rete di contatti, di conoscenze, di amicizie incredibili.  Subito alcuni giorni dopo, Camillo aveva iniziato a informarsi, a scrivere e a collaborare ogni tanto con il sito Infonodo. I suoi articoli creavano dibattiti, scalpore a Seregno e in Brianza. Avevano tentato più volte di fermarlo in ogni modo, alcuni con minacce che lui non denunciava, anzi quando mi parlava, sorrideva e mi diceva: “Luca, ho visto morire mio padre e mia sorella, ho avuto un tumore da giovane, figurati se mi spaventano quattro scalzacani” e giù a ridere, io lo guardavo preoccupato e lui sorrideva tranquillo.
Altri avevano provato a fermare i suoi articoli con le querele, tutte finite in niente, perché come diceva sempre lui, se scrivi la verità non devi temere nulla. Era odiato da alcuni politici locali, uno di questi, gli aveva persino augurato pubblicamente di morire e anche in quella occasione, mi ricordo che in un pranzo conviviale tra me, lui e un altro nostro amico giornalista arrivato da Roma, lui aveva scherzato dicendo: “Mi vuole proprio bene, se mi tira spesso in ballo”. Era fatto così lui, sempre positivo e ironico. Anche quando ci si incontrava, mia moglie ed io, lo ascoltavamo sempre con grande piacere, affascinati dal suo coraggio e dalla sua cultura.
Mi e ci mancherai tanto Camillo! La mia famiglia ed io, abbiamo un debito di riconoscenza con Te! Ti porteremo per sempre nei nostri cuori e ti verremo a trovare nella tua nuova casa in provincia di Piacenza.
Grazie Amico Mio, per tutto quello che hai fatto per me!

Luca Talice

“Quando ripenso a Camillo la prima reazione va al ricordo degli auguri di morte fatte a lui e al sua sito Infonodo, davanti alla telecamera d seregno.tv da un politicante locale, bocciato dai seregnesi in maniera clamorosa e ormai passato nel dimenticatoio. Ma di Camillo ricordo anche la capacità di indagare i fatti fino ai più piccoli dettagli e soprattutto la sua integrità morale. Giornalisti come lui ce ne vorrebbero molti di più.
Pino Caputo

Cultura

“Piazza della Loggia cinquant’anni dopo” presentazione del libro di Saverio Ferrari e Pietro Garbarino

Iniziativa dell’associazione politico – culturale “CASA DELLA SINISTRA” di Seregno.
Mercoledì 5 Febbraio – ore 21
“FASCISMO TRA PASSATO E PRESENTE”
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI SAVERIO FERRARI E PIETRO GARBARINO
“PIAZZA DELLA LOGGIA CINQUANT’ANNI DOPO
Presenta ANNA MIGLIACCIO.
incontro presso la Sala riunioni di Via Leonardo da Vinci, 30 (primo piano).

ll relatore, SAVERIO FERRARI, è noto per i suoi studi sui movimenti neofascisti. Ha scritto numerosi libri sull’argomento ed è tra i fondatori dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre.
Dall’azione eversiva all’ombra della Nato delle organizzazioni neofasciste all’attuale disegno di affossamento della Costituzione: il filo nero delle stragi in un paese a sovranità limitata.

Cultura

GIANFRANCO STELLA

SEREGNO – Anna Migliaccio ha intervistato lo scrittore Gianfranco Stella prima della presentazione del suo libro  ” Compagno Mitra – Saggio storico sulle atrocità partigiane ” avvenuta a Seregno il 15 giugno nella sala Monsignor Gandini organizzato dall’associazione storico culturale “Carcano 91”


Gianfranco Stella , nato nel 1946, è un saggista cattolico che si occupa di storia contemporanea e, precisamente, delle vicende più o meno esaltanti del post-liberazione. Nelle sue pubblicazioni, iniziate nel 1990, il filo conduttore comune è la strategia rivoluzionaria seguita dai partigiani delle brigate Garibaldi. Il suo libro più discusso che determinò la denuncia da parte dei vertici nazionali dell’ANPI ( Ettore Gallo, Arrigo Boldrini, ecc.) , racconta la strage di Codevigo, compiuta dai partigiani della 28° brigata comandata da Bulow (A.Boldrini),nel maggio 1945. La messe di nomi e di fatti precisi che hanno caratterizzato questo libro hanno portato Gianfranco Stella sul banco degli imputati per i reati di diffamazione (dei partigiani) e vilipendio (alle forze amate). Si trattò d’un processo che nessun tribunale voleva affrontare: da Ravenna a Forli, quindi a Rimini ove il libro era stato stampato. Fu la cassazione a definirne la competenza e a Rimini si celebrò il processo alle soglie della prescrizione. La sentenza fu di doppia assoluzione per avere applicato i giudici l’esimente dell’opera scientifica. L’appello confermò la sentenza. La causa civile che nel frattempo era stata intentata fu ritirata….

Con la vittoria angloamericana la fazione  stalinista mise in atto una serie di eccidi che continuarono per oltre un anno dalla conclusione delle ostilità. “Dal dopoguerra ad oggi il Partito Comunista ed i suoi eredi hanno sempre cercato di impedire la memoria e la storia delle violenze dei partigiani stalinisti, nonostante la grande importanza che invece veniva e viene posta nella celebrazione dei crimini nazifascisti. Il potere comunista non riuscì mai, però, a tacitare quello che divenne un vero e proprio dissenso al tentativo di nascondere i crimini stalinisti”, ha spiegato il  Centro Studi Italia. In particolare, nel reggiano, il primo a denunciare questi crimini fu un partigiano cattolico, Giorgio Morelli, al quale i sicari comunisti spararono. Ma altri seguirono, anche se spesso isolati, come Don Pignagnoli, a tanti altri Reggiani, parenti delle vittime, esponenti della destra reggiana anticomunista certamente, ma anche cattolici liberali e socialisti, che impedirono che vincesse l’ordine del silenzio.

Con il libro di Gianfranco Stella cade l’ultimo tabù: i nomi e cognomi dei partigiani comunisti e stalinisti che avevano compiuto le stragi. Il potere comunista aveva difeso questo anonimato in ogni modo e con ogni scusa: la più nota giustificazione era che si trattasse di “schegge impazzite”, combattenti sfuggiti al controllo dei comandi della guerriglia comunista. “Non era vero, ma viene ripetuto anche in questi giorni da chi ancora difende acriticamente queste formazioni staliniste”. ( Fonte La fede quotidiana )

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Politica

“NAZITALIA – VIAGGIO IN UN PAESE CHE SI E’ RISCOPERTO FASCISTA ” DI PAOLO BERIZZI

SEREGNO – Venerdì sera in Sala Gandini il Comitato Unitario Antifascista cittadino ha organizzato la presentazione del libro ” Nazitalia, viaggio in un paese che si è riscoperto fascista ” scritto da Paolo Berizzi .


L’Italia si appresta a festeggiare il 73° anniversario della Liberazione, mentre alle elezioni del 4 marzo ha vinto un centrodestra a guida leghista, grazie anche ai voti neofascisti. Nel 2017 Paolo Berizzi, con i suoi scoop su «la Repubblica», ci ha raccontato la nuova marcia su Roma di Forza Nuova, il lido «mussoliniano» di Chioggia, il blitz del Veneto Fronte Skinheads nella sede di un’associazione pro-migranti di Como. Fino alla tentata strage di Macerata nel febbraio 2018. Episodi sintomo di un’escalation fascioleghista e xenofoba allarmante, di fronte alla quale l’Italia si divide fra chi minimizza o dà la colpa all’«immigrazione fuori controllo», come il leghista Salvini, e chi assicura che «il fascismo in Italia è morto per sempre». Non è così. In questo libro, che corona quindici anni di inchieste, forte dei retroscena inediti sulla svolta a destra della Lega e dei racconti di un pentito di Forza Nuova, Berizzi fotografa in maniera vivida un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo. Un Paese in cui i media e i partiti, sia di destra che di sinistra, sono sempre timidi a parlare di fascismo e a stigmatizzare certe derive. È uno sdoganamento in corso da anni, colpa anche dell’inedia di istituzioni e organi dello Stato. E che continuerà sotto le nuove forme del populismo sovranista, mentre partiti come CasaPound e Forza Nuova puntano a sostituirsi allo Stato e a radicarsi sul territorio offrendo assistenzialismo di strada e sicurezza fai da te. Oggi più che mai, quindi, mentre i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, bisogna far nostro il monito che Umberto Eco lanciava sul «fascismo eterno», capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate: «il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo». È questo lo spirito appassionato del viaggio di Berizzi.

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Politica

SEREGNO – IL PD CONVOCA GLI STATI GENERALI PER IL RILANCIO DELLA CITTA’

SEREGNO –  Sabato 25 Novembre il circolo locale del Partito Democratico ha organizzato la seconda edizione degli Stati Generali che quest’anno aveva come titolo “Idee per la città”. La giornata è stata l’ occasione per parlare del rilancio di Seregno  nei prossimi anni. Durante la mattinata e nella prima parte del pomeriggio ci sono state  testimonianze, riflessioni e  contributi provenienti non solo dal mondo della politica, ma anche dall’associazionismo, dall’imprenditoria e dal sindacato. Dopo il saluto agli intervenuti del segretario del circolo Antonio Colzani si sono succeduti diversi interventi tra cui segnaliamo quello del sindaco di Desio, Roberto Corti che ha detto : “È fondamentale, se vogliamo contare come territorio, aprire la collaborazione di Seregno con gli altri comuni del territorio”. A seguire diversi interventi : Laura Capelli, ex Presidente della Commissione Comunale Bilancio: “Ci sono comuni che non trovano neanche  5000 euro  per ricostruire il bagno di una casa comunale, mentre qui avremmo i fondi addirittura per lucidare i marciapiedi”;  William Viganò, ex capogruppo del Partito Democratico di Seregno “La precedente amministrazione in 12 anni non ha mai governato la città di Seregno.”; Pietro Amati, ex onsigliere Comunale di Ripartiamo : “In questa città le associazioni si sono prese in carico ciò che le amministrazioni non hanno fatto. Credo che sia ora di invertire radicalmente questa dinamica.” Altri interventi sono stati fatti da Tiziano Mariani, ex consigliere comunale di Noi x Seregno : ” La politica non è  il riempimento delle proprie tasche come è stato fatto negli ultimi anni bensì vuol dire essere a disposizione  della gente e del tuo paese. Politica non è essere al servizio di certa gente sia di destra che di sinistra che vuole solamente spartirsi il territorio con l’unico scopo del proprio arricchimento”, Piergiorgio Borgonovo ( Per Seregno Civica ) , Anna Migliaccio ( MDP Articolo Uno ), Zeno Celotto ( Parco Brianza Centrale ), Mauro Frigerio ( Acli ), Stefano Dosio ( Dare un’anima alla città ), il giornalista Luigi Losa ed il segretario provinciale del partito Democratico Pietro Virtuani.
Il segretario del circolo locale del Partito Democratico Antonio Colzani  al termine della giornata ci ha rilasciato un breve commento

 


Durante il pomeriggio sono stati aperti tre tavoli di discussione aventi come temi: “Sviluppo economico e lavoro ” ; Territorio, urbanistica e mobilità” e ” Scuola cultura e politiche sociali” Attorno ai tavoli si sono confrontati politici e associazioni e cittadini con lo scopo  di raccogliere idee e proposte utili da inserire in un programma che sarà sottoposto ai seregnesi alle prossime elezioni amministrative.

 

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Politica

SEREGNO – IL PD LANCIA “UN PATTO PER SEREGNO “: LEGALITA’, BENE COMUNE E SOLIDARIETA’

SEREGNO – Antonio Colzani segretario cittadino del Partito Democratico ha lanciato ieri giovedì 12 ottobre, durante una conferenza stampa nella sede del partito , l’idea del progetto di un centro – sinistra per il futuro governo della città: “Premetto – dice Colzani –   che non sappiamo quando ci saranno le elezioni, poiché tutto dipende dalle risultanze della commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose. Il Partito Democratico cosciente della non autosufficienza di nessuna forza politica e della gravità dell’astensione propone l’apertura di un dialogo per la prossima campagna elettorale, che sarà diversa da ogni altra. Abbiamo  chiamato  la nostra idea ” Patto per Seregno ”  basato su un programma da costruire insieme con le altre forze politiche, con le liste civiche, con le realtà associative e del mondo cattolico operanti in città . Questo patto ha tre parole cardine :  Legalità’, Bene Comune e  Solidarietà. Occorre – continua Colzani –  individuare un candidato sindaco che sappia unire, che non sia divisivo. Proporremo  per il prossimo 25 novembre una giornata di studio e discussione dal titolo “stati generali”  a cui tutte le forze politiche sono fin da ora invitate “.
Alla conferenza stampa era presente anche l’ex capogruppo PD in consiglio Comunale William Viganò che ha parlato dell’attività svolta  durante questi due anni e mezzo di amministrazione Mazza  e ha espresso solidarietà ai dipendenti comunali non sottoposti ad indagine. ” Non tutti i dipendenti pubblici sono uguali perchè c’è chi lavora rispettando la legge, la legalità e la trasparenza” Viganò ha anche auspicato che la città non subisca l’onta di uno scioglimento per mafia.
A Viganò abbiamo posto due domande : la prima, premettendo che nelle 225 pagine dell’ordinanza del GIP Pierangela Renda si legge che le due pratiche urbanistiche oggetto del reato di corruzione sono state approvate in giunta e non in consiglio comunale come previsto dalla legge e  perciò sono state sottratte anche alla discussione in commissione urbanistica, i consiglieri comunali non hanno accesso alle delibere di giunta e non si sono accorti del grave errore  procedurale?
Viganò ha risposto che le ” le delibere sia di consiglio comunale che di giunta erano da ritenersi  legittime visto il parere favorevole del segretario generale che rappresenta lo Stato. Noi come PD ci siamo opposti politicamente al contenuto dei due Piani Attuativi ( Pac 1 e 2 ).”

Quali sono i confini del centro – sinistra che ha in mente è invece la domanda  fatta ad Antonio Colzani : ” Sono ampi a condizione che vi sia reciproco rispetto e un dialogo non improntato alla preventiva disistima. Un programma comune – continua  Colzani – deve essere scritto insieme e sottoscritto in modo da impegnare tutti.”
(Anna Migliaccio)

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Politica

MONZA – MDP TIENE LA SUA CONFERENZA PROGRAMMATICA PROVINCIALE

MONZA – Sì è svolta questa mattina sabato 7 ottobre  la conferenza programmatica provinciale di Articolo 1 Mdp  presso la sede della Cgil. La senatrice Lucrezia Ricchiuti nel suo intervento ha illustrato le proposte di Articolo 1 Mdp in tema di legalità e lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Una lunga relazione analizzato il quadro desolante dell’intera regione Lombardia,ove sono ben 1700 i beni sequestrati alla criminalità. Sono presenti tutte le mafie italiane e straniere ma in Brianza è la “ndrangheta” a farla da padrona. La ndrangheta è infiltrata in vari settori di attività dal movimento terra alle imprese di servizi. Molte le aziende chiuse o sequestrate. Il caso Seregno è stato analizzato in questo quadro dalla senatrice Ricchiuti che se ne è occupata da anni in modo approfondito nella Commissione Parlamentare antimafia. Sul fronte della corruzione la giunta regionale guidata da Roberto Maroni – sempre secondo la Ricchiuti – è stata giudicata già con chiarezza nel rendiconto della Procura Regionale della Corte dei Conti del 2016,  che ha rivelato un sistema opaco, spesso clientelare orientato verso una spesa pubblica inefficiente. Scarsa trasparenza caratterizza anche il settore della sanità. Irregolarità sul fronte del lavoro e del comportamento delle imprese produttive offrono un quadro generale desolante dell’economia lombarda. Articolo 1 Mdp sarà in campo alle elezioni regionali e sarà in campo anche a Seregno, alle prossime elezioni amministrative  con le sue proposte legislative e  di  buona amministrazione. Importante intervento  è stato quello di Onorio Rosati consigliere regionale di articolo 1 Mdp che ha esposto  analisi e proposte in tema di trasporto pubblico sanità lavoro. Infine la posizione del gruppo politico contro il Referendum lombardo:  il 13 ottobre si svolgerà una specifica iniziativa a Vimercate con tutte le forze politiche che si oppongono al referendum regionale voluto da Maroni.  ( Anna Migliaccio )

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Politica

SEREGNO – LA SINISTRA SI INTERROGA GIA’ SULLE POSSIBILI ALLEANZE FUTURE

SEREGNO – Si è svolta ieri, giovedì 5 ottobre, presso la sedi via Leonardo da Vinci,  una conferenza stampa tesa ad illustrare la posizione della lista sugli ultimi avvenimenti accaduti in città. La lista si presentò alle ultime amministrative senza ottenere consiglieri;  della lista stessa facevano arte persone aventi e non appartenenza di partito, persone che hanno ricoperto per molti anni, sotto altra sigla politica di sinistra, la funzione di consiglieri comunali.  Giusi Minotti, già candidato Sindaco in molte tornate elettorali con Rifondazione comunista nel suo intervento  sottolinea che la legalità non è categoria politica. Un forza politica, giustamente, può e deve opporsi a leggi incompatibili con i propri obiettivi politici e ritenute sbagliate.Francesco Mandarano, storico consigliere comunale, indipendente di sinistra, evidenzia che ci troviamo in una fase storica dove bisogna agire come fece Togliatti nella svolta di Salerno,  alleandosi  con tutte le forze antifasciste e antimafiose. Di nuovo Giusi Minotti, con il programma amministrativo della scorsa tornata elettorale afferma che ogni possibile dialogo con gli altri parte da lì e dalla costruzione della propria identità politica. Simone Crinò, presidente della Casa della sinistra, indipendente e senza alcuna tessera di partito pone alcune questioni molto serie, come l’astensionismo, che se non fosse stata così alto forse avrebbe mitigato il controllo mafioso dei voti, e l’economia della città, che rappresenta un terreno favorevole alla infiltrazione mafiosa da momento in cui  la crisi ha demolito il tessuto produttivo e insieme ad esso anche quello sociale e civile. Francesco Mandarano vede con favore l’apertura alleantista del Partito Democratico nell’ultimo comunicato dato alla stampa, e, ad esplicita domanda posta dalal sottoscritta  circa le iniziative che si intendono assumere per  poter dialogare con gli altri, risponde  che secondo lui, occorrerebbe  una piena indipendenza della Lista di sinistra seregnese dal quadro nazionale di veti incrociati. Emerge chiaramente da questa dichiarazione che il nodo delle alleanze non è stato sciolto, né nella sinistra, né altrove. Chi scrive da osservatore e informatore,  non privo di opinioni, osserva con trepidazione tali sviluppi. ( A. Migliaccio )

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Cultura

SEVESO – NUOVO POLITEAMA: DONO DI UNA BORGHESIA ILLUMINATA ALLA CITTA’

Nuovo cinema Politeama: il dono di una borghesia illuminata alla citta’ di Seveso.
( A. Migliaccio )

SEVESO – Giovanni Benedetti è l’amministratore unico di Idrodepurazione srl che ha sede a Seregno e fa parte (o meglio è stata il promotore) del consorzio IDRO GROUP. Si tratta di una realtà produttiva, industriale, a forte vocazione internazionale, intercontinentale nel campo della depurazione e in generale del trattamento delle acque. Una realtà di rilievo, con fatturato e ampiezza di interventi notevole. Sul sito dell’azienda troviamo, come un biglietto da visita,  il codice etico del gruppo, un sistema di valori che rifiuta la corruzione, valorizza le risorse umane aziendali, promuove i diritti umani nel mondo. Lavora con paesi africani per portare acqua potabile, esporta e lavora con la Russia, a Cuba, incontra ambasciatori e capi di governi, con tutta la gamma di soddisfazioni e rischi che questo comporta.

Che cosa spinge la famiglia proprietaria di un gruppo industriale come questo a investire,  a fondo perduto,  una notevole cifra, per restituire alla città di Seveso il cinema Politeama, ristrutturato negli impianti tecnologici, dotato di tutte le strutture che consentono di utilizzarlo per tutte le arti, dal cinema al teatro alla lirica, ai concerti?  La risposta è che si tratta di ragioni affettive.

Quando il direttore artistico Andrea Scarduelli, nel corso della conferenza stampa, chiede al dottor Benedetti di dire qualcosa ai giornalisti su questa iniziativa, l’intervento del proprietario è breve, ma significativo di una visione del mondo. Le due sale della struttura si chiamano rispettivamente ” sala acqua “ quella grande al piano inferiore e ” sala aria “ quella tecnologica multimediale del piano superiore. Aria e acqua, dice,  sono i due elementi all’origine della vita. La cultura è l’anima. Giovanni Benedetti non dice altro. Ma pare che basti. Al rinfresco offerto alla stampa ci fa assaggiare un paio di vini. E’ dal sommelier che scopro che sono di sua produzione. Diciamo una seconda attività imprenditoriale coltivata quasi per ristoro dall’altra, principale. Abbiamo scelto il prosecco  “mosso” e lo abbiamo apprezzato. Abbiamo provato a domandare a Benedetti quanto è costato questo intervento sul cinema Politeama. Ci ha dato una risposta elegante, tipica di una borghesia a cui il nostro Paese è da tempo disabituato: non lo sappiamo…non abbiamo ancora concluso…tireremo le somme. Un modo per dire che non è importante, perché parliamo di qualcosa che è oltre l’economico, ed è incommensurabile. Del resto, chi scrive, dopo aver dato un’occhiata agli impianti dalle americane, all’acustica, un’idea abbastanza precisa di quanto costano interventi come quelli ce l’ha, ma userà la stessa eleganza del dottor Benedetti, dicendo che è una cifra assolutamente considerevole e in crescita esponenziale, per tutto ciò che comporterà la successiva gestione. Non crediamo che si tratti di mecenatismo, come qualche collega giornalista sussurra,  in uno scambio di battute cortesi con la sottoscritta,  nel foyer, cioè di quella tendenza a favorire le arti e la letteratura attraverso il sostegno economico, che affiancò all’aspetto della liberalità quello, più interessato, dell’investimento di denaro nell’arte, fu un tratto caratteristico dei principi del Rinascimento e di numerosi papi e sovrani dell’Età moderna.

Dissento su questo, perché il potere politico in questo appartiene a qualcun altro, e l’assessore alla cultura, Luigia Caria, da noi intervistata a sua volta, espressione di un centrosinistra “civico”,  si rende ben conto che il sistema pubblico non è in grado di fare quegli interventi e senza questa relazione virtuosa non potrebbe più nulla. Nessuno dei due soggetti, né il politico, né l’imprenditore, è in grado di realizzare da solo l’allegoria del buon governo, raffigurata nel celebre dipinto di Ambrogio Lorenzetti.

Se Einaudi manifestava l’esigenza di far chiarezza sul termine stesso di “borghesia” tanto esso appare confuso, se Pertini incolpava, e giustamente, la borghesia nostrana d’essere “la più gretta, egoistica e meschina di tutte le borghesie d’Europa, ostile a ogni rinnovamento sociale, aggrappata ai residui della feudalità” e se uno statista come Spadolini ne disegnava invece i tratti progressivi, affermando è stata la borghesia, storicamente, a portare l’illuminismo nella società e nella politica, a noi pare che la famiglia che ha fatto questo dono alla città di Seveso, taluni di questi tratti li possieda.

 


 

 

A Seregno il dottor Benedetti è impegnato nella sezione locale del Lions Club.

 

 

Cronaca

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SEREGNO – Stamane primo ottobre c’è stato in piazza Vittorio Veneto un Presidio autoconvocato per la Legalità . In piazza si sono ritrovati cittadini di diversa estrazione politica, rappresentanti di associazioni ed ex componenti del disciolto  Consiglio Comunale prima che lo facesse il Prefetto con la  motivazione delle ” possibili infiltrazioni mafiose  ”
Una nostra troupe  ha raccolto i commenti di alcuni rappresentanti delle forze politiche cittadine presenti; non è stato possibile raccogliere nessun commento da parte di esponenti della ex maggioranza.

ANTONIO COLZANI – Segretario Partito Democratico – Seregno


TIZIANO MARIANI – NOI X SEREGNO

 


 

PIETRO AMATI – RIPARTIAMO , PER SEREGNO CIVICA


In piazza c’erano anche alcuni rappresentanti di associazioni operanti in città

GIANNI BOTTALICO – già Presidente Nazionale ACLI


STEFANO DOSIO – Presidente associazione ” DARE UN’ ANIMA ALLA CITTA’ ” 

Al presidio ha partecipato anche Laura Barzaghi, consigliere Regionale del Partito Democratico

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