ROMA-CASSAZIONE: MASTURBARSI IN PUBBLICO NON E’ PIU’ REATO
ROMA – Niente più condanna al carcere per chi commette il reato di atti osceni masturbandosi nella pubblica via, anche nel caso in cui chi compie questa sgradevole e prevaricatoria interferenza con l’altrui sensibilità non lo abbia fatto «occasionalmente» ma abbia scelto il `teatro´ della sua esibizione scegliendo appositamente una strada frequentata da giovani ragazze. È questa la conseguenza pratica della depenalizzazione di alcuni reati introdotta dal dlgs n.8 del 2015, tra i quali rientrano appunto gli atti osceni ad eccezione di quelli commessi nei luoghi frequentati da minori. A beneficiare della “sanatoria” è stato un settantenne di Catania che ha ottenuto dalla Cassazione, alla quale è toccato il compito di applicare la riforma, il beneficio dell’annullamento senza rinvio della condanna «perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato». In Brianza negli ultimi mesi si erano verificati diversi casi: a Cocnorezzo ( leggi ), a Monza Parco ( leggi ) e davanti ad un supermercato ( leggi ). La sentenza in questione è stata emessa dalla Terza sezione penale, presieduta dal giudice Luca Ramacci.
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