FUSIONE DI AEB GELSIA CON ACSM – AGAM: LA PROPOSTA DEL PARTITO DEMOCRATICO
Il Partito Democratico ha diffuso un comunicato stampa dopo la sottoscrizione da parte dei vertici delle società di una lettera di intenti non vincolante con cui sono condivise le linee guida di un progetto di aggregazione industriale e societaria.
Ecco quanto scrive il Partito Democratico:
” SVENDONO L’AZIENDA ”
Anovemesidall’annunciodelprogettodifusionetraGelsiaedilgruppoACSMAGAMnullasi sasullemodalitàincuilastessaverràeffettuata.Un progettoditalerischiosità (cigiochiamoil
controllo che oggiil Comunedi Seregno esercita sulla nostra multiutility) meriterebbe trasparenza e puntualità d’informazione, vista la lunga storia dell’Azienda,il suo valore patrimoniale e visto soprattutto che i cittadini seregnesi nesono i veri detentori.
Vogliamo esprimere i criteri che a nostro avviso devono guidare un’eventuale fusione:
– Mantenere i valori delle quote di partecipazione dei vari soci congruenti rispetto al valore delle rispettive aziende.
– Valutare conferimenti solamente parziali, rispetto al totale degli assetsdi AEB-Gelsia, in mododa mantenere in capo adAEBuna quotadi canoni che consentadi salvaguardare la
redditività e redistribuire utili ai suoi soci.
– Riservare attenzione alla presenza territoriale e garantire un’organizzazione finalizzata a realizzare nuovi servizi attraverso investimenti e innovazione, cosìdasalvaguardare i livelli
occupazionali e promuovere la crescita della nuova realtà.
Non siamo confidenti che sia questo il percorso intrapreso, alla luce di due situazioni:
1. i rinnovi dei CdA di AEB-Gelsia hanno del tutto ignorato i principi di trasparenza e
rinnovamento.Non risultanoinnestidipersonedi altoprofilo,nonsiconosconoi curriculae
soprattuttononsiconosconoicriteridellesceltefatte.
2.lacrisieconomicamordeepreoccupanoidatidellaSemestrale2014diACSMAGAM (-28%
difatturatosullavenditaGas,margineoperativoa-30%rispettoalprimosemestre2013).Idati
diGelsianon sono ancorapubblici,maèlecitoattendersiproblemisimili.Allarmante,inoltre,
l’elevato indebitamento di ACSM AGAM, giustificabile solo da ben altra redditività.
Non siamo contrari a un progetto industriale che integri i due gruppi, ma le decisioni devono
esserepreseallalucedelsole,conobiettivie sceltechesalvaguardinoi valoriedilpatrimoniodi
un’aziendasecolarefondamentaleperlanostraComunità.Questecondizionisonoassenti,ese
infine consideriamo che la supervisione di questa fusione è curata da un’amministrazione di
dubbia affidabilità come l’attuale di centrodestra, il quadro diventa inquietante.
Leonardo Sabìa ( Segretario del PD Seregno )