GIUSSANO ERGASTOLO CONFERMATO PER IL PADRE ASSASSINO DI GIUSSANO

Cronaca

ERGASTOLO CONFERMATO PER IL PADRE ASSASSINO DI GIUSSANO

Giussano, negato il riconoscimento della seminfermità mentale: resta in carcere

Giussano (Monza Brianza) – Confermata anche in appello la condanna all’ergastolo per Michele Graziano, il cassiere di supermercato di 38 anni che nel febbraio 2014 ha ucciso i due figlioletti Elena, di 9 anni e Thomas, di 2 anni, avuti da due diverse relazioni sentimentali naufragate, tentando poi di suicidarsi con lo stesso coltello. Lo ha deciso la Corte di Appello di Milano, che non ha accolto i motivi del ricorso presentati dai difensori di Michele Graziano, gli avvocati Antonino De Benedetti e Michele Memola per scardinare la sentenza al massimo della pena per omicidio volontario plurimo aggravato dallo stato di parentela con le due piccole vittime, inflitta nel processo con il rito abbreviato dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Claudio Tranquillo, con l’obiettivo di aprire la strada ad un futuro percorso di riabilitazione per il cassiere. I legali chiedevano il riconoscimento della seminfermita’ mentale o perlomeno la concessione delle attenuanti generiche all’imputato, ancora detenuto in carcere. Invece la Corte di Appello ha confermato in toto la sentenza del giudice monzese. Assolutamente contrari alla concessione di qualsiasi attenuante, invece, le mamme e i familiari di Elena e Thomas, secondo cui solo con l’ergastolo “giustizia è stata fatta”. La difesa deciderà invece se ricorrere anche in Cassazione. ( Fonte Stefania Totaro – IL GIORNO )

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