VIMERCATE – DUE ITALIANI PESTANO E MINACCIANO MADRE E FIGLIO PER ESTORCERE SOLDI
Le indagini coordinate della Procura della Repubblica di Monza sono state avviate dopo che la vittima ha presentato una denuncia ai carabinieri. Nel corso delle indagini è emerso che quei soldi erano legati ad un vecchio debito di 600 euro maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il debito contratto dalla vittima con un altro individuo era stato rilevato dagli arrestati.
I militari, poco prima dell’alba, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare personale – emessa dal Tribunale di Monza in seguito richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti dei due soggetti che in concorso tra loro, dal mese di agosto 2021, si sono resi responsabili nei confronti della vittima, di una serie di minacce e percosse che aveva già permesso loro di incassare oltre 1800 euro.
L’ escalation di violenza è culminata nei primi giorni di febbraio con il rinvenimento davanti l’abitazione della vittima di una bottiglia di vetro di contenente liquido infiammabile nel quale erano immersi due proiettili calibro 22.
L’attività investigativa, condotta dai militari della Compagnia di Vimercate, anche mediante intercettazioni telefoniche, copia forense dei telefonini della vittima, visione degli impianti di video sorveglianza, ha consentito di ricostruire l’intera vicenda fino alla “consegna” della bottiglia incendiaria.
Nella mattinata, al termine delle operazioni di notifica e dei rilievi dattiloscopici il 40enne è stato tradotto presso il carcere di Monza mentre per il 34enne riaccompagnato presso la propria abitazioni e sottoposto agli arresti domiciliari. Entrambi dovranno rispondere di concorso in estorsione continuata ed aggravata.