SEREGNO – IN CONSIGLIO COMUNALE ANCORA SCINTILLE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SUL CASO A2A-AEB

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SEREGNO – IN CONSIGLIO COMUNALE ANCORA SCINTILLE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SUL CASO A2A-AEB

SEREGNO – Un bel litigio sincero, senza nascondersi troppo dietro giri di parole, per rimanere ognuno della propria idea. Ora si affileranno le armi per uno nuovo scontro durante la prossima campagna elettorale di primavera che porterà all’elezione del sindaco: maggioranza e minoranza, martedì sera, hanno discusso animatamente ancora una volta sul tema dell’aggregazione industriale tra Aeb e A2A grazie alla richiesta di convocazione firmata dalla lista civica “Noi x Seregno”, dalla Lega e da Forza Italia.

“La ricostruzione dei fatti da parte della minoranza – ha dichiarato Roberto Marini, vicesindaco con delega alle Società partecipate – non è rispondente alla realtà. La Cassazione si è pronunciata, ma non ha espresso alcuna valutazione di merito. Così non ha fatto nemmeno il Consiglio di Stato, che ha riconosciuto il solo diritto di Tiziano Mariani di accedere ai documenti. Dalle sentenze non consegue alcun effetto sull’operazione. Mariani ha ottenuto la ‘due diligence’, le società ricorrenti sono state compensate con una transazione economica. Non c’è più l’oggetto del contendere, non c’è nulla su cui sentenziare”.

La posizione della maggioranza è stata integrata anche dall’intervento di Luca Lissoni (Partito Democratico): “Operazione conclusa, legale, inattaccabile, operativa. Sta portando vantaggi importanti alla città di Seregno in un periodo tutt’altro che favorevole per l’economia”. Patrizia Bertocchi (capogruppo Pd), ha invece aggiunto il commento politico: “Non lamentatevi per una consulenza costata 800mila euro e per l’operazione condotta a buon fine. Il centrodestra, ai tempi di Giacinto Mariani, aveva provato a fare altrettanto. In tutto 700mila euro in consulenze senza arrivare a nulla. Noi siamo arrivati a un risultato tangibile. Decaduti ormai i termini per bloccare l’operazione”.

Incredula Ilaria Cerqua, capogruppo di Forza Italia: “Dalla maggioranza un racconto surreale. Io credo nel valore della legalità. Qui, invece, si dà una lettura faziosa per dire che è tutto meraviglioso e non è successo nulla. Eppure Tar e Consiglio di stato hanno dichiarato illegittima la procedura di aggregazione. Ora apprendo dalla maggioranza che il fine giustifica i mezzi”.

“Non so se dopo le tre sentenze si potrà tornare alla situazione precedente – ha aggiunto Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega -, ma di certo il sindaco Alberto Rossi su questa questione ha perso la faccia. Vantaggi per Seregno? Direi di no. Per la prima volta Gelsia ha chiuso in perdita di 900mila euro”.

Il più arrabbiato era Tiziano Mariani, leader della lista civica “Noi x Seregno”, l’uomo che ha condotto tutta la battaglia legale: “Il Comune non ha applicato le sentenze, questo fa male. Nelle sentenze si dice chiaramente che l’operazione è illegittima. Seregno non è una repubblica indipendente, è un Comune soggetto alle leggi dello Stato. La giustizia civile si è pronunciata, spero che si pronunci al più presto anche quella penale”.

( seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )