Seregno – Passaggio a livello di via Macalle: chiusura troppo lunga e il sindaco Rossi scrive a RFI. La Lega: “Scriveva ad un indirizzo sbagliato “
I tempi di chiusura talora eccessivamente prolungati del passaggio a livello ferroviario di via Macallè rappresentano un grave disagio per il quartiere Lazzaretto, che in alcuni momenti si trova ad essere letteralmente diviso in due, subendo le ripercussioni inevitabili che sono generati dalle auto in sosta davanti alle barriere.
Il sindaco Alberto Rossi ha scritto (7 novembre) a Rete Ferroviaria Italiana, sollecitando l’adozione che riducano questo tipo di disagi.
Parto dalla segnalazione più eclatante nelle proporzioni: venerdì 11 ottobre il passaggio a livello di via Macallè, in Seregno, è rimasto chiuso al transito dalle 15.45 alle 16.39. Come dire: un blocco della circolazione veicolare incidente lungo cinquantaquattro (54!) minuti. È solo il vertice, statisticamente impressionante, di un fenomeno tanto insopportabile quanto ormai consolidato: solo per stare all’ultima settimana, chiusure molto prolungate si sono verificate anche nelle giornate del 30 ottobre e poi del 5 e del 6 novembre.
Da tempo sto provando a portare alla vostra attenzione: già nel mese di ottobre 2021 e successivamente nel mese di aprile 2022, vi ho inviato una segnalazione circa i tempi eccessivamente prolungati di chiusura dei passaggi a livello di Bottego – Sabatelli e di Macallè, entrambi sul territorio del Comune di Seregno.
Nelle note, rappresentavo come spesso le chiusure si protraggano per 30 o 40 o anche più minuti. Lungo questo arco temporale, i treni impegnano il passaggio a livello solo per alcuni minuti, mentre per il resto del tempo sono fermi in attesa di poter effettuare la manovra. Questa situazione crea, come è intuibile, un grave disagio alla viabilità: ricevo ogni giorno segnalazioni di protesta, che mi è parso e mi pare doveroso condividere con voi. Nelle note chiedevo di valutare, nei limiti del possibile, modalità operative che limitassero la chiusura del passaggio a livello al tempo strettamente necessario. In alternativa, chiedevo e chiedo che mi aiutiate a comprendere perché non si possa altrimenti gestire il transito sul passaggio a livello (per esempio, il senso comune fatica a comprendere perché un treno che, all’altezza di via Macallè, attende di poter entrare in stazione, debba attendere proprio sul passaggio a livello e non qualche decina di metri prima, consentendo di tenere aperte le barriere…)
Ho poi rinnovato la richiesta il 23 novembre 2023. E reiterato ancora il 7 maggio 2024. Qui la risposta l’ho avuta, il 3 luglio 2024: “deve inoltrare la mail ad un’altra struttura di Rfi”. Cosa che ho fatto il 5 luglio 2024, ma anche qui senza alcun riscontro. Non nascondo il disappunto perché nessuna delle comunicazioni è stata riscontrata. Non è stata riscontrata non dico con una soluzione del problema, ma neppure con un freddo e burocratico “grazie, vi faremo sapere”.
Disappunto per questo silenzio e, ovviamente, disappunto perché mi pare di cogliere che il tema non è allo studio di nessuno. E questo è, a mio modo di vedere, piuttosto grave: ho sollevato la problematica non come privato cittadino (ed il mancato cenno di riscontro sarebbe grave anche in quella prospettiva), ma come sindaco, quindi come rappresentante degli interessi collettivi di una comunità cittadina di 45300 abitanti.
Con Rfi il Comune di Seregno ha instaurato diverse e proficue collaborazioni in vari ambiti: questo lo riconosco e ringrazio per quanto fatto e faremo insieme. Purtroppo, invece, sulla tematica declinata in questa lettera, il silenzio è assordante e, per parte mia, non ulteriormente tollerabile.
Torno quindi, nuovamente, a rivolgermi a voi (allegando nuovamente a supporto una petizione che mi è stata inoltrata dagli abitanti dei quartieri Lazzaretto e San Giuseppe in data 19 giugno 2024), per chiedervi un intervento che possa mitigare le conseguenze delle chiusure prolungate di passaggi a livello della città. In subordine, nel caso in cui non vi fossero margini di miglioramento della situazione, vi chiedo di farmi sapere le ragioni ostative, in modo da potere finalmente dare una comunicazione esaustiva alla cittadinanza.
Questa la risposta integrale data (28 novembre 2024) da Rfi tramite la Vice Direzione Generale Operation – Direzione Operativa Infrastrutture – Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale Milano.
Il passaggio a livello di Seregno di Via Macallè è posto alla progressiva kilometrica 30+762 della tratta Seregno-Carnate, e fa parte, insieme a quello al km 30+595 di via Reggio di un gruppo di 2 passaggi a livello protetti da segnali ferroviari che, per essere disposti a via libera, necessitano di una serie di condizioni tecniche verificate da un sistema di controllo automatico. Analogamente, per la riapertura delle barriere, è necessario il completo passaggio del treno sull’attraversamento stradale. I tempi di chiusura delle barriere risultano coerenti con le condizioni di sicurezza previste dal sistema.
Non risultano, nei periodi segnalati, avarie agli impianti di gestione, che possano aver causato le tardate riaperture. Ad ogni modo non esistono tipologie di gestione del passaggio a livello che consentano riduzioni dei tempi di chiusura delle barriere in condizioni di normale esercizio.
I passaggi a livello si trovano poche centinaia di metri prima del segnale ferroviario che consente l’ingresso nella stazione di Seregno. In alcune condizioni di traffico perturbato, può avvenire una prolungata osta del treno in ingresso a Seregno che non consente la completa liberazione del passaggio a livello e la conseguente riapertura delle barriere. In tali condizioni di circolazione, il passaggio a livello può rimanere chiuso per diversi minuti.
Sono in atto delle soluzioni gestionali che permettono di ridurre l’impegno del treno sul passaggio a livello anche in condizioni prevedibili di perturbazione del traffico ferroviario, che saranno monitorate nei prossimi mesi.
In conclusione, si evidenzia che la linea Seregno-Carnate è percorsa da soli treni merci, con un traffico di 4 treni al giorno. Pertanto, la chiusura dei passaggi a livello in oggetto ha una ridotta frequenza nell’arco della giornata.
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Sull’argomento il consigliere e segretario cittadino della Lega Edoardo Trezzi in una nota ha così commentato :
“Il Sindaco Rossi ha scritto per anni a un indirizzo Rfi sbagliato. Noi siamo stati i primi a sollevare la questione.Bene che il Sindaco Rossi si sia accorto di aver scritto per anni, dal 2021 al 2023, a un indirizzo mail di Rfi errato, ma ora non si prenda il merito di aver sollevato la questione dei passaggio a livello del quartiere Lazzaretto: il suo unico ‘merito’ è quello di aver impiegato tre anni per trovare l’indirizzo corretto a cui scrivere”
“I primi a sollevare la questione – continua Trezzi – siamo stati noi della Lega organizzando una riunione, lo scorso 16 luglio 2024 grazie all’interessamento del consigliere regionale e capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, con i responsabili di Rfi e i tecnici regionali della tratta Seregno-Carnate per fare luce sui gravi disagi per il quartiere Lazzaretto. La soluzione già avanzata all’epoca è stata quella – di fatto quasi impraticabile – di riprogrammare il passaggio dei treni merci sulla rete ferroviaria che va da Chiasso fino a Greco Pirelli per un costo stimato tra i 3 e i 4 milioni di euro”.
“Rfi ora ha affermato di aver messo in atto per i prossimi mesi delle soluzioni gestionali per ridurre i lunghi tempi di attesa dovuti al segnale semaforico sui passaggi a livello,- conclude Trezzi – interventi che auspichiamo possano risolvere un problema annoso e di grande disagio. L’unica certezza a oggi è però la figuraccia del Sindaco Rossi che, in cerca di una nuova visibilità su un tema molto sentito dai cittadini, arriva con anni di ritardo dimostrando una disorganizzazione preoccupante”.