DESIO – FORZA NUOVA E IL PRETE CHE DAL PULPITO FA POLITICA
DESIO – Il coordinatore cittadino di Forza Nuova, Giovanni Campisi, ha diffuso una nota in cui critica aspramente don Flavio Speroni, che dal pulpito nella sacra domenica delle Palme si è messo a fare politica. Scrive Campisi : ” Povera Chiesa Cattolica, in mano a preti che si preoccupano più dei bilanci , colpevoli di far parte del business dell’ immigrazione che delle anime dei fedeli, in mano a massoni e gesuiti che affermano che Nostro Signore si è fatto peccato nel serpente… ” “Ricordo che lo Stato del Vaticano ospita “zero migranti “ ed è sede dello Ior Vaticano, seconda banca mondiale dopo il gruppo Rothschild con immense potenzialità risolutive verso i problemi del mondo, fin ora mai pervenute. Facciamo presente a don Flavio, che prima di fare la morale e dare dei Farisei a chi ha scelto Dio, Patria e Famiglia come comandamenti di vita e che con sacrificio persegue con le proprie azioni quotidianamente , dovrebbe prima con carità cristiana, ergersi ad esempio, preoccupandosi delle anime dei fedeli desiani i quali si rivolgono a Solidarietà Nazionale per tirare avanti in quanto non colorati. ”
Campisi ritorna anche sull’ultimo Consiglio Comunale interrotto ( leggi ) affermando : ” Per quanto riguarda le dichiarazioni delle istituzioni politiche cittadine del PD, ribadiamo per l’ultima volta che in consiglio c’erano cittadini comuni, cittadini esausti e cittadini abbandonati dalle istituzioni, come i residenti delle case popolari che vivono in una situazione che definire inumana è poco. Cittadini della periferia totalmente abbandonati che tutti i giorni devono combattere con le vostre risorse! È un dovere per noi, difendere in primis la dignità del nostro popolo!
Dei padri italiani rimasti senza casa e senza lavoro, dei giovani che sono senza futuro in un paese che pensa solo al perbenismo e alla finta accoglienza. Se essere fascisti vuol dire difendere il nostro popolo, allora ne siamo fieri ”
La redazione ha cercato senza successo di mettersi in contatto con don Flavio Speroni per avere un suo commento.
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