Politica

“AREA POPOLARE” CON TIZIANO MARIANI

“AREA POPOLARE” SOSTIENE TIZIANO MARIANI
Presentata la nuova lista civica comprendente NCD e UDC

SEREGNO – E’ stata presentata oggi 8 aprile durante una conferenza stampa la lista ” Area Popolare per Seregno ” comprendente il Nuovo Centro Destra e l’UDC che alle prossime Elezioni comunali del 31 maggio sosterrà Tiziano Mariani candidato sindaco. Alla presentazione oltre a Tiziano Mariani erano presenti Stefano Carugo, Consigliere Regionale e Giuliana Colombo ex assessore Provinciale (NCD) , Antonio Nava ( UDC ) e Giuliano Carion ( Lista Città di Seregno ).
Stefano Carugo ha detto che la presentazione della Lista ” Area Popolare per Seregno ” è una novità assoluta in Regione Lombardia e rappresenta un passo politicamente significativo per dare voce ai tanti moderati che condividono precisi valori . Il sostegno a Tiziano Mariani rappresenta la possibilità di dare ai laici e ai cristiani una valida alternativa di voto ai seregnesi. Giuliana Colombo ha specificato i cinque punti cardine del programma: lavoro, famiglia, scuola, educazione e buona amministrazione .
Area Popolare per Seregno – ha continuato Antonio Nava (UDC ) – vuole aprirsi a tutti i cittadini per realizzare una politica dei diritti e delle regole e il sostegno a Tiziano Mariani serve per costruire una ” vita nuova ” in una città dove i cittadini vengono ascoltati dall’istituzione.
Fare politica oggi, secondo Giuliano Carion della lista Città di Seregno confluita in ” Noi x Seregno “, vuol dire superare il vecchio schema della destra e della sinistra per sostituirlo con quello del fare bene le cose nel solo interesse del cittadino.
Tiziano Mariani nel suo intervento ha colto l’occasione per lanciare l’ appello alle tante liste civiche e a quel che resta di Forza Italia in città, ad unirsi a “Noi per Seregno” superando la vecchia logica “poltronistica ” per costruire una Seregno viva che sia il cuore della Brianza, uno dei motori d’Europa. Mariani ha concluso di essere sceso in politica non per il bisogno di avere uno stipendio ( come alcuni degli attuali amministratori ndr ) ma esclusivamente per mettere le sue capacità al servizio della città.

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