SEREGNO – “SEREGNOPOLI BIS ” IL GIP: NIENTE ARRESTI PER IMPRENDITORI E POLITICI
SEREGNO – Per l’inchiesta Seregnopoli bis sulla corruzione nell’urbanistica la Procura di Monza chiede il carcere per gli imprenditori e gli arresti domiciliari per gli ex sindaci. Ma la gip lascia tutti a piede libero, ritenendo che non sussistano le esigenze cautelari e, in un caso, neanche i gravi indizi di colpevolezza. E i pm potrebbero rispondere con un ricorso in appello per recuperare gli arresti. L’ex sindaco di Seregno Giacinto Mariani e il suo successore Edoardo Mazza sono nuovamente finiti sotto le accuse della magistratura monzese a vario titolo per corruzione e abuso d’ufficio. Con loro appaiono, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Pierangela Renda, anche gli imprenditori Giorgio Vendraminetto, 78 anni, Emilio Giussani, 67 anni e Maurizio Schiatti, che di anni ne ha 80 tondi. Il quinto indagato è il defunto Calogero Grisafi, il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Seregno che si è tolto la vita nel 2015. I pm Salvatore Bellomo (già titolare dell’inchiesta dei carabinieri di Desio e Milano che nel 2017 ha portato a 27 misure cautelari tra cui gli stessi Mazza e Mariani e l’imprenditore Antonino Lugarà) e Michela Versini hanno chiesto il carcere per Vendraminetto e Giussani e i domiciliari per Mariani, Mazza e Schiatti. Nel mirino , per quanto riguarda Vendraminetto e Mazza, il centro poliambulatoriale di via Colzani e il Piano Par1 relativo a via Formenti. Per la gip le indagini “hanno evidenziato come effettivamente nel corso degli anni 2011-2015 Grisafi e Mazza abbiano compiuto un reiterato mercimonio del bene pubblico, asservendosi completamente agli interessi di Vendraminetto”.
L’unica misura degli arresti domiciliari è stata decisa dalla gip per un argentino di Seregno accusato in merito a presunte pratiche illegittime per ottenere la cittadinanza italiana
( fonte Il Giorno – Stefania Totaro )
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