ROSARIO PERRI

Politica

DESIO – POLO TECNOLOGICO BRIANZA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

DESIO –  “Il geom. Rosario Perri a mero titolo transattivo […] si riconosce debitore del Comune di Desio di complessivi 120 mila euro, a titolo di ristoro dei danni patrimoniali patiti dal medesimo Comune di Desio […]». Lo hanno messo, nero su bianco, gli avvocati del Comune Desio e quelli dell’ex Direttore del Settore Tecnico. Un documento che è diventato efficace a seguito della firma tra il Comune di Desio e Banca Monte dei Paschi, di fronte al notaio Luigi Roncoroni, della «cancellazione dell’ipoteca» che gravava sull’immobile che oggi ospita il «Consorzio Desio Brianza».

Si chiude così un’altra pagina dolorosa per la recente storia amministrativa di Desio, ha commentato il Sindaco Roberto Corti. Adesso possiamo finalmente guardare al futuro: i nostri sforzi saranno ancora di più concentrati all’individuazione di una soluzione per tutta l’area che da quasi dieci anni è ormai in stato d’abbandono a causa delle difficoltà e del successivo fallimento della società della famiglia Addamiano. Sappiamo che ci sono degli imprenditori interessati e contiamo che le prossime aste, visti anche i valori ormai veramente bassi, possano portare ad un esito positivo della vicenda ed all’arrivo di un operatore che completi l’intervento. Guardiamo al futuro senza, però, dimenticare le responsabilità politiche e giuridiche dei singoli».

Come ha «certificato» due anni fa la Corte d’Appello (giudizio R.G. n. 1192/2016) che ha accertato la responsabilità civile di Rosario Perri nei confronti del Comune di Desio. In qualità di Direttore del Settore Tecnico, Perri il 1 agosto 2007 firmò con il «Polo tecnologico Brianza Spa», società poi fallita, una convenzione difforme da quella approvata dal Consiglio comunale con le delibere di adozione del «Piano integrato di intervento» (marzo 2007) e di approvazione definitiva del «P.I.I.», generando un danno patrimoniale alla comunità desiana che doveva essere quantificato e risarcito.

«Sono molto soddisfatto – spiega Corti – perché per l’ennesima volta, mentre le forze politiche di minoranza polemizzano sul nulla, risolviamo problemi generati da altri, ovvero Lega e Forza Italia. All’inizio del mio primo mandato, nel 2011, ci siamo trovati un immobile di quattro mila metri quadri, incompleto e senza una previsione d’utilizzo. Lo abbiamo completato, l’abbiamo messo a reddito e lo abbiamo fatto diventare una sede prestigiosa per il “Consorzio Desio Brianza”, che potrà continuare a crescere e erogare servizi a favore degli studenti, per il nostro Comune e gli altri Comuni soci».

«Nel mio secondo mandato, chiudiamo tutti i contenziosi generati dalle scelte sbagliate del passato sull’area del “PTB”, incassando le fidejussioni relative alle opere di urbanizzazione, cancellando l’ipoteca sull’immobile che metteva a rischio la nostra proprietà e definendo in modo transattivo il danno patrimoniale cagionato dall’ex Direttore Tecnico Rosario Perri, alla città di Desio», prosegue nel ragionamento Corti.

Con le loro firme sull’accordo, Rosario Perri e il Comune di Desio chiudono e rinunciano a ogni azione o pretesa connessa a quelle dedotte e fatte valere nel giudizio promosso davanti alla Corte di Appello di Milano (R.G. n. 1192/2016).

L’accordo arriva dopo le due scritture private tra Comune di Desio, Banca Monte dei Paschi e Atradius Credit Insurance N.V. dello scorso novembre. Con la prima scrittura privata, Atradius Credit Insurance N.V. si obbliga a versare a MPS la somma di un milione e mezzo di euro che consentirà di sbloccare le ipoteche che gravano sulla sede del «CoDeBri» in via Lavoratori Autobianchi. Edificio che, secondo la convenzione del 2007 con il «Polo Tecnologico Brianza Spa» approvata dal Consiglio comunale, avrebbe dovuto essere ceduto gratuitamente e privo di ipoteche al Comune di Desio.

Con la seconda scrittura privata diventa definitivo, quindi non ripetibile e inoppugnabile, l’«assegno» di 2.175.064 euro versato da Atradius Credit Insurance N.V. al Comune di Desio il 18 gennaio 2017. Si tratta di due tranches da 700 mila euro e 1.361.807,76 euro: due cauzioni assicurative costituite nel 2007 da «Polo Tecnologico Brianza Spa» a garanzia delle opere di ristrutturazione e completamento dell’edificio ceduto al Comune di Desio e delle opere di urbanizzazione, dell’area del cosiddetto «Polo Tecnologico».

Unica pendenza rimasta aperta è un ricorso al Consiglio di Stato promosso da «Polo tecnologico» (in liquidazione) e «Polo d’eccellenza» (oggi fallito), nella quale il Comune ha vinto al «TAR», sulla sospensiva al Consiglio di Stato e per la quale l’Amministrazione comunale attende la discussione nel merito.

20_04_2018_02

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