Cronaca

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MONZA – MASCHERINE A PREZZI CALMIERATI NELLE FARMACIE COMUNALI

MONZA  – Sono in vendita a prezzi calmierati i dispositivi di protezione individuali presso le farmacie comunali cittadine.. Farmacom, società partecipata del Comune – forte della sua rete e dei rapporti professionali consolidati nel tempo – è riuscita ad acquistare sul mercato mascherine protettive chiururgiche certificate a tre veli, in quantitativi sufficienti a garantire una fornitura costante e duratura. Per evitare inutili accaparramenti e per ridurre gli spostamenti dei cittadini le farmacie stanno vendendo già da alcuni giorni i dispositivi per un massimo di 10 mascherine a testa ad un prezzo calmierato di 1,50 euro cadauno.  Analogamente sono disponibili anche mascherine FFp2, anch’esse contingentate, a prezzo calmierato praticamente al costo. Farmacom, nel corso dell’ultimo Consiglio di Amministrazione, ha deliberato inoltre di donare 5000 mascherine ai dipendenti comunali impegnati nei servizi essenziali, quindi maggiormente esposti al rischio.
Ringrazio la società per la sensibilità che anche questa volta ha voluto dimostrare e per la vicinanza all’Amministrazione Comunale nel fornire protezioni individuali indispensabili per chi deve vigilare e proteggere i cittadini monzesi, in questo momento così drammatico”, ha detto il Sindaco Dario Allevi.

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MONZA – LA CITTA’ CONTROLLATA DAL CIELO CON I DRONI

MONZA  – Droni in volo sopra la città di Monza per controllare il rispetto del lockdown imposto dalla diffusione del Covid-19. L’Amministrazione Comunale ha deciso di utilizzare i piccoli aeromobili per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale. I droni in volo consentiranno di verificare dall’alto eventuali assembramenti vietati, lavoro sicuramente più complesso con le pattuglie a terra. I piccoli velivoli saranno in grado di trasmettere, in tempo reale, le immagini alla postazione mobile della Polizia Locale.  In questo modo gli agenti potranno intervenire nella zona in cui si verificano violazioni alle regole del lockdown in pochissimi minuti.

«L’uso dei droni, con il via libera della Prefettura – sottolinea il Sindaco Dario Allevici consentirà di monitorare meglio il tessuto urbano, a maggior garanzia della sicurezza e della salute dei cittadini in un momento di drammatica emergenza sanitaria. Questa tecnologia ci offre il vantaggio di coprire un’area molto vasta aumentando enormemente la nostra capacità di controllo del territorio e di intervento nel caso di violazioni delle misure restrittive in vigore nella nostra Regione».
«L’idea è quella di utilizzarli per monitorare delle aree specifiche – aggiungono il Sindaco Allevi e l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena Pensiamo a piazze o vie con la presenza di attività commerciali aperte ma anche a piste ciclabili o ad aree verdi e giardini che, seppure chiuse da tempo, vengono ogni tanto prese d’assalto. I droni entreranno in funzione già in questi giorni, ma nel prossimo weekend, quello di Pasqua e Pasquetta, avranno un ruolo ancora più importante. Il messaggio che vogliamo dare ai nostri cittadini è sempre lo stesso: il CoronaVirus non è ancora stato sconfitto ed è per questo che dobbiamo continuare a restare a casa».

Questa tecnologia si aggiunge alle dotazioni innovative già introdotte di recente presso il comando di via Marsala per rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze di sicurezza della città”, conclude l’Assessore Arena.

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SEREGNO – SALGONO I POSITIVI E I DECESSI PER IL COVID. TRE MASCHERINE A 7559 FAMIGLIE

SEREGNO – Nel consueto messaggio notturno il primo cittadino Alberto Rossi ha informato la cittadinanza che : ” sono 132 seregnesi positivi al tampone, con 141 in sorveglianza attiva ” . A ciò si è aggiunto un nuovo decesso che porta il totale a 12 . In città le forze dell’ordine hanno effettuato oltre duemila controlli con un notevole incremento delle sanzioni .

Per quanto riguarda le mascherine il sindaco ha dichiarato innanzi tutto che le consegne avverranno direttamente ai beneficiari e non attraverso luoghi pubblici. Tra le maschereine della regione e quelle del comune saranno disponibile circa 22.700 mascherine . ”  … abbiamo valutato – dice il sindaco – un punto di equilibrio nel dare 3 mascherine a famiglia (meno ha poco senso, di più copriamo poche famiglie). Dunque, riusciremmo così a fare avere le 3 mascherine a 7.559 famiglie. Quali? Richieste con mail e autocertificazioni sulle necessità specifiche ci avrebbero fatto impiegare troppi giorni nel gestirle: privilegiamo allora le famiglie in cui c’è una persona anziana o un bimbo piccolo. Domattina ( oggi 9 aprile per chi legge  ) scioglieremo la riserva sulle età esatte: una simulazione per eccesso, che dunque non potremmo ad ora a soddisfare del tutto, con over 65 e 0-3 anni andiamo sopra di 880 famiglie, dobbiamo tagliare un pochino, domani diamo i riferimenti giusti. Nel frattempo abbiamo già preparato 2000 buste, e tra domani e venerdì iniziamo la distribuzione. Oltre alle 22.678, come Comune ne mettiamo a disposizione anche:
a) 1000 per i medici di base: a disposizione per chi va da loro, ma soprattutto da dare a immunodepressi e persone con problemi respiratori;
b) 1400 per chi è in sorveglianza attiva/positivo domiciliato: possono essere richieste al numero della Protezione Civile a cui si chiedono spesa e farmaci;
c) 750 in cotone lavabile (non dpi) che consegneremo in un pacchetto da 10 ai 75 negozi che hanno disponibilità a consegnare la spesa a domicilio, in modo di non fare uscire la gente di casa.

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MILANO – DUE ANZIANI MUOIONO DI COVID E UNA COPPIA OCCUPA ABUSIVAMENTE LA LORO CASA

MILANO –  La Polizia di Stato questa mattina  ha liberato un appartamento in via dei Cinquecento, dopo che un italiano di 48 anni ed una donna marocchina di 53 vi erano entrati illegalmente. L’appartamento, di proprietà dell’ A.L.E.R., era stato assegnato anni fa ad una coppia di anziani signori che, al termine di due differenti ricoveri ospedalieri, sono deceduti pochi giorni fa dopo aver contratto il Covid-19. Dopo il decesso dell’uomo, avvenuto lo scorso primo aprile, la custode ed altri residenti nello stabile avevano rilevato dei rumori provenienti da quell’appartamento che sapevano disabitato ed avendo notato un persistente via vai di persone, sospettando un’occupazione abusiva, lo hanno segnalato alla Polizia di Stato. La Questura di Milano, pertanto, ha predisposto uno specifico servizio e questa mattina,  funzionari e agenti del Commissariato Mecenate, con l’ausilio  di contingenti della Forza Pubblica della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, sono intervenuti nell’appartamento  trovando all’interno la coppia, che si è accertato essere entrata illegalmente la sera di domenica 5 aprile. Dopo aver verificato  che si trattava di un appartamento arredato e completo degli effetti personali dei legittimi assegnatari defunti, la coppia è stata allontanata e denunciata  per violazione di domicilio aggravata. L’appartamento è stato messo in sicurezza dall’Ente gestore ed affidato allo stesso in attesa di accertamenti volti al rintraccio degli eredi dei due anziani deceduti.

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RENATE – I CARABINIERI COLLABORANO PER LA CONSEGNA DI ALIMENTARI

RENATE– I Carabinieri della stazione di Besana in Brianza hanno collaborato con la  Caritas di Renate, per sostenere le famiglie in difficoltà mediante la raccolta e il trasporto di generi alimentari di prima necessità. L’Amministrazione comunale di Renate ha richiesto la collaborazione dell’Arma, che ha prontamente risposto fornendo mezzi e uomini per la consegna a domicilio di derrate alimentari e beni di prima necessitá in favore delle famiglie residenti.

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SEREGNO – AUMENTANO GUARITI E POSITIVI. PER LE MASCHERINE IL SINDACO DECIDERA’ ENTRO OGGI

SEREGNO – Sono 10 i cittadini guariti e 125 i positivi al coroavirus. Lo si legge nella comunicazione notturna ( 7 aprile ) del sindaco Alberto Rossi : “… doppia cifra con il numero dei concittadini guariti, passiamo oggi da 8 a 10 mentre  il numero di seregnesi positivi al tampone passa da 123 a 125, con 136 persone in sorveglianza attiva.”  Al don Gnocchi la situzione registra  che gli anziani positivi sono 23. ” Gli ospiti – dice il sindaco – manifestano condizioni di salute stabili, sono continuamente monitorati e assistiti dagli operatori, sono mantenuti in isolamento rispetto alle aree riservate agli altri ospiti, e ricevono la cura e l’assistenza adeguate.

Sempre Rossi, riguardo la distribuzione di mascherine, si prende ancora ancora un giorno per decidere i criteri di distribuzione: l’amministrazione ha  fatto diversi ragionamenti ma in comune  già sanno  che molti cittadini rimarranno scontenti  ;la città conta 45.500 abitanti suddivisi in 19.500 nuclei familiari  mentre le mascherine ricevute sono 12.400. Di una cosa Rossi è certo : le mascherine non verranno consegnate il luoghi pubblici ma verranno consegnate a domicilio ai nuclei familiari individuati dall’amministrazione .

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LISSONE – UOMO PRECIPITA DAL TERZO PIANO. FORSE UN GESTO VOLONTARIO

LISSONE – Tragedia stamane in via Alberto da Giussno quando mancavano una manciata di minuti a mezzogiorno . Un 55enne è precipitato dal terzo piano di un condomio rimanendo esanime . Quando i soccorritori del 118  sono arrivati sul posto hanno solo potuto constatarne il decesso . Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri  che dovranno stabilire la dinamica del fatto e le eventuali cause che per ora rimangono sconosciute . Non si esclude un gesto estremo da parte dell’uomo .

( foto da archivio )

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BRIANZA LOMBARDIA – L’ATTO DI ACCUSA DEI MEDICI LOMBARDI ALLA REGIONE LOMBARDIA

BRIANZA LOMBARDIA – In una lettera pubblica indirizzata alla Regione Lombardia la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia lancia un vero e proprio atto di accusa contro chi ha gestito l’emergenza epidemiologica nella nostra regione. Scrivono i medici :

“La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia, riunita in data 05/04/2020, ha preso in esame la situazione relativa all’epidemia da COVID19 in corso.

Non è questo il momento dell’analisi delle responsabilità, ma la presa d’atto degli errori occorsi nella prima fase dell’epidemia può risultare utile alle autorità competenti per un aggiustamento dell’impostazione strategica, essenziale per affrontare le prossime e impegnative fasi.

Ricordiamo in generale come, a fronte di un ottimo intervento sul potenziamento delle terapie intensive e semi intensive, per altro in larga misura reso possibile dall’impegno e dal sacrificio dei medici e degli altri professionisti sanitari, sia risultata evidente l’assenza di strategie relative alla gestione del territorio.

Ricordiamo, a titolo di esempio non esaustivo:

1) La mancanza di dati sull’esatta diffusione dell’epidemia, legata all’ esecuzione di tamponi solo ai pazienti ricoverati e alla diagnosi di morte attribuita solo ai deceduti in ospedale. I dati sono sempre stati presentati come “numero degli infetti” e come “numero dei deceduti” e la mortalità calcolata è quella relativa ai pazienti ricoverati, mentre il mondo si chiede le ragioni dell’alta mortalità registrata in Italia, senza rendersi conto che si tratta solo dell’errata impostazione della raccolta dati, che sottostima enormemente il numero dei malati e discretamente il numero dei deceduti.

2) L’incertezza nella chiusura di alcune aree a rischio

3) La gestione confusa della realtà delle RSA e dei centri diurni per anziani, che ha prodotto diffusione del contagio e un triste bilancio in termini di vite umane (nella sola provincia di Bergamo 600 morti su 6000 ospiti in un mese).

4) La mancata fornitura di protezioni individuali ai medici del territorio (MMG, PLS, CA e medici delle RSA) e al restante personale sanitario. Questo ha determinato la morte di numerosi colleghi, la malattia di numerosissimi di essi e la probabile e involontaria diffusione del contagio, specie nelle prime fasi dell’epidemia.

5) La pressoché totale assenza delle attività di igiene pubblica (isolamenti dei contatti, tamponi sul territorio a malati e contatti, ecc…)

6) La mancata esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari del territorio e in alcune realtà delle strutture ospedaliere pubbliche e private, con ulteriore rischio di diffusione del contagio.

7) Il mancato governo del territorio ha determinato la saturazione dei posti letto ospedalieri con la necessità di trattenere sul territorio pazienti che, in altre circostanze, avrebbero dovuto essere messi in sicurezza mediante ricovero.

La situazione disastrosa in cui si è venuta a trovare la nostra Regione, anche rispetto a realtà regionali viciniori, può essere in larga parte attribuita all’interpretazione della situazione solo nel senso di un’emergenza intensivologica, quando in realtà si trattava di un’emergenza di sanità pubblica. La sanità pubblica e la medicina territoriale sono state da molti anni trascurate e depotenziate nella nostra Regione.

La situazione al momento risulta difficile da recuperare, ma si vogliono riportare di seguito alcune indicazioni, che, a detta della scrivente Federazione, potrebbero, se attuate, contribuire alla limitazione dei danni, specie nel momento di una ripresa graduale delle attività, prevedibile nel medio-lungo termine.

Per quanto riguarda gli operatori sanitari la proposta è di sottoporre tutti a test rapido immunologico, una volta ufficialmente validato, e, in caso di riscontro di presenza anticorpale (IgG e/o IgM), sottoporre il soggetto a tampone diagnostico. In caso di positività in assenza di sintomi potrebbe essere da valutare la possibilità, in casi estremi con l’attribuzione di specifiche responsabilità e procedure, di un’attività solo in ambiente COVID, sempre con protezioni individuali adeguate. Il test immunologico andrebbe ripetuto con periodicità da definire negli operatori sanitari risultati negativi.

Per quanto riguarda le attività non sanitarie sembra raccomandabile un’estesa effettuazione di test rapidi immunologici per discriminare i soggetti che non hanno avuto contatto con il virus, soggetti che si possono riavviare al lavoro. Per i soggetti nei quali si rileva la presenza di immunoglobuline (IgG o IgM) sembra indicata l’esecuzione del tampone diagnostico. In tal senso si raccomanda di potenziare al massimo tale attività diagnostica e di procedere prima ad indagare i soggetti che risultano urgente riammettere al lavoro, in quanto addetti ad attività ritenute di prioritario interesse, in funzione della disponibilità di tamponi.

La ripresa del lavoro dovrebbe essere subordinata all’effettuazione del test immunologico rapido di screening, non risultando in letteratura alcun termine temporale valido per la quarantena post malattia, anche se decorsa in forma paucisintomatica.

È evidente come tale procedura comporti un rilevante impiego di risorse, soprattutto umane, ed è altresì evidente come la stessa, al momento, sia l’unica atta a consentire la ripresa dell’attività lavorativa in relativa sicurezza.

A tale scopo Regione Lombardia dovrà mettere in campo tutte le risorse umane ed economiche disponibili.

Naturalmente quanto sopra dovrà essere accompagnato dall’uso costante, per tutta la popolazione e in particolare nei luoghi di lavoro, di idonei comportamenti e protezioni.

La ripresa potrà quindi essere solo graduale, prudente e con tempi dettati dalla necessità di mettere in campo le risorse sopracitate. E’ superfluo segnalare come qualsiasi imprudenza potrebbe determinare un disastro di proporzioni difficili da immaginare e come le misure di isolamento sociale siano da potenziare e applicare con assoluto rigore.

Da ultimo, la FROMCeO lombarda ha preso in considerazione la questione, sollevata da molti colleghi, della mancanza di protocolli di terapia sul territorio. Il problema è stato in gran parte determinato anche dalla esigenza di trattare a domicilio pazienti che ordinariamente sarebbero stati inviati in ospedale, ma che non hanno potuto essere accolti per saturazione dei posti letto. FROMCeO raccomanda ai colleghi di non affidarsi a protocolli estemporanei non validati e ad attenersi alle indicazioni di AIFA e di Regione, utilizzando la massima cautela.

Nell’esprimere le considerazioni di cui sopra, FROMCeO ritiene di svolgere le proprie funzioni di organo sussidiario dello Stato ed esprime disponibilità ad un confronto costante con le Istituzioni preposte alla gestione dell’emergenza. Spiace rimarcare come tale collaborazione, più volte offerta, non sia ad oggi stata presa in considerazione.

Cordiali saluti.

I presidenti degli ordini provinciali della Regione Lombardia (FROMCeO)
Dr. Spata Gianluigi – Como (Presidente FROMCeO)
Dr. Ravizza Pierfranco – Lecco (Vicepresidente FROMCeO)
Dr. Marinoni Guido – Bergamo
Dr. Di Stefano Ottavio – Brescia
Dr. Lima Gianfranco – Cremona
Dr. Vajani Massimo – Lodi
Dr. Bernardelli Stefano – Mantova
Dr. Rossi Roberto Carlo – Milano
Dr. Teruzzi Carlo Maria – Monza Brianza
Dr. Lisi Claudio – Pavia
Dr. Innocenti Alessandro – Sondrio
Ordine Provinciale dei Medici Chirurgi e degli Odontoiatri di Varese
Per i presidenti Dr. Gianluigi Spata Presidente FROMCeO

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SEREGNO – SALGONO ANCORA I POSITIVI . ARRIVATE LE MASCHERINE DALLA REGIONE

SEREGNOSono saliti a 123 i positivi al Coronavirus in città. Lo ha detto ieri 6 aprile  il sindaco Alberto Rossi : ” … I numeri di oggi salgono in maniera importante, arriviamo a 123 seregnesi positivi al tampone. Gran parte di questa crescita è legata agli ospiti del Don Gnocchi di cui parlavo venerdì sera, che hanno iniziato a essere inseriti ieri in lista, e ci sono tutti da oggi, oltre ad altri concittadini  e una volta di più questa crescita ci dice che non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Nel frattempo abbiamo anche però una nuova persona guarita, l’ottava. ”

Rossi ha anche annunciato che l’assessore William Viganò con la Protezione Civile sono andati a ritirare  le mascherine dI Regione Lombardia al Cpe di Agrate:  sono 12.400. A Seregno ha affermato il sindaco : “… sono 12.400; in città siamo 45.500 abitanti e 19.500 famiglie. Sono un po’ meno di 2 ogni 3 famiglie, quindi. Non ci sono ancora arrivati i criteri per la distribuzione. Se non arriveranno domani, comunque valuteremo le modalità e prenderemo una decisione in merito, consapevoli che sia ogni modalità di distribuzione, sia ogni criterio di scelta rispetto alle persone, presenta delle criticità e dovrà escludere qualcuno. 

Infine  Rossi ha riferito che l’associazione senegalesi di Seregno ha donato mille euro al Fondo Seregno Solidale per aiutare chi ha più bisogno in questo momento.

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BRIANZA – FEDERFARMA INFORMA: MASCHERINE GRATUITE SOLO ALLA FINE DELLA SETTIMANA PROSSIMA

BRIANZA – Federfarma avvisa i cittadini lombardi che i 3 milioni di mascherine promesse da Regione Lombardia, e che sarebbero state distribuite dalla Protezione Civile non saranno disponibili prima della fine della settimana prossima. La notizia della distribuzione era stata data dal governatore Attilio Fontana lo scorso 4 aprile  all’atto dell’emanazione dell’ordinanza regionale che obbliga tutte le persone ad indossare una mascherina nel momento che si trovano in luoghi esterni alla propria abitazione . Del totale   300mila unità saranno assegnate alle farmacie e il restante ripartite per provincia: Bergamo  360.000, Brescia 370.000, Como 178.000, Cremona 126.000, Lecco 109.000, Lodi 95.000; Mantova 131.000, Milano 900.000, Monza Brianza 250.000, Pavia 165.000, Sondrio 67.000, Varese 249.000.

2020-04-06

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